Internet Pratica
costruiamo la nostra
home page
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Akura Folio 20
l'ultraportatile da 700 MHz
Foto digitale
Nikon e la macro
Matrox Millennium G450
due uscite video
Monitor Eizo FlexScan F73Q
non il hiicinp^Q Scheda audi0 Typhoon 3D
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Typhoon 3D Acoustic Five di Alessandro Fette
Plextor PlexWriter 12/10/32 di Pierfrancesco Fravolini
Scanner Microtek ArtxScan 4000t di Franco Paiamaro
Kensington TurboBall: I' antimouse di Aldo Ascenti
TFT SoundLine di Alessandro Fette
Plantronics Acoustics HS1 di Nero Beni
AVM KEN! di Raffaello De Masi
Windows Millennium Edition di Aldo Ascenti
Matrox Millennium G450 di Franco Paiamaro
Mobile Quality Akura Folio 20 di Andrea Montesi
Philips 140S di Aldo Ascenti
NAAC PC Feeling di Aldo Ascenti
PC Laris Editing Audio di Pierfrancesco Fravolini
Eizo FlexScan F730 di Franco Paiamaro
Canopus EZ Easy DV di Pierfrancesco Fravolini
Matrox Millennium G450
82
84
86
90
92
94
96
98
106
110
114
116
122
128
130
4
MCmicrocomputer n. 211
Windows ME:
la multimedialità è di casa!
ME... come “Meraviglia Eccezionale"
o come “Meglio Evitare"? Di sicuro né
l'una né l'altra possibilità: come avrete
modo di leggere approfonditamente a
pagina 98 (HI... non l’abbiamo fatto
apposta!), l'edizione millenaria di
Windows - nel bene e nel male, ma
soprattutto nel bene... - non è altro
che un'ulteriore release (Millesima
Edizione???) riveduta e corretta di
Windows 98, con tanto tanto software
di contorno proposto un po’ a
sorpresa come software di sistema.
Per la gioia, si fa per dire,
dei produttori minori...
RECENSIONI
a cura di Luigi Lozzi
6 Giochi e CD-ROM di Massimiliano Cimelli e Luigi Lozzt
ABC
142 II computer a dieta (2) di i
DIGITAL IMAGING
146 Macrofotografia digitale di Franco Paiamaro
m COMPUTER & VIDEO
150 II ritorno di "Computer&Video on thè
di Bruno
«HE
INTERNET
Internet pratica - La mia Home Page di Bruno Rosati
Meglio l'Opera - di Raffaello De Masi
Avvisi ai naviganti -
Il grigio e il blu, la guerra civile americana di Raffaello De Masi
Macrofotografia
digitale
170 DESKTOP PUBLISHING
Spaccare il capello di Mauro Candini
174 LINUX
Installazione di software e gestione del software installato di Giuseppi
182
PD-SOFTWARE OS/2
Warpstock Europe 2000 a cura del Team OS/2 Italia
184
MACINTOSH
DiskLock di Raffaello De Masi
188
AMIGA
Yet Another Mailer 2,1 di Bernardo Innocenti e Dame
e Franza
O
c
t
8.
o
u
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Direttore
Merco Magnacci
Direzione Tecnica
Andrea de Prisco
Assistente di direzione
Roberta Rotili
Hanno collaborato:
Aldo Accenti,
Massimiliano Cimeli)
Raffaello De Mesi, Valter Di Dio,
Daniele Pranza
Pierfiancesco Fravolini, Mauro Garidim,
Ida Gerosa. Bernardo Innocenti, Luigi Lot2i,
Andiea Montesl.
Franco Paiamaro,
Alessandro Patte,
Bruno Rosati,
Giuseppe Zanetti
Copertina e direzione artistica
Paola Filoni
Grafica e impaginazione
Adriano Saltarelli, Fabio Della Vecchia
Fotografia
Dario Tassa
Coordinamento produzione
Giovanna Molman
Pubblicità
Luca Martelli,Achi'le 3aroera,
Flavia Di Gregorio.
Segreteria e materiali
Paola Nesbitt
Pubblicità USA Global Ad-Net - 94 Grove Street,
Peterboiough, NH 03458; phone .11603)9241040,
fax .1(60319241041 e-mail. mto@ganpubs.com
Pubblicità Taiwan: Acteam International Marketing
Corporation - P O. Boi. 82-153 Taipei, Taiwan R.O.C..
tei: *88612)7751756; fa» .886(217415110
Direttore Responsabile
Marco Mannacci
MOrvaocmtputereurocuObicazio» ( ) l»rt<««i Sri
tutp://www.pluncom il
Rogstraame delTtljx-oler* Rema n. 21981 del 3 gugto 1981
- ISSN 1123-2714 • Copvnght © Pluncom srl - Tutu i diritti
riservati - Manoscritti e loto originali anche se non pub¬
blicati, non si restituiscono ed e vietata la riproduzione
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SO DI.P 'Angelo Patulli" SpA - Via Bettola 18,
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novembre 2000
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Aggiornamenti
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Connessione ADSL consigliata por
Lan aziendali fino ad 8 postazioni
Caratteristiche di connessione
Disponibilità del servizio al 1 /09/2000 (altre sedi In via di attivazione)
Roma, Milano, Genova .Torino,
Firenxe, Bologna e Napoli
Connessione permanente a Internet
Costi relativi al traffico telefonico
nessuno
Velocità di connessione (ricezione/trasmisslonc)
fino a 640/128K
IP statici per la connessione di Webcam e/o Server Internet (Web. FTP. Mail, etc.)
1
Servizi aggiuntivi
Domini (.it, .com, .org. .net)
1
Account aggiuntivi con funzioni di VISP' . accesso dial-up da tutta Italia e caselle di posta
SO
Configurazione on-line delle caselle di posta tramite Mail Server personalizzato con dominio residente do MC-link
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Easy-Mail (consultazione e gestione on-line delle caselle di posta)
si
Spazio Web con dominio
SOMB
MC-Store: tool per la creazione e gestione on-line di un negozio virtuale
si (fino a 100 articoli)
Consultazione gratuita della Gazzetta ufficiale
si
Prezzi
Canone
Ut 240.000+lva (mensile)
Costi di attivazione (una tantum)
Ut 400.000+iva" 1 2 3
Noleggio Modem ADSL/Router ADSL
Router compreso 1 "
(1) La velocità media di ricezione è fino a I28K. con una velocità di picco di 640K. (4) In caso di linea analogica.il canone non include
(2) VISP = Virtual Internet Service Provider: account personalizzati con funzioni di groupware (servizi di traffico voce dal traffico dati.
Virtual disk, agenda, rubrica e forum dedicati). (S) Router Alcatei Speed Touch Pro in comodato
(3) L'attivazione comprende il costo degli splitter necessari per separare il traffico voce dal traffico dati. (6) Modem ADSL con uscita USB o Ethernet.
quello che gli altri faranno domani
_noi
Per chi usa Internet, il risultato finale è fondamentale. Per questo, è da sedici anni che facciamo di tutto per andare ben oltre
la connettività. E se già nel '92 siamo stati i primi in Italia ad offrire le caselle di posta Internet, oggi siamo ancora una volta in
anticipo sui tempi con una gamma di soluzioni chiavi in mano che, oltre all'accesso dial-up e ADSL, permettono il massimo
sfruttamento delle potenzialità della rete. Sapevate, ad esempio, che tutti i nostri abbonamenti comprendono la registrazione
di un dominio e vi trasformano in un vero e proprio Virtual Internet Service Provider (VISP), senza bisogno di alcuna infra¬
struttura dedicata? Immaginate, con un semplice accesso ad Internet, potrete gestire e configurare secondo le esigenze tutti
gli account dei dipendenti e tutta la posta elettronica aziendale. Potrete accedere autonomamente e in maniera flessibile a tutte
le funzioni di groupware che fino a ieri richiedevano investimenti supplementari. Come il File Server Virtuale, uno spazio dedi¬
cato presso MC-link che vi permetterà di creare, modificare e condividere qualsiasi tipo di file, persino da fuori l'azienda. Con
lo stesso principio, tramite una semplice interfaccia web, potrete costruire un'agenda, una rubrica collettiva e organizzare
forum interni. Per non parlare della consultazione gratuita della Gazzetta Ufficiale, dei i tools di sviluppo per l’e-commerce... e
di molto altro ancora.
Perché aspettare domani per avere quello che MC-link vi offre già oggi?
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fino a 640/128 K
64/64K o I28/I28K
6
no
3
1
50 per ciascun dominio
50
si
si
si
si
100MB per ciascun dominio
50MB
si (fino a 300 articoli)
si (fino a 50 articoli)
si
si
Ut. 750.000*1va (mensile)
Lit. 540.000+ìva (annuale)
Ut. 400.000*iva"’
nessuno
Router compreso'"
/
Il costo degli splitter necessari per separare il
gratuito fino al 31/12/00.
- 1
ADSL@home
Trio.com
Connessione ADSL
per single user
Connessione dial-up
per single user
Roma, Milano, Genova .Torino,
Firenze, Bologna e Napoli
nessuno
fino a 640/I28K" 1
no
Tutta Italia
no
a consumo
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no
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no
si (solo nazionale)
I (.com)
IO
si
si
20MB per utente (non commerc.)
no
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Ut. 82.500+lva (mensile)
Ut. 300.000-Hva'"
Modem Ut. 10.000 mensllWva™
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Ut. 180.000+lva (annuale)
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C ome faccio, con
quello che è ap¬
pena successo, a
non tirare in mezzo la
formula 1... un mondia¬
le finalmente vinto dopo
ventun anni...
Ma non è difficile evita¬
re un coinvolgimento
semplicemente pretestuoso: quello della formu¬
la 7 è oggi uno dei campi in cui la tecnologia
informatica ha la massima rilevanza per l'otteni¬
mento dei risultati.
Ai tempi del mondiale vinto nel 1979, invece,
molte cose erano diverse: erano solo dieci anni
che avevamo messo piede sulla luna, e lo aveva¬
mo fatto praticamente senza computer (e so¬
prattutto senza portarne appresso nessuno, non
ce n'erano sul LEM). La maggior parte delle ca¬
se che oggi scrivono i loro nomi sulle fiancate
delle monoposto non esisteva. Poche delle per¬
sone che all'epoca lavoravano nel settore ci so¬
no ancora, e quelle poche rimaste hanno mutato
radicalmente il loro modo di lavorare, di proget¬
tare, di pensare, di verificare.
Nascevano, praticamente in quegli anni, i perso¬
nal computer: soprattutto nasceva quella minia¬
turizzazione destinata a introdurre l'informatica
nei team, nei box, nelle auto. Ho già avuto occa¬
sione di ricordare che nell'81 (avevo erronea¬
mente indicato nell'82) conobbi un ingegnere
della Ferrari che mi raccontò che il PC comincia¬
va a fare le sue prime apparizioni a Maranello,
ma in un ruolo non certo di primo piano. Eppure,
se non sbaglio, era una delle persone che aveva¬
no partecipato alla progettazione degli alettoni,
con matita e calcolatrice.
Non c'è nulla di strano: l'uomo ha inventato uno
strumento da interporre fra lui e l'oggetto per
pensarlo, realizzarlo, usarlo meglio. Succede in
tutti i campi compreso quello dell'automobile, e
non solo nelle competizioni: il "pezzo più impor¬
tante" di un'auto moderna, anche economica, è
la famosa "centralina",
che gestisce una serie di
processi tenendo conto
delle condizioni di eserci¬
zio. Il rovescio della me¬
daglia, di cui spesso ci si
lamenta, sta nel fatto
che se la centralina si
danneggia l'auto si ferma
ed è impossibile farla ri¬
partire. Ma il bilancio è estremamente positivo.
Il rapporto dell'uomo con la tecnologia è comple¬
tamente cambiato in questi venti anni: ciò che
prima era soprattutto un condimento si è oggi
trasformato in un ingrediente fondamentale, in¬
sostituibile. Abbiamo perso qualcosa, abbiamo
guadagnato qualcos'altro: non c'è più il fascino
del meccanico che si mette con il cacciavite e
l'orecchio a far andare d'accordo i carburatori,
anzi non ci sono più i carburatori.
Le gare, in formula 1, si svolgono e si vincono in
maniera diversa: per vincere bisogna, sì, avere
un buon pilota, ma il miglior pilota non vince se
non ha la miglior macchina e soprattutto il mi¬
glior team.... Cambiare le gomme e rifornirsi in
un secondo di meno è fondamentale, è fonda-
mentale decidere se mettere qualche litro in
meno o in più, perché si fa un secondo prima o
si può stare in pista due giri in più e, come si è
visto, può essere decisivo. Ma il miglior team
non riesce ad esserlo se non è alla pari con il più
tecnologico.
Tutti vediamo cosa è cambiato dal 1979 ad oggi
(a proposito... non dimentichiamo il piccolo par¬
ticolare che allora le macchine avevano il pedale
della frizione e la leva del cambio)... Come sarà
il mondiale del 2021, cosa sarà cambiato? Ci sa¬
ranno ancora i meccanici in tuta che vincono la
gara perché sono veloci, o la monoposto ai box
sarà aggredita da una serie di cui bracci mecca¬
nici che, con precisione programma¬
ta, provvederanno al rifornimento di
benzina e al cambio delle ruote?
Cosa sarà a fare la differenza?
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principali. L'intero, rinnovato sito di CVweb in offline, con più di venti applicative freeware
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Page, con altri venti (e più!) applicativi, tra Web-Editor, animatori, ottimizzatori, ecc.
di Bruno Rosati
L'Home Page di InCD-ROM Tra rubriche fisse e speciali, come Quello di
CVweb e "La mia Home Page “ di Internet Pratica, su MCD-ROM troverete ol¬
tre 80 applicativi da provare '
Evergreen
Non molti gli aggiornamenti appor¬
tati dai rispettivi produttori agli ap¬
plicativi che compongono la nostra
suite dei "sempreverdi". Tra i
pochi comunque spicca quello di
Eudora 5.0 (e50Electronic.exe -
6.13 Mbyte) il Client di posta elet¬
tronica più apprezzato -benché il
più diffuso sia sempre Outlook Ex¬
press di Microsoft- da parte
dell'utenza. Proprio per superare
questo gap di diffusione -Outlook
Express è distribuito gratuita¬
mente, anche la Quacomm da
qualche tempo propone il suo
Client gratuitamente. L'unico dazio
da pagare nelle versioni che si us¬
ano senza registrazione è la visual¬
izzazione di piccoli banner pubblici¬
tari.
Oltre al Client di posta, da seg¬
nalare anche il lieve step migliorati¬
vo, dalla versione 4.2 alla versione
4.3 apportato a GetRight e infine
l'ovvio upgrade alle definizioni antivirus per il
nostro CA-lnoculateltl.
Spotlight
Macromedia Flash 5.0 (flash5-trial exe -
19.1 Mbyte). Attesissima, ecco la nuova di
Flash, l'animatore ormai standard "de facto"
per l'interazione on thè Web. Nel nostro
spotlight, oltre al download immediato degli
oltre 19 Mbyte del file auto-estraente, abbi¬
amo sistemato anche una bellissima ani¬
mazione interattiva. Questo, svolgendo un
tour sulle caratteristiche, sia innovative che
migliorative della versione 5, è in grado di
parlare e probabilmente convincere più delle
mille parole che pure potremmo dire presen¬
tando questo autentico capolavoro per il
Web ipermediale. Grafica vettoriale leggeris¬
sima al caricamento, funzioni d'interazione
con i singoli componenti grafici, sincronismo
audio (ora anche di qualità Mp3) e linguaggio
"basic” incorporato con il quale è tra l'altro
possibile realizzare ottimi videogame
Novità
Diciotto applicativi freschi di commercializ¬
zazione distribuiti tra tool per programmare,
navigare -meglio, possibilmente'- migliorare
la gestione del nostro desktop e sbizzarrirsi
nell'ambito della creatività multimediale
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mo10.exe - 1 44 Mbyte). Un Web Author
per provare a realizzare pagine che includono
istruzioni WML per l'Internet Mobile da cel¬
lulari e altre periferiche WAP
ViewletBuilder2 (vb20_mstall.exe - 9 03
Mbyte). Programma di sviluppo per la realiz¬
zazione di demo-rolling. applicazioni stand-
alone e con preview remoto via browser
Arachnophilia (arach_full exe - 1.55
Mbyte). Web editor tra i più sofisticati in cir¬
colazione con particolarissime peculiarità op¬
erative. come ad esempio la capacità di con¬
vertire automaticamente testi in formato
RTF, tabelle e form provenienti da
applicativi Office, ecc. Oltre a ciò,
l'editor interno è in grado di sup¬
portare la scrittura di codice CGI,
Perl. C++. Java e JavaScript.
TextPad (txpita432.exe - 2708
Mbyte). Una specie di word
processor sotto le "mentite
spoglie" di un editor di testi. Im¬
panazione. cut & paste, vocabo¬
lario ortografico in dieci lingue,
word-wrapping, numero illimitato
di undo/redo, registrazione di
macro e quindi l'integrazione con
CSE HTML Validator per il control¬
lo automatico della sintassi nei
tag.
Home & Office
FaxWizard 2000 (fax.exe -11 36
Mbyte). Programma "monstre"
nel quale è possibile rintracciare
decine di automazioni per il lavoro
d'ufficio Dal printer-driver, per
mezzo del quale spedisce fax a
partire da qualsiasi applicativo aperto di Win¬
dows alla gestione di trasmissioni multiple in
monosessione. import/export di dati, data¬
base di stockaggio dei documenti, ecc.
Excel Recovery (recover.exe - 178 Kbyte)
Direttamente dalla Microsoft ecco l'utility,
ora aggiornata e maggiormente risolutiva,
per mezzo della quale è possibile recuperare
i dati dai file xls che risultino corrotti, per sal¬
vataggi non andati a buon fine o per cor¬
ruzione del codice
Babylon Builder (builder exe - 680 Kbyte).
Modulo per la creazione di glossari personal¬
izzati di termini da condividere ontme.
Quick Reinstaller 1.11 (quick.zip - 1 09
Mbyte). Per la reinstallazione e la ngener-
azione delle delicatissime e complicatissime
configurazioni di sistema in ambiente Win 95
e Win 98.
Quando dopo l’installazione di qualche pro¬
gramma, il nostro sistema perde stabilità e
prestazioni, ricorrendo a Quick Reinstaller,
14
MCmicrocomputer n. 211- novembre 2000
MMHHBM j»aa
viene ristabilita la configurazione precedente
e tutto torna come prima!
ExPrint 1.4 (exprint.exe - 155 Kbyte). Do¬
manda: lavorando nell'ambiente di Esplora
Risorse di Windows, quante volte avete avu¬
to bisogno di stampare i rami delle directory
del vostro hard disk? Con tutte le cartelle
ben disegnate e con in mostra i file contenu¬
ti? Tante. Ed ogni volta il bisogno è andato
disatteso, nel senso che non siete mai riusci¬
ti a trovare quella piccola utility in grado di
soddisfarvi. Ok, provate ExPrint e vedrete
che il vostro desiderio finalmente si
esaudirà I
TouchPro (touchpro.exe - 103 Kbyte).
Prodotto dalla stessa sw-house di ExPrint,
TouchPro è un'altra, piccola utility che
"appesa" al bottone destro del mouse,
nell'ambiente di Esplora Risorse di Win¬
dows, è in grado di aggiungere il proprio pan¬
nello di modifica a quello delle proprietà of¬
ferto dal File Manager e renderci l'opportu¬
nità di cambiare al volo date ed attributi
dell'ultima modifica dello specifico file.
Multimedia
Adobe LiveMotion 1.0 Trial Edition
(Im1try.exe - 31.831 Mbyte) Un altro fiore
all’occhiello di questo numero di MCD-ROM
è senz'altro rappresentato da LiveMotion
che, non a caso, é il rivale più acerrimo del
mitico Flash di Macromedia
Come quest'ultimo, LiveMotion nasce con la
prerogativa delle animazioni interattive che è
in grado di far realizzare sia nel più classico
dei formati, ovvero lo GIF, che soprattutto
nell’equivalente .SWF proprio di Flash,
Inoltre il tool è realizzato in modo da poter
generare codice HTML automatico ed in¬
serirvi all'interno JavaScript pre-programmati
per la gestione di qualsiasi tipo di ani¬
mazione. Insomma è un autentico "must"!
IrfanView (iview325.exe - 572 Kbyte). Uno
tra i più apprezzati image-viewer in circo¬
lazione, capace di visualizzare una multitu-
dine di formati e di operare con funzioni da
image-processing, come il resize e cropping
che è in grado di operare sulle immagini vi¬
sualizzate.
APPROACHABLE
macromedi flash s
NEW USER INTERFACE
NIW UMNINIINMCI
• •IlMINO IMPONI
INIUltlVt ANiMAIiON
PUBII3H COMMINO
QàPPMMtuat^l t ciwiw
Advanced Batch
Conversion
(advbatchconv.zip -
676 Kbyte). Utility per
la conversione multi-
formato con criteri uni¬
formi applicabili ad in¬
tere sequenze di im¬
magini. Tale automa¬
tismo, oltre a semplifi¬
care enormemente il
lavoro di conversione è
reso ancora più raffina¬
to dal supporto di oltre
40 formati grafici in in¬
put e a una dozzina in
output.
Avvisi ai Naviganti; pronti
per sorvolare il Sistema
Solare?
—IL" r — 1
Internet
GsfteeCjupJ/VehCam (CoffeeCam30.exe -
3.28 Mbyte). Per aggiungere video in tempo
reale al nostro sito, inserendo un funzionalis¬
simo modulo "a terra" che, appena rilevata
una variazione nella scena inquadrata dalla
webcam, subito spedisce l'immagine ac¬
quisita verso il nostro sito.
Modem Booster (mb21.zip - 1.52 Mbyte)
Utility in grado di migliorare, ottimizzandoli, i
settaggi del nostro TCP/IP e garantirci, co¬
munque e sempre, navigazioni più veloci.
DoScript (ds_eng.zip - 1.17 Mbyte). Editor
JavaScript con il quale è possibile scrivere
codice in tale linguaggio e fare debug. La
preview viene realizzata sfruttando il brows-
er di sistema.
Crossprobe (crossprobe.zip - 212 Kbyte). Li¬
breria realizzata appositamente per la pubbli¬
cazione di contributi mediali sul Web. Tra
JavaScript e DHTML, CrossProbe riesce a
sfruttare al massimo le tecnologie di stream¬
ing, incorporando, rilevando e ottimizzando i
riproduttori nei formati proprietari di RealMe-
dia, Flash e Windows Media.
Speciale Driver
per stampanti
Nella sezione dedicata ai driver, questo
JJ3 O » J Or«rf'>-Jb J PHJ
Intrudanone * I NOVf PIAN* 11
\T"5m
dove
-
Macromedia Flash 5
tour delle caratteristiche
in azione Facendolo gira¬
re capirete che mai come
stavolta le immagini par¬
lano più delle parole.
mese troverete gli ulti¬
mi aggiornamenti per
le stampanti HP e Ep¬
son. Benché indicati
per Windows 98 i dri¬
ver, previo attenta let¬
tura del documento di
accompagnamento,
possono anch'essere
utilizzati in piena com¬
patibilità con Windows 95.
Prelevati a partire dall’URL: htto://www hn
eQm/cpQs.uppQri/sQtl w are, hlml
i driver delle stampanti HP inseriti su MCD-
ROM di questo mese sono i seguenti
HP DeskJet 610C/612C (dj615it.exe - 3.79
Mb) - version 11.2.1 - Win 95/98
HP DeskJet 970Cse (dj975it.exe - 3.34 Mb) -
versione 2.3.2 - Win 95/98 e supporto per
HP DeskJet 970cse e 970cxi (Win 95/98)
HP DeskJet 840C (dj834it.exe - 3.34 Mb) -
versione 2.3.2 - Win 95/98 e supporto per
HP DeskJet 840C, 842C e 843C (Win 95/98
HP DeskJet 1220 (dj7319xit.exe - 1.71 Mb)
Win 95/98 e supporto per HP DeskJet
1220C, Cse e Cxi
HP Desket 610 C (DJ610.zip - 10.2 Mbyte)
driver aggiornatissimo con nuovo Desktop
Control di recente implementazione - sup¬
porto per DeskJet 61 OC, probabilmente la
più diffusa tra le economiche di HP
Per quanto poi riguarda le Epson i driver ac¬
quisiti dal sito: _
litU-'V/www eoson it/suppon/dowrlioad/in :
dex rum
sono quelli più aggiornati per le versioni 440,
640, 740, 850 e 870 della serie Stylus Color.
Senza essere esaustivi -difficile esserlol-
rappresentano una buona fetta del parco in¬
stallato.
Netsurf: viaggio
nel Sistema Solare!
Se, come giustamente usa dire, il dolce va
servito in fondo, mai come questa volta la
nostra navigazione in offline dei siti più inter¬
essanti è la degna conclusione di questo nu¬
mero. Dalla serie The Nine Planets ecco il
volo panoramico sulle migliori Home Page
dedicate a tutti i pianeti del sistema solare,
Sole ovviamente compreso.
Le immagini sono bellissime e il testo infor¬
mativo a queste connesso può senz'altro
rappresentare il momento in più di
conoscenza e culturale generale che male
non fa. Non bastando ecco allora queirauten¬
tico gioiello -formato Acrobat- che risponde
al nome del NASA Solar System Lytho-
graph Set, con immagini ad altissima
risoluzione e descrizioni scientifiche dettagli¬
atissime! j-g
MCmicrocomputer n. 211- novembre 2000
15
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ESPLORANDO II: La Matematica Superiore
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ESPLORANDO II: le Scienze della Vita
ESPLORANDO II: le Scienze della Terra
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Un beep
TROPPO LUNGO
Spett. MCmicrocomputer,
sto cominciando ad avere un problema
fastidioso con il mio PC, autocostruito cir¬
ca un anno fa. Premetto che adotto un
chipset VIA-GRA. Il BIOS è un Award e il
processore un Pentium AMD K6 400
MHz, con 64 MB SDRAM. Suono, video,
LAN e modem sono tutti on-board, cosi
non ci sono slot AGP, PCI o ISA occupati.
Uso il sistema operativo W98, 2' Edizio¬
ne. Il problema che incontro è lo spegni¬
mento del computer improvviso e impre¬
vedibile, senza ragione apparente; al riav¬
vio, si avverte un beep lunghissimo tanto
che occorre spegnere la macchina. Dopo
una diecina di minuti di riposo tutto ritor¬
na normale, e la cosa avviene almeno
una o due volte al giorno.
Seguendo i consigli di De Masi, ho ve¬
rificato il significato dei beep del BIOS
con la tabella fornita in un numero passa¬
to di MC, ma non ho trovato alcuna defi¬
nizione a riguardo a un beep continuo. De
Masi mi può aiutare ?
Gianfranco Gentile
A himè, un beep prolungato può esse¬
re determinato da un guasto nella
scheda madre, nella memoria o nell'ali¬
mentazione. Molto improbabile che sia la
memoria; le conviene concentrare l'at¬
tenzione sugli altri due componenti.
La prima cosa da fare è di verificare e
riverificare che tutti i componenti siano
ben saldi e senza spostamenti, e che tut¬
ti i cavi siano fermamente a posto. Il sur¬
riscaldamento pare probabile, dal mo¬
mento che lei racconta che lasciando ri¬
posare la macchina le cose ritornano nor¬
mali. Controlli allora i ventilatori inseriti
sulla CPU e sulla scheda, verificando che
siano anche ben liberi da polvere e spor¬
co. Verifichi altresì la costanza della velo¬
cità; un ventilatore difettoso, se si surri¬
scalda, può rallentare la sua velocità pur
senza fermarsi, così non si fidi del rumo¬
re, ma controlli visivamente il perfetto
funzionamento. Le consiglierei, sincera¬
mente. se ha qualche dubbio in proposi¬
to, di sostituirli, o almeno di cambiare
quello della CPU. La spesa, in fondo, è di
qualche migliaio di lire, Inoltre, confessi,
non ha per caso overcloccato la CPU? Se
è così, la riporti alle condizioni normali.
Ho però l'impressione che il guasto sia
più serio, e legato alla modesta qualità
della scheda madre. Potrebbe, in altri ter¬
mini, significare che "se ne sta andan¬
do"! Molte schede di cattiva qualità, a
causa del calore del funzionamento, ten¬
dono a perdere, piano piano, il perfetto
contatto delle saldature. Smonti la sche¬
da madre e verifichi, dal basso, l'eventua¬
le ossidazione di saldature e ponticellatu-
re; ma si tratta di un lavoro che quasi mai
dà risultati positivi. Insomma, non a caso
si sostiene che "chi più spende, meno
spende"!
Raffaello De Masi
Una risposta
PIU'SEMPLICE DEL PREVISTO
Possiedo un HP Brio 8012 che ha, inte¬
grato, on board, un chip grafico S3
Trio64V, Ho pensato di aggiungere una
scheda grafica migliore di quanto posso
ottenere da questo chip, e ho chiesto al
rivenditore come fare per eliminare que¬
sto dalla scheda. Ho avuto risposta nega¬
tiva, nel senso che non può essere ri¬
mosso, e non è possibile installare una
scheda grafica migliorativa. Ha ipotizzato
vagamente di dover intervenire sulla
scheda madre dissaldando il chip, ma
non ha garantito alcun risultato. Non con¬
vinto della riposta, che mi è parsa peral¬
tro poco consapevole, ho cercato nel
BIOS, aggiornandolo anche, qualche Se¬
tup, ma non ho trovato nulla che possa
disabilitare il chip. Come posso fare?
Davvero spenderei soldi inutili compran¬
do la nuova scheda?
Giuseppe Rivamonte
N on è assolutamente vero quanto le
ha detto il suo rivenditore; ci man¬
cherebbe altro! Vuoi vedere che, per ave¬
re una motherboard tutto on board non si
può upgradare la componentistica di una
macchina!
Lasci perdere saldatore e pinza, compri
la scheda grafica che preferisce e la mon¬
ti; nessun jumper da settare o spostare.
Monti e installi i driver; il sistema operati¬
vo riconoscerà la nuova scheda e igno¬
rerà il chip, Tutto qui! Questo vale se la
scheda è una AGP, nel caso fosse una
PCI occorre disabilitare solo il chip S3 on
board nel Device Manager del BIOS.
Raffaello De Masi
Problemi di
COLLEGAMENTO E BACKUP
Preg.mo De Masi,
la prego di aiutarmi in due problemi
che, letteralmente, mi stanno facendo
perdere il sonno. Primo, ho configurato
una serie di DUN di connessione remota
a quattro provider diversi, per motivi miei.
Vorrei farne un backup, ma, per quanto ci
provi, non mi riesce. Come si fa a copiarli
su un dischetto?
La seconda domanda riguarda il recen¬
te acquisto di un notebook; ho comprato
un cavo parallelo e connesso questo con
il desktop, per poterli far colloquiare Ma
non è successo nulla. Preciso che ho
W98 2E su ambedue i computer, e uso
una configurazione di connessione diret¬
ta. Ho scambiato ruoli guest/host su am¬
bedue le macchine, senza ottenere alcun
risultato. Non importa quale macchina io
stia usando, mi viene sempre chiesto se
il guest è acceso! Boh! Come posso fa¬
re?
Antonio Tincano
I n Windows 98 sembra, a prima vista,
impossibile salvare le configurazioni di
Accesso Remoto. Occorre ricorrere a un
sotterfugio. Aprire la cartella di accesso
Continua a pag. 22
Scrivete a MCmicrocomputer!
Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradizionale (Viale Ettore Franceschini
73, 00155 Roma), sia il fax della redazione (0643219302), sia l'e-maìl, all'indirizzo
|mc.posta<»pluricom.itl Ogni giorno i messaggi vengono girati alle persone di competen¬
za, per cui vi consigliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piuttosto che a quella
dei singoli redattori E' più semplice per voi e, anche se sembra strano, per noi... E' diffi¬
cile che riusciamo a fornire risposte private (quindi non inviate francobolli o buste affran¬
cate); per le e-mail qualche volta succede. Voi provate, basta che non vi offendiate se
non vi rispondiamo... Vi assicuriamo comunque che leggiamo tutta la corrispondenza e
teniamo nella massima considerazione ciò che ci viene segnalato.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
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Segue da pag. 20
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collegamento, stabiliti
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Iicr/iri
Spretiy ir «ddrrsv-nu
•prtlly Srruer Oddrrss-no
ir Under Coaprrwyet
Catmy 0 n ■»Ml»-y»t
remoto, e, col tasto
destro, trascinare il
file DUN dove si de¬
sidera, ad esempio
sul desktop o su un
dischetto, Da notare
che il file è un sem¬
plice documento,
editabile con un semplice editor di testo,
e che contiene tutti i dati della connessio¬
ne. Sarà sufficiente, poi, riportarlo nella
cartella per ripristinare il collegamento de¬
siderato.
Per quanto riguarda il problema della
connessione, se il software di gestione è
stato installato correttamente, il proble¬
ma. e la relativa soluzione, potrebbe stare
nell'hardware. E' fondamentale che le
porte parallele siano dello stesso tipo su
ambedue i PC, ed è preferibile usate
l’EPP perché, nella connessione diretta,
l’ECP usa un canale DMA extra che non
offre alcun aumento della velocità, e crea
solo ingombro. Fatta questa verifica sui
BIOS di ambedue le macchine, l'ultima
via è quella di verificare che il cavo sia di
buona qualità o, per dirla in altri termini,
che sia comunque perfettamente funzio¬
nante.
Raffaello De Masi
care di formattare l'harddisk ma niente da
fare non mi è possibile riformattare come
mi segnala il computer:
C:\>format c:
ATTENZIONE: TUTTI I DATI SUL DI¬
SCO RIGIDO C:
ANDRANNO PERSI
Continuare con la formattazione
IS/N)?s
L‘unità C: è correntemente utilizzata da
un altro processo.
Formattazione interrotta.
C:\>
La mia domanda è come fare per risol¬
vere il problema della chiusura del com¬
puter? Forse la soluzione è quella di disin¬
stallare Windows Millennium?
Il PC da me in possesso è un:
Pentium III 733 Vobis
Ram 128 MB
Hard disk 20 GB
Problemi con Windows
Millennium •••
Spett. redazione di " MCmicrocompu-
ter ".
Vi scrivo per porvi un problema che mi
è capitato e spero di non essere l'unico. Il
problema è il seguente. Dopo avere in¬
stallato l'aggiornamento a Windows Mil¬
lennium Edition (prima avevo Windows
98 seconda edizione, e debbo dire che
non ho mai avuto problemi), quando vado
per chiudere il computer, la sua procedura
è alquanto strana. Mi spiego meglio. Do¬
po l'apparizione della scritta ' è possibile
spegnere il computer" appare una scher¬
mata blu con la scritta Errore di Win¬
dows.Riavviare il computer. Sistema
bloccato.
Dopo aver spento il PC riprovo ad ef¬
fettuare la chiusura del computer ma il
problema rimane lo stesso, anzi ho addi¬
rittura effettuato lo scandisk ma risulta
perfetto (non ci sono errori). Provo a cer¬
Scheda video Ati Xpert 99
Scheda audio Creative SB Live!
CD HP 9300
DVD Toshiba SD-M1222
Monitor Philips 107 S
In attesa di un vostro aiuto vi ringrazio.
G entile Sig. Orlandini, Senza conosce¬
re marca e modello della scheda ma¬
dre da lei posseduta è difficile sapere se
esistono incompatibilità note tra la sua
funzione di spegnimento via software e
Windows ME.
Se cosi fosse, la soluzione potrebbe
consistere nell'aggiornare il BIOS della
sua scheda o attendere driver più recenti
per la ME.
In mancanza d'altro la soluzione, per
quanto drastica, di ritornare al vecchio
Win 98 dovrebbe essere risolutiva, senza
che sia necessario formattare il disco fis¬
so (a patto di aver scelto di salvare il vec¬
chio sistema in fase di upgrade)
Ad ogni modo, il messaggio intimidato¬
rio che ha ricevuto in fase di formattazio¬
ne è certamente dovuto al fatto che ha
lanciato il comando "format" da una fine¬
stra DOS di Windows ME, e non riavvian¬
do il sistema con un floppy di avvio. Es¬
sendo quindi ME ancora in esecuzione, il
sistema protegge se stesso dalla cancel¬
lazione.
Cordiali saluti.
Aldo Ascenti
I CAPRICCI
del CD-ROM
Spett. le redazione,
mi chiamo Antonio e vorrei avere un
aiuto. Da qualche giorno il mio lettore cd
del computer non mi parte più automati¬
camente. Cosa devo fare?
Spero di non dover formattare il com¬
puter! Ho un Pentium II com 350 MHz e
il lettore CD-ROM utilizzato è della Sam¬
sung.
Vi ringrazio per la cortese attenzione.
G entile lettore, è possibile che qualche
programma da lei utilizzato abbia di¬
sabilitato, a sua insaputa, la funzione di
avviamento automatico del suo drive CD¬
ROM. Per verificarlo può accedere alla
voce "sistema" nel pannello di controllo di
Windows, scegliere "mostra periferiche
per tipo" quindi fare doppio clic alla voce
CD-ROM cosi da far apparire l'elenco dei
lettori presenti nel suo sistema. A questo
punto basta selezionare il dispositivo sul
quale ha verificato il problema e fare clic
sul pulsante "proprietà". Alla voce "impo¬
stazioni" della finestra di dialogo che ap¬
parirà verifichi che sia selezionata la ca¬
sella "notifica inserimanto automatico"
che controlla, appunto, la funzione di au-
torun del CD.
Inutile dire che la formattazione del di¬
sco fisso non è un prezzo accettabile per
suo problema.
Aldo Ascenti
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EGO. apparsa nello scorso numero di MCmicro-
computer, all'interno dello speciale LCD, si sono
verificati due errori riguardanti sia l’indirizzo del
distributore che il prezzo. Ce ne scusiamo con i
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L’informazione del futuro: i portali
£3- Trading on-line: la rivoluzione bancaria in Internet
£5 WAP (Wireless Application Protocol):
navigare in Internet con 1 cellulari
?D XML: una tecnologia per fare e-commerce
Vjbusistemi
kViViVA’iUI
’i.corn
Networking & Internet
\s o I u t i o n s
più sem¬
plice alle altre
periferiche Sony per la
fotografia digitale e il video,
ma anche a scanner, hard disk rimovibili
ecc. I sistemi Legacy Free, con architet¬
tura innovativa come i VAIO sino stai
progettati per minimizzare i conflitti
hardware e software. Per far questo so¬
no stati eliminati gli slot ISA e PCI, dele¬
gando la connettività a porte USB e
IEEE 1394. Tra l’altro uno dei vantaggi
v o ,
di Windows
2000 Professional,
su tutti i notebook, anche
perché questo sistema
operativo offre il mi¬
glior supporto
software alle in¬
terfacce USB
e IEEE 1394
(Sony i.Link).
Questo signi¬
fica connessione
N ella splendida cornice di Venezia,
appena conclusosi il Festival del Ci¬
nema, si è svolta l'attesissima presenta¬
zione dei nuovi prodotti di Sony per l'en-
tertainment. Il VAIO World Information
Programme è stata un'occasione unica
per vedere da vicino il meglio della tec¬
nologia Sony nel campo della telefonia
cellulare, dell'home video, della fotogra¬
fia digitale e dell'informatica.
La parte più importante della manife¬
stazione è stata la visita alla grande
showroom nella quale erano esposti tut¬
ti gli apparecchi presentati. La parte da
leone la facevano i nuovi notebook
VAIO, che ben sintetizzano i concetti al¬
la base dell'intera famiglia. Rispetto ai
primi modelli, presentati nel 1998, la
potenza e la versatilità hanno rag¬
giunto davvero prestazioni strabi¬
lianti, che pongono questi straor¬
dinari notebook all'avanguardia di
ciò che propone il mercato. Tra
le caratteristiche più impor¬
tanti è l'adozione, co¬
me ambiente
operati-
26
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
che si ha è quello di poter collegare e
scollegare periferiche senza dover spe¬
gnere il computer. Questo significa po¬
ter utilizzare, anche con poche porte
USB o Firewire, numerosissime periferi¬
che aggiuntive. Al top della gamma i no¬
tebook della nuova gamma F800, nata
per sostituire i tradizionali modelli desk¬
top. Tutti i notebook di questa famiglia
sono dotati di schermi di grandi dimen¬
sioni e incorporano processori Intel Mo¬
bile Pentium III con tecnologia Speed-
Step, nonché hard disk dell'ultima
generazione ad al- -—
i
•
mento
(per il
collegamento
con fotocamere o videoca¬
mere digitali) con un software specifico
che permette di unire diverse sezioni di
spezzoni video. Ala base della gamma
troviamo il VAIO F801A, dotato di pro¬
cessore Mobile AMD K6-2, 64 megaby¬
te di memoria RAM e hard disk da 6 gi¬
gabyte. Lo schermo è un TFT da 12,1
pollici. Che consente di avere una risolu¬
zione massima di 800x600 pixel. Il mo¬
dello si caratterizza per avere un peso di
3 kg, ed incorpora un lettore CD-ROM
24x. Ovviamente anche questo note¬
book è dotato di porta seriale veloce
i.LINK (IEEE 1394) che di una suite di
software per la connettività ad apparec¬
chiature multimediali esterne e per l’en-
tertainment. L'F801A utilizza come si¬
stema operativo Windows Millennium
mentre la suite DVGate integra in un so¬
lo applicativo tutte le funzionalità per la
cattura delle immagini fisse e in movi¬
mento.
Il nuovo notebook VAIO SRI 1K è
stato progettato per offrire un com¬
puter portatile ultracompatto senza
però dover rinunciare alle prestazio¬
ni ed alla usabilità. Il notebook, co¬
me si vede dalle foto, è caratteriz¬
zato da un design che ne sottoli¬
nea la suddivisione tra due diver¬
se aree applicative. La zona PC
dispone di uno schermo LCD da
10 pollici TFT e di una ta¬
stiera grande come
quella di un
note-
la
book
A4, mentre
zona dedicata
ta velocità di accesso. Al top del¬
la gamma si pone il nuovo
F809K con schermo da 15 polli¬
ci, processore da 850 MHz e
hard disk da 30 GB. Il secondo
modello il VAIO F807K con
LCD da 14,1 pollici, processo¬
re da 650 MHz e hard disk da
12 giga. I modelli della serie
800 vengono forniti con un
esteso corredo software,
tra cui spicca la suite
DVgate, che combi¬
na funzioni per la
cattura di im¬
magini fis¬
se e in
movi-
aH'entertainment è provvista di altopar¬
lanti stereo, touchpad e da una Jog Diai
che permette di interagire rapidamente
con il software.
Il software
MovieShaker
Si stratta di un programma di montag¬
gio video che ha del rivoluzionario. Basa¬
to sulla semplicità d’uso MovieShaker
consente di montare rapidamente le clip
video e audio, o le foto, applicando in
maniera rapida effetti di transizione ed
effetti speciali. Il programma può anche
montare autonomamente il video sce-
gliando da solo gli effetti da applicare,
mentre l'utilizzatore può scegliere sola¬
mente il "taglio" da dare al filmato (ro¬
mantico o d'azione).
I telefoni
cellulari
La novità più
importante nel
campo della te¬
lefonia cellulare
è stata il CDM-
J5, un nuovissi¬
mo e innovativo
telefono che ab¬
bina ad un
simo display
fico a quattro
di grigio la possi¬
bilità di essere uti¬
lizzato in viva vo¬
ce senza l’utilizzo
di apparecchi ag¬
giuntivi, grazie al
potente altopar¬
lante incorporato,
e alla possibilità di
utilizzare come
suoneria dei suoni
captati dal mi¬
crofono. Il tutto
comandabile, oltre
che dai soliti tasti¬
ci, anche da una
comodissima Jog
Diai, una rotellina
multifunzione che permette di avere con
pochi movimenti un controllo totale del
telefono.
La fotografia digitale
Grandi novità in questo campo; a parti¬
re dalla straordinaria MVC-CD1000 che,
come già si intuisce dalla sigla, utilizza
MCmicrocomputer n 211 -
27
dei dischi mini-CD
per la memorizzazione
delle immagini. La fotocamera incorpora
infatti un mini masterizzatore che per¬
mette di memorizzare su un CD da 8 cm
di diametro e 156 megabyte di capacità,
fino a 1000 immagini. Il numero dipende
ovviamente dalla qualità e dalla com¬
pressione utilizzate. La fotocamera è in
grado di acquisire con una risoluzione
massima di 1 600 x 1.200 pixel e di
comprimere nei formati GIF. UFF, JPG.
E' possibile inoltre registrare fino a 370
secondi di video ad alta qualità
(320x240) e fino a 5.100 secondi a bassa
qualità, con la registrazione contempora¬
nea anche dell'audio. I dischi sono regi¬
strati n formato UDF/ISO-9660 e quindi
compatibili con tutte le piattaforme
hardware. Ancora più interessante la
straordinaria DSC-P1, una fotocamera di¬
ta fotocamera compatta da tre milioni di pixel
DSC-I
La fotocamera digitale
su CD da 8 cm MVC-
CDIOOO
gitale estremamente
compatta, capace di me¬
morizzare, su Memory
Stick immagini ad altissi¬
ma risoluzione, fino a
2.048x1.536 pixel, grazie
al suo CCD Megapixel da
3,34 milioni di pixel. La
fotocamera è in grado di
registrare anche brevi fil¬
mati n formato MPEG1
ed incorpora anche uno
schermo a colori LCD da
1.5 pollici. Tra le altre ca¬
ratteristiche notiamo le
connessioni in uscita che
sono sia di tipo audio/vi-
deo che USB, per il colle¬
gamento con un compu¬
ter.
Presentati anche numerosi mo¬
nitor LCD, nella foto l'M51
L’Home Video
Per i videoamatori la Sony propone la
nuovissima telecamera DCR.PC110,
con la connessione i.LINK in ingresso
oltre che in uscita, sensore CCD Mega¬
pixel da più di un milione di pixel, sche¬
rno a colori da 2,5 pollici e possibilità di
memorizzazione di fotografie e filmati
oltre che su nastro MiniDV anche su
Memory Stick.
La particolarità di questa telecamera,
oltre alla sua estrema compattezza è
quella di avere un flash incorporato per
gli scatti fotografici.
Sempre per i videoamatori è stato
presentato il nuovissimo videoregistra¬
tore Walkman digitale su cassette Digi¬
tal 8. DI forma identica al modello esi¬
stente che lavora su cassette MiniDV, il
videorecorder Walkman esiste in due
versioni: senza schermo (GV-D200), e
con schermo LCD da 4 pollici (GV-
D800).
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• HARDWARE
Compaq Presario: colori e funzioni per ogni esigenza
Compaq rinnova la nota fami¬
glia Presario con un'intera linea
di notebook e di personal tower
dal design molto gradevole, stu¬
diata per agevolare la navigazio¬
ne e la comunicazione con qual¬
siasi periferica. I nuovi portatili
Presario, sviluppati in sei diversi
modelli, offrono alcune caratteri¬
stiche comuni: un rapido accesso
al Web e una semplificata esplo¬
razione della rete grazie al
modem integrato da 56K, ai bot¬
toni One Touck programmabili
implementati nella tastiera e ai
pulsanti Internet Scroti a quattro
vie. ideali per scorrere le pagine
sia in orizzontale sia in verticale:
una sezione audio con scheda
JBL PRO e relativi speaker ad alta capa¬
cità, rivolta agli amanti della musica; un
processore grafico Trident Cyberblade 3D
con accelerazione MPEG o MPEG2, dedi¬
cato all'intrattenimento videoludico o alla
visione a pieno schermo di filmati digitali.
Il modello più economico è sicuramente
il Presario Serie 12-XL202. una soluzione
che sfrutta un Celeron a 566 MHz con
una memoria da 64 MByte di RAM espan¬
dibile a 192, un disco rigido da 5 GByte e
un monitor da 12,1 pollici HPA, al prezzo
di L. 3.030.000. Il fratellino gemello
XL222, invece, propone una maggiore
capacità di massa e un display a matrice
attiva al prezzo di L. 3.700.000 Studiata
per coloro che desiderano personalizzare
il proprio strumento di lavoro, la serie 14-
XL offre la possibilità di cambiare il kit blu
di base con altri set opzionali dai colori:
nero, viola ametista, rosso mattone e
verde smeraldo. I due notebook che com¬
pongono la serie, sono dotati di un pro¬
cessore Celeron 566 o 600 MHz, di un
hard disk da 6 GByte e un let¬
tore DVD con velocità 6X che
accompagna i display da 13,3
pollici HPA o TFT. I prezzi
consigliati per questi modelli
sono rispettivamente di L.
3.800 000 e di L. 4.600.000.
Con un ottimo rapporto tra
prestazione e leggerezza, il
modello 16-XL dal peso di
soli 2.4 Kg, sfrutta un bel
Pentium III FCPGA a
650 MHz e una sche¬
da grafica con 8
MByte di memoria
video condivisa,
provvista di uscita
TV. Il notebook,
offerto con un lettore DVD e un display
a matrice attiva da 14,1 pollici, è
disponibile al prezzo di L. 5.500.000.
Infine, Compaq presenta la serie
18-XL, sistema top della gamma
che prevede un processore
Pentium III a 650 MHz con tecno¬
logia SpedStep con ben 128
MByte di memoria e
un disco da
12 GByte
La sezione
video vanta
una scheda
ATI mobility MI
con 8MByte di RAM
Video e accelerazione
MPEG2 per visualizzazioni di filmati DVD
godibili direttamente sul monitor TFT da
15 pollici o sul televisore di casa. Prezzo al
pubblico di L. 6.600 000
Anche i tower Presario godono di alcune
novità strutturali, come il chàssis che per¬
mette di accedere con semplicità alle
varie componenti inter¬
ne, oppure la rinnovata
tastiera Internet, che
consente un accesso
più intuitivo alla rete
mediante i soliti pul¬
santi programmabili e
una comunicazione
diretta agevolata da
led dedicati. Ma, la
caratteristica sicura¬
mente interessan¬
te dei nuovi
desktop, risie¬
de nella pos¬
sibilità di
trasformare
a piacimen¬
to il colore "quarzo" del pannello
frontale del tower, delle griglie degli
altoparlanti o dell'inserto della
tastiera con colori decisamente
vivaci come: il verde smeraldo, il
rosso rubino, il giallo ambra, Il blu
zaffiro e il viola ametista.
Mentre la connettività è garantita
da una porta seriale e una parallela,
da una interfaccia midi per i giochi,
da un ingresso e un'uscita per linea
telefonica offerte dal modem a 56K
integrato e da ben quattro porte
USB. dove due saranno poste fron¬
talmente per una maggiore prati¬
cità.
Il modello di punta della serie
Presario, 7EL7000T-140, che sfrutta
un processore Intel
Pentium III a 800
MHz con 128 MByte
di memoria SDRAM
espandibile fino a 768,
utilizza un disco rigido
da 20 GByte a 7200 giri
al minuto e una scheda
video Nvidia M64 con bus
dati AGP 4X.
Il prodotto si può conside¬
rare veramente multimedia¬
le, dato che l’ipotetico uten¬
te potrà dilettarsi sia in veloci
masterizzazioni tramite il
CDRW 8X4X32X e sia in riproduzioni
di filmati digitali via monitor o televisione,
concessi grazie al lettore DVD 10X e l’u¬
scita TV. oppure si immergerà compieta-
mente nell'ascolto di un CD audio in
Virtual Theater-Dolby Sorrund, offerto
dalle casse JBL 3D e dalla scheda
Creative SB128. Il personal, inoltre, risulta
perfetto come postazione per l'editing
video, dato che integra anche due porte
IEEE 1394 per connessioni con periferi¬
che digitali. Presario 7EL7000T, fornito
con un monitor da 17 pollici, è commer¬
cializzato al prezzo di L. 4.550.000. Tutti i
prezzi si intendono Iva esclusa
Tutti i nuovi prodotti Compaq Presario,
oltre alla dotazione di Windows98 SE, di
Works e di Word 2000, offrono la possibi¬
lità di scegliere fino a 10 programmi al
solo costo delle spese postali, inoltre
sono coperti da una garanzia totale di un
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• SOFTWARE
Adobe Photoshop 6.0: oltre la grafica... la fantasia
Adobe ha presentato la nuova versione
6.0 di Photoshop. Tre gli obiettivi primari dei
progettisti Adobe:
✓ Andare oltre i pixel Photoshop 6.0
integra strumenti per la grafica vettoria¬
le e offre nuove funzionalità sui livelli
che ampliano le possibilità creative.
/ Produrre grafica Web superiore
Photoshop 6.0 arricchisce II suo kit di
strumenti Web con funzioni più rapide e
orientate alla produzione, inoltre include
Adobe ImageReady 3.0.
/ Padroneggiare rapidamente Photo¬
shop. Photoshop 6.0 è studiato perché
ogni utente possa iniziare a lavorare
velocemente e facilmente, sfrut¬
tando tutti gli strumenti.
Andare oltre i pixel
Supporto vettoriale — È possibile
aggiungere alle immagini linee, rettan¬
goli, ellissi e poligoni modificabili: le
forme vettoriali possono essere salva¬
te per ulteriori utilizzi.
Supporto di testo vettoriale - Il testo
è di tipo vettoriale con possibilità avan¬
zate di formattazione: anche applican¬
do le deformazioni, il testo resta modi¬
ficabile.
Maschere basate su vettori - È possi¬
bile aggiungere maschere ai livelli con
tracciati di ritaglio modificabili intuitiva¬
mente.
Esportazione di vettori indipendenti dalla
risoluzione - Si possono esportare le imma¬
gini come file PDF: testo e forme vettoriali
restano tali, indipendenti dalla risoluzione.
Stili di livello - Una gran varietà di imposta¬
zioni, incluse opzioni di livello, sfumature,
trasparenza possono essere salvate come
stili di livello.
Comando Distorsione liquida - È possibile
deformare rapidamente un'immagine inter¬
venendo interattivamente sui pixel.
Supporto PDF avanzato - Vengono prodot¬
ti file PDF compatti che supportano duotoni,
canali, trasparenza e livelli di Photoshop.
Produrre grafica Web
Strumenti Sezione - È possibile dividere
immagini complesse in livelli direttamente
In Photoshop e applicare il formato e le
impostazioni di compressione appropriate a
ciascuna sezione prima di esportarla in una
tabella HTML generata automaticamente.
Rapida creazione di grafica Web - È più
semplice creare pulsanti, barre di navigazio¬
ne e altri elementi Web con i nuovi stru¬
menti per la grafica vettoriale e gli stili
di livello.
Integrazione con ImageReady 3.0 ■
Si passa da Photoshop a ImageReady
con un clic del mouse trasferendo
automaticamente il lavoro in corso.
Sezioni dinamiche basate su livelli -
Si definiscono più facilmente i rollover
JavaScript assegnando a un livello
l'effetto desiderato e lasciando che
ImageReady sezioni l’immagine per
voi.
Stili di rollover - È possibile salvare
stati di rollover e gli effetti associati
come stili nella "palette" Stili di
ImageReady per produrre velocemen¬
te pulsanti interattivi e altri elementi grafici
dinamici per il Web.
Ottimizzazione del peso dell'immagine -
Variate gradualmente le impostazioni di
compressione delle immagini Web usando i
canali.
Integrazione con Adobe GoLive 5.0 - È
possibile inserire URL in Photoshop o
ImageReady e gestirli in GoLive. Si può per¬
sino aggiornare gli URL nel file originale
PSD.
Padroneggiare rapidamente
Photoshop
Gestione avanzata dei livelli - Si possono
creare centinaia di livelli e organizzarli corre¬
lati in insiemi; è anche possibile trascinare
effetti di livello nella palette Livelli per
copiarli tra livelli diversi. Ora è possibile pre¬
servare i livelli anche nell'esportazione di file
TIFF.
Aggiunta di testo modificabile direttamen¬
te nell'immagine - Il testo viene inserito e
modificato direttamente nell'immagine anzi¬
ché in una finestra di dialogo.
Nuove opzioni di testo - Nuove opzioni per
il testo come a capo automatico, alli¬
neamento del singolo paragrafo, giu¬
stificazione.
Interfaccia ottimizzata - La nuova
interfaccia consente di diventare rapi¬
damente degli esperti di Photoshop
Le finestre più usate possono essere
poste in un nuovo contenitore, men¬
tre la barra delle opzioni è sensibile al
contesto. Finalmente è possibile
vedere in piccolo il contenuto di un
file prima di aprirlo.
Preset Manager - Si possono defini¬
re pennelli personalizzati, sfumature, forme,
pattern e stili da utilizzare in seguito.
Photoshop 6.0 include anche delle librerie di
elementi predefmiti.
Strumenti di annotazione - È possibile
aggiungere note scritte o commenti vocali
ai file, visibili sia in Photoshop sia in Acrobat
Gestione avanzata del colore - Il motore
che genera i colori ora è lo stesso di Adobe
lllustrator 9.0.
Nuovo strumento "Ritaglia" - Ritagliare le
immagini è ora più intuitivo ed è anche pos¬
sibile modificare la prospettiva delle aree
ritagliate.
Comando Estrai - Il comando "estrai
immagine" è più sensibile e consente di
applicare maschere ad aree complesse più
facilmente.
Anteprima di stampa - Ora si possono evi¬
tare sorprese; l'immagine appare esatta¬
mente come nella stampa ed è anche possi¬
bile regolarne la posizione e la dimensione.
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• HARDWARE
Per Enface il futuro del desktop si chiama Envidea 200
Confermando una tradizione di avan¬
guardia sia tecnologica che, ancorpiù, gra¬
fica la Enface presenta la sua idea per il
desktop del futuro: Envidea 200 (sì pro¬
prio 200 e non Duemila!),
Distribuito in Italia da Syntech, da sem¬
pre distributore ufficiale dei prodotti
Enface, Envidea 200 è un prodotto desti¬
nato a tutti gli utenti esigenti che cercano
uno strumento completo ma semplice da
utilizzare. Un oggetto dal design eccezio¬
nale che integra tecnologia ed estetica al
fine di fornire un computer all-in-one elimi¬
nando al contempo ogni ingombro inutile
sulla scrivania. Modem, lettore DVD,
Video LCD da 15", Floppy e slot per PC-
Card trovano tutti alloggiamento ai lati del
monitor, mentre sul resto della base tro¬
vano posto I connettori per la rete
Ethernet e le due USB (sopravvivono
ancora per motivi di compatibilità le porte
seriale e parallela che sarebbe preferibile
non usare su una macchina di questa clas¬
se). Oltre alla usuale garanzia da 12 a 24
mesi l'Envidea 200 viene fornito, a richie¬
sta, con una linea di assistenza "pick and
fix" con hot line e personale di laboratorio
dedicato.
• GAMEPAD
Arriva da Trust il gamepad senza fili
Trust Computer Products lancia sul
mercato un innovativo sistema di gioco a
prezzi contenuti: il gamepad senza fili
Trust Sight Fighter Wireless, in grado di
offrire al giocatore la massima libertà d'a¬
zione, con design ergonomico, 12 pul¬
santi, tasto throttle control e funzione di
autocentratura automatica.
Il gamepad si collega facilmente su
porta USB o porta joystick ed è disponibi¬
le al prezzo di 75.000 lire IVA inclusa con
driver, batterie e manuale.
Info:
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Tel 051 6635947
Fax: 051 6635843
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Info:
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Tel. 0434 513311
• SERVER
Nuova linea di controller Raid Adaptec
Adaptec presenta una nuova linea di con¬
troller RAID Ultra 160 SCSI per server entry-
level e di fascia medio-alta. La linea è com¬
posta da due schede Ultrai60 a 64 bit, le
SCSI RAID 3200S e 3400S, caratterizzate
da un formato 3/4 e presentate rispettiva¬
mente in versione a due canali e a quattro
canali, e la scheda SCSI RAID 2100S, un
controller a singolo canale half-size
Ultrai 60.
Le tre nuove schede implementano il chip
Ultrai60 Trident II, molto affidabile e dotato
di alte prestazioni.Tutti i nuovi modelli pre¬
vedono la possibilità di espansione on-line,
inizializzazione in background e predictive
caching, oltre a supportare i più diffusi OS,
tra cui Linux, Windows NT, 9x e 2000,
NetWare e altri. La 2100S è ideale per i ser¬
ver entry-level e per le workstation ad alte
prestazioni: la 3200S garantisce le massime
prestazioni e la possibilità di espansione
degli attuali ambienti server di medio livello;
la 3400S è la versione a quattro canali della
3200S ed è ideale per server di livello
medio-alto.ll costo (IVA Inclusa) per le sche¬
de è il seguente: 1.290.000 per la 2100S,
2.090.000 per la 3200S e 2.900.000 per la
3400S. Tutte le schede sono fornite in kit,
comprendente i cavi SCSI e il software di
gestione Storage Manager Pro.
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Il futuro di Acer:
non solo notebook
Presentati in una conferenza-evento
in Tunisia prodotti e strategie
per il nuovo millennio
A nche quest'anno Acer ha scelto
un'amena località di villeggiatura
per fare il punto sui risultati conseguiti.
Con l’occasione è stata approntata una
vetrina di alcune tra le più ghiotte no¬
vità in termini di computer
portatili ed eleganti
desktop della
nea Veriton,
desti-
n a -
te, nei
prossimi
mesi, a
trasfor¬
marsi in con¬
tesi oggetti di
desiderio, che dovrebbero consolidare
il successo della multinazionale di
Taiwan nei settori dell'informatica e
dell'elettronica di consumo.
Ma non è tutto, consapevole delle
trasformazioni in atto nelle esigenze
dei consumatori, Acer raccoglie nuove
sfide, con ulteriori sviluppi delle sue li¬
nee di monitor, scanner, video proietto¬
ri e perfino telefoni cellulari.
Tra l'altro, all'incontro ha partecipa¬
to il neopresidente di Acer Europe,
l'italianissimo Gianfranco Lanci, che
ha ribadito quanto forti siano le pro¬
spettive di crescita della società nel
vecchio continente, dove
Acer mira a
far parte
delle pri-
m e
cin¬
que
società del
settore entro il 2002
Ma la vera star della ma¬
nifestazione era l'inedito, e fino¬
ra coperto dal massimo riserbo, Tra-
velMate 350, un ultraportatile che pesa
meno di due chili, si connette in rete
senza fili e dispone di un sistema di si¬
curezza basato sul lettore di SmartCard
incorporato.
TravelMate 350:
il domani dei computer portatili.
C'è una precisa visione del futuro
dietro le innovazioni racchiuse in que¬
sto nuovo ultraportatile. Un futuro in
cui
tutte
e
macchi-
w ne, PC
compresi,
smetteranno di
essere pesanti,
avviluppate nei cavi
e costrette all'immobi¬
lità. Un futuro in cui la comunicazione
globale ha reso ancora più basilare il
problema della sicurezza dei dati. I no¬
tebook della serie 350 avranno, all'ap¬
parenza, caratteristiche simili agli attua¬
li TravelMate 340, dotati di un design
estremamente raffinato e di CPU Mobi¬
le Pentium III di Intel con SpeedStep e
cache L2 da 256K on-die, schermo da
36
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
13.3" a matrice attiva, RAM PC-100 fi¬
no a 512MB, hard disk da 10 GB, sche¬
da grafica su AGP 2x con 8MB di me¬
moria video, funzioni di accelerazione
3D e possibilità di funzionare in moda¬
lità dual display. Saranno dotati di un
combo drive, collegabile in qualsiasi
momento e privo di alimentazione
esterna, che comprenderà un lettore di
floppy e di CD-ROM 24x, sostituito da
un DVD 6x nel model¬
lo di
sessore della card corretta. Allo stesso
modo si potrà vincolare in modo totale
o parziale l'uso del computer, ad esem¬
pio vincolando il boot in modo molto
più efficace di una password da bios.
Infine, si potrà usare la SmartCard
per memorizzarvi le password più fre¬
quentemente usate, che il sistema for¬
nirà automaticamente alla richiesta da
parte di un servizio, rendendo superflua
la digitazione dell'utente, con un ulterio¬
re riduzione del rischio di appropriazio¬
ne indebita di codici riservati.
Infine, il solo modello TM351TEV
sarà equipaggiato con uno speciale
adattatore di re¬
te. in grado di
ricevere e
t r a -
versatilità, espandibi
lità e costi contenuti
ai vantaggi di un
computer portatile.
La CPU adottata
dalla serie 200 è il
Celeron, con fre¬
quenze da 550 a
750 MHz, più
che sufficient
per far girare
senza rallen-
t a m e n t i
qualsiasi
II TravelMate
730 con il suo
sofisticalo pon
replicatoi
pun¬
ta,
351TEV.
Le possibi¬
lità di connessio¬
ne di questi note¬
book hanno dell'incre¬
dibile, poiché comprendo¬
no, oltre alle consuete USB e
PS/2, ad una PCMCIA CardBus di tipo II
e alla connessione telefonica del mo¬
dem V.90 integrato, una porta FireWire,
un connettore di rete e un collegamen¬
to proprietario per usufruire del port re-
plicator, che, tra l'altro, consente di
continuare a usare le vecchie seriale e
parallela.
Inoltre, tutti i modelli della serie 350
sono dotati di una minuscola fessura
per leggere SmartCard.
Ma a cosa serve un lettore di questo
tipo?
Le SmartCard rivoluzioneranno pre¬
sto i meccanismi di sicurezza nelle tran¬
sazioni on line, o nella condivisane di
documenti e risorse con altri utenti. Nel
350, grazie al software in dotazione, la
SmartCard consente di criptare o de¬
criptare, con estrema semplicità e con
un livello di sicurezza elevatissimo, sin¬
goli file o cartelle sul disco fisso, che
potranno essere utilizzati solo dal pos-
smettere dati a
11MB al secondo fino a 160 metri
di distanza da un altro compu¬
ter o da un punto di ac¬
cesso alla rete, utiliz¬
zando onde radio
a 2,4GHz. I
progetti
per usare
questo si¬
stema per
sostituire del
tutto o in parte le reti
cablate e fornire servi¬
zi in luoghi pubblici, come
aeroporti o centri commerciali,
sono in fase di avanzata sperimen¬
tazione, anche se in Italia potreb¬
bero esserci degli ostacoli causati
dalle severe norme di omologa¬
zione di simili stru¬
menti. Il raffinato
Il prezzo di tanta design del
grazia non è stato an- T'tuttofi
cora comunicato, co- suo splen-
munque. visti i con- dorè
tenuti tecnologici,
dubitiamo che
sia dei più po¬
polari.
TravelMate
serie 200:
il desktop
replacement
Venduti a par¬
tire da 2.790.000
lire più iva. i Tra¬
velMate della se¬
rie 200 sono stru
menti che uniscono
software in
commercio. La
memoria può arrivare ad un massimo di
512 MB, mentre i dischi rigidi vengono
proposti a partire dai 5GB. Quanto allo
schermo, si potrà scegliere tra un HPA
da 12.1" ed un più costoso TFT da 12.1
o 14.1 pollici.
La struttura è decisamente all-in-one,
e comprende CD-ROM 24x o DVD 6x,
floppy, modem 56K, scheda audio con
microfono e altoparlanti e scheda video
ATI Mobility con 4MB di VRAM
I limiti dei TravelMate 200, sono co¬
stituiti dagli ingombri e dal peso, che
comunque non supera i 3 Kg, oltre
che dalla durata limitata
della batteria NiMH in
dotazione, ma han¬
no un prezzo tale
da essere otti¬
mi sostituti di
un PC desk¬
top entry le-
vel, oppure
come soluzio¬
ne aziendale a
basso costo
TravelMate 730:
un notebook a
850 MHz
La potenza
della serie 730
si aggiorna con
uno straordinario
modello di punta: il
739TLV.
In questo notebook,
pensato per chi vuole
semplicemente la massi-
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
37
tegra funzioni di PDA e la tecnologia
Wap. Molti di questi bellissimi oggetti
potremo ammirarli e provarli allo SMAU
di Milano a fine ottobre, nel frattempo
ci accontentiamo di qualche foto in an¬
teprima, in attesa di proporveli tra le
prove della rivista.
Info:
Acer
I www.aceuH
L‘FP2 coI suo sistema
di periferiche estraibili
dal masterizzatore al lettore DVD, tutti
rigorosamente in formato slim.
Infine, il nuovo design prevede che
le unità a disco siano estraibili dal fron¬
tale, anche a macchina accesa, esten¬
dendo ulteriormente le possibilità di fu¬
turi upgrade.
Il prezzo dei Veriton FP2 parte dai
4.790.000 lire più iva, decisamente con¬
tenuto viste le caratteristiche e le pre¬
stazioni.
ma capacità di elaborazione possibile in
un dispositivo portatile, tutto è sovra-di-
mensionato, a partire dal di¬
splay a matrice attiva da
15". Il disco fisso è un
20GB UDMA/33 mentre la
grafica è affidata ad un ac¬
celeratore ATI Rage Mo-
bility MI con 8MB di
SDRAM Ma il pez¬
zo forte è il pro¬
cessore: un Mo¬
bile Pentium III di
Intel spinto alla
folle velocità di
850 MHz. Il tut¬
to senza intac¬
care le quasi 5
ore di durata
della batteria. Il
prezzo del 739
non è stato an¬
cora reso pub¬
blico, ma do-
v r e b b e
senz'altro su¬
perare i dieci
milioni di lire.
Veriton FP2:
potenza che
arreda
Assoluta-
mente inno¬
vativo nelle
forme e nei
contenuti, il
Veriton FP2
è la rappre¬
sentazione
del rinnovato
concetto di
PC domesti¬
co, perfetta-
estetica quel che si vede:
i contenuti ci sono ecco¬
me! Il pannello LCD da
15 pollici ora è rimovibile,
in modo da consentirne
l'uso anche con altri di¬
spositivi o di sosti¬
tuirlo con uno
schermo
più tradizio¬
nale. Il pro-
cessore
parte dal
Pentium
III a 800
MHz,
mentre
dell’au¬
dio con
funzioni
3D si
occupa
una
scheda
AC'97
inte¬
grata
nella
scheda
madre,
basata
sul chipset
815E di Intel.
L'uscita VGA è affida¬
ta ad un chip GeForce 256,
che dovrebbe garantire il ne¬
cessario spunto anche ai gio¬
chi più pretenziosi.
Comunque, la grafica di se¬
rie può essere rimpiazzata con
strumenti più evoluti che sfrut¬
tino l'AGP 4x integrato. Non
mancano l'adattatore di rete, e
una completa disponibilità di
memorie ottiche di
massa, che vanno
Innovazione
in ogni campo
La lista delle no¬
vità di casa Acer
non finisce qui, e
tocca moltissimi
settori dell'elettroni¬
ca di consumo, co¬
me i cellulari GSM,
tra cui il leggerissi¬
mo V750 con un au¬
tonomia in standby
fino a 152 ore o l'in¬
novativo P80 che in¬
mente adattato al
mutare dei gusti
e delle esigenze
di chi cerca il
massimo del de¬
sign e dell'ergo¬
nomia.
M a
non è
solo
38
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Microsoft
Dove vuoi andare oggiT
Printer
Ethernet Hi)
Computer Computer
Yte« lm«t Firn* look yw» !tfndo~ a*>
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1 Ì>
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tur
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1 °Piano
10MB
100 KB
1000 KB
13/24 14/24 15/24 16/24 17/24 18/24 19424 20/24
Printer Server Computer Computar Computer Computer Computer Computer
CMm
Liyii3
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I
i
>
I
a
5
IL TUO PROGETTO DI IT È COMPLESSO,)
C’È IL PROGRAMMA CHE LO RENDE SEMPLICE:
SITO WEB
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* ® ^ '
ACTIVE DIRECTORY
( MICROSOFT VISIO 20007)
Con Microsoft Visio* 2000 Professional Edition ed Enterprise Edition dise¬
gnare la tua rete, la struttura delle directory, database, applicazioni softwa¬
re. processi di business e siti web è semplice. Pensato per i professionisti
dell'IT come te, Visio 2000 ti dà a colpo d'occhio una rappresentazione gra¬
fica chiara dell'infrastruttura del tuo sistema per analizzare quello che hai e
pianificare i cambiamenti. Visio 2000 è più intuitivo e rapido da utilizzare dei
convenzionali strumenti di gestione IT. grazie a diagrammi semplici da capi¬
re e interpretare. Con Visio 2000 Enterprise puoi creare automaticamente
l'immagine della tua rete utilizzando la funzione Autodiscovery. o pianifica¬
re la migrazione a Windows* 2000 disegnando l'architettura delle Active
Directory. Visio 2000 ti aiuta a tenere i tuoi progetti IT sotto controllo.
Mero** 04fc* AppkcMoo
La linea Microsoft Visio 2000 include anche la versione Standard, per aggiungere gra¬
fici e diagrammi ai documenti di Office, e la versione Technical per il disegno tecnico.
Per informazioni chiama il Numero Verde 800.231.231 o visita il sito: |www.mìcrosoft.com/italy/vìs~io71
PALMARI
Microelaboratore portatile Gemini
Infos. siglando un
accordo con
Hitachi Informa¬
tion Media
Group, distri¬
buirà iil nuovo
palmare nipponi¬
co Gemmi, soluzione
rivolta principalmente ai
professionisti che appartengo¬
no ai mercati verticali della gestio¬
ne ordini, bancario, assicurativo e medi¬
co ospedaliero. HPW-600EUT di Hitachi,
pensato come supporto operativo nelle
attività di raccolta dati, offre uno schermo
tattile a cristalli liquidi da 7.5 pollici che
permettono una risoluzione di 640 x 480
pixel fino a 64 K colori, mentre la potenza
di calcolo si avvale di un processore SH-4
RISC a 128 MHz con acceleratore grafico
e 16 MByte di memoria espandibile a
32 La comunicazione dei dati è semplifica¬
ta tramite l'utilizzo di una penna opzionale
e da un software di riconoscimento calli-
grafico. ma se l'utente preferisce il meto¬
do tradizionale, si può richiamare sullo
schermo la comoda tastiera virtuale. Il
sistema operativo Windows CE riesce per¬
fettamente a gestire le numerose interfac¬
ce supportate dal dispositivo, che includo¬
no: una porta seriale, una USB, un connet¬
tore VGA e uno spinotto audio, una sche¬
da PCMCIA di tipo II e una CompactFlash.
Il palmare risulta estremamente portatile
grazie al suo peso di soli 840 grammi e
un'autonomia variabile tra le 5 e le 9 ore.
durata offerta dalla batterie ricaricatoli agli
ioni di litio.
Info:
vmwjvtachi-eu^mg coni
.'■tviv >r:ns-0'0up cori]
□amasi
{
Lexmark: stampanti economiche ad alta definizione ^
Lexmark presenta due soluzioni a getto
d'inchiostro termico con un ottimo rappor¬
to tra qualità e prezzo, rivolte al mercato
home e al piccolo ufficio.
Lexmark ZI 2 Color Jetprinter, gestisce
una velocità di stampa fino a sei pagine al
minuto in bianco/nero e tre a colori, con
una risoluzione di 1200 X 1200 punti per
pollice su tutti i tipi di carta. Mentre
Lexmark Z42 Color Jetprinter, permette di
PERIFERICHE
stampare immagini in quadricromia ed
esacromia con una definizione di ben
2400 X 1200 dpi e una realizzazione di 10
pagine al minuto in bianco/nero e di cin¬
que a colori. Il dispositivo offre anche la
funzione di fascicolazione per la creazione
di libretti, brochure e poster. Le stampanti
Lexmark, complete di porta parallela e
d'interfaccia USB per la piena compatibi¬
lità con sistemi Windows e Mac, sono
disponibili
rispettivamen¬
te al prezzo di
Lire 129.000 e
di Lire
299.000.
Info:
Lexmark
hvww lexmark il
Da ADD 0N i nuovi lettori DVD portatili e masterizzatori Freecom
ADD ON presenta sul mercato italiano
due nuovi prodotti Freecom: si tratta del
Freecom portable DVD-12/50. un lettore
DVD 12x esterno in grado di connettersi a
qualunque computer tramite porta USB,
parallela, FireWire o slot PCMCIA e capa¬
ce di leggere qualsiasi CD-ROM alla velo¬
cità di 50x, e del Freecom Classic CD-RW
12-4-32, un masterizzatore SCSI interno in
grado di scrivere un intero CD in poco più
di 5 minuti alla velo¬
cità massima di 12x (
e con velocità di 4x
in riscrittura
Il Freecom Classic è
dotato di un buffer di 2
MB ed è dispombi
anche in versione esterna
SCSI o SCSI + parallela
DVD 12/50 ed il CD-RW 12
4-32 sono disponibili ai rispettivi prezzi
di 400.000 e 720 000 lire IVA com¬
presa.
I Info:
ADD ON S r i
Tel 02 66988357
Fax 02 67072462
LYirn-dflflfl/HJ
• ACCESSORI
Per condividere dispositivi USB semplicemente arriva Lindy SB Share
Un prodotto economico e di facile uso è
la nuova proposta Lindy per la condivisio-
ne di periferiche USB. Lindy USB Share è
un apparecchio dalle dimensioni molto
contenute che consente la connessione a
caldo di fino a quattro computer e di un
dispositivo quale stampante, scanner,
modem eccetera. Alimentato direttamen¬
te dal canale USB. l'apparecchio permette
ad uno alla volta tra i computer collegati
ad esso, selezionabile tramite appositi
tasti, di utilizzare la periferica. Il Lindy USB
Share è disponibile al prezzo di lire 62 000
IVA inclusa
Info:
Lindy Italia
|mvvv lindy <i|
40
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Microsoft
MICROSOFT VISIO 2
Standard Edition.
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VÌSI02000'% 1
Micro** OMc* AMknOot
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i professionisti dell'IT e la versione Technical per gli studi tecnici e di progettazione.
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2000 Standard Edition: la parte visiva del tuo linguaggio di lavoro.
Visio è il complemento indispensabile a Microsoft Office 2000, che ti per¬
mette di dare forma al contenuto utilizzando disegni già pronti o creando
diagrammi ed organigrammi in modo semplice, veloce ed efficace.
Microsoft Visio 2000 Standard Edition è fondamentale per colpire e cattu¬
rare l'attenzione di colleghi e clienti perché un'immagine dà un'idea più
chiara e precisa di tante parole. Scopri subito quanto questa applicazione può
contribuire a valorizzare il tuo lavoro.
• STRATEGIE
Psion sbarca in Italia
Secondo le
intenzioni del produtto¬
re, "la missione di Psion Italia è quél-
io Psion Rovo è il più piccolo degli Psion ma non per questo il meno dotato in
quanto a funzionalità. Ad esempio semplicemente accostato ad un cellulare dotato di
porta a raggi infrarossi permette la navigazione wireless in Internet tanto per la posta
elettronica quanto per il vero e proprio Web-sur/mg
Dopo molti anni di presenza sul merca¬
to italiano operata attraverso la rete
distributiva di una grossa azienda italia¬
na (la Video Computer, ndr), Psion arriva
finalmente nel nostro Paese con una
propria filiale. La multinazionale inglese,
nota in tutto il mondo soprattutto
per la sua linea di computer
palmari, ha cosi posto
il mercato italia¬
no al centro
della sua
strategia di
sviluppo, raffor
zando in
modo la sua pre
senza "diretta"
nel sud Europa.
la di sviluppare la
cultura della mobi¬
lità, supportare i
distributori e i
canali in chiave di
partnership, svi-
Intanto... sul fronte Symbian
Motorola, partner di Symbian, ha annunciato oggi lo sviluppo di
uno Smartphone con Palm per estendere la propria linea di pro¬
dotti nel 2002.
Questo sviluppo aiuterà ad ampliare la gamma di prodotti e il
mercato per gli Smartphone e i Communicator, espandendo il
mercato wireless mobile di cui Symbian è protagonista.
Motorola, con Ericsson. Nokia, Matsushita (Panasonic), Psion e
Sanyo stanno sviluppando terminali Symbian con tastiera
telefonica e Communicator con tastiera alfanumerica, mentre
Ericsson, Nokia, Matsushita e Sony stanno sviluppando
Smartphone Symbian.
"Il primo Smartphone basato su Symbian. l'Ericsson R380. è
già m distribuzione," ha dichiarato Colly Myers, CEO di
Symbian "Con circa 20 diversi Smartphone e Communicator
già in sviluppo da parte dei nostri licenziatari, possiamo antici¬
pare che nel corso del 2001 apparirà sul mercato una vasta
gamma di telefoni basati su Symbian."
"Motorola mantiene il suo impegno come azionista, parteci¬
pante attivo e licenziatario di Symbian. Motorola conferma
anche il suo impegno al programma di sviluppo congiunto con
Psion pianificato per consegnare prodotti con tastiera telefoni¬
ca nel 2001," ha dichiarato Al Zabarsky, Vice Presidente
Corporate del Settore Personal Communications di Motorola
Ine.
“Symbian è posseduta dai leader dell'industria wireless e dei
computer per promuovere il rapido sviluppo degli smartphone
e dei communicator. Ericsson R380 è il primo smartphone sul
mercato mondiale basato sulla piattaforma Symbian, " ha
dichiarato Jan Ahrenbnng. Vice Presidente Marketing e
Comunicazione di Ericsson Mobile Communications
"Utilizzando la potenza e la flessibilità della piattaforma
Symbian, Ericsson sta sviluppando una sene di altri apparecchi
che saranno introdotti prossimamente sul mercato."
"La piattaforma Symbian fornisce la robustezza e la funziona¬
lità che sono essenziali per gli apparecchi 3G," ha affermato
Koki Suda, Direttore e membro del comitato di direzione di
Matsushita Communication Industriai Co., "Grazie al supporto
ai principali standard incorporato nella piattaforma, Panasonic
ha adottato la piattaforma Symbian per la prossima generazio¬
ne di Smartphone e Communicator."
"Nokia riconferma il suo supporto alla piattaforma Symbian e
prevede di lanciare nel 2001 i primi prodotti basati su Symbian
La piattaforma Symbian offre funzionalità uniche per il mobile
Internet, per i consumatori e per le aziende Siamo eccitati per
il potenziale dei nuovi prodotti Psion che lanceremo nel 2001 ",
ha affermato David Levin, CEO di Psion PLC
L'architettura a 32 bit della piattaforma Symbian è stata specifi¬
camente progettata per supportare la domanda di elevate pre¬
stazioni proveniente dalla categoria emergente degli apparec¬
chi per l'informazione wireless.
La versione 6.0 della piattaforma software Symbian, progettata
per Communicator con tastiera telefonica e alfanumerica, e
stata spedita ai licenziatari la scorsa settimana
La piattaforma Symbian v6.0 integra dati e voce nei prodotti
wireless e include WAP 1.1. HTML. Bluetootn e wireless Java.
Symbian aggiungerà il supporto per i dati pacchettizzati sulle
reti GSM (GPRS). enhanced Bluetooth e WAP 1 2 nella piat¬
taforma Symbian v6 1. il cui rilascio ai licenziatari è previsto
entro la fine dell'anno.
42
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Psion Italia e i servizi post-vendita
Grosse novità anche per quel che riguarda la fase post vendita.
E' stata infatti istituita da PSION anche una nuova procedura per questo tipo di servizio.
Innanzitutto esiste ora un servizio help line, centralizzato ed
effettuato da PSION, a mezzo di un operatore paneuropeo spe¬
cializzato in assistenza di prodotti informatici (Stream) Esso si
avvarrà di uno staff di personale italiano appositamente forma¬
to. Dall'Italia si può accedere al servizio con diverse modalità:
telefonicamente componendo lo 02-75419703. via fax utilizzan¬
do il numero 02-75419648, via e-mail attraverso l'indirizzo
lt.suppon@psion.com.
L'assistenza è gratuita per tutto il primo mese dopo l'acquisto
del prodotto e per l'attivazione del servizio e' sufficiente regi¬
strarsi on line al sito www.psion com/register/ Scaduto tale
periodo, è possibile accedere al servizio internazionale di assi¬
stenza attraverso modalità di pagamento occasionali o annuali.
Per quel che riguarda l'assistenza tecnica vera e propria (in
garanzia e non), le riparazioni verranno effettuate presso un
centro assistenza con sede in Italia, a Vimercate (Milano). Per
usufruire di tale servizio è necessario telefonare allo 02-
75419703 ottenendo cosi il numero di RMA e l'Indirizzo a cui
spedire il prodotto da riparare. Il servizio è accessibile a tutti
coloro in possesso di un prodotto Psion, anche acquistato pre¬
cedentemente. Il tempo di riparazione è di 4 giorni lavorativi.
In breve tempo, sara possibile per gli utenti Psion ottenere il
numero di RMA e seguire l'iter della riparazione del proprio pro¬
dotto tramite il sito www.psion.it, ora In costruzione, oppure
tramite fax od ancora tramite l’indirizzo e-mail
'it.repair@psion.com'
Le riparazioni sono gratuite per il primo anno dalla data di acqui¬
sto secondo le indicazioni riportate sul manuale e sulla garan¬
zia, a pagamento oltre tale termine o nel caso in cui non siano
riconosciute in garanzia.
porate, crescere e consolidare la
consueta leadership Psion al
livello degli altri mercati
europei".
Con la
sua pre-
senza
diretta,
Psion ritiene
inoltre che
l'Italia sia il
paese con il
più alto poten¬
ziale di crescita in
Europa e che nei prossi¬
mi 3 anni gli italiani diventeran¬
no un popolo di utenti mobili e indi¬
pendenti non solo a livello voce ma anche
dati, capaci di assumere piena confidenza
nella comunicazione informatica utilizzata
non solo per fini professionali ma anche
per fini personali, di svago, cultura, gioco o
turismo.
La strategia di Psion Italia sarà quella di
segmentare il mercato italiano strutturan¬
dolo in modo tale da far crescere il busi¬
ness dei propri distributori sia nell'area
Il Series 5mx rappresenta il modello intermedio, con
maggiore capacità di espansione rispetto al Revo.
ma soprattutto dotato di una tastiera di dimen¬
sioni quasi standard
retali, che nelle aree corpo¬
rate, networking e
var.
Particolare
attenzione verrà
posta riguardo la
copertura di tutti i
canali di distribuzione
supportati localmente dalla
filiale italiana, affiancata dalla
pluriennale esperienza e dal com¬
petente supporto della casa madre.
Strumenti principali di questa strategia
saranno il marketing, la comunicazione, il
training, il merchandising e i servizi post¬
vendita, con particolare attenzione alla
customer satifaction, sulle basi del model¬
lo Psion già collaudato e apprezzato nel
mondo.
Il gruppo Psion, estremamente determi¬
nato nel perseguimento dei propri obiettivi
strategici a livello mondiale, ha recente-
II Travet Modem si “collega" via raggi infrarossi a tutti gli Psion e permette sia l'utilizzo di una linea telefo¬
nica tradizionale che l'interfacciamento a telefoni cellulari GSM.
I maggiore degli
Psion, il Series 7
dispone addirittu¬
ra di un display a
colon retroillumt-
nato, Le dimen¬
sioni sono quelle
tipiche di un sub¬
notebook J
mente rilasciato tre significativi annunci:
✓ la sottoscrizione del contratto di licenza
con SANYO, che si aggiunge a NOKIA,
MOTOROLA, ERICSSON, SONY, PHI¬
LIPS e MATSUSHITA quale ulteriore
licenziatano di EPOC32. il sistema ope¬
rativo di Psion. che si confermando
così quale OS mobile per eccellenza
nel futuro;
/ la firma del nuovo protocollo V92 gra¬
zie al quale Psion, che per prima lo
adotterà, acquisterà un vantaggio
significativo per le proprie PC card;
✓ l'imminente acquisto di Teklogic, soli¬
da azienda internazionale produttrice di
apparecchiature mobili per l’acquisizio¬
ne, conservazione e trattamento dati
nel settore industriale.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
43
• SOFTWARE
Vendere biscotti con un gioco 3D
La StrayLight corp. Ha trovato un nuovo
modo di promuovere i prodotti sfruttando
un gioco in realtà virtuale. Per conto della
Nabisco ha sviluppato il gioco "Snack
Attack" dove il giocatore deve districarsi
tra gli scaffali di un supermercato riem¬
piendo il suo carrello delle merendine pre¬
ferite. La StrayLight ha già sviluppato per
conto di ditte famose come la AT&T,
l'IBM e la Blockbuster, altri video promo¬
zionali 3D sfruttando la sua piattaforma
VR denominata Virtual Theater; ma il
gioco di tipo shot’m ha raggiunto l'obietti¬
vo meglio di tanti altri filmati.
La StrayLight pensa ora di diffondere
questo nuovo sistema di promozione uti¬
lizzando anche altri personaggi ed altri
prodotti.
Info:
StrayLight corp
tA'WW.SttaWl ITOTI
PERIFERICHE
Due WebCam economiche da Trust
L'azienda che da sempre si
distingue per la qualità e l'eco¬
nomicità dei propri prodotti si
' presenta sul mercato con due
nuovi modelli di WebCam. La
SpaceC@m 100 è stata realizzata
per supportare le applicazioni
Internet come videoconferenze,
chat e video-mail oppure per
nserire filmati video in tempo
reale sul proprio sito. Inoltre,
PERIFERICHE
grazie ad un pulsante Snapshot, può tra¬
sformarsi in vera e propria fotocamera
digitale in gradi di scattare foto che ver¬
ranno immagazzinate nel proprio compu¬
ter.La risoluzione della SpaceC@m 100 è
di 352 x 288 punti con bilanciamento
automatico del colore, dispone di due
Mbyte di memoria interna e di collega¬
mento USB. Il prezzo di listino è di 89.000
lire I V A. inclusa
La SpaceC@m 300 è la sorella ad alta
risoluzione e dispone
di una risoluzione di
640 x 480 punti.
Dotata di cavi, driver,
auricolari e manuale
costa circa 150.000
lire.
Info:
AASHIMA ITALY
Tel. 051 6635947
Minolta presenta il nuovo scanner
Un nuovo prodotto viene ad arricchire la
linea degli scanner per diapositive di
Minolta. Il Dimàge Scan Dual II può acqui¬
sire sia diapositive 35 mm che pellicole
APS e completa la linea insieme ai modelli
Elite, Speed e Multi II. La connessione
USB semplifica il collegamento dello
scanner ed accelera le prestazioni, inoltre
è dotato del software "Easy Scan Utility",
proprio di Minolta, che permette di evita¬
re problemi anche agli utenti meno esper¬
ti Il software dello scanner supporta il
plug&play di Photoshop ed i dri¬
ver Twain. La risoluzione è di
2800 dpi con un convertitore
A/D a 24 bit colore. Un dispositi¬
vo autofocus ed un sistema di
controllo del colore garantisco¬
no sempre risultati eccellenti.
Dimàge Scan Dual II si rivela perciò ideale
sia per il principiante che per il professio¬
nista che grazie al sistema di caricamento
automatico e all'adattatore AD-10 per pel¬
licole APS può eseguire scansioni di cari¬
catori fino a 40 fotogrammi.
Info:
Minolta
Kivww.minolta il
• INTERNET
24/7 Media Italia: on-line 24 ore al giorno 7 giorni su 7!
E' proprio questa la filosofia alla base
dell’attività di 24/7 Media Italia, giovane e
dinamica concessionaria di pubblicità on -
line. Giovane ma con una struttura solida
e affidabile, appartenente ad una delle
maggiori organizzazioni di media dedicata
ad Internet presente a livello mondiale
Continua a pag 46
44
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
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Segue da pag. 44
con: 24/7 Media Ine., 24/7
Media Europe, 24/7 Media Asia
e 24/7 Latino (Sud America).
Leader affermato in un settore
in continua espansione, il gruppo
offre: la possibilità di pianificare,
attraverso il network, campagne
pubblicitarie on-line con copertu¬
ra globale, in Europa è presente
con filiali nei 14 principali merca¬
ti, e-commerce e soluzioni di
direct marketing.
Copertura internazionale, con¬
sulenza supportata da strumenti
sempre innovativi e all'avanguar¬
dia, ed uno staff professionale in
continua evoluzione, guidato
abilmente da Cristiano Sardi,
nuovo Direttore Generale dell'a¬
genzia italiana: queste le carte
vincenti di 24/7 Media Italia. 24/7
Media è la prima a gestire la
comunicazione on-line attraverso
sistemi tecnologici avanzati
come i nuovi sistemi digitali
WAP e SMS (non a caso 24/7
Europe ha sviluppato il primo ad-
server al mondo per piattaforme
WAP.) L'offerta include quindi
un'ampia gamma di soluzioni
che comprendono, per quanto
riguarda l'advertising on-line,
principalmente i banner e le
MEDIA sponsorizzazioni, mentre per il
direct marketing strumenti della nuova
generazione come 24/7 mail, 24/7 promo¬
tion o il recentissimo Banner Buy. Il
network di 24/7 Media è la testimonianza
della reale ed elevata qualità degli stru¬
menti e dei servizi, infatti, comprende, tra
gli altri, il portale di Microsoft,
MSN.it/Hotmaii.it, Soldionline, dedicato
alla finanza .Infinito, il portale di British
Telecom, e-dreams, una comunità virtuale
per gli amanti dei viaggi, e poi ancora
Tuttogratis, Telebasket, Talentmanager
per l'area recruitment, ed altri ancora.
Info:
24/7 Media Italia Srl
Tel. 02 8699 7060
l mnanoi&^4 /eurooe.com
PERIFERICHE
SideWinder Game Voice il dispositivo vocale di Microsoft
Come aumentare l'effetto realismo dei
vostri giochi? Con il nuovo dispositivo
vocale di Microsoft che permette di dialo¬
gare con i vostri avversari remoti (connes¬
si via Internet o via modem) e nello stes¬
so tempo impartire a voce i comandi di
gioco.
Il Game Voice appartiene alla linea di
periferiche SideWinder di Microsoft e per¬
mette di aggiungere il brivido e la sensa¬
zione del fiato sul collo a tutti i giochi che
disporranno della tecnologia "DirectPlay
Voice".
Grazie alle sue innovative caratteristiche
e ad un software di ultima generazione.
Game Voice è perfetto non solo per sfide
in multiplayer ma anche per entrare nel
proprio videogioco preferito inviando sem¬
plici comandi vocali, predefimti o persona¬
lizzati.Game Voice
utilizza la stessa
tecnologia stu¬
diata per MSM
Messanger in_
cui in un pie-j
colo box sul
video vengo¬
no visualizza¬
ti quali gioca¬
tori siano on-
line e quali siano
disponibili a giocare.
La nuova soluzione si compone di due
dispositivi: una cuffia con microfono ed un
controller da tavolo che vanno collegati al
PC tramite la porta USB. Tra i giochi in cui
si può sfruttare Game Voice con i profili
già predisposti ci sono "Age of Empires
"Everquest", "Flight Simulator
2000" e "Rogue Spear”;
Game Voice è ideale
per i giochi tra più
persone come
Quake 3 o Duke
Nukem Forever. I coman¬
di vocali sono supportati
nelle lingue: inglese, fran¬
cese, tedesco, italiano e giap¬
ponese.
Game Voice è disponibile presso i
migliori negozi al prezzo consigliato, I.V.A
inclusa, di Lire 109.000.
Info:
Microsoft
Tel 02/70398398
livww microsott com/itai'A
SICUREZZA
Sicurezza negli accessi con le chiavi USB di Eutron
Cryptoidentity, Webidentity ed Internet
On/Off sono i nomi delle tre chiavi
hardware da collegare a qualsiasi PC dota¬
to di porte USB. Criptoidentity si basa
sulla tecnologia crittografica a chiave pub¬
blica per consentire l'accesso al computer
solo agli utenti autorizzati e quindi per per¬
mettere il riconoscimento certo (e la firma
elettronica) dell'utente della macchina.
Tutte le operazioni di certificazione dell'i¬
dentità vengono eseguite all'interno del
chip della chiave USB dotato di un proces¬
sore e di 32 Kbyte di memoria protetta.
Criptoidentity è in grado di generare chiavi
crittografiche a 1024 bit secondo gli algo¬
ritmi della RSA garantendo quindi l'invul¬
nerabilità della chiave agli attacchi al siste¬
ma. Anche Webidentity si collega alla
porta USB ma utilizza un algoritmo di
certificazione Triple DES.
E' compatibile con le applicazioni
scritte m Java ed è orientato alla
protezione delle transazioni econo¬
miche tramite Internet grazie alla
possibilità di custodire nei suoi 16
Kbyte di RAM tutte le password
utilizzate nei vari servizi Web
Infine Internet On/Off che si rivol¬
ge principalmente ai genitori che
vogliano inibire l'accesso ad Internet.
Info:
Eutron
\mvw.eutron.i
46
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
ii sito per: 0 Fare acquisti in tempo reale
© Avere listini prezzi sempre aggiornati
©Tutte le news dei prodotti
0 Un servizio posta per rispondere ai vostri quesiti
Sede Facal point: Roma Casilino via Silicella,84 - 00169 Roma - Tel.06238987
• DIGITAL IMAGING
La Kodak punta sul digitale sia sul professionale che per il consumer
La rivoluzione digitale investe
anche Kodak che scende in
campo con delle interessantissi¬
me novità. E se è vero che la
pellicola Kodak, insieme alla
Coca Cola, è l'unica cosa che si
trova in qualsiasi angolo della
Terra, la discesa in campo di un
colosso di questa portata non
può che far bene ad un settore
in forte sviluppo dove le innova¬
zioni si susseguono a ritmo fre¬
netico. Le nuove frontiere del
digitale ed i nuovi sistemi per il
supporto delle immagini stanno
via via convergendo verso un
unico standard. Potrebbe essere
proprio Kodak, che già a suo tempo dettò
lo standard per le pellicole, a creare di
fatto il nuovo formato digitale universale.
iLab, da oggi mai più stampe
errate
Un nuovo sistema di sviluppo e stampa
delle pellicole tradizionali abbina alla qua¬
lità della pellicola chimica le possibilità di
fotoritocco del digitale II sistema Kodak
iLab consente ai laboratori fotografici di
scansionare ogni ordine di stampa dopo lo
sviluppo e produrre stampe digitali in ele¬
vati volumi, sfruttando la stampante lase a
colori più veloce del mondo. La stessa
scansione utilizzata per effettuare la stam¬
pa permette anche di produrre soluzioni
digitali come photoCD o immagini per
Internet. I consumatori continueranno ad
utilizzato è il Clas Digital Film
Scanner che è in grado di scan¬
sionare 6000 rullini APS o 7200
35mm in un ora alla risoluzione
di 1.024 x 1536 pixel (per foto¬
gramma 35mm) a 12 bit colore.
Fotocamera compatta
APS con monitor LCD
utilizzare la solita pel¬
licola ed a portare i
rullini nel solito labo¬
ratorio; ma il risultato
sarà nettamente
superiore grazie alla
possibilità di correg¬
gere elettro-
La sfida era di permettere
un'anteprima assolutamente
fedele dell'immagine fotografa¬
ta con una normale pellicola
APS. Obiettivo raggiunto con la
fotocamera Advantix Preview.
la prima che cattura un'immagi¬
ne digitale che viene mostrata in antepri¬
ma a colori su un display LCD da 4,6 cm.
Dopo lo scatto è possibile controllare
immediatamente il risultato grazie ad uno
specchio che invia parte della luce ad un
dispositivo CCD L'immagine
può essere visualizzata nei
tre formati tipici dell'APS.
Ma non finisce qui. La
macchina è anche in
grado di scrivere
sulla pellicola APS
quante copie si
vogliono avere di
ciascuna immagine;
mettendo zero si
evita di stampare le
foto errate
nicamente
qualsiasi
errore di
ripresa. La
nuova
stampante
Kodak
Digital Hi-
s p e e d
Printer è in
grado di
stampare
10.00
copie all'ora,
mentre ur
sistema infor
matico pro\
vede a correg¬
gere automaticamente cia¬
scuna foto per ottenere il massimo di
brillantezza e contrasto. Lo scanner
Ultracompatta e
resistente agli
agenti atmosferici
La Advantix 700 è inve¬
ce la prima compatta con
zoom wheatherproof che
grazie ad un sistema di
guarnizioni multiple assi¬
cura una perfetta tenuta
all'umidità ed alle intem¬
perie Lo zoom 2x e le
ridottissime dimensioni
(sta nel palmo di una
mano) rendono la T700
praticissima per situazioni
al limite: sci, alpinismo,
escursioni o gite avventu¬
rose. Il flash incorporato,
dotato di effetto "cobra"
anti occhi rossi, ed il pan¬
nello LCD retroilluminato
consento di utilizzare la mac-
48
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
china fotografica
anche in condizioni
limite. La funzione
MRC permette di
sostituire il rullino
anche se non è
ancora esaurito.
2 Mega pixel
formato
famiglia
La fotocamera
DC3400 è una fotoca¬
mera digitale dalle eleva¬
te prestazioni ma molto
semplice da usare. Ad
un prezzo di poco inferio¬
re al milione e mezzo, IVA inclu¬
sa, il fotoamatore si porta a casa una
macchina da 2,3 milioni di pixel con
zoom ottico 2x e digitale 3x in grado di
produrre stampe fino a 8 per 10 pollici
(circa 24 x 36). Completano la dotazione
l'autofocus da 50 cm ad infinito, il mirino
ottico ad immagine reale.il flash strobo¬
scopico integrato e tre qualità di salvatag¬
gio delle immagini. Tra gli effetti speciali
si segnalano la possibilità dei viraggi sep¬
pia, il bianco e nero e i bordini. La con¬
nessione al PC (o al Mac) avviene tramite
porta USB e cavo in dotazione. Sono
disponibili le CompactFlash Kodak da 64
e 96 MB per aumentare la capacità di
immagazzinamento immagini della foto¬
camera.
Digitale
per tutti
Completano la
gamma delle mac¬
chine digitali
Kodak la
"Funtastic"
EZ200 desti¬
nata più ad
un uso crea¬
tivo per il
Web che non
per la fotografia
tradizionale o
la DC215 una
entry level da
1 Mega pixel.
Oppure la DC3800
che nonostante la numerazione si pone
leggermente al di sotto della DC3800 pur
mantenendo la risoluzione di 2,1 Mega
pixel. Infine la DC4800 per il fotografo
amatoriale più esigente che unisce zoom
ed effetti speciali ad un CCD da 3,1
Mega pixel. Infine la DC5000 impermea¬
bile, per soluzioni estreme, usabile anche
con i guanti ma con la risoluzione di 2.1
Mega pixel per immagini di alta qualità.
La stampa secondo Kodak
Due stampanti fotografiche per le pro¬
prie immagini: sono la Personal Picture
Maker 120 e 200.
Tutte e due estremamente semplici da
utilizzare ma senza compromessi dal
punto di vista della qualità di stampa:
anche grazie alle nuove carte Kodak Ink
Jet appositamente studiate per il digitai
imaging. Tutte e due le stampanti parto¬
no dalla CompactFlash e con un sempli¬
ce tasto avviano la stampa delle fotogra¬
fie immagazzinate. Tutte e due permetto¬
no ovviamente la connessione ad un PC,
tramite porta USB, e possono supportare
un drive Zip da utilizzare come magazzino
immagini. Il modello 200 permette anche
l'anteprima delle immagini da stampare.
Info:
Kodak
I WWW knclak coni
• PERIFERICHE
Sidin presenta un nuovo lettore DVD
Sidin è una realtà di primo piano nel
settore dell'lnformation technology e. in
pochi anni, si è affermata sul mercato
come distributore specializzato di pro¬
dotti per Telematica e Networking,
Gli ottimi risultati raggiunti da Sidin,
confermati dalla crescita esponenziale
del fatturato, sono da imputare alla
grande attenzione costantemente rivolta
alle nuove tecnologie
La nascita della ‘Divisione Business - ha
permesso di arricchire l'offerta di Sidin
con prodotti che richiedono elevate
competenze e supporto pre-vendita. in
fase di progetto, e post-vendita in fase
di assistenza ed installazione.
Sidin opera sul mercato nazionale rivol¬
gendosi a diverse tipologie di clienti tra
cui System integrators, Internet Service
Providers e Carriers telefonici, rivenditori
e computer shops, catene di distribuzio¬
ne e GDO, installatori telefonici ed elet¬
trici.
Sidin distribuisce, in alcuni casi in
esclusiva per il mercato italiano, mar¬
chi di prima importanza quali ZyXEL,
EFFICIENT NETWORKS, WATCH-
GUARD, CISCO, INTEL, MULTITECH,
LUCENT Technologies, D-LINK,
ATLANTIS LAND, ecc.
L'offerta di Sidin si è, di recente,
ampliata grazie all'inserimento in gri¬
glia di prodotti multimediali,
Tra questi ultimi spicca il lettore
Atlantis Land DVD-2000, proposto sul
mercato ad un prezzo estremamente
interessante.
Si tratta di un lettore di dishi DVD e
CD che consente anche la lettura di
CD contenenti file MP3, e video CD,
secondo lo standard 1.0 e 2.0.
Tra le altre caratteristiche il lettore
incorpora anche il decoder Dolby AC3
per i segnali digitali surround ed è com¬
patibile con i dischi incisi con la codifica
audio DTS.
Info:
filiale di Roma
via Sistina. 15
00187 Roma- Italy
Tel: +39-06-42005854 Fax:+39-06-42014459
tt-iyiGil:intQtff$igin.i\ |wyvyv.sifl/n.jl
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
49
• DIGITAL IMAGING
Canon Imaging across networks
(Image Runner), per la comunicazione
aziendale integrata, in sostanza la secon¬
da generazione di sistemi di stampa digi¬
tale a colori e in B/N.
Esponente di questa seconda genera¬
zione. la iR C2100 è una nuova stampan¬
te laser/colore A3, da 21 pagine il minu¬
to (in A4) sia in B/N sia in quadricromia;
in A3 stampa 10,5 ppm.
Si tratta di una stampante compieta-
mente modulare, aggiornabile a copia-
trice/stampante, dall'elevata produtti¬
vità con tempi di attesa ridotti, destina¬
ta ad un'utenza aziendale
La capacità carta arriva a 5550 fogli;
sono disponibili opzioni come finitori,
fascicolatori e Saddle Finisher per una
stampa professionale.
Implementa un controller di stampa
integrato con processore a 266 MHz.
160 MByte di RAM standard e disco
rigido da 6 GByte, un nuovo toner sfe¬
rico da 6.5 micron e quattro tamburi in
linea per la migliore qualità di stampa.
Oltre a ciò, il Tour è stato anche un
palcoscenico per presentare ufficial¬
mente Net Express, il nuovo sito per il
commercio on line per la stampa digi¬
tale e la piccola tipografia “on
demand”: essenzialmente un servizio
"business to small business", attraver¬
so il sito sarà possibile ordinare la
stampa di file digitali con tecnologie
avanzate, effettuando il download dei
file direttamente on-line e ricevendo
comodamente al proprio indirizzo le
stampe effettuate.
Canon presenta alla stampa e al pub¬
blico la nuova linea strategica dell'a¬
zienda intesa al cambiamento
verso il nuovo pay-off euro¬
peo.
"Imaging across
networks” è il
nuovo "pay-off"
rappresentante il
marchio Canon in
tutta Europa: l'a¬
zienda sta, infatti,
evolvendo verso
un nuovo modello,
per adeguarsi alla ten¬
denza delITnformation
Technology di svilupparsi verso
la globalizzazione delle informa¬
zioni.
Già adesso è possibile
accedere ad una quan¬
tità pressoché illimitata
di informazioni, immagini,
testi, numeri, che possono muo¬
versi liberamente sulla rete scavalcando
confini fisici o virtuali.
Canon vuole ora identificarsi con ITT,
modificando il proprio ruolo per fornire
soluzioni ai clienti, sviluppando strategie
comuni con nuovi partner, come Adobe
e Microsoft.
L'immagine è diventata elemento
essenziale dell'informazione, e
"Imaging" è il termine che indica l'azio¬
ne di creare e lavorare con le immagini;
"Across" implica un'interazione, la pos¬
sibilità di superare le barriere, sia in
senso tecnico, sia figurato; "Networks",
che non significa solo il networking tec¬
nico-operativo ma soprattutto l'intercon¬
nessione tra utenti, persone, che con¬
sente di scambiarsi informazioni e di
lavorare assieme.
Un concetto che ben esprime la filoso¬
fia Canon del "Kyosei". la capacità di
esprimere le proprie potenzialità indivi¬
duali, operando assieme agli altri per
raggiungere obiettivi comuni.
Nel corso del mese di Settembre è
stata organizzata una serie di appunta¬
menti per illustrare alla stampa, ai dealer
e ai clienti il cambiamento strategico
dell'azienda.
L'evento, denominato "Imaging across
networks tour", è stato anche occasione
per presentare anche una serie di inizia¬
tive e di nuovi prodotti per sostenere la
nuova strategia.
Tra questi, molto importante la presen¬
tazione della famiglia di prodotti i.R
Continua a pag. 52
Prodotti
Canon PowerShot Gl:
la fotocamera digitale
che mette tutti d'accordo
Canon lancia una nuova fotocamera
digitale da 3,34 megapixel dedicata ai
fotoamatori e ai fotografi evoluti. La
PowerShot Gl, grazie alla precisione
della messa a fuoco, alle prestazioni e
alla sua versatilità, rappresenta
la scelta ideale.
a La PowerShot Gl offre sofi¬
sticati livelli di creatività, simili a
quelli consentiti dalla serie EOS
nel settore delle reflex, come la
più alta qualità d'immagine
nella sua classe, i programmi
AE a priorità dei diaframmi, dei
tempi e l'esposizione compieta-
mente manuale. Le prestazioni
della Canon PowerShot Gl sono
esaltate dalla qualità costruttiva, che la
rende abbastanza robusta da sopportare
senza sforzo le sollecitazioni imposte dalla
dura giornata di un fotografo in qualsivo¬
glia ambiente di lavoro. Scaricare immagini
dalla PowerShot Gl è rapido, semplice e
affidabile grazie alla tecnologìa USB. Se
scaricare le immagini nel computer non è
possibile per questioni contingenti, posso¬
no essere sfruttate schede di memoria
fino a 1 GB di capacità. Gli utenti più esi-
50
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Simply
internet mouse
Speaker* ■ tilde range or
multimedia speakers and Systems
Multimedia ke
keyboard w/hoi
toard - internet
i ys for easy surfing
Senior mouse - w/opdcal se
detect motlon on all surfaces
internet mouse
irta Piemonte, 7/f •MO
Ph. +39 051 6167711
iuuJLu.xtecnologies.com
Segue da pag 50
genti apprezzeranno la nuova batteria Li-
ion che permette un'autonomia cinque
volte maggiore rispetto ai modelli prece¬
denti. La PowerShot Gl offre anche
piena compatibilità con gli accessori
PowerShot ed EOS, inclusa la gamma di
flash Canon Speedlite. Per rendere la
PowerShot Gl ancora più versatile,
Canon ha sviluppato una gamma di
accessori dedicati, incluso un teleconver¬
titore 153mm e un convertitore grandan¬
golare 27,2 mm per lo zoom standard 3x.
La misurazione spot TTL, quella media
posata al centro e il bilanciamento auto¬
matico del bianco, lasciano libero il foto¬
grafo di concentrarsi sulla creatività, men¬
tre Canon pensa al resto.
Canon lancia la più piccola
videocamera digitale del mondo
Canon ha lanciato la serie MV3 (costi¬
tuita dai modelli MV3, MV3i, MV3MC,
MV3ÌMC), i più piccoli camcorder dispo¬
nibili sul mercato.
Con dimensioni pari a 48 x 106 x 86
mm e 390 grammi di peso, la compattez¬
za della serie MV è stata resa possibile
dalla combinazione di un obiettivo ultra¬
compatto sviluppato appositamente, una
struttura verticale quasi piatta e una car¬
rozzeria metallica, il nuovo circuito inte¬
grato LSI e la meccanica di seconda
generazione hanno contribuito a ridurre
le dimensioni della serie MV3, cosi come
la nuova batteria e il riposizionamento dei
pulsanti. La MV3MC e la MV3ÌMC sono
le prime videocamere Canon ad avere
uno slot MMC (Multi Media Card). Le
immagini registrate su MMC possono
essere combinate con le immagini in
movimento su un nastro DV.
Con un sensore CCD di 800.000 pixel,
stabilizzatore di immagine e zoom ottico
lOx, la serie MV3 è ideale per gli appas¬
sionati che richiedono un alto livello di
qualità delle immagini e un'elevata risolu¬
zione. simulare Grazie all'impiego del
CCD Progressive Scan Canon, l’MV3 può
anche funzionare egregiamente come
una fotocamera digitale. Utilizzando la
scansione progressiva, la serie MV3
legge e isola l'informazione fotogramma
per fotogramma, quindi le immagini sono
nitide come delle fotografie catturate alla
velocità di 25 scatti il secondo, ideali per
soggetti in movimento.
Un monitor a colori da 2,5 pollici LCD
con 200.000 pixel montato di lato, forni¬
sce immagini brillanti e nitide. La serie
MV3 ha anche un nuovo microfono ste¬
reo a tre elementi, che minimizza la voce
dell'operatore e crea un ottimale bilancia¬
mento con la voce delle persone riprese.
La MV3i e la MV3ÌMC dispongono
anche di ingresso DV.
Le MiniDV Canon sono in vendita
rispettivamente a. lire 3.299.000 per la
MV3, lire 3.699.000 per la MV3i e la
MV3MC, lire 3.999.000 per il modello top
MV3iMC (IVA inclusa).
Info:
Canon
PronloCanon t ei. 02 82 492 000
tmw. canoini
• SOFTWARE
Analyzer 2001 di PUNT0&LINEA
ALBATROS
M U I. I I M I I) ! A
Distribuito da Albatros Multimedia si
tratta di un software di riclassificazione,
analisi di bilancio e controllo di gestione
che si integra con i principali pacchetti
applicativi gestionali
(Spiga, ecc,) da cui
importa i dati di
bilancio annuale e
infra-periodo.
Effettua automatica-
mente la riclassificazione, l'analisi e il con¬
fronto con i dati generali di settore, cui l’a¬
zienda appartiene, estratti da un data-base
interno aggiornabile via internet.
Produce report, sia in forma numerica
che grafica, molto intuitivi e facilmente
comprensibili anche ai non esperti
Pensato espressamente per dirigenti
d'azienda e manager che hanno bisogno
di avere molto
velocemente il con¬
trollo della gestio¬
ne della propria
azienda, è Imposta¬
to per fornire
anche utilissime informazioni sugli anda¬
menti infra-periodo come ad esempio il
bilancio mensile o trimestrale; per la rea¬
lizzazione automatica del budget e per il
suo controllo durante tutto il corso del¬
l'anno e addirittura per fare calcoli di con¬
venienza sulla redditività degli investi¬
menti pluriennali, mettendo così l'azien¬
da in grado di decidere nella maniera
migliore dei propri investimenti.
Viene distribuito in tre versioni: Base,
Pro e Pro-Plus ed è fornito di supporto di
consulenza, sia telefonica che on-line,
degli esperti di PUNTO&LINEA che lo
hanno sviluppato sulla base della loro plu¬
riennale esperienza nel settore.
Info:
Albatros Multimedia
I www nlharmsmn/rimnrlialì
PUNTO &.LIN4A
consultine
• MODEM
Nuovo modem a basso costo di ELSA: Microlink
Il Modem Microlink 56K Fun è stato appo¬
sitamente studiato e realizzato per rendere
semplice ed immediato l'accesso ad
Internet. Il design in un verde traslucido
ben si abbina ai nuovi look dei PC e dei
Mac. Col modem vengono forniti tutti i
necessari cavi per la connessione ed il
software ELSA CommunicatelLite, perfetto
complemento per il trasferimento dei dati,
cosi come per la trasmissione ed il ricevi¬
mento dei fax. Il supporto automatico
Plug&Play e la configurazione adatta per
Windows 95/98/2000 rendono l'accesso ad
Internet con il Modem
Mlcrolink 56k Fun un
vero divertimento.
Sono inoltre inclusi i dri¬
ver per Windows NT.
Con il set di
comandi AT, il
modem
anche essere
usato con altr
sistemi operativi
quali Linux, BeOS.
Mac. Atari e Amiga Grazie a
supporto standard V.90 (e scarican¬
do l'upgrade gratuito V.92) i dati
possono anche essere ricevuti da
servizi on-line o da Internet provi-
ders fino a 56.000 bps. Oltre a
tutto questo ELSA offre ulteriori
servizi postvendita per il Microlink
56k Fun, come una garanzia di ben
24 mesi.
Info:
ELSA Srl
52
MCmicrocomputer n 211 - novembre 2000
Unico
Senso*
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''J .010101
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PERIFERICHE
Philips: tutte le novità presentate a Smau 2000
L'azienda olandese, grazie a nuove
tecnologie, amplia la gamma dei propri
prodotti con lettori MP3 ultraportatili,
cellulari Wap, monitor LCD e CRT sal-
vaspazio, PC-cam ad alta risoluzione
ed un dispositivo per la videoregistra¬
zione diretta su DVD.
Nel corso della manifestazione Smau
2000, il visitatore ha potuto ammirare le
numerose novità tecnologiche offerte da
Philips, rivolte al mondo della musica, al
puro intrattenimento e all’universo dei
personal computer.
Sicuramente avrà notato il pic¬
colo lettore MP3 Rush di soli 50
grammi, i cellulari GSM con
protocollo WAP a comando
vocale, i nuovi formati da
14 e 17 pollici dei
display a matrice attiva
o i monitor CRT Reai
Fiat e Brillance di
ingombro ridotto,
la videocamera
ToUcam Pro
con sensore
CCD da 1 Mpixel
ed in anteprima
DVD Video
Recorder, per registra¬
zioni video direttamente in
digitale.
Come ascoltare musica MP3
di alta qualità
Nella nuova famiglia MP3 risulta¬
no particolarmente interessant
due prodotti, eXpanium e Rush.
Expanium consentirà di ascolta¬
re fino a 10 ore di musica su CD in
formato MP3, con una profonda
riproduzione dei bassi, senza distor¬
sione. Mentre la riproduzione conti¬
nua del CD sarà garantita dal sistema
Magic ESP di Philips, in grado di
memorizzare 100 secondi di musica
con file compressi a 128 Kpbs.
Rush, invece, è un lettore audio
MP3 dalla forma quadrata di soli 7x7
cm, dello spessore di 1,7 cm e dal
peso, in pratica inesistente, di 50 grammi.
Questo microdispositivo permette di
memorizzare i file musicali, scaricati pre¬
cedentemente dal personal, direttamente
su schede Flash Memory Smart Media da
64 MByte di memoria, in dotazione. Il pro¬
dotto, provvisto di interfaccia USB e di
una porta parallela, è fornito di auricolari e
di sofrtware ReaIJukebox di RealNetwork.
I due lettori saranno disponibili al pubblico
rispettivamente al prezzo di Lire 639.000
e di Lire 699.000
Wireless Application Protocol:
navigare in movimento
Philips presenta una serie di
nuovi cellulari GSM con
v tecnologia WAP,
caratterizzati da
una estrema sem¬
plicità di utilizzo,
per mezzo di nuovi
comandi ad attiva¬
zione vocale. Ad
esempio, la funzione
voice memo consentirà
la registrazione di ben 20
secondi di promemoria, inol¬
tre tramite i comandi vocali
l'utente potrà richiamare
la propria agenda e il
numero desiderato,
oppure collegarsi al
Web senza muove-
- - re un dito.
Un'altra
caratteristi¬
ca, degna di
nota, sarà
identificata dal
consueto menu
a carosello di
Philips e la
possi-
più leggero tra le nuove
soluzioni è sicuramente lo Xenium i
9@9, con un peso di soli 95 grammi e A
un'autonomia in stand-by di 600
ore o dalle 3,5 alle 7 ore di con¬
versazione. Il modello supporta il
codice Half Rate per una miglio¬
re copertura e il codice EFR per
una qualità del suono più pura.
Xenium 9@9 offre numerose
funzioni decisamente utili come
un euroconvertitore
incorporato, una
calcolatrice, un
videogame e la
possibilità di crea¬
re melodie perso¬
nalizzate.
Con prestazioni
simili, AZ@LIS
238, concederà
fino a 6 ore di
conversazione e
un'autonomia di
500 ore in stand-
by. Il prodotto,
provvisto della
funzione Vibra
Cali, sarà disponi¬
bile nei colori
Ocean Blue.
Savannah Brown
o Artic Grey.
Monitor e
display
per ogni
esigenza
La gamma dei
display fiat panel a
matrice attiva da
15 e 18 pollici si
rinnova, ampliando la famiglia con due
tagli davvero interessanti, capaci di offrire
una soluzione abbastanza economica
nonostante la natura tecnologica. Il
modello 140S, propone un display da 14
pollici con una risoluzione di 1024 x 768
punti e interfaccia analogia, mentre, il 170
B consentirà una definizione fino a 1280 x
1024 in true color con ingresso sia digitale
DVI che analogico VGA. Oltre all'alta defi¬
nizione, il prodotto vanta una buona qua¬
lità delle immagini grazie al pannello da 8
bit caratterizzato da 250 nit di luminosità e
• r * i . ’
^
T.r
■— -—'
' - y
lì' n-
m
u.
W
Videoriprese a 360°
e videoregistrazio¬
ni digitali
La nuova serie
TolJcam, rivolta
a tutti gli appas-
s i o n a t i
mente
al prezzo di
Lire 179.000
e di Lire 139.000.
Infine, in anteprima assoluta, Philips
annuncia la disponibilità per il prossimo
anno del dispositivo DVD
Video Recorder con
tecnologia DVD+RW
Il videoregistratore
digitale permetterà di
produrre i DVD diret¬
un contrasto di 400:1.
I due TFT LCD saranno disponibili
rispettivamente al prezzo di Lire
1.870 000 e di Lire 4.630.000 (I.V.A.
esclusa).
Anche la famiglia dei
modelli CRT sarà imple¬
mentata, presentando i
nuovi monitor Reai Fiat
da 17 e 19 pollici, men¬
tre la linea professiona¬
le Brillance con le solu¬
zioni da 17, 19 e 21
pollici subirà alcune
migliorie studiate per
aumentarne le presta¬
zioni. I modelli Reai Fiat
offriranno una risoluzio¬
ne elevata per mezzo
del nuovo tubo catodico
High Contrast con un
dot pich pari a 0,25
mm, inoltre per mezzo
dell'esclusiva tecnolo¬
gia LightFrame, assicu¬
reranno la riproduzione
di foto o di filmati parti¬
colarmente nitide e bril¬
lanti in una finestra o
un'area dello schermo
selezionata dall'utente.
Le nuove prestazioni
della linea professiona¬
le Brillance saranno
possibili grazie all'utiliz-
zo di circuiti di correzione, al
controllo delle dimensioni del punto
luminoso e all'impiego di tubi curvi
Fiat Aperture Grille. per assicurare la
purezza del segnale e la correzione
degli errori di convergenza, l'unifor¬
mità della messa a fuoco e l’elimina¬
zione di impronte concave.
Inoltre, i modelli da 19 e 21 pollici
saranno completi della funzione
Auto Calibrate, studiata per rilevare
la temperatura del colore e la lumi¬
nanza del monitor a intervalli rego¬
lari, ripristinandone i valori origina-
delle riprese sul Web, permette di
ottenere immagini di buona qualità
anche in condizioni di scarsa illumi¬
nazione, grazie ai sensibili sensori
CCD e all'utilizzo della tecnologia
Dynamic Noise Reduction di
Philips, che ne riduce al minimo i
disturbi di fondo. Oltre alle ripre¬
se a 360° gradi concesse dalla
comoda base, i modelli offrono
la possibilità di scattare foto¬
grafie tramite un semplice
comando vocale, concessa dal
microfono incorporato, mentre
il comodo cavalletto mantiene
l'apparecchio in perfetto equili¬
brio.
La linea è proposta in due ver¬
sioni: il modello Pro, con siste¬
ma di scatto da 1 Mega pixel
Photo Realistic Snapshot. con¬
sente di filmare ad una frequen¬
za di refresh fino a 60 volte al
secondo, invece la ToUcam Fun,
dotata di un sensore CMOS, rea¬
lizza le riprese a 30 fotogrammi
al secondo.
Entrambe le camere si connet¬
tono alla postazione di lavoro via
porta USB e offrono a corredo
tutto il software necessario per
la videoconferenza, il video chat
e l'elaborazione delle immagini.
ToUcam Pro e Fun saranno
disponibili al pubblico, rispettiva-
"UW-i
tamente in casa, collegandolo semplice-
mente ad una fonte video qualsiasi,
come l'antenna televisiva, la parabola
satellitare o il personal computer. Con
questo prodotto, il consumatore potrà
creare i propri DVD personalizzati su for¬
mati da ben 4.7 e 9,4 GByte, per una
durata massima di otto ore di registrazio¬
ne.
Info:
.vww.news.phiiips.conj
VS.p I
vww.iMopMBgjr
vww.rusn.pniiios.con\
Twww<pàniunTTon\
Servizio Consumatori
Philips:
Numero Verde
800
820026
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
55
• MONITOR
La multimedialità in formato gigante secondo Hantarex
La Sambers Italia, azienda produttrice e
distributrice dei monitor Hantarex, lancia
quattro nuovi prodotti estremamente
innovativi sia come tecnologia che come
design. MGG 21 ed ID 3216 sono due
televisori della famiglia IDTV3 concepiti
per impieghi multimediali in ambiente
industriale. Pensati per ambiti aeroportua¬
li, fiere, centri commerciali e stazioni fer¬
roviarie i due monitor sono in formato
16:9 con ingressi video multistandard ed
ingressi PC fino a SVGA.
Tutti e due i monitor sono estremamen¬
te compatti e dotati di un cestello in
metallo per un facile incasso in strutture
quali scaffali, vani o contenitori speciali; il
modello ID 3216 contiene all'interno l'al¬
loggiamento per un PC o altra sorgente
video. Di dimensioni decisamente mag¬
giori il nuovo scherma al plasma da 50"
UXGA (1600 x 1200) in formato 16:9 ed
in grado di accettare qualsiasi segnale di
ingresso sia video che da PC le dimensio¬
ni sono di circa un metro e venti di base
per 75 cm di altezza e 10 di profondità.
La tecnologia al Plasma lo rende partico¬
larmente luminoso e quindi ideale per
ambienti pubblici.
Infine il "piccolo" della famiglia: un 22"
LCD in formato 16:10 che mantiene tutta¬
via tutte le particolari caratteristiche dei
modelli superiori. La risoluzione arriva a
1600 x 1024 punti, l'immagine può esse¬
re ruotata di 90 gradi ed è possibile ese¬
guire lo zoom elettronico fino a 20x oppu¬
re il PIP e può visualizzare immagini sia in
4:3 che in 16:9.
La versatilità del design lo rende adatto
sia ad applicazioni desktop che per
ambienti pubblici
Info:
Hantarex
• DIGITAL IMAGING
Fotocamere digitali da Trust
Sempre nell’ottica di fornire un
prodotto immediatamente utiliz¬
zabile ad un costo facilmente
abbordabile Trust presenta due
nuove fotocamere digitali: la
FunC@m e la SpyC@m. La prima
si avvale di un sensore CMOS da
352 x 288 punti con una profon¬
dità colore a 24 bit. La memoria
da due Mbyte le permette di
memorizzare un massimo di 80
fotografie e può essere collegata
ad un PC dotato di interfaccia
USB per scaricare le immagi¬
ni registrate.
bilanciamento automatico del
colore, l'autoscatto ed il display informativo
LCD permettono di realizzare con facilità
immagini nitide Con batterie, cavo USB e
manuale, la FunC@m viene commercializ¬
zata al prezzo di 179.000 lire. La SpyC@m
dal canto suo, racchiude in poco più di 100
grammi e in dimensioni ridotte, un sensore
da 640 x480 punti ed una RAM da 2MByte
che le permettono, a detta del costruttore,
di immagazzinare fino ad un massimo di 80
fotografie. Oltre alle caratteristiche della
FunCOm, a SpyC@m ha anche la messa a
fuoco automatica e viene fornita con una
custodia ed un software di fotoritocco. Il
prezzo, con due anni di garanzia, è di
223,000 lire I.V.A. inclusa.
Info:
AASHIMA ITALY
www. trust corni
Tel. 051 6635947
• SCHEDE VIDEO
Nuovi chipset grafia
Nasce una nuova era nella tecnologia
grafica multimediale con i nuovi chipset
grafici 3D Blaster basati su nVidia
GeForce2 Ultra, la GPU (Graphics Process
Uniti più veloce del mondo, in grado di
produrre immagini sorprendenti dall'ecce¬
zionale realismo grafico anche con i giochi
più sofisticati La 3D Blaster GeForce2
Ultra offre un fili rate fino ad un Gpixel al
secondo e due GTexel al secondo oltre
alla capacità di elaborare complesse opera¬
zioni sui pixel. Questo consente una resa
delle immagini fluida e nitida anche con
risoluzioni di 1600 x 1200 punti. Per arriva¬
re a questo livello di performance, la 3D
Blaster GeForce2 Ultra dispone di 64MB
Continua a pag 58
56
MCmicrocomputer n 211 - novembre 2000
QUANDO TANTI RENDONO LE COSE
COMPLICATE POI SPUNTA QUALCUNO CHE
Il OFFRE UNA VIA DI SCAMPO.
TELEFONIA FISSA, TRASMISSIONE DATI, INTERNET.
Per entrare suDito nel mondo noie tutto t piu semplice molliti i
m CaMPUIIR
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1085
TELECOMUNICAZIONI
TI SEMPLIFICA LA VITA.
19 20 21
la compapnia telefonica CCCI085 ti aiuta a fuppire dall'assedio dei canoni, delle tariffe, deili scatti alla risposta. Dalla confusione delle offerte.
E. soprattutto, da otni complicazione, presente e futura CDC1085 lavora per offrirti prodotti e servizi sempre piu facili per comunicare. Invece
di parlare solo con voci sintetiche o con operatori telefonici che non vedi mai In faccia, puoi incontrare di persona dei veri e propri esperti che
Sia ti aspettano in tutta Italia in quattrocento punti vendita all'interno delle prandi catene di distribuzione informatica del gruppo CDC. Puoi
dialogare per trovare soluzioni personalizzate per il telefono, il computer e faccesso a Internet. E. proprio perche CDC 1085 e la compagnia telefonica
che integra in modo semplice, per la casa e per il lavoro, telefonia. Internet e informatica, sarai pia pronto per tutte le prossime entusiasmanti
innovazioni che nasceranno per renderti la vita ancora piu facile, la prande fuga dal mondo delle cose complicate e pia iniziata. Scappa con noi.
Segue da pag. 56
di memoria DDR (Doublé Data Rate) che
opera a 460 MHz. La nuova scheda dispo¬
ne di motori T&L (Transform and Lighting)
in grado di produrre 31 milioni di triangoli
al secondo. Il modello 3D Blaster
GeForce2 MX migliora il rapporto qualità
prezzo con l'uso di soli 32MB di DDR
RAM e indirizzandosi così alla fascia con¬
sumer che desidera prestazioni grafiche
ottimali ad un prezzo interessante.
Info:
Creative Labs
livivvv. europe. creative, coni
Tel. 02.8228161
• ACCESSORI
Info:
THOMSON
www. thomson-multimedia com
Thomson Lyra, l Mp3 per Macintosh
opzio¬
nale USB
è disponibile a 120.000 lire.
Il popolare riproduttore digitale Mp3, si
presenta ora con una grossa novità il kit
USB (acquistabile separatamente) per tutti i
possessori di computer Macintosh e non
solo. Grazie al kit USB sotto forma di lettore
e riproduttore di scheda CompactFlash,
l'installazione diventa molto più semplice e
veloce, cosi come il trasferimento dati.
Inoltre un apposito CD Rom rende più
immediato anche il downloading del
software dai vari siti Mp3. Il nuovo Lyra è
pronto per più capienti schede di memoria
e dispone di software dell'ultima generazio¬
ne grazie agli ultimissimi aggiornamenti di
ReaIJukebox, MusicMatch Jukebox nonché
Microsoft Windows Media. Questi nuovi
software consentono a Lyra di immagazzi¬
nare quasi il doppio della musica in qualità
CD a parità di scheda utilizzata. I brani
possono poi essere scaricati nel com¬
puter, indifferentemente PC o MAC e
ascoltati, anche attraverso l'impianto hi-
fi grazie alle cuffie ed ai cavi in dotazio¬
ne. Leggerissimo (solo 147 g) e com¬
patto, dal design giovane e frizzante
oltre che ipertecnologico, Lyra per¬
mette di ascoltare musica in
libertà. Tecnologia digitale, sempli¬
cità d'uso, display LCD per
mostrare tutte le informazioni
sui brani musicali (titolo, cantan¬
te, durata del brano, ecc.) non¬
ché un'autonomia di 20 ore
con due batterie alcaline AA, il
nuovo Lyra è in vendita ad un
prezzo al pubblico di 599.000 lire mentre
VIDEOGAME
Cresce il numero degli sviluppatori per Xbox
Oltre 150 società di fama mondiale hanno
dichiarato di voler sviluppare giochi per la
nuova consolle di Microsoft. Questo a
dimostrazione che gli sviluppatori ripongono
piena fiducia nella consolle di futura genera¬
zione e si preparano ad offrire agli utilizzato-
ri i migliori titoli già presenti sul mercato.
In quasi contemporanea a San Francisco
ed al Tokyo Game Show la Microsoft ha
presentato il logo ufficiale della Xbox realiz¬
zato con desmg 3D che comunica tre mes¬
saggi fondamentali: tecnologia innovativa,
esperienze di gioco straordinarie e game-
play creativo. "Se gli appassionati di video¬
game pensano che le sorprese di Xbox
siano esaurite, sappiano che stiamo prepa¬
rando altri annunci che troveranno senz'al¬
tro clamorosi" cosi ha affermato Robbie
Bach, vice presidente senior della Games
Division di Microsoft. L'uscita della Xbox,
che tra le caratteristiche presenta una CPU
a 733 MHz, un chip video nVidia capace di
elaborare oltre un Tera di operazioni al
secondo, è prevista per l'autunno 2001.
• STAMPANTI
Nuove stampanti laser a colori in casa Tally
Due sistemi di stampa professionale evo¬
lutissimi ed in grado di offrire la massima
connettività e possibilità di espansione: le
nuove T8206 e T8206 Plus di Tally sono
veri e propri computer per la stampa, carat¬
terizzate da una velocità di 24 ppm in b/n e
da 6 a 12 ppm a colori. Le stampanti instal¬
lano 64 MB di memoria sulla versione base
e 192 sulla plus, espandibili in entrambi i
casi a 384 MB con moduli SDRAM PC-
100. Sono inoltre dotate di un disco rigido
da 2 GB - opzionale nella versione base -
per la maggiore velocizzazione dello spoo-
ling, della memorizzazione dei font e per
una più grande disponibilità di memoria vir¬
tuale. Il controller integrato è un processo¬
re RISC da 200 MHz. Le possibilità di con¬
nessione offerte sono massime grazie alle
porte parallela, seriale, all’interfaccia
Ethernet 10/100 e, opzionali, Token Ring,
SCSI e Locai Talk. Le Tally T8206 e T8206
Plus dispongono di un'ampia gamma di
emulazioni, supportano tutti i più comuni
formati e tipi di carta e possono essere
dotate del modulo fronte-retro opzinale. Il
prezzo finale è rispettivamente di lire
9.460.000 e 12.679.000
Info:
Tally S.r.l
Via Borsini, 6 - 20094 Corsico IMI)
Telefono: 02 486081
Fax: 02 48601141
www.tally.it
58
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Tutti i marchi citati appartengono alle nspettve aziende Le immagini sono indicative
Guarda che piccolo.
CPU Intel® Celeron” e Pentium III Coppermine'
sino a 800Mhz.
• dimensioni
150x106x32 mm. .
peso: 460 g. /
2 porte PS/2 per tastiera e mouse
• 2 porte USB
1 uscita VGA 25pin
» 1 uscita S-Video colleg. TV
• 1 uscita cuffie/casse audio
• 1 ingresso microfono
• Sino a 256Mb di RAM
• Hard disk ATA 66 con
capacità sino a 18Gb ,
• Video on die (1810)
con risoluzione sino a
1600x1200 pixel
Audio on die (1810) 16 bit
stereo full duplex 3D (AC-97)
Inclusa DOCKING STATION con:
• Floppy drive 1,44 Mb • CD-ROM o DVD-ROM
• 1 porta seriale 9 pin • 1 parallela 25pin EPP/ECP
prezzo
a partire da
•P.79^
c
Nostro Varile.
800-707708
il servalo è ettlvo 24 ore su 24
Union Pocket. 11 più piccolo PC del mondo. Da Union.
Immagina di poter utilizzare Microsoft Windows 2000 in un
PC grande come un "walkman". Immagina di poter collegare
ad esso un monitor, una tastiera, un mouse, un televisore, un
microfono, le casse, un CD-Rom,
un drive, una stampante, una
scheda di rete LAN, un modem,
magari ADSL, un masterizzatore
e uno scanner.
u
Quello che stai immaginando esiste, si chiama UNION
POCKET ed è distribuito da UNION, Un'idea geniale per un
prodotto semplice. Un PC che si può tenere in tasca per
comodi spostamenti dall'ufficio
a casa. Lo puoi trovare nei 100
punti vendita della rete UNION.
Gli specialisti di tecnologie.
Vieni a vedere da noi.
Iwww.uniontechnoloqy.c'ori]
• DIGITAL IMAGING
Ricoh rilancia il mercato del digitale con una serie di novità
La Ricoh amplia il suo orizzonte e. insie¬
me alle note stampanti della serie Aficio.
presenta una nuova serie di prodotti
molto interessanti sia per l'ufficio che
per la casa.
Due i prodotti di spicco, la nuova foto¬
camera digitale da oltre tre milioni di
pixel ed il sistema di archiviazione auto¬
matica dei documenti.
Nel settore più tradizionale ecco le
stampanti laser a colori Aficio AP 306 e
306D, Le stampanti in B/N Aficio AP
1600 e AP 2100, la fotocopiatrice a colo¬
ri. con opzione Printer e Scanner. Aficio
3506, 4506, 6010 e 6110 ed i duplicatori
professionali ad Inchiostro Priport
JP1210 e 1250.
eCabinet: mai
più documenti
persi!
E' stato dimostrato
che gli impiegati di un
moderno ufficio infor¬
matizzato perdono
quasi il 60% del
tempo nella ricerca
dei documenti archiviati. Il sistema
eCabinet di Ricoh risolve il problema in
maniera davvero brillante. Tutto il traffico
di rete dell'ufficio viene esaminato auto¬
maticamente dall'eCabinet alla ricerca
della documentazione trasferita tra i
computer, mandata al server locale, spe¬
dita su Internet o semplicemente stam¬
pata su stampanti di rete. Sia che si tratti
di documenti in formato testo o Doc, sia
che si tratti di immagini che contengono
testo (ad esempio i file Tiff generati da
scanner e sistemi Fax), eCabinet di Ricoh
li cattura, li converte se necessario e li
archivia con un completo sistema di indi¬
cizzazione. Semplici parole chiave, acces¬
sibili attraverso un'interfaccia di tipo
Web Browser permettono di ritrovare al
volo qualsiasi documento sulla base di
criteri come la data, il nome una parola
chiave o anche il tipo di font utilizzato. La
riservatezza è garantita dall’uso di pas¬
sword singole o per gruppi di utente
Le laser Aficio
La serie Aficio si distingue da sempre
per la qualità del prodotto e per la profes¬
sionalità degli impieghi.
Dalla più piccola alla più grande le
Aficio offrono sempre alte prestazioni in
termini di velocità di stampa, qualità e
affidabilità. La serie Aficio AP306 e
AP306D si caratterizza per la stampa a
colori, alla velocità di 6 pagine al minuto,
sia in ambiente Windows che Macintos,
fino al formato A3+ (305 x 457 mm). Le
stampe raggiungono una risoluzione di
1800 x 600 dpi con un "lineatura" di 268
Ipi per i testi e 180 Ipi per le immagini. La
possibilità di stampare fronte/retro per¬
mette di effettuare piccole tirature di
brochure o volantini pubblicitari.
Sempre per grandi volumi ma in bianco
e nero, sono invece le stampanti Aficio
API600 e AP 2100 che possono arrivare
a 21 pagine al minuto con 1200 dpi reali
Un mondo a sé è rappresentato dalle
fotocopiatrici laser a colon Aficio Color
3506, 4506, 6010 e 6110 II modello
3506 è caratterizzato da una velocità di
6 copie al minuto di cui, la prima, dopo
soli 8 secondi In B/N realizza 25 copie al
minuto con un costo copia estremamen¬
te basso.
I controller E-310 e RC-210 la trasfor¬
mano in stampante a colori e scanner. Il
modello 4506 permette in più il
fronte/retro e l'editing da display, inoltre
in B/N raggiunge le 31 copie al minuto.
Per gli ambienti professionali più esigen¬
ti la Ricoh ha progettato i modelli 6010 e
6110 che permettono di gestire delle
piccole tirature a prezzi molto conve¬
nienti.
Le Aficio Color della serie 6000 hanno
una risoluzione di 600 dpi, dieci pagine al
minuto a colori e 40 in bianco e nero,
arrivano al formato A3 + + 1330 x 483
mm) che consente di stampare con tutti
e quattro i margini "al vivo".
Anche le Aficio Color 6000 sono inter-
facciabili con il controllore RIP E-650 o E-
800 che le trasforma in veloci stampanti
di rete con opzione scanner, fronte/retro
automatico, fascicolazione e graffatura.
Duplicazione digitale
I duplicatori digitali ad inchiosto Priport
JP1210 e JP1250 garantiscono la solu¬
zione più econo.ica per chi debba stam¬
pare quantitativi limitati, che non giustifi¬
cherebbero il ricorso ad una stampa tipo¬
grafica. ma sarebbero troppo pesanti per
una normale stampante laser. I duplicato¬
ri JP1210 e 1250 sono in grado di stam¬
pare fino a 130 copie al minuto, il primo
in formato A4 ed il secondo nel formato
B4, con una risoluzione di 300 x 400 dpi,
Uno speciale dispositivo di ripresa con¬
sente una riproduzione impeccabile da
una vasta gamma di originali anche se
non a perfetto contatto con il piano di
appoggio. Una particolare funzione per¬
mette di ruotare le immagini scansite di
90 gradi e di affiancarle, ridotte, su un
unico foglio Entrambi i modelli di Priport
possono essere collegati ad un computer
trasformandosi in velocissime stampanti
Le fotocamere digitale
oltre i 2 Mpixel
Le nuove fotocamere digitali RDC-6000
e RDC-7 migliorano l'eccezionale risolu¬
zione delle immagini con due speciali
sistemi di integrazione. La RDC-6000,
con un sensore CCD da 2,14 milioni di
pixel (1600 x 1200) può incrementare la
risoluzione fino a 3 milioni di pixel utiliz¬
zando un algoritmo software. La RDC-7
invece possiede un CCD da 3,34 milioni
di pixel (2048 x 1536) incrementabili fino
a 7 milioni tramite un dispositivo che
sposta fisicamente il CCD di mezzo pixel
ed una integrazione a software
Continua a pag 62
60
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
Multimedia fuori standard.
SoundSystem
Advanced Audio Arr.elerator
Acceleratore audio
PCI professionale.
• Funzioni e prestazioni al massimo
• Ingresso digitale S/PDIF
(ottico e coassiale)
• Uscita digitale S/PDIF (ottica e coassiale)
• Compatibile, ad esempio, con EAX .
terratec
Posizionamento audio 3D
per 2 0 ri diffusori
Frequenze di campionamento.
32, 44.1 & 48 kHz
2 ingressi per CD audio
A3D , DirectSound ,M 3D. Sensaura 3D,
09/2000
MacroFX . MultiDrive , SoundBlaster /
Pro
lerraTec
Record Player PC Interface
Nuova vita per i vecchi dischi in vinile!
• Amplificatore HiFI per schede audio • Alta qualità RIAA equalizer
• Semplice da installare ed utilizzare • Ingresso stereo per giradischi (RCA/Cinch)
• Selezione del livello di output ed input • Uscita stereo con livello di linea
(minijack stereo 3,5 mm)
SoundSystem
4 Channel 3 D Gaming
Vola oltre il muro del suono !!
• 4 altoparlanti
• Supporto A3D. EAX 1.0 e EAX 2.0 con tecnologia
Sensaura 3D
• Digital In (onboard), Digital Out (optical)
I PRODOTTI TIR RATTE SONO OISPOHIRIll PRESSO I SEGUIRTI PUTITI VTMOITA:
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Segue da pag. 60
Entrambe le fotocamere sono dotate di
una memoria interna da 8MB espandibile
tramite Smart Media Card da 2.4,
8,16,32 e 64 MB. Sono predisposte per
il collegamento al computer e possono
anche realizzare piccoli filmati AVI.
Grazie all'interfaccia USB possono esse¬
re trasformate in WebCam ad altissima
definizione. Vengono fomite con i cavi di
collegamento al PC ed un software di
fotoritocco.
Assistenza
Per tutti i prodotti la Ricoh propone una
Ricoh Card che, come una scheda telefo¬
nica, permette di consumare "minuti di
assistenza" presso il nuovo Help Desk
appositamente realizzato. Il costo medio
di ogni intervento è di circa cinquemila
lire. Per chi voglia il massimo della cele¬
rità il servizio di telediagnosi e teleripara¬
zione, attivo ormai da otto anni, garanti¬
sce l'intervento da remoto, tramite linea
telefonica, che consente di ottenere gli
stessi risultati di un tecnico ben adde¬
strato inviato sul posto.
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Ricoh Imago Communication
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Due nuove e potenti soluzioni grafiche
per PC workstation: GLoria III e Synergy
III, entrambe basate sull'ultima genera¬
zione di chip nVidia. I chip in questione
sono il nuovo ’Quadro2 MXR” (Synergy
III) e "Quadro2 Pro" dalle elevatissime
prestazioni (GLoria III), presentato per la
prima volta al pubblico in luglio in occa¬
sione della fiera Siggraph 2000 a New
Orleans.
Ambedue le schede forniscono le mas¬
sime prestazioni grafiche 3D per CAD di
fascia alta, visualizzazione, animazione e
creazione di contenuti digitali, unitamen¬
te all'accelerazione 2D per editing di
immagini e applicazioni standard Con
(Synergy III) (GLoria III) le nuove schede
grafiche AGP 2x/4x ELSA rivela¬
no tutto il loro
potenziale -
quando
vengono uti¬
lizzate con le
applicazioni
grafiche pro¬
fessionali.
GLoria III (64
MB di memo¬
ria video DDR)
processa più di
30 milioni di trian¬
goli per secondo, con una velocità di
riempimento di un gigapixel per secon¬
do.
Synergy III (32 MB di SDR-RAM)
con le sue rispettabili prestazioni di
25 mi-lioni di triangoli e 700
Megapixel per secondo, offre un
ottimo livello di prestazioni
nella sua classe prezzo.
Le schede grafiche
sono fornite con i
driver per Win¬
dows NT/2000 e
Windows 95/98, i
driver Linux saranno
disponibili a breve.
Info:
ELSA Srl
hVWW.é Rd.iÙ h]
• ACCESSORI
E' di Hitachi la prima Multimedia Card a 64MB
Hitachi ha realizzato la più capiente
Flash Card disponibile oggi sul mercato.
Piccola e leggera la
HB288064MM1 può memorizzare
informazioni sufficienti per più di
un'ora di registrazione e playback
su registratori o apparecchi musi¬
cali come ad esempio i lettori
MP3.
Questa Flash Card presenta
anche un ridotto consumo che ne
consente l'uso nelle macchine
fotografiche digitali ad alta risolu¬
zione, nei sistemi di monitoraggio
remoti, nei GPS e potrà essere uti¬
lizzata anche nei PC palmari come
disco rigido statico.
Come tutti i dispositivi che aderi¬
scono allo standard MMC (della
7 pin, package robusto, alimentazione
variabile da 2,7 a 3,6 volt. La velocità di
trasferimento dei dati attraverso la
porta seriale è di 14Mbit/s in lettura
e scende a 3Mbit/s in scrittura. Per
raggiungere la densità di assem¬
blaggio necessaria al tipo di suppor¬
to, la FlashCard è stata realizzata
con chip Flash da 256 Mbit costruiti
con un processo a 0.25 micron e
tecnologia Multi-Level Celi.
Un controllore ASIC basato su un
core RISC a 32 bit gestisce tutti i
processi di memorizzazione e tra¬
sferimento dati.
Info:
Hitachi Europe
trYw.wMiiachLau.canl
MultiMediaCard Association) questa
card dispone di interfaccia seriale a soli
62
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
dal 24 al 27 novembrel2000
^
TEfKNDSHOW
K fc^salone delle
5°salone delle
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• PERIFERICHE
Logitech: come rinnovare la vita del nostro amato personal
Logitech presenta una vasta
gamma di soluzioni stu¬
diate per amplifica¬
re al massimo l'ite¬
razione con il per¬
sonal computer. Da
oggi, l'utente potrà
divertirsi, smarrendosi
attraverso una serie di
periferiche semplificate nell’u-
tilizzo e rivolte al puro intratteni¬
mento, come i nuovi iFell mouse con
motore sensoriale, le keyboards cord-
less per navigare su Internet, una singo¬
lare WebCam per il personal
Broadcasting, una famiglia di sistemi
audio Surround per l'ascolto dei filmati
digitali, oppure i neonati )oypad e joystick
WingMan con force feedback.
Mouse e tastiere:
il primo add-on
per raggiungere la comodità
La novità tra le file dei mouse Logitech
é rappresentata dalla linea iFeel
TouchSense, composta da
due prodotti capaci di
comunicare informazioni
^ attraverso il senso del
tatto. Infatti, i dispo¬
sitivi contengono un
piccolo motore
sensoriale, che si
attiva nel momen¬
to in cui il cursore
transita sopra
determinati oggetti
sul desktop, avver¬
tendo l'utente con
diverse vibrazioni secondo il tipo di appli¬
cazione evidenziata
I mouse iFeel saranno in grado dì ripro¬
durre altri nuovi effetti realizzati dagli svi¬
luppatori di programmi e di siti Web, che
arricchiranno i loro prodotti grazie al kit di
sviluppo realizzato da Immersion
Corporation, azienda che fornisce su
licenza sia la tecnologia sia il software
TouchSense, iFell
MouseMan, composto
da tre pulsanti e uno
scroller utilizzabile
anche come quarto
pulsante, è caratteriz¬
zato da una linea ergo¬
nomica per una impugna¬
tura ottimale, mentre iFeel
Muose, si presenta con una
forma simmetrica utilizzabile anche
dai mancini, offrendo le funzionalità
di due tasti standard e relativa
mouse-wheel
per scorrere
con un semplice
gesto le pagine
di testo.
I due prodotti,
collegabili trami¬
te porta USB o PS2,
sono disponibili rispettiva¬
mente al prezzo di Lire 119.000 e
di L. 89.900. Per coloro che non desi¬
derano alcuna vibrazione,
Logiteck propone le due
versioni ottiche senza
TouchSense, collegabili
anche ai sistemi Macintosh.
MouseMan Wheel e Wheel
Mouse Optical saranno
disponibili a
pubblico a
prezzo di
Lire 99.900
e di Lire
79.000.
Oltre alle sen¬
sazioni offerte dai
mouse, l'utente potrà imple¬
mentare la connettività e la
navigazione grazie alle tastiere iTouch e
Deluxe Access. La prima, dotata di due
porte USB e quattro pulsanti Intenet sarà
disponibile al prezzo di Lire 99.900, inve¬
ce la seconda offrirà tre tasti aggiuntivi
per l'accesso alla posta elettronica, al
sito Web e al proprio motore di ricerca.
Prezzo al pubblico di Lire 49,000. Se si
desidera un set completamente senza
fili, la tastiera ergonomica Cordless
Desktop Pro, dotata di quattro
pulsanti Internet e sette
multimediali, potrebbe
essere la giusta soluzione
Il modello,
commercializ¬
zato insieme al
dispositivo Cordless
MouseMan Wheel, è
disponibile al prezzo di
Lire 219.000
Audio e Video:
connubio interattivo
Per trasformare il PC in una
vera stazione multimediale,
l’utente potrà scegliere tra
ben quattro modelli di
sistemi audio SoundMan e
la telecamera QuickCamWeb.
SoundMan Xtrusio DSR-100, modello di
punta della linea, è un sistema da 100
Watt RMS studiato per garantire il giusto
realismo sonoro nei videogiochi e una
buona resa audio surround nella visione
di filmati DVD. grazie ai quattro satelliti e
al subwoofer realizzato in lega di magne¬
sio.
Il sistema, fornito di telecomando pro¬
prietario per la regolazione del volume
sui quattro canali e di una coppia di sup¬
porti per l'installazione a parete della
casse posteriori, è disponibile al
prezzo di Lire 369.000.
Tutti i nuovi prodotti SoundMan
sono compatibili con sistemi Mac
e sono forniti con un CD-ROM
SoundMobile. che offre un'ampia
selezione di brani MP3 e una rac¬
colta di software multimediale
QuickCam Web, dalla singolare
forma di una pallina bucata, è
dotata di software Personal
M Broadcasting, appli¬
cazione che per¬
mette di trasmette¬
re gratuitamente
sequenze audio e
video dal vivo su
Internet. I video,
indirizzati diretta-
mente al sito dedica¬
to spotlife.com, possono essere visti da
chiunque o solamente da coloro che
sono dotati dell'apposita password.
Il dispositivo, dotato di un microfono
integrato, può essere fissato anche a un
laptop o ad un monitor LCD. inoltre tra¬
mite il pratico coperchio, permette di
coprire la lente interrompendo
momentaneamente la ripresa.
Il prodotto, provvisto di porta
USB, è offerto al prezzo di Lire
149.000 con due anni di garanzia
Passione videoludica
con la famiglia Wingman
La nuova linea di joystick
Wingman propone diversi modelli
per ogni tipo dì videogioco.
WingMan Rumblepad è un gamepad
vibration-feedback, studiato per riprodur¬
re sia la frequenza e l'intensità della
vibrazioni sia la direzione di provenienza.
La periferica, grazie alla tecnologia dual-
motor intelligente, è in grado di provoca¬
re vibrazioni localizzate, ad esempio, se
durante una corsa automobilistica l'av-
64
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
• NOTEBOOK
Tulip Vision
l'ultraportatile
Tulip Computers presenta un notebook
che abbina disegn, leggerezza e robu¬
stezza con la massima espressione della
connettività moderna offerta dall'inter¬
faccia IEEE 1394 L'involucro realizzato
in lega di magnesio oltre ad offrire una
particolare solidità e resistenza agli urti,
consente di limitare il peso del modello
ad un 1,6 Kg. Vision Line mn, dato lo
spessore di soli 24 mm, abilita la tra¬
smissione dei dati al lettore floppy e al
drive CD-ROM o DVD solo esternamen¬
te, facilmente collegabili tramite le porte
USB o ad una della porte dedicate pre¬
senti sull'unità- L'ampia connettività
digitale, concessa dalla porta standard
firewire in dotazione, è affiancata da ben
quattro porte Universal Standard Bus e
da un modem 56K, permettendo la
comunicazione con qualsiasi periferica.
Il modello è proposto in due versioni, la
prima con processore Celeron a 600
MHz offre una memoria da 64 MByte e
un disco rigido da 6 GByte, mentre la
seconda, sfrutta un Pentium III a 700
MHz con tecnologia SpeedStep, un hard
disk da 12 GByte e una memoria da 128
MByte Le due versioni accompagnate
da un display da 12,1 pollici XGA, saran¬
no commercializzate rispettivamente al
prezzo di 2.399 Euro e di 2.999 Euro.
Tulip Vison Line Micro Notebook è
offerto con il sistema operativo
Microsoft Windows 2000, un corso CBT
(Computer Based Training) e una garan¬
zia di un anno pick up and return, prolun¬
gabile a tre anni.
senta i
nuovi volanti con
pedaliera: WingMan Formula
Force GP e WingMan Formula GP
Il primo di colore rosso brillante e
force feedback è offerto al prezzo di
Lire 199.900, mentre il secondo di colo¬
re giallo ma senza vibrazione è disponi¬
bile al prezzo di Lire 129.900.Tutta la
linea WingMan è collegabile al personal
tramite interfaccia USB.
Tutti i prezzi sopracitati si intendono
I V A esclusa
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Tulip
Iwww, tulip conS
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I www logitecn coTTl
MCmicrocomputer n 211 - novembre 2000
versario tamponerà la vostra
macchina sul lato posteriore
destro, il controller lo segna¬
lerà con la sola vibrazione
dei controlli di destra. Il pad
è composto da due impu¬
gnature analogiche, una
manetta, un D-pad
a otto direzioni
e nove tasti
programmabi¬
li. Il modello è
proposto al
prezzo di Lire
79.000, incluso il software
WingMan Profiler per creare a
salvare le impostazioni di gioco di ogni
elemento del controller
WingMan Strike Force 3D, joystick
dotato di una solida base per i giocatori
più esuberanti, dispone di una manetta
con finiture antiscivolo, di due swicth a
8 direzioni e di nove pulsanti program¬
mabili. Ma la peculiarità del prodotto
risiede nel nuovo Wheel Button, pulsan¬
te programmabile con tre funzioni diver¬
se, infatti, nei giochi in soggettiva, può
essere ruotato per selezionare l'arma
desiderata e contemporaneamente uti¬
lizzato per sparare all'ipotetico avversa¬
rio Il joystick, fornito in bundle con il
titolo FreeSpace 2 Colossus di
Interplay, è commercializzato
al prezzo di Lire 199.900.
Infine per gli amanti
della Formula Uno.
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Internet è lento!
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cataloghi e CDROM.
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Ci vediamo all
al posto X,
!
ora X
Bentrovati, su MC ma soprattutto bentrovati tra gli utenti Unix.
Adesso che gli NDA (Non Disclosure Agreement - Dichiarazioni di Segretezza) non valgono più ed adesso
che tra i Beta-Testers ci siamo tutti, possiamo parlare di Mac OS X non come una rivelazione fatta
a pochi eletti o come una pura invenzione come hanno fatto in tanti sìnora.
N
|on per le sue caratteristiche più
stupide, come i pulsanti che pulsa¬
no od i menu che s'infilano sotto la
barra del titolo, ma come il sistema
operativo che traghetterà il Mac nel
nuovo millennio, che per gli utenti
Apple comincia nel 2001.
Frequentando i newsgroup e parteci¬
pando a uno UserGroup, ho constatato
come ancora oggi la gran parte delle
persone discuta e critichi l’interfaccia di
Mac OS X, senza badare affatto al suo
significato reale e del suo impatto con
la comunità Mac.
Della GUI abbiamo noi
stessi detto abbastanza; mai
abbastanza invece ripetere¬
mo che traghettare verso un
Linux (che incidentalmente è
anche il più accattivante
esteticamente) comporta la
possibilità di utilizzare final¬
mente un sistema operativo
moderno e di cominciare a
scrivere sui curriculum vitae
il fatto di essere MacUsers
senza che questa riga venga
saltata a pie' pari da chi li
legge.
Riguardo alla modernità di Mac OS X
valga da sola la possibilità di usare un
multitasking di tipo preemptive (e non
collaborativo), la memoria protetta (che
se non altro vi consente la sopravviven¬
za del sistema ai crash dell applicazion-
cina shareware che disegna faccine
manga mentre fate un rendering di due
orette...) e una gestione della memoria
virtuale che aiuta e non penalizza la
vostra macchina, sia essa colorata e
trasparente ovvero seriosamente
beige.
Valga il fatto che avete un G3 od un
G4 da due/tre anni ed eseguite velocis-
simamente operazioni in emulazione
68000, serie gloriosa di processori, per
carità..
di Nero Berri
Riguardo alle implicazioni lavorative,
sappiate che Linux gira anche sui 390
IBM come Webserver, sappiate che
Apache muove un terzo del mercato
internet, sappiate che Sun, IBM,
Oracle, CA, Adobe (e posso continuare)
cercano gente che conosca uno Unix.
Non è affatto ecluso che la stessa MS
non s'interessi...
Nelle grandi realtà industriali italiane
ed europee proliferano progetti in cui
un Linux la fa da protagonista
E 1 un buon motivo (ed un ottimo
momento) per pensare di fare una pic¬
cola partizione nel vostro
HDD e diventare beta-tester
del vostro lavoro di domani,
se non volete lavorare con
prodotti Wintel o se non
volete continuare a piangervi
addosso come bistrattati ed
incompresi portatori di una
tradizione gloriosa che ha
però prodotto solo licenzia¬
menti ed avvicendamenti.
Ammettiamo anche che
Apple non vinca la sfida, voi
non ci perdete nulla; se fos¬
simo rimasti al Mac OS od al System
non staremmo certo qui a parlare.
Su AppleStore è disponibile il Mac OS
X Public-Beta per 79.000 IVA inclusa.
Questa di far pagare le Beta è una
pessima abitudine Microsoft
ed un comportamento
scorretto in genera¬
le, di una
azienda che
per mettere
a punto un
prodotto,
chiede non
solo aiuto ma
anche soldi a
potenziali clienti.
Speriamo che all'atto
dell'uscita della versione
definitiva, chi acquista oggi
la beta abbia un aggiornamento gratuito
o almento FORTEMENTE scontato.
Chi siamo?
All'appuntamento portate il vostro
hardware.
Per Mac OS X va bene un G3 a piace¬
re, ma per il marketing (e per i team di
sviluppo) il riuso e la compatibilità sono
irrinunciabili.
Rispetto all'ultima volta solo il
PowerBook (quello nero, sì!) resiste
potente e coerente, all'assalto delle
novità.
Per il resto l’iMac perde i cinque gusti
tradizionali e ne guadagna di nuovi, più
raffinati, si propone in quattro allesti¬
menti e vi permette di lavorare nel
silenzio con 2 milioni e novantanovemi-
la. cioè a meno di quanto lo avreste
pagato quando era Bondi e faceva
discutere per il Mezzanine Slot.
I colori Sage. Ruby, Indigo, Snow e
Graphite (rispettivamente Salvia,
Rubino, Indaco, Neve e Grafite) ripartiti
su quattro allestimenti con tre livelli di
Digital Video (DV. DVPIus e DV Special
Edition) ed un entry solo azzurro.
Processori da 350 a 500 MHz.
iBook FW
Riuso significa che una macchi¬
na meno allestita e più semplice
come l'iBook, se mantenuta
tanto diversa dalle altre divenga
un problema
Resterebbe poi il problema
di giustificare perché, se
Apple=DV, iBook no.
Ecco allora gli iBook
FireWire, cioè l'equivalente
portatile dei nuovi iMac, cioè
la possibilità di considerarsi
a pieno titolo destinatari di
66
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
chine graphite si spartiscano il mercato
rimanente offrendo alla clientela la
possibilità di scegliere un mostro di
potenza quale il Cube, senza ven¬
tola, senza occupare una scrivania
e le sua immediate adiacenze e
senza le famose schede di espan¬
sione che poi in realtà restano
solo slot vuoti e pieni di polvere,
oppure un Desk tradizionale in
tutto fuorché per il design che con
due processori (che il Mac OS 9 non
vede nemmeno e dunque, ancora, ben¬
venuti nell'era X!) che può essere utiliz¬
zato sia come work¬
station grafica
allo stato del¬
l'arte sia
come server.
del mondo.
Power Mac G4 con doppio processo¬
re PowerPC a 500 MHz. 256MB di
RAM, disco rigido di 40GB, a due
milioni circa in più e questo non
sposta poi molto i termini della
questione velocità/prezzo.
Anche per loro la RAM minima
per l'uso che si propone è circa
metà di quella necessaria
tutte le possibilità che un Mac può
offrire anche per coloro che non posso¬
no affrontare il nomadismo digitale
sopra i sei milioni e rotti.
Quindi, stesse schede degli iMac solo
più semplici, monitor più piccoli ma
spettacolari per resa. Hard Disk fino a
30GBytes (per i BTO e solo su
AppleStore) tre colori e due allestimen¬
ti.
Il color Uva (verdino al limite dell'evi¬
denziatore) è disponibile solo in BTO,
l'Indigo è il modello di punta della sene
precedente con l'aggiunta di FireWire e
AV Port per il collegamento di uno
schermo (non un monitor) esterno ed
un nuovo colore, mentre
l’SE nasconde sotto lo
sportello un DVD e sotto
il bianco un processore a
466MHz!
ATI Rage Mobility 128
ed 8MBytes RAM. con
i soliti 64MBytes di
RAM, ridicoli se pre¬
tendiamo di portare il
DV con la maniglia!
Prezzi da 3.999.000 IVA inclusa.
I PowerMac G4
Non è possibile parlare di uno dei due
G4 in listino indipendentemente dall'al¬
tro. Il motivo è che quello apparente¬
mente più nuovo è invece un tizio già
visto con un altro vestito, mentre quel¬
lo 'solito' è completamente nuovo!
La novità vera è la decisione di Apple
di aggredire il mercato con due G4,
cioè due macchine desk di fascia diffe¬
rente tra loro e dall'iMac.
La strategia, già vista con i Quadra
(700 e 950 per la cronaca), prevede che
oltre al citato all-in-one colorato, le mac-
Più specifica¬
mente, il PowerMac G4
Cube, è appunto un cubo di 20 e rotti
centimetri dì lato che condensa solo lo
stretto inispensabile per fregtrsi del
titolo di Supercomputer (la dizione è
una gentile concessione del governo
americano al marketing di Apple) e
quindi G4 a 450 o 500MHz, il lettore
DVD slot-in a caricamento verticale a
tostapane', due USB e due FireWire
più la porta AV e l'ADC (Apple
Display Connector) che integra in
un solo connettore non¬
standard tutto quello che
serve per intimorire il
potenziale acquirente a
caccia di compatibilità
e far proliferare il post¬
vendita degli adattatori
Niente ADC per Power Mac G4 con
doppio processore PowerPC a 450MHz
con backside cache Level 2 di 1MB,
128MB di memoria PC100 SDRAM.
ATI RAGE 128 Pro AGP 2X con 16MB
SDRAM video,
un disco rigido di
30GB Ultra
ATA/66, un drive
DVD-ROM, due
porte FireWire e
USB, tre slot full-
length a 64-bit.
33 MHz PCI,
Gigabit Ethernet
e un modem
V.90 a 56K instal¬
lato da Lire
3.499.000 (IVA
esclusa) per il
personal più velo¬
ce od il server
meno costoso '*•
Per loro due e solo su Apple¬
Store è disponibile una scheda
grafica ATI Radeon per 227.000
che porta queste macchine al
passo dei tempi anche per la
visualizzazione.
Continua a pag 68
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
67
Segue da gag. 67
Per tutti
Coloro che avevano pure salutato
con entusiasmo l'arrivo delle traspa¬
renze qualche anno or sono avevano
(e tra costoro il sottoscritto) forte¬
mente criticato le tastiere che, se
andavano bene per gli utenti
dell'iMac e dei protatili erano un
vezzo stupido ed incomprensibile per
gli altri con particolare riferimento ai
professionisti della scrittura e della
dattilografia ed a i programmatori che
hanno cominciato ad impazzire alla
ricerca del forward delete e dei tasti
alt e control.
Altra stupidaggine il mouse tondo
adatto a manine da geisha e non
altre.
Nel mondo Unix entriamo invece
con una bella tastiera full size con
tutti i tasti a posto (a parte quelli fun¬
zione inspiegabilmente attaccati alla
fila superiore degli alfanumerici) e
con un mouse che non ha palline ne
tappetini.
La mancanza di sfericità non deriva
dal genere del topo ma dal fatto che
i movimenti vengono catturati ed ela¬
borati da un meccanismo ottico con
microcamera ad infrarossi che non
vuole tappetini sotto di se per non
confondersi.
Apple Pro Mouse e Apple Pro
Keyboard sono ora standard su tutti i
nuovi Mac.
Per gli altri che abbiano almeno una
porta USB sono in vendita su
AppleStore a 129.000 IVA esclusa.
Per tutti i nuovi Mac (o quasi) arriva
anche iMovie 2 preinstallato che
porta con se una buona preview delle
trasparenze di Aqua ed eredita alcune
funzioni da FinalCut migliorandosi
sulle dissolvenze, sugli effetti, sulle
titolazioni e sulla gestione dei canali
audio e video.
Ancora una volta per gli altri il pro¬
dotto è disponibile su AppleStore a
99.000 più IVA. a condizione che
abbiano, od abbiamo montato poi,
una FireWire.
AppleStore con un click
A Proposito di AppleStore Apple
annuncia di aver licenziato (per una
volta in senso di ingresso e non di
uscita) il sistema 1-Click di Amazon
(Piacentini, ex generai manager di
Apple Europa ed ora vice in Amazon
ne saprà qualcosa?) per gli acquisti on-
line che consiste nell'essere identifica¬
to con dati personali e fiscali una sola
volta e quindi poter acquistare in
seguito denza doverli reimmettere e
semplicemente cliccando sugli articoli
che si desidera comprare Ottima cosa
ai fini della sicurezza dei dati che
meno transitano in rete meglio è ma
che richiede (cosi come per Amazon
stessa) una gestione più che accorta
degli stessi dal lato vendita e dal lato
acquirente. Simpatico lo slogan secon¬
do il quale il computer piu veloce del
mondo è ora il più veloce da comprare
che trasforma i clienti Apple nei con¬
sumatori più veloci a pagare.
Chissà perché nessuno lancia l'in¬
novazione che pagando on-line la
valuta è a trenta giorni dalla spedi¬
zione della merce trasformando il
consumatore nel più lento del
mondo a pagare, in maniera legale.
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lel.06 43219.312
Fax 06 43219.301
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Segreteria didattica:
da lunedi a venerdì
dalle 10.00 alle 13.00
E-COMMERCE
I corsi sono rivolti a responsabili di impresa (ciclo 1 ),
progettisti, analisti, analisti-programmatori (cicli 1 e 2)
Progettazione di sistemi per l'e-commerce
o Modulo 1 (1 giornata) L'e-commerce come vantaggio competitivo: organizzazione,
marketing, logistica e fiscalità del commercio elettronico
o Modulo 2 (1 giornata) Analisi dei requisiti e progettazione di un sistema di e-commerce
Sviluppo rapido di sistemi dedicati per l'e-commerce
o Modulo 1 (Igiornata) Realizzazione remota e gestione di un database ad oggetti
o Modulo 2 (2 giornate) Sviluppo rapido di servizi Web per un sistema di e-commerce
E-BUSIN ESS
I corsi sono rivolti ad analisti-programmatori (ciclo3)
Servizi avanzati per le imprese
Modulo 1 (2 giornate) Sviluppo rapido di client dedicati per il commercio elettronico
Modulo 2 (1 giornata) Sviluppo di programmi di ricerca automatica di informazioni sul 1
CALENDARIO
15 gennaio O Modulo 2-16 gennaio
Modulo ì
Modulo 1 - 1 7 gennaio
Modulo I - 22 e 23
1 giornata: Lire
O Modulo 2 - 1 8 e 19 gennaio
C Modulo 2 - 24 gennaio
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Per i candidati Click&Work si
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mette l'inserimento gratuito e
immediato del proprio CV
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ltali an
Nap
Anche in Italia, sull'esperien¬
za di Napster (il sito recente¬
mente al centro di note vicen¬
de giudiziarie) apre il sito per i
pariti dell’MP3 e della musica
"fai-da-te" Utilizzando la stes¬
sa tecnologia del Napster, i
sette server di ItaliaNap per¬
mettono agli uenti collegati in
OpenNap di condividere i file
presenti nei propri computer.
Inoltre mette a disposizione
degli utenti una sezione Chat
(di tipo IRC) in cui scambiare
impressioni, commenti, infor¬
mazioni e suggerimenti sui
principali gruppi musicali e
sulle problematiche dell'MP3,
della musica digitale e del¬
l'informatica.
"BfWWJWUK inilMhPO Hy
;
70
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
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di Cartoon inediti
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new cadoons by many of Bnfain’s and
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wotk appears in leadmg newspapeis and
Ino Pimrh Pinzale Ève
I nuovi talenti tra i cartoonisti
hanno un sito in cui scaricare
le proprie creazioni Gli illustra¬
tori hanno finalmente un
posto dove trovare migliaia di
nuove idee e di nuovi perso¬
naggi. Con poche decine di
sterline è possibile acquistare
la licenza, di uso oppure esclu¬
siva, dei personaggi contenuti
nel sito.
Un potente motore di ricerca
permette di trovare al volo
l'immagine desiderata.
Impariamo a suonare la chitarra col PC
DA detta dell'autore si tratta
del miglior programma per
imparare a suonare la chitarra.
Il sito è dedicato infatti a NSA
Song Player appena giunto
alle versione 1.10. Il program¬
ma permette di studiare
accordi, scale, intavolature e
brani interi. Dal sito si può sca¬
ricare la versione Trial comple¬
tamente funzionante. Il pac¬
chetto, che comprende oltre
1200 accordi e 29 tipi di scale,
permette di creare la propria
musica aggiungendo accordi e
battute. E 1 possibile spostare
il ponticello o mettere il barrò
ed è possibile importare un
brano tramite intavolature e
poi farlo suonare al computer
con un perfetto simulatore di
chitarra.
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Dimensioni parallele videoludiche
su Web
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MCmicrocomputer n 211 - novembre 2000
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Qualsiasi linguaggio altro non è che espressione del pensiero.
La fotografia, dagli inizi fino alla fotografia digitale di oggi, con la sua naturale necessità di
mettersi in sintonia con l’atmosfera che respira, rispecchia perfettamente questo concetto.
A cura di Mirella Bentivoglio, al Museo Pecci di Prato è in corso una particolare mostra di
fotografie, che comprende molti singolari aspetti di questa disciplina.
La mostra, inaugurata il 20 ottobre scorso, rimarrà aperta fino al 30 novembre 2000.
FOTOALCHIMIE
La fotografia in Italia, sperimentazioni e innesti
Una mostra originale
e interessante
E possibile collocare l’uomo e la sua
globalità neH'approfondimento, nella ve¬
rifica dei diversi aspetti, maniere, modi
della fotografia.
Sperimentata nelle forme più varie
durante tutto il 1900, oggi con l'aggiun¬
ta dell’uso del computer, consente di
esprimere, di interpretare emozioni e
sentimenti, ragione e intelletto. Contri¬
buisce, insieme appunto alle arti elet¬
troniche. a costruire un nuovo Umane¬
simo.
Permette di visualizzare una realtà
di Ida Gerosa
sempre seguito regole precise (al di là
degli isolati sperimentatori) adesso con¬
cede ad ogni autore stravolgimenti im¬
pensati e la possibilità di fare personali
e approfonditi percorsi di ricerca Per
questo, come del resto per altre forme
di arte visiva, siamo agli inizi di una soli¬
da trasformazione.
Quindi, la mostra allestita al Museo
Pecci di Prato, che presenta tante inno¬
vazioni e tante varianti fotografiche, si
presenta come originale e interessante.
Mirella Bentivoglio
Ho chiesto alla curatrice della mostra
versi) e dalla pratica critica Agli inizi, an¬
che se dipingevo, c’era qualcosa che mi
mancava, C’era in me un bisogno di vi¬
sualizzare che si è esplicato di piu nella
critica.
L’attitudine alla visualizzazione e
l’amore per il linguaggio a poco a poco
si sono fusi ed ho visualizzato il linguag¬
gio.
Questo è avvenuto dopo l’ultima
giande guerra che ha distrutto l'ordine
di una realtà che io non potevo più rap¬
presentare né come artista, né come
pittore, ma neppure narrativamente.
Lo spettacolo delle città bombardate
era surreale, non c’era più l’ordine co¬
nosciuto
trasformata, spezzettata, riquadrata, se¬
zionata, ricucita dall’occhio dell'autore.
Il fotografo vede l’oggetto e lo cattura,
poi lo elabora, lo interpreta e lo presen¬
ta sotto un'altra veste.
Inoltre le macchine e le videocamere
digitali oggi consentono voli straordinari
alla fantasia, sono macchine che esauri¬
scono velocemente il lungo
percorso verso la visualizza¬
zione, necessario fino a po¬
co tempo fa, poi permetto¬
no tanti e tali interventi da
dare un grande spazio alla
creatività.
Questa dottrina che ha
Mirella Bentivoglio, di parlarci di questo
evento che lei ha pensato, studiato,
proposto.
Naturalmente per prima cosa l'ho sol¬
lecitata a presentarsi.
Ida Gerosa - Tu sei un'artista ecletti¬
ca nota in tutto il mondo, ma sei anche
curatrice di mostre sempre di
successo. Vorrei che tu
stessa ci descrivessi la tua
opera globale, il tuo lungo
e importante percorso.
Mirella Bentivoglio - So¬
no partita dalla pratica let¬
teraria (ero poeta, scrivevo
Il fotografo
vede l’oggetto e lo
cattura, poi lo
elabora, lo interpreta
e lo presenta sotto
un’altra veste
Non era soltanto drammatico: tutte le
cose non avevano più un ordine
Mi sono trovata fra le mani questo
strumento, la pratica letteraria, che ave¬
vo affinato moltissimo e che non aveva
più un oggetto a cui applicarsi, per cui è
diventata essa
stessa l’og- Sono partita
getto. Ho im- dalla pratica
parato a tro- letteraria (ero poeta,
scrivevo versi) e
dalla pratica
una realtà non
più autobiografica ma pluralistica. Da
qui la mia pluralità anche come critico,
vare la realtà
dentro la pa¬
rola, ed era
74
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
e ho cominciato a sperimentare il lin¬
guaggio.
Sono diventata una specialista del "li¬
bro d'artista", della scrittura visuale,
della poesia visiva, della poesia concre¬
ta.
Poi il mio lavoro con il linguaggio si
è gradualmente esaurito, per cui
dietro al linguaggio ho trovato il
simbolo archetipo. E' stata la prima,
più aperta forma di linguaggio. La 0
è diventata un uovo, la H un segno
di astrazione e cosi via.
Ho quindi operato con i grandi
simboli, e uno di questi é proprio il
libro come oggetto.
C’è stata una conquista a livelli
molto profondi dell'inconscio, ho ri¬
trovato in me tutte le immagini che
venivano da molto lontano, che
contenevano tutta la storia dell'uo¬
mo.
Dovendo sintetizzare il mio lavoro,
direi che è questo: la materia sonora
della parola è diventata la materia primi-
Ho
imparato a
trovare la realtà
dentro la parola,
ed era una realtà
non più
autobiografica
ma pluralistica.
Da qui la mia
pluralità anche
come critico, e ho
cominciato a
sperimentare il
linguaggio.
IDA GEROSA
Artista Computer art
luvww mnlink it/m~cTlnk/arte
i.aerosawiuricom.ii
Ornella Ravera -
"Incisione foto¬
grafica su lino¬
leum".
Mirella Bentivo- gema, la pietra.
glio - "Dalla pa- All'inizio c'era il confronto, direi trau-
rola al simbolo". matico, del principio linguìstico e il prin¬
cipio della percezione diretta, tra l'im¬
magine e la parola, poi, a poco a poco
ho trovato un’armonia.
Il lavoro è diventato una celebrazione
della cultura come natura e della natura
come cultura.
Ho potuto
conoscere,
circoscrivere la
mia zona creativa
perché mi sono
occupata anche
degli altri. Tutto
mi interessa, sono
portata
aH'eclettismo,
occupandomi di
altri ho potuto
ritagliare me
stessa
Tutto è interessante
I. G. - Per te è più importante il la¬
voro di artista o di curatrice?
M B. - Ugualmente importanti.
Non potrei concentrarmi solo su me
stessa, ho bisogno di sentire la mia
pluralità. Contesto il soggettivismo,
ma non l’individualità.
Quando sono curatrice sento e
metto alla prova la mia pluralità.
Ho potuto conoscere, circoscrivere
la mia zona creativa perché mi sono
occupata anche degli altri. Tutto mi in¬
teressa, sono portata aH'eclettismo,
occupandomi di altri ho potuto ritagliare
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
75
me stessa. Non solo, Il mio lavoro non
è di manualità, non discende da una
tradizione artistica in senso stretto, pit¬
torico, scultorico, ecc..., ma da una tra¬
dizione letteraria.
La mia artigianalità si esplica soprat¬
tutto nell'uso della parola. Per me è la
stessa cosa prendere opere di artisti,
trovare un senso comune, dare un'im-
paginazione spaziale espressiva, creare
dei confronti, oppure come artista, tro¬
vare cose, parole e creare dei rapporti e
dei confronti tra i vari elementi.
Per me una collettiva e un'opera in
cui metto anche la mia creatività. Non
farei mai una collettiva senza avere
scelto i lavori, avere io allestito, è come
un discorso e gli artisti sono le parole.
Non c'è, quindi, una grandissima diffe¬
renza tra il fare un'opera e il fare una
mostra collettiva.
Ad esempio, trovare il titolo per una
mostra che curo è come trovare il titolo
per una mia opera. Del resto, il titolo è
fondamentale perché è la chiave di let¬
tura.
C'è un'atti¬
tudine for¬
temente
critica
nel mio
lavoro
creativo,
perché in¬
tervengo sulle cose a livello di linguag¬
gio e di concettualità.
Quindi c'è un'attitudine critica che è
creativa.
Comunque penso che alternare il mio
lavoro all'interno del "logos", cioè me
come critico, e il mio lavoro all'interno
di "mater", cioè io come artista o poe¬
ta, sia estremamente terapeutico per il
mio equilibrio mentale
La mostra
I. G. - Parlami della mostra al Museo
Pecci di Prato, inaugurata il 20 ottobre
scorso, che rimarrà aperta fino al 30 no¬
Tento con questa
mostra, varcata la soglia del
nuovo millennio, di rompere
questa consuetudine dello
"specifico fotografico"
Anna Maria Van-
cheri - "Opus re-
ticolatum 1982".
lanze dei codici.
La mostra ebbe
molto successo,
venne richiesta dal¬
la ex Iugoslavia, poi
andò a New York,
poi venne richiesta
dalla Biennale di
San Paolo del Bra¬
sile. Piacque molto.
Quando il Museo
Pecci di Prato pre¬
se contatto con
me, mi chiese pro¬
prio una mostra
che fosse come
questa, dilatata an¬
che alle sperimen¬
tazioni specifiche
dei grandi fotografi.
Sperimentazioni,
mai rappresentazio¬
ni. Quindi ho inseri¬
to anche Mulas che
non è mai stato pit-
vembre prossimo.
M. B. - Come dicevo, nel mio ruolo
critico sono una specialista della scrittu¬
ra, però uso spesso la fotografia, che in
fondo è una scrittura della vita, perché
è un'impronta, è la "Sindone" della vi¬
ta. Quindi, quando ho dovuto organizza¬
re per l'Australia delle mostre che fos¬
sero facilmente spedibili, che non ri¬
chiedessero cornici, dopo aver fatto
una mostra di "libri d'artista", ho fatto
una mostra di "fotografia" Non come
specifico fotografico, ma come mesco¬
lanze di fotografie e altre disci¬
pline. Del resto tutto il mio
lavoro come critico, e an¬
che come artista, è sem¬
pre al limite tra due o più
di due discipline. Vivo di
innesti, credo nelle mesco-
tore, mentre altri sperimentatori, come
Veronesi o Grignam erano pittori. Que¬
sta volta invece, ho inserito anche i fo¬
tografi. c'è una delle ultime cose di Mu¬
las. che per me è un capolavoro. Poi ci
sono le opere di Nino Migliori che ha
avuto recentemente un'antologica alla
Fiera di Bologna.
Il titolo di questa mostra a Prato è
"Fotoalchimie" Sono presenti 52 arti¬
sti. teoricamente potrebbero essere
dieci volte tanto, ma ho scelto tra i foto¬
grafi e soprattutto tra gli artisti che han¬
no portato delle
innovazioni,
Il sottotitolo
è "La fotogra¬
fia in Italia,
sperimenta¬
zioni e inne¬
II mio rapporto con la
materia è ancora rimasto
intatto, ma nel rapporto con
l’immagine userò sempre di
più i mezzi elettronici
Ferrara Palazzo Massari
Padiglione d'Arte Contemporanea
Dui 24 settembre al 19 novembre 2000.
La mostra “Mario Sasso. Le città continue” a cura di Silvia Bordini, ha inaugurato, nel¬
le Civiche Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, un progetto che mira al rilancio
delle attività della Galleria stessa nel settore delle ani elettroniche, raccogliendo la pre¬
stigiosa eredità del Centro Videoarte di Palazzo dei Diamanti.
sti .
Tento con questa mostra, varcata la
soglia del nuovo millennio, di rompere
questa consuetudine dello "specifico
fotografico" Ho rotto i confini tra i foto¬
grafi e gli artisti che usano la fotografia.
Ci sono sperimentazioni di vano gene¬
re, si arriva fino all'uso del computer di
Ida Gerosa, della fotografia digitale di
vari giovani artisti, innesti oggettuali.
Ad esempio Patella porta foto otte¬
nute senza negativo, senza macchina
fotografica, senza sviluppo, con le tec-
76
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
niche stesse della "camera obscura"
che ha preceduto l'invenzione della fo¬
tografia.
Parliamo
di arte elettronica
I. G. - Adesso parliamo di arte elet¬
tronica.
Concordi con me quando dico che,
per capire questo nuovo mondo, biso¬
gna considerare la trasformazione che
l'arte elettronica ha prodotto nei mezzi
tradizionali? E poi che lo spettatore do¬
vrebbe porsi a guardare con uno spinto
puro e una grande apertura mentale?
Infine, sei d'accordo con me quando di¬
co che tutti noi, sia operatori che spet¬
tatori dobbiamo raggiungere un 'armo¬
nia con la realtà?
M. B. - Concordo pienamente, lo
stessa per una mia personale nella gal¬
leria "Il Bulino" ho dato allo stampatore
della grafica alcune immagini che ave¬
vano avuto elaborazioni a computer.
Avevo creato alcune trasformazioni su
un'immagine di un alchimista tedesco
del passato, Maier, immagine che assu¬
me cosi significati diversi.
Pur essendo interessatissima all'arte
elettronica, appartengo ad una genera¬
zione che non ha avuto
questa vocazione e
questa possibilità. Il
mio rapporto con la
materia è ancora ri¬
masto intatto, ma
nel rapporto con
l'immagine userò
sempre di piu i mez¬
zi elettronici.
I G - Mentre do¬
vunque, come dice Ma¬
rio Costa, l'avvento della fotografia se¬
gnò una svolta nell'arte figurativa, que¬
sta crede ora di poter reagire all'imma¬
gine elettronica con un semplice e im¬
barazzato "No comment". Che ne pen¬
si?
M B. - Qui bisognerebbe parlar male
di alcuni critici, quindi ... "No com¬
ment".
I. G. - E ancora, che cosa pensi delle
mostre, degli eventi proposti oggi, sia
dai Musei che dai critici d'arte, rivolti
più a stupire, sorprendere lo spettatore
con opere che sembrano accattivanti,
ma in realtà sono piuttosto lontane
dall'arte?
M. B. - Non uso mai la parola "arte"
perché a parer mio è una parola troppo
compromessa, che non ha un preciso
Luigi Di Sarro 1973.
significato, che permette di contrabban¬
dare come arte qualcosa che non ha
contenuti espressivi profondi.
Nelle mie critiche sono riuscita a non
usare mai la parola arte (tranne che per
definizioni come arte cinetica, arte con¬
temporanea, ecc...) e mai la parola
"estetica", perché non si
sa bene, non ci si è
messi d'accordo sul
significato di questa
parola.
E' il tempo che fa
le scelte.
I . G - Mi sembra
che tutti cerchino di
far apparire l'arte
elettronica come un
fenomeno da baraccone
e nessuno o pochi la considerino per il
suo valore, per le sue caratteristiche e
le sue potenzialità Come vedi questa
ignoranza diffusa?
MB- Questo è avvenuto per esem¬
pio anche per l'arte cinetica o per l'arte
di protesta. Fino solo a 25 anni fa anche
Manzoni era considerato un "fenomeno
da baraccone” E' vero che esistono
degli artisti che sono da definire cosi,
ma non sono mai costoro quelli che in¬
novano, ma quelli che vengono dopo.
La sorpresa è uno degli elementi
dell'opera, ma non è il solo La sorpresa
è anche lo scatto, la novità, ma deve
esserci dietro qualche cosa
Ci saranno sempre nuove proposte
con il computer, siamo in un’epoca di
esplosione.
Il futuro?
I. G. - Un'ultima domanda che mi pia¬
ce fare a tutte le persone che intervi¬
sto, perché dalle reazioni, ogni volta di¬
verse, capisco un po' meglio la persona
che ho davanti.
Come vedi il futuro dell'arte?
M B. - Penso che le profezie siano
estremamente imprudenti. Le cose si
svolgono in un modo diverso da quello
che noi razionalmente potremmo pre¬
vedere.
Non prevedo niente, non lo so.
Penso molto vagamente che ci sarà
un rimpasto sempre maggiore di tutte
le tecniche Non ci sarà più l'artista iso¬
lato, sarà sempre di più un lavoro di
"équipe”, si avvicinerà molto allo spet¬
tacolo, anche perché le abitazioni si
stringeranno, per cui ci saranno forse
alcuni schermi che permetteranno di
dare e variare le immagini, invece che
distribuire le immagini sulle pareti,
Sono completamente d’accordo con
Mirella Bentivoglio.
Mi fa impressione sentire che anche
lei pensa quello che dicevamo con Cor¬
rado Maltese, già nel 1986, durante le
nostre conversazioni sulla Computer
art, allora ancora sconosciuta, un’arte
che stava nascendo; un'arte che dove¬
va ancora creare e verificare le sue re¬
gole, i suoi termini, le proposte di mo¬
stre
£33
La sorpresa è uno degli
elementi dell'opera, ma non è
il solo. La sorpresa è anche lo
scatto, la novità, ma deve
esserci dietro qualche cosa.
Ci saranno sempre nuove
proposte con il computer, siamo
in un'epoca di esplosione
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
77
INMOS T.i.K.
Teoria dei transputer e linguaggio OCCAM, Questo il leggero
pasto offertoci dall'Impagabile AdP e da Luciano Macera. Tra
toolset e schede madri INMOS, TRAM <niente a che vedere coi
binari) e delimitatori
^ BEGIN... END con valutazione
della posizione relativa delle
istruzioni, si consumano quat¬
tro pagine della nostra rivista,
e si scopre, parole testuali de¬
gli estensori, che "...accen¬
dendo il computer la prima co¬
sa che sì nota è che non è
cambiato assolutamente nul¬
la! ". Quando si dice chiarezza
di idee!
Ile
Cari lettori
Dieci Anni Fa cambia faccia, dimagrisce e diviene più immediato;
niente più amenità del De Masi (ma non sperateci troppo),
niente più aneddoti, ma solo alcuni flash sui prodotti più
interessanti presentati nel numero. In fondo, sempre in tema di
“come cambiano i tempi...”, piccolo è bello!
di Raffaello De Masi
Sharp PC-6220 e
Texas Instruments TN 2000
Due bellissimi notebook che. a distanza di dieci anni, si presenta¬
no, almeno dell'aspetto attuali e d'elegante design. Si tratta dì una so¬
la macchina, vestita e corredata da sarti differenti ; basati su un 286 in
tecnologia CMOS con clock a 12 MHz ha 1 MB dì memoria, un HD
da una ventina dì mega e uno schermo VGA a 16 livelli dì grìgio.
Le due macchine sono identiche anche nel prezzo, circa 6 milio¬
ni, anche se diverse aggiun¬
te Itra cui un costoso box
d'espansione) possono
far lievitare notevolmente
il costo, Pesano ambe¬
due un paio di chilogram¬
mi e hanno le dimensioni
di tre copie di MC sovrap¬
poste. Un bel risultato,
per l'epoca.
C Microsoft Power Point
per Windows
Tre nuovi Apple Macintosh
Finalmente, seguendo dopo molto tempo
l'uscita dello stesso prodotto per la piattafor¬
ma Mac, Microsoft lancia il suo Slide Creator
per Windows. Costa la bellezza di un milione
(più o meno quello che costa oggi Office sen¬
za alcuno sconto, e viene fornito su sei di¬
schetti, in formato da 5 e 3 pollici. Oggi sem¬
brerebbe sprecato ma allora Francesco Petro¬
li dedicò a
un prodotto
per l'epoca
tanto inno¬
vativo ben
sette pagi¬
ne di testo.
Sic transit
mun-
Classìc, LC e li¬
si ecco i nomi di
tre macchine non
proprio nuovissi¬
me (almeno due)
per impostazione.
Il più originale,
TLC avrà un di-
78
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
R.C.P. Associati
C’è un tempo per la passione...
Desidero abbonarmi a Orologi - Le Misure del Tempo
j Nuovo abbonamento a 11 numeri (1 anno)
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OverView
di Franco Paiamaro
v.
QDI Legend
KinetiZ 7T e Synactix 1
Da QDI Legend, produttore di sche¬
de madri tra i primi a livello mondiale,
abbiamo ricevuto due prodotti, indirizza¬
ti a due segmenti di mercato diversissi¬
mi. ma dal prezzo molto simile: la Sy-
nactix 1, basata sul nuovo chipset Intel
815, e la nuova versione della KinetiZ, la
7T, basata su VIA KT-133.
La Synactix 1 è destinata per i PC de¬
sktop Mainstream e SOHO, mentre la
KinetiZ 7T è per i PC Performance e
Workstation: ovviamente, le due piat¬
taforme supportano rispettivamente i
processori Intel Pentium 11l/Celeron su
Socket 370 e AMD Athlon/Duron su
Socket A.
Anche queste schede madri imple¬
mentano alcune tecnologie proprietarie
di QDI per rendere le proprie M/B più
affidabili, semplici da usare e da aggior¬
nare.
Le più interessanti sono: ProtectEa-
sy, per aumentare la sicurezza del siste¬
ma dagli accessi non autorizzati, Reco-
veryEasy. per la protezione dei dati;
SpeedEasy, per la configurazione sem¬
plificata "Jumper-free" delle velocità
della CPU; PowerEasy, per semplificare
l'aggiornamento di CPU future.
QDI Legend Synactix 1
Questa scheda madre è dotata del
nuovo chipset Intel 815, un'evoluzione
del precedente 81 Oe, ma piu simile al
440 BX come prestazioni. Integra un di¬
screto controller grafico su bus AGP,
più che sufficiente per usi di produtti¬
vità personale e aziendale, aggiornabile
con un qualsiasi acceleratore grafico
compatibile con il bus AGP: all'inseri¬
mento della nuova interfaccia grafica, il
controller integrato si disabilita automa¬
ticamente
Tre gli slot disponibili per l’espansio¬
ne di memoria: nel caso si utilizzassero
DIMM da 128 o 256 Mbyte, solo i primi
due possono essere usati.
Di minime dimensioni, la Synactix of¬
fre, oltre allo slot AGP, solo 2 slot PCI
ed uno slot AMR: vista la destinazione
d'uso ci sembrano sufficienti, anche se
avremmo preferito vedere uno slot PCI
in più. Stesso giudizio per le sole due
porte USB disponibili.
Il costo è superiore alle aspettative,
ed è dovuto alla presenza dell interfac-
cia grafica integrata: bisogna tenerne
conto, perché se si pensa di usare la
Synactix come base di un PC aziendale,
non è necessario acquistare successi¬
vamente una scheda grafica.
QDI Legend KinetiZ 7T
La KinetiZ 7T di QDI Legend, grazie
al chipset VIA KT-133, riesce finalmente
a far esprimere al meglio le potenzialità
CPU AMD Athlon; abbiamo provalo
questa M/B con il processore Athlon
Thunderbird a 700 MHz (vedi riquadro)
Il target dichiarato di questa M/B è la
realizzazione di PC desktop "worksta¬
tion e performance" basati su CPU
Socket A.
La dotazione di porte è notevole, so¬
no disponibili quattro porte USB (due di
queste sono accessibili tramite un pen¬
nellino da inserire al posto di una sche¬
da di espansione), la porta FIR e l'I/O
80
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
di Aldo Ascenti
Nuovi processori AMD:
potenza e risparmio su
Socket A
ODI Legend KineliZ 7T e Synactix 1
realizzazione di PC
"performance".
L'aumento del grado di integrazione di CPU
: e cache e la conseguente rivincita della con-
; figurazione a "socket" su quella a "slot", ha
i portato AMD a sviluppare la sua nuova linea
! di processori con un form factor più tradizio-
i naie. Le CPU per Socket A stanno aggre-
j dendo il mercato grazie ad un rapporto prez-
zo/prestazioni estremamente favorevole, se confrontato con le analoghe offerte Intel II
i K7 Duron, che per prestazioni e quantità di cache può ben essere confrontato con un Ce¬
leron di pari frequenza, si trova in commercio a meno di 200.000 lire nella versione da 600
j MHz e sono già disponibili modelli più potenti con frequenze fino a 750 MHz.
Per andare dove la velocità del Duron non arriva, si potrà optare per il Thunderbird, che im-
: piega l'intera architettura dell'Athlon con i suoi 384 K di cache alla stessa frequenza del
processore. Il più piccolo dei Thunderbird ha un prezzo che si aggira sulle 400.000 lire e
i un clock tarato a 700 MHz. Cosa si può desiderare di piu?
Per informazioni Iwww.arpg.c53
per l'interfaccia Audio integrata, AC’97
2.1 Compliant, oltre all'usuale gruppo
standard PC99 (seriale, parallela e
PS/2).
Da notare la presenza di una predi¬
sposizione per un connettore D-Sub a
15 poli, presumibilmente per un'inter¬
faccia grafica integrata.Le possibilità di
espansione sono eccellenti: cinque slot
PCI 2.2 e uno slot ISA condiviso (ed
escludibile), oltre ad uno slot AMR e lo
slot AGP rev 2.0 e 4X.
Unico neo, il non funzionamento del¬
la porta MIDI/gioco, bug peraltro ricono¬
sciuto e dichiarato.
Estremamente interessante il rappor¬
to tra prezzo, prestazioni e caratteristi¬
che offerte, rendendo la KmetiZ 7T una
tra le migliori scelte in assoluto per la
Conclusioni
Due schede ma¬
dri diverse, ma ac¬
comunate da un'ot¬
tima qualità costrut¬
tiva. un'eccellente
resa e stabilità in
prova e caratterizza¬
te da un buon rap¬
porto prezzo/presta¬
zioni: a nostro avvi¬
so, due prodotti da
raccomandare. Per
entrambe le M/B, la
garanzia è di due anni.
Le porle di I/O delle due schede madri a con¬
fronto tutt e due hanno, al posto della seconda
porta COM. la predisposizione per un'uscita
VGA tnon installata sulla KmetiZ)
La disposizione e la colorazione seguono le spe¬
cifiche PC99
Caratteristiche tecniche
Synactix 1
M/B Micro-ATX per CPU Intel Pentium
lll/Celeron, da 300 a 933 MHz; Chipset
Intel 815; Bus processore da 66 a 133
MHz; Bus: 2 slot PCI rev. 2.2. 1 slot
AMR, 1 slot Universal AGP 4X rev 2.0;
Controller IDE con 2 canali ATA/66. sup¬
porta fino a 4 dispositivi IDE; supporta dri¬
ve Zip e LS-120; Supporto RAM fino a
512 Mbyte di SDRAM PCI33 su 3 slot
DIMM 168 pm 3.3 V; Interfaccia grafica
integrata 2D/3D GMCH, fino a 1600 x
1200 a 85 Hz. con 4 Mbyte di memoria
SDRAM in multiplexing sul bus AGP tra¬
mite la schedina opzionale AIMM (AGP
In-line Memory Module); I/O 2 porte
USB 1.1 Compliant; 2 porte seriali (16550
compatibili); 1 porta parallela con suppor¬
to EPP/ECP/SPP; 2 porte PS/2 per tastie¬
ra e mouse, supporto per porta IrDA fino
a 115.2 Kbyte/s. 2 Mbit Flash ROM con
BIOS AWARD; Compliant ACPI VI 0 e
APM, Supporto per interfaccia audio
software (Compliant AC'97 2 1) con Co¬
dec 18-bit Stereo
KinetiZ 7T
M/B ATX per CPU AMD Athlon/Duron. da
600 MHz a 1.1 GHz; Chipset VIA KT-133,
Bus processore 200 MHz. overclockabile
manualmente (tramite |umper) fino a 266
MHz; Bus: 5 slot PCI rev 2 2. 1 slot
AMR, 1 slot Universal AGP 4X rev 2.0. 1
slot ISA; Controller IDE con 2 canali
ATA/66, supporta fino a 4 dispositivi IDE.
supporta drive Zip e LS-120; Supporto
RAM: fino a 1.5 Gbyte di SDRAM PC 133
su 3 slot DIMM 168 pin 3.3 V; I/O' 4 por¬
te USB (2 su M/B e 2 su staffetta) 1.1
Compliant; 2 porte seriali (16550 compati¬
bili), 1 porta parallela con supporto
EPP/ECP/SPP; 2 porte PS/2 per tastiera e
mouse; supporto per porta IrDA fino a
115.2 Kbyte/s; 2 Mbit Flash ROM con
BIOS AWARD; Compliant ACPI VI .0 e
APM; Supporto per interfaccia audio
software (Compliant AC‘97 2.1) con Co¬
dec 16-bit Stereo, oppure (opzionalmen¬
te) chip Creative 5880 PCI Sound
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
81
O'verVÌeVi/
di Alessandro Petfe
Typhoon3D
Acoustic Five
Distributore :
Typhoon
Anubis
Tel 06/79811738
Fax: 06/79816371
Web: www.typhoonlme com
www anubisline com
Prezzo UVA esclusa): L 105 000
scheda gestisce i 5 1 canali del
I dolby digitai trasformando il no¬
stro sistema di calcolo in una
moderna stazione multimediale
I componenti
Il sistema proposto dalla
Typhoon è composto da due
chàssis, uno ancorato sull'altro e
comunicanti tramite un connetto¬
re multipolare rigido. Le due parti
della scheda si dividono il compi¬
to di gestire tutto l'audio del no¬
stro PC. La scheda principale si
occupa della conversione audio e
l’altra, più specificamente, è
equipaggiata con tre power pack
adibiti all'amplificazione del se¬
gnale di linea La tecnologia 3D
Surround Sound utilizzata per convertire
l'audio si basa sul chipset 744 di pro¬
prietà della Yamaha. Predisposta per il
Sensaura Positional 3D, la scheda incor¬
pora una wavetable a 64 voci XG, com¬
patibile con il formato MIDI GM e con i
segnali codificati sia in Aureal 3D che
EAX Questa prerogativa rende la
Typhoon Acoustic Five particolarmente
adatta sia per tutte quelle applicazioni
che necessitano di un segnale MIDI,
che per tutti quei giochi con un audio
complesso e codificato Sulla prima
scheda, che ospita il cuore del sistema,
troviamo tutte le classiche connessioni
analogiche, compresa la porta midi/ga-
me. In realtà, sulla seconda sono pre¬
senti due comodi connettori mimdin,
uno adibito a gestire segnali midi in in¬
gresso, l'altro m uscita, secondo lo stan¬
dard MPU-401 UART. Quindi, eventual¬
mente, non avremo il bisogno di scolle¬
gare il nostro benamato joystick per far
transitare un segnale di controllo MIDI
Sempre nella seconda scheda troviamo
tre uscite dedicate al sistema dolby digi¬
tai, una per sub/centrale, una per i canali
principali e l'ultima per i canali posteriori,
Typhoon 3D
Acoustic Five
una "doppia" sound card
La linea che divide il mercato
deH’hardware consumer da quello pro¬
fessionale continua ad assottigliarsi
sempre di più, tanto da offrire al consu¬
matore prodotti poco costosi e soprat¬
tutto capaci di gestire il nostro lavoro
con una certa qualità
Se qualche anno fa bisognava co¬
munque spendere qualche milione per
poter equipaggiare il proprio PC di una
scheda audio di qualità e completa di in¬
gressi e uscite audio digitali, oggi il di¬
scorso è differente. La Typhoon è pre¬
sente sul mercato consumer con una
soluzione audio degna di nota: la
Typhoon 3D Acoustic Five è una sche¬
da audio full duplex economica e com¬
pleta, che tradisce la sua natura semi-
professionale grazie alle uscite e gli in¬
gressi audio digitali, ad un costo decisa¬
mente consumer. Senza perdere di vi¬
sta le ultime applicazioni digitali, la
82
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Typhoon 3D Acouslic Five
que per pilotare la maggioranza dei mi¬
crofoni consumer in commercio.
L’ascolto
La maggior tentazione, una volta ve¬
nuti in possesso di quest'oggetto, è
quella di metterlo alla prova con un bel
film in formato dolby digitai. "Matrix" è il
più adatto per testare la robustezza e la
qualità della scheda, che ha dimostrato
una pulizia e una separazione dei canali
degni di nota. Un certo ronzio però ha in¬
fluenzato sulla resa finale, ma questo in¬
conveniente può essere aggirato utiliz¬
zando un amplificatore discreto per i sei
canali a disposizione, evitando di tortura¬
re i power pack di amplificazione della
scheda stessa. E’ sufficiente procurarsi
un buon sistema di cas¬
se amplificate per PC e
il gioco è fatto. Anche
per quanto riguarda la
capacità di gestire una
catena MIDI la scheda
non ha dato problemi,
dimostrandosi molto
flessibile e particolar¬
mente ricca di suoni,
grazie alla presenza del¬
la wavetable XG. La
conversione digitale poi
ha permesso di esegui¬
re un comodo upload e
download audio su dat,
anche se in formato
SP/DIF, ma comunque
sufficiente a garantire
una certa qualità.
Ad un prezzo di mol¬
to inferiore ad una nor¬
male scheda audio, po¬
tremmo comunque go¬
derci tutte quelle funzio¬
ni che sono tipicamente
presenti su oggetti di
classe e prezzo netta¬
mente superiori.
Ecco le due schede separale Una 6 il cervello, mentre l'altra è adibita al controllo dei 6 canali del dolby digitai
Le due schede diventano
una, ma lo spano occupato
all'interno del PC è di due
slot. Un piccolo scotto da
pagare per venire in pos¬
sesso di questo gioiellino.
secondo il classico
schema 5.1. Il rappor¬
to segnale rumore del
convertitore A/D si at¬
testa su valori più che
accettabili, sfiorando
gli 85 dB, mentre la
conversione D/A arriva
fino a 90 dB. Per l'in¬
gresso digitale SP/DIF
viene utilizzato un
connettore pinjack
"volante", collegato
direttamente sulla pri¬
ma scheda, mentre
l'ingresso è diretta-
mente fissato sullo
chàssis della seconda
scheda, sempre in for¬
mato pinjack. Questa
soluzione rende un tantino scomoda la
procedura di collegamento con diverse
sorgenti audio digitali, ma risulta neces¬
saria per la mancanza di spazio sui due
chàssis della scheda stessa, La frequen¬
za di campionamento è variabile e parte
da 32 kHz fino ai 48 del formato profes¬
sionale. Infine, l'ingresso microfonico ha
la possibilità di essere aumentato di
sensibilità di 20 dB, sufficiente comun-
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
83
di Pierfrancesco Fravolini
OverView
Plextor
PlexWriter 12/10/32
Un masterizzatore ultraveloce, con in più
il supporto alla scrittura di CD-Text.
Plextor PlexWriter 12/10/32
Produttore:
Plexior S.A./N.V, Excelsiotlaan 9, B-1930 Za-
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Anec Spa, Via degli Aldobiandeschi 47.
00163 Roma Tel 06 665001 - Fax 06
66418380- yvww.anec.il
Prezzo (IVA esclusal L 745 000
12/10/32, un modello all'avanguardia per
prestazioni e caratteristiche tecniche.
Oltre che essere un ottimo lettore di
CD-ROM, con una velocità di lettura
massima di 32x (circa 1.800 KB/sec), il
12/10/32, come dice la sigla stessa, è in
grado di scrivere ad una velocità di 12x,
e, udite udite, masterizzare CD riscrivibih
a nientepopodimeno che 10x! E' il pri¬
mo masterizzatore ad avere questa ca¬
ratteristica. Inoltre l'interfaccia IDE ne
facilita l'inserimento nel computer, a
fianco di hard disk o lettori CD-ROM esi¬
stenti, senza l'obbligo di impiegare le
costose schede di interfaccia SCSI, or¬
mai destinate ad un'utilizzazione sola¬
mente professionale. Le ottime presta¬
zioni sono assicurate da un buffer di ben
2 MB e dall'utilizzo della rivoluzionaria
tecnologia "BURN proof", che permette
di eliminare il tanto temuto errore di
Negli ultimi tempi abbiamo assistito
ad un vero boom del mercato dei ma-
sterizzatori per computer, D'altra parte
questi dispositivi, che fino a qualche an¬
no fa erano costosi e poco affidabili,
hanno subito una tale crescita delle pre¬
stazioni che il supporto CD è diventato
già da qualche tempo il sostituto del
floppy disk, sia per la memorizzazione
ed il trasferimento dei programmi e dei
dati, sempre più ingombranti, che per la
creazione di veri e propri archivi digitali.
Inoltre la possibilità di masterizzare an¬
che i dischi audio ha
praticamente ucciso lo
strumento principe
dalla registrazione au¬
dio casalinga, il regi¬
stratore a cassette.
Su un CD io posso
creare le mie compila¬
tion, sia di brani audio
che di programmi sha¬
reware, posso conser¬
vare i miei dati, che
non verranno più can¬
cellati, posso trasferi¬
re i miei dati da un computer
all'altro, con i CD riscrivibili,
posso registrare le mie foto ed
i miei filmini, che possono es¬
sere rivisti non solo sul compu¬
ter ma anche sul televisore in
salotto.
Tra i vari costruttori di siste¬
mi di masterizzazione, Plextor
si è sempre distinto per l'estre¬
ma qualità dei suoi prodotti.
Non fa eccezione l'ultimo nato,
il nuovissimo PlexWriter
Regni
dPLEXTOR COR PXW1210*
IZik(10OOKB/«| One
100
£
Utilizzando il masterizzatore Plextor con il software di ma¬
sterizzazione Nero, versione 5. si notano subito le differenze
con gli altri masterizzatori Innanzitutto la velocità di scrittu¬
ra, che arriva a I2x, circa I 800 KB/secondo Poi 6 attiva la
checkbox "usa BURN proof" che consente di utilizzare la
specifica funzione supportata dal CD recorder
Controllando le caratteristiche del masterizzatore, sempre con
Nero, possiamo vedere che il masterizzatore supporta l'overburn,
cioè la possibilità di registrare per una lunghezza maggiore di
quella supportata dal CD-R, il BURN proof, il Disk At Once, cioè la
possibilità di non spegnere il laser tra una traccia e l'altra, opzione
utile quando si masterizzano dischi audio, e finalmente il suppor¬
to alla scrittura di CD-Text, cioè di normali CD Audio con informa¬
zioni testuali quali titolo del disco, e delle vane tracce, e autore .
84
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Plextor PlexWriter 12/10/32
Vediamo come si impostano i dati testuali che verranno inse¬
riti nel CD-Text Si può inserire il titolo del disco e l'autore, la
data dì produzione, e anche un'identificazione di copyright
La stessa cosa può essere
fatta per le singole tracce au¬
dio Per ognuna di queste si
può inserire un titolo ed un
autore, oltre ad una pausa ini¬
ziale. Tutti i dati testuali, titolo
e autore del CD e titolo e au¬
tore delle varie tracce, po¬
tranno essere visualizzati dai
CD player dell'ultima genera¬
zione. sia per auto che per
casa, che supportano la fun¬
zione CD-Text. oltre che da
alcuni programmi player per
computer
Buffer Underrun, responsabile
di molte masterizzazioni fallite.
Grazie alla alta velocità di riscrit¬
tura, un CD-RW può essere uti¬
lizzato esattamente come un
piccolo hard disk da 1.500 KBy-
te/sec, grazie ai programmi di
registrazione Packet Writing.
I CD-Text
Tra le altre caratteristiche di
questo masterizzatore notiamo
il supporto alla scrittura di CD-
Text, cioè di normali CD Audio
con informazioni testuali quali ti¬
tolo del disco e autore delle va¬
rie tracce. Tutti questi dati te¬
stuali vengono registrati nello
spazio destinato ai subcodici, e
potranno essere visualizzati dai
CD player dell'ultima generazio¬
ne, sia per auto che per casa,
Nella sezione Drive Setlmgs di PlexTooIs e possibile modifi¬
care i settaggi del masterizzatore. come la velocita di lettura,
il volume delle uscite audio ed il tempo di spegnimento del
motore, che fa ruotare il disco quando il masterizzatore non
viene utilizzato Da notare che la velocità di lettura maggiore.
32x, viene ottenuta con una rotazione del disco del tipo CAV.
Constant Angular Velocity. in questo caso la velocita di estra¬
zione dei dati varia dal centro alla periferia del disco Al centro
è piu lenta, perche minore è la velocita lineare di lettura, e
corrisponde a circa M«
Tra le altre funzioni di PlexTooIs troviamo un ve¬
ro e proprio programma di masterizzazione di
CD Audio, uno per la copia di CD. un player mul¬
timediale ed una sezione per l’estrazione digita¬
le dei dati. In figura possiamo vedere la scher¬
mata relativa alla copia di CD. In questo caso
basta scegliere le unità sorgente e destinazione,
e le velocita di lettura e scrittura
La tecnologia BURN proof
Una delle maggiori cause di masterizzazioni non giunte a buon fine, e che di solito
rende inusabili i CO di cui è fallita la registrazione, è l'errore chiamato 'Buffer Under¬
run". •
L'errore di Buffer Underrun si ha quando il computer non può inviare rapidamente i
i dati al masterizzatore. Siccome la registrazione delie varie tracce avviene in maniera
continuativa, se al masterizzatore vengono a mancare dei dati, la registrazione si fer¬
ma ed il disco non può più essere utilizzato. L'interruzione dell'invio dei dati dal PC al 1
recorder può essere causato da velocità troppo basse di elaborazione da parte del PC, (
oppure troppi programmi che girano in concomitanza sul computer, problemi dell'in¬
terfaccia IDE, ecc. Per limitare questi problemi, da sempre i masterizzatori incorpora¬
no al loro interno una memoria buffer, che nel caso del PlexWriter 12/10/32 è di 2 MB. 1
Questo buffer viene utilizzato per mantenere costante il flusso di dati dal compu- ,
ter al masterizzatore. In condizioni normali la velocità di trasferimento dei dati è mag¬
giore di quella richiesta dal masterizzatore. ed il buffer viene riempito. Se si ha una in¬
terruzione dovuta a temporaneo impegno del processore o dell'interfaccia, il maste¬
rizzatore continua a prendere i suoi dati dal buffer, che funge cosi da serbatoio. Se ,
però l'interruzione ò troppo lunga e il buffer viene svuotato, si ha un errore di Buffer
Underrun.
Il masterizzatore Plextor in prova è il primo ad incorporare una nuova tecnologia,
chiamata BURN proof (Buffer ÙnderRuN proof). Quando inizia la masterizzazione, lo
stato del buffer è monitorato costantemente. Appena prima che si verifichi un errore
di Buffer Underrun, la registrazione viene interrotta e viene presa nota dell'ultimo set¬
tore registrato. Il CD recorder continua poi a ricevere i dati dal computer e. appena il
buffer è di nuovo pieoo. viene ripresa la registrazione a partire dal settore immediata¬
mente seguente all'ultimo scritto.
che supportano la funzione CD-Text, ol¬
tre che da alcuni programmi player per
computer. Il PlexWriter 12/10/32 è dota¬
to del classico cassettino per il carica¬
mento del disco, ha interfaccia EIDE e
viene fornito con i driver per Windows
95/98 e Windows NT/2000. La confezio¬
ne contiene, oltre ai driver, anche un
CD-RW vergine ed un CD-R vergine, il
manuale di istruzioni in 12 lingue, un ca¬
vo audio e il software WinOn CD 3.6
Conclusioni
Il PlexWriter è l'ultimo e il più perfor-
mante dei masterizzatori per CD Plextor
e non solo. La capacità di scrivere i nor¬
mali CD-ROM ad una velocità di 12x, i
CD-RW a lOx, in unione con la tecnolo¬
gia BURN proof, renderà felici tutti quelli
che utilizzano il masterizzatore assidua¬
mente per la registrazione dei propri dati
o della propria musica. Il supporto alla
scrittura dei CD-Text è inoltre una chicca
che potrà risultare molto utile nella crea¬
zione di CD Audio.
ME
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
85
OverView
di Franco Paiamaro
Microtek ArtxScan4000t
I Produttore:
Microtek Europe BV
Brandi Office Italy
Tel. +39 0382 619435
e-mail:
microtek-it@iol n
web. www microtek-ltaly corri
Prezzi (IVA inclusa);
Scanner ArtxScan4000t L 3.290.000
Ccarlcatori aggiuntivi L. 59.000
caricatore APS opzionale L 199 000
Lo scanner è dotato di connessione
SCSI, per consentire la massima velo¬
cità di ripresa, oltre ad assicurare la
compatibilità sia su piattaforma PC sia
Mac (con la sola eccezione dell’iMac).
Nella confezione troviamo, oltre allo
scanner, anche il cavo SCSI per la con¬
nessione e una scheda di interfaccia
SCSI-2 di produzione Adaptec (la AVA
2903B), i manuali, un caricatore da sei
posti per pellicole negative 35 mm e
uno da quattro per diapositive e negati¬
vi montati su cornice, i CD-Rom con il
driver e le applicazioni in bundle
La dotazione di software a corredo e
buona: a parte il driver Microtek
ScanWizard PROtx, troviamo la versio¬
ne LE di Photoshop; ricordiamo che,
grazie all'offerta di upgrade di Adobe, e
possibile aggiornare questo software
con la versione "full" pagando solo una
frazione del prezzo al dettaglio.
Una caratteristica importante dello
scanner, a parte la risoluzione, e il si¬
stema proprietario Microtek Auto Fo¬
cus/Auto Advance, per la gestione del
carrello: la messa a fuoco è ottenuta
Scanner Microtek
ArtxScan4000t
L'interfaccia principale
del software di gestio¬
ne Microtek ScanWi¬
zard PROtx: in alto a si¬
nistra, la finestra princi¬
pale di prescansione. a
destra la finestra dei
tool, ancora a destra la
finestra delle informa¬
zioni cromatiche e in
basso il browser degli
originali contenuti nel
caricatore
La quantità di finestre e
notevole, ed è necessa¬
ria una risoluzione a
schermo di almeno
1024 x 768 per lavorare
comodamente
Al banco prova questo mese uno
scanner per pellicole 35 mm professio¬
nale di Microtek, l'ArtxScan4000t,
Colpiscono immediatamente le ca¬
ratteristiche tecniche dichiarate, soprat¬
tutto in rapporto al prezzo di vendita:
ben 4000 x 4000 dpi (dot per inch), una
profondità di colore in ripresa di 36 bit
(o 12 bit per piane in RGB: oltre 68,7
miliardi di colori) aumentabile via
software a 48 bit, una densità dichiara¬
ta di 3.5 ed una velocità in ripresa del
singolo "frame" di appena un minuto.
Soprattutto la risoluzione ottica reale
di 4000 DPI rende questo scanner inte¬
ressante per la ripresa di selezioni da
pellicola destinate a forti ingrandimenti:
la risoluzione ottica della maggior parte
degli scanner 35 mm attuali è 2700
DPI, sufficienti per un ingrandimento fi¬
no al formato 20 x 30 cm.
Grazie al "salto” di risoluzione per¬
messo dalla maggiore densità dell'ele¬
mento di ripresa CCD, teoricamente il
formato massimo di stampa raggiungi¬
bile è il 30 x 40 cm.
86
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Scanner Microtek ArtxScan4000t
posizionando la cartuccia e il supporto
APS per la pellicola invece di agire sulle
lenti.
La progettazione a lenti fisse riduce
il rischio di disallineamento delle stesse
e i conseguenti problemi di messa a
fuoco sono ridotti al minimo
Software di gestione
Il software Microtek ScanWizard
PROtx è totalmente TWAIN compatibi¬
le, e come tale si utilizza direttamente
dall'interno dell'applicazione di elabora¬
zione e fotoritocco; eventualmente, è
comunque possibile utilizzare il softwa¬
re in "stand-alone".
Il driver consente un controllo com¬
pleto su tutti i parametri di ripresa; sup¬
porta molte modalità di descrizione del
colore, tra cui RGB, CMYK, LAB; con¬
sente la ripresa di diapositive o negativi,
con la possibilità di pre-scan multipli a
diverse risoluzioni di tutti gli originali
presenti nel caricatore.
Inoltre, è presente un completissimo
Pannello posteriore dello scanner: in evidenza le solile connessioni SCSI, il selettore dell'io, il connetto¬
re di alimentazione e il pulsante per l'inserimento della terminazione
La fessura in alto serve per far fuoriuscire il caricatore.
io itvon/nin Gamma dinamico
sotto il minuto; i tempi di riscaldamento
della lampada sono generalmente al di
sotto dei tre minuti e la possibilità di ef¬
fettuare fino a sei riprese consecutive
(memoria e disco permettendo...) dimi-
Come va
Lo ArtxScan4000t è uno
scanner molto rapido: la velo¬
cità di ripresa è buona, sempre
T Arttpnma
Manli#ni bil#ncnmnnlo color#
Bagola Manciamcmo colo»»
C.nata
Donai!i 0 2B7D
i
emuli» | H»m\potu | Rlpimm» |
Finestra di dialogo del controllo avanzato della
gamma dinamica, è possibile visualizzare /'isto¬
gramma dei tre canali oppure selezionare cia¬
scun canale singolarmente e modificarlo, os¬
servando in tempo reale le variazioni ira "pri¬
ma" e "dopo" nelle caselle di anteprima 1 pre¬
senti in ciascuna finestra di controllo avanzatoI.
sistema di correzione delle immagini,
con finestre per "prima" e "dopo" la
correzione; tutte le modifiche sono vi¬
sualizzabili in tempo reale nella finestra
Preview (ridimensionabile)
Tra i tool troviamo la possibilità di im¬
postare la gamma dinamica, i punti del
nero e del bianco, la curva tonale, lumi¬
nosità e contrasto, la correzione croma¬
tica ed una serie di filtri, alcuni dei quali
molto interessanti.
Nel pannello anteriore si trova l'apertura atta a ricevere il caricatore con gli originali da riprendere: è pre¬
sente un pulsante di accensione e un pulsante per espellere il caricatore, oltre ad una coppia di LED per
indicare lo stato della macchina,
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
87
Scanner Microtek ArtxScan4000t
Conclusioni
Un dispositivo dalle ottime caratteri¬
stiche tecniche, con un'eccellente dota¬
zione software e un prezzo competitivo
(all'atto pratico, il prezzo reale "su stra¬
da" potrebbe essere anche sensibil¬
mente inferiore): il nostro giudizio è
molto favorevole.
Le prestazioni in ripresa sono buone,
sebbene l’interfaccia del driver può ini¬
zialmente sconcertare per la quantità di
impostazioni possibili, che se da un lato
consentono un controllo pressoché to¬
tale sulla ripresa, dall'altro possono
confondere e rendere difficile configura¬
re i parametri della scansione.
Il Microtek ArtxScan4000t è lo scan¬
ner per pellicola definitivo per chiunque
necessiti di effettuare selezioni che in
stampa arrivino al formato A3
Il rapporto qualità/prezzo è eccellen¬
te, la notevole velocità di ripresa coniu¬
gata alla possibilità di automatizzare le
scansioni, oltre alla disponibilità di ac¬
quisto di caricatori addizionali, consente
di ottimizzare i tempi di scansione, au¬
mentando considerevolmente la produt¬
tività personale. fi®
I due caricatori in dotazione
con lo scanner, da quattro po¬
sti per pellicola montata su te-
leietto e da sei per pellicole in
striscia, entrambi da 35mm.
nel caso si utilizzi la pellicola in
striscia, il caricatore consente
di posizionare con precisione i
singoli fotogrammi sul carica¬
tore
Lo scanner Microtek apeno: in
evidenza l'eccellente qualità
costruttiva.
Al di sopra del carrello, ed in
corrispondenza del sensore
CCD. si può notare la partico¬
lare lampada a catodo freddo,
facilmente sostituibile.
nuisce ulteriormente i
tempi di digitalizzazione.
Utilizzando la cartuc¬
cia APS opzionale per
questo formato pellicola,
si possono eseguire fino
a 40 scansioni automati¬
che.
Riprendendo un'im¬
magine a piena risoluzio¬
ne si possono anche su¬
perare i 100 MByte, so¬
prattutto utilizzando i
convertitori impostati a
48 bit; è doveroso tener¬
ne conto se si devono effettuare una
grande quantità di acquisizioni consecu¬
tive.
La risoluzione di 4000 dpi dona un ri¬
sultato immediato nella resa dell'Imma¬
gine digitalizzata: la nitidezza dei parti¬
colari è superiore, anche se la qualità
cromatica non ci ha particolarmente col¬
piti all'inizio, soprattutto con originali
non perfetti.
Con un poco di pratica con il softwa¬
re ScanWizard e una volta passata la
"paura" di giocare con le varie imposta¬
zioni, la qualità delle immagini diventa
sempre più interessante, fin a raggiun¬
gere risultati ben più che soddisfacenti
88
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
COMEX
presenta
la realtà ilei
nuovo
millennio nelle sue più
vitali energie creative.
E' una gamma ili concrete
opportunità capaci ili
cogliere le più invidiabili
posizioni produttive.
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di Aldo Ascenti
OverView
^
Kensington
TurboBall:
l'antimouse
Se non avete più voglia di cambiare il
tappetino ormai logoro del vostro fidato
roditore elettronico e di occuparvi rego¬
larmente dell'igiene dei suoi elementi
rotanti, oppure avete soltanto bisogno
di più spazio sulla scrivania, potrebbe
essere il momento di rivolgersi ad uno
dei numerosi dispositivi di puntamento
che il mercato propone da sempre co¬
me alternativa al classico topo.
Tra le molteplici soluzioni possibili la
trackball è senz'altro quella che ha otte¬
nuto, nel tempo, la maggiore diffusione,
grazie alla praticità e maneggevolezza di
un sistema che si discosta poco da
quello tradizionale ma è in grado di offri¬
re, in molti casi, una maggiore precisio¬
ne e di richiedere meno spazio e manu¬
tenzione.
A questa categoria di dispositivi ap¬
partiene anche la TurboBall prodotta da
Kensington, accattivante nel disegno e
competitiva nel prezzo.
Una per tutti
tri di movimento specifici per movimen¬
ti di piccola o grande entità e di attivare
programmi di puntamento veloce, di
precisione o esclusivamente in verticale
o orizzontale. Notevoli anche le possibi¬
lità dì programmare i vari pulsanti, attra¬
verso i quali è possibile accedere a veri
e propri menu scorciatoia per raggiun¬
gere le applicazioni o le funzioni più co¬
muni. Quanto alle
impressioni d’uso
questa trackball ap¬
pare comoda e do¬
tata di comandi ben
posizionati. Piaccio¬
no soprattutto le
generose dimensio¬
ni della sfera di
puntamento, che
consente una buo¬
na precisione di
movimento, anche
se il cursore non è
apparso esente da
qualche impunta-
mento. Per la ma¬
nutenzione è suffi¬
ciente sollevare la
"palla" dal suo al¬
loggiamento e pulir-
Olire alla grande
sfera e ai guanto
pulsami completa¬
mente programma¬
bili, la TurboBall e
dotata anche di un
comodo scrollar
L'aspetto gradevole di questa track¬
ball è pensato con sufficiente attenzio¬
ne all'ergonomia, soprattutto se si con¬
sidera che la perfetta simmetria rende
la TurboBall adatta ad essere impugnata
sia con la mano destra che con la sini¬
stra.
Massima libertà è prevista anche per
la scelta dell'interfaccia, intercambiabile
tra USB e PS2 con un comodo adattato¬
re fornito, e del sistema operativo, che
comprende Win 9x o NT e MacOS.
Personalizzazione e flessibilità sono
garantite dai quattro grossi tasti funzio¬
ne laterali e dal minuscolo scroller cen¬
trale, che può essere anche premuto fa¬
cendo le veci del tasto centrale dei
mouse a tre pulsanti
Il tutto è gestito da un software
estremamente versatile, che permette
di impostare finemente anche parame¬
la di tanto in tanto,
evitando la tentazione di farla rimbalzare
sul pavimento per provarne le presso¬
ché inesistenti doti elastiche
Conclusioni
Questa trackball di Kensington e una
valida alternativa al mouse e ad analo¬
ghi prodotti più blasonati e costosi, e si
rivela eccellente per ogni necessità di
gestione dei moderni sistemi operativi.
Non si otterranno buoni risultati, a me¬
no di non sottoporsi a un intenso adde¬
stramento, nel disegno e nel fotoritoc¬
co, attività per le quali conviene dotarsi
di una più efficace tavoletta grafica. Ad
ogni modo, la TurboBall è risultata dav¬
vero riposante e confortevole, aiutando
a far sparire qualcuno dei doloretti che
una giornata "a bordo" di un comune
mouse, magari in posizione scorretta,
può facilmente provocare. ^
90
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
RESTITUIRE L'INFANZIA"
A CH AND PUR, INDIA
Chittra ha 7 anni e vive a Chandpur in
India. È intelligente e sveglia ma non
può camminare ed è orfana.
Per Chittra ed altri duecento bambini
che, come lei, presentano disabilità,
l'AlFO ha avviato un progetto di educa¬
zione inclusiva che consenta loro di ave¬
re cibo, cure, affetto e di frequentare la
scuola insieme ai bimbi normodotati.
Tu puoi restituire
loro l’infanzia.
Puoi far sì
che abbiano un futuro.
Sostegno per un anno
Sostegno per un trimestre
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£ 840.000
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Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau
Tel. 051 433402 • Fax 051 434046 • Iwww.aito.H
c.c.p. 7484 • c/c 505050, Banca Popolare Etica - ABI 5018 CAB 12100
OverView
di Alessandro Fette
Teac TFT SoundLine
Distributore
Artec SpA
Via degli Aldobrandeschi, 47
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Fax 06 66418380
www.artec.it
Prezzo UVA esclusa!
L 73.000
TFT SoundLine
i fiat speaker di Teac
Secondo un vecchio detto, non c'è
pane senza companatico, cosi come non
c’è audio senza casse. Beh. in realtà po¬
trebbe sembrare una frase ovvia, e qual¬
cuno potrebbe anche indispettirsi, facen¬
domi notare che esistono anche le cuf¬
fie. Ma sarebbe uno spreco non utilizza¬
re a "cielo aperto" la nostra scheda au¬
dio, magari affiancata da un bel sistema
completo di DVD. In realtà sono pochi i
costruttori di PC che. con le loro innume¬
revoli offerte, non ci forniscono di
un'adeguata diffusione audio. Ma per
tutti coloro che non hanno o che, per
problemi di spazio, non possono installa¬
re una coppia di casse standard, la Teac
propone un vasto catalogo dedicato ai
"mini"-diffusori, in cui possiamo sceglie¬
re tra modelli USB dedicati al nostro por¬
tatile, modelli "risparmia-spazio", fino ad
arrivare ai sistemi più prestanti, capaci di
decodificare il segnale Dolby Digital del
nostro sopracitato DVD. Il tutto in forma¬
to mignon, secondo le nostre disponibi¬
lità economiche e di spazio. Ancora una
volta diminuiscono le dimensioni, ma le
prestazioni finali rimangono se non supe¬
rano. in alcuni casi, le prestazioni dei si¬
stemi più convenzionali. E la risposta piu
economica di Teac alle esigenze di volu¬
me occupato, utilizzabile intorno al no¬
stro PC. viene dalle TFT della linea
SoundLine. una coppia di casse amplifi¬
cate e dalla forma inconsueta.
Monitor o
loudspeaker?
Il nome delle TFT. come ovvio, ricor¬
da la tecnologia dei monitor a cristalli li¬
quidi. Ma il motivo di tanta somiglianza,
almeno per il nome, è che il loro design
è stato studiato appositamente per que¬
sto genere di monitor, sfruttando la
profondità dello chàssis per poterle fisi¬
camente appendere, grazie ad un'appo¬
sita rondella di plastica posizionata in ci¬
ma alla struttura delle casse, capace di
ruotare verso l'esterno quel che basta
per fungere da supporto Ma in realtà
nulla ci vieta di utilizzarle anche con i
monitor CRT, e dove non sarà possibile
appenderle è sempre possibile posizio¬
narle su dei comodi e robusti supporti in
plastica, cosa che ne permette il posizio¬
namento ad una certa distanza dal moni¬
tor. In realtà, i driver sono schermati,
quindi l'installazione migliore rimane
quella "appesa". Quest'operazione vie-
92
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Teac TFT SoundLme
ne poi semplificata da delle robuste fet¬
tucce di velcro autoadesivo, da incollare
sia sulle casse che sul monitor. Il design
sobrio e cilindrico, con un tocco di noir,
dato dal nero tessuto fonotrasparente
che copre le membrane dei driver, ren¬
de l'effetto finale assai piacevole, senza
appesantire la vista. Anche esteticamen¬
te quindi le TFT si riscoprono adatte e
compatibili con qualsiasi monitor in cir¬
colazione. Le dimensioni infine sono di
395 mm di altezza per 61 di profondità,
ed essendo dei tronchi di cilindro lo
spessore in questo caso coincide con la
profondità.
Tubo d’ascolto
La prima sensazione, cioè quella tattile
per intenderci, è di avere fra le mani un
oggetto sufficientemente robusto e ben
fatto, anche se inevitabilmente plastico-
so. La seconda è quella uditiva, che pia¬
cevolmente viene coccolata da quella vi¬
siva. Nulla stona sul mio vecchio monitor,
men che meno il suono che esce da que¬
ste casse II loro maggior pregio è la tota¬
le mancanza di fatica d’ascolto. Certo non
possiamo pensare che delle casse così
Ecco in particolare la rondella di plastica che. ruotando, permette di "appendere' fisicamente le casse \
al monitor Una fettuccia di velcro e un gommino ne assicurano un robusto ancoraggio
Teac PowerMax 140/2
Sempre della linea SoundLine fanno parte anche le PowerMax 140/2 Sono dei loud-
speaker amplificati, capaci di erogare potenze pari a 4,5 watt per canale tramite un dri¬
ver full range magneticamente schermato. La risposta in frequenza parte da 60 Hz fi¬
no a 18 kHz. mentre le dimensioni sono 125x190x200 mm. Il prezzo per questa cop¬
pia di casse è di lire 45.000 al pubblico. IVA esclusa.
piccole possano riprodurre degli sposta¬
menti d'aria degni di un potente subwoo¬
fer, ma in compenso l'equilibrio timbrico
finale è dei più piacevoli. Unico neo, se
proprio vogliamo trovarne, è che la lar¬
ghezza del nostro monitor, ora, è notevol¬
mente aumentata e potrebbe dare dei
piccoli problemi di spazio. I driver sono
dei full range magnetic shielded, alimen¬
tati da un amplificatore interno capace di
erogare 2,5 watt per canale, potenza re¬
golabile da un potenziometro rotativo di¬
rettamente montato sulla parte posterio¬
re di una delle due casse. La risposta in
frequenza va dagli 80 Hz fino a 18 kHz.,
mentre la tensione di alimentazione vie¬
ne fornita da un trasformatore esterno.
Infine la dotazione di serie prevede le so¬
pracitate fettucce di velcro e due comodi
supporti in gomma, che evitano lo strofi¬
nio della plastica sul monitor.
Conclusioni
Economiche, belle e funzionali, que¬
ste TFT rappresentano il giusto compro¬
messo tra un audio sufficientemente
equilibrato e un prezzo decisamente
concorrenziale, suggerendone l'uso in
tutte quelle occasioni in cui non si ne¬
cessita di un ascolto particolare, ma solo
in funzione di supporto a tutte le sempli¬
ci applicazioni multimediali di cui è dota¬
to il nostro sistema operativo.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
93
OverView
di Nero Serri
Plantronics Acoustics
Cuffia HS1
Distribuito da Plantronics
Tel 02.95 11 900-1-2
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Prezzo l 215.000 i i (Euro 111,04)
Plantronics
Acoustics HS1
Non so se ve ne siete accorti, ma il
mondo dell'informatica, negli ultimi tre
anni, ha spinto un indotto di dimensioni
colossali II motivo è che l'informatica
sta diventando un bene di consumo e
come tale si sosterrà sempre più con i
numeri che con i singoli pezzi. Un altro
motivo è che l'informatica ha colonizza¬
to (nel senso virale del termine) campi
sempre più vasti delle merci di consumo
e più esattamente è divenuta protagoni¬
sta assoluta della comunicazione
Proprio la risposta a buon mercato
che l’informatica può dare alla domanda
di esprimersi e comunicare dell'uomo la
fa diventare la tecnologia dominante nel
secolo dell'informazione.
Le cuffie per l'ascolto di musica le co¬
nosciamo già e ci siamo cresciuti insie¬
me da almeno tre generazioni e dobbia¬
mo registrare una sopravvivenza della
sola specie risultata adatta all'habitat in
cui abbiamo preteso di usarle, cioè la
strada, e del tipo intraurale; in breve
quelle che corredano i Walkman e quelle
che corredano i telefonini. Il motivo della
sopravvivenza della specie, poi, è da ri¬
cercarsi nel fatto che più piccole sono e
meglio si nascondono alla Municipale,
che da un po’ ha cominciato a multare
con rigore mai sufficiente i chiacchiera-
tori della guida.
Quelle da indossare per sembrare Jo-
celyn in regia, a parte un periodo d'oro
nei primissimi Ottanta, sono rimaste po¬
che, costose ovvero per i "lavori in cor¬
so".
Oppure, basta metterci un microfono
e dire che sono multimediali ed eccole
rivendute ad un cospicuo numero di per¬
sone con cui parlare e che hanno tanta
voglia di farlo, a rimpinguare l'indotto di
cui dicevasi.
Come stooo?
Una cuffia che va messa in testa, ben
lo sanno i patiti dell'hi-fi, è molto difficile
a costruirsi, poiché non deve tendere a
cadere (vi sembra cosi ovvio?), non de¬
ve pesare troppo (dove troppo vuol dire
muscoli del collo e del mento irrigiditi e
dunque doloranti dopo un po’) e nel ca¬
so il peso dev'essere distribuito in modo
che il baricentro assecondi quello del
cranio (di media all'incrocio tra l'asse
che passa appena dietro le orecchie e la
normale per il centro della colonna ver¬
tebrale). Non deve stringere e per finire
deve superare la prova più dura: non far
sentire ridicoli avendola in testa.
Se passiamo tutte queste variabili sia¬
mo finalmente all'inizio.
Le passiamo?
Allora, la cuffia ha una certa tendenza
a scappare verso l'alto, visto che l'arco
non poggia direttamente sulla testa (è
abbastanza normale, l'arco serve a tene¬
re i due diffusori aderenti alle orecchie),
dove invece poggia una striscia di plasti¬
ca. e che l'altezza dei diffusori viene re¬
golata agendo su due asticelle tenute da
molle. Queste molle non possono esse¬
re forzate in una determinata posizione
e sono più forti del peso dei diffusori,
dunque tendono a richiamarli a sé, cosa
che favorisce appunto l’instabilità della
configurazione raggiunta Se cercate (e
10 fareste istintivamente) di assecondare
11 movimento dell'oggetto per evitare lo
sfilamento vi troverete ad assumere una
posizione a collo allungato verso l'alto
che trovereste scomoda dopo un po'. La
cuffia è leggera e non stanca chi la in¬
dossa, nemmeno se segue (altro com¬
portamento istintivo di cui chi progetta
cuffie deve tenere presente l'esistenza)
con il capo il ritmo della musica e quindi
il bilanciamento dei pesi diviene indiffe¬
rente; per la cronaca quello della HS1 è
94
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Planlronics Acouslics HS1
corretto e lo potreste verificare chiuden¬
do una mano a pugno ed "indossando¬
la" su di essa tenendo allineati mano,
polso ed avambraccio, e quindi ruotare il
polso con il gomito poggiato su una su¬
perficie stabile, verificando che una ven¬
tina di rotazioni non lo affatichino.
Questa prova, empirica ai limiti
dell'artistico, ha pur tuttavia una minima
validità, visto che il polso lavora in linea
e soffrirebbe solo oscillazioni fuori
dall'asse di rotazione. In sostanza se
con questa prova la cuffia tende a scap¬
pare è poco bilanciata.
L'oggetto non stringe, sensazione
confermata dopo un intero CD audio da
una settantina di minuti.
Abbiamo passato la "fase strumenta¬
le" con la sufficienza piena. Ci piace?
L'oggetto è sobrio nella colorazione
blu medio e nell’accessoristica nera con
sole due eccezioni dovute ad un coper-
chietto blu scuro con sola funzione di
guarnizione del microfono e della stri¬
scia plastica di sospensione in un brutto
magenta che fortunatamente sparisce
tra i capelli (per i calvi, pazienza).
Il design è piuttosto compassato e
non presenta vezzi tranne un'inutile se¬
quenza di righette centrosimmetriche
che vanno a combaciare quando posizio¬
niamo il microfono davanti alla bocca.
Malgrado la funzione 'multimediale' Il
cavo è unico e termina in due cavetti so¬
lo negli ultimi venti centimetri per finire
in due spinotti rosa e nero dalla colora¬
zione muta sulla funzione del rispettivo
jack; comunque, rosa microfono e nero
cuffia.
Il cavo e molto lungo avendo proba¬
bilmente in mente l'uso con computer
da pavimento ma ha il satellite con la
regolazione (reostato) del volume ed
esclusione del microfono (interruttore)
alla giusta altezza. Una clip da zaino
combinata con una pinzetta a coccodril¬
lo è pronta a rivelarsi in tutta la sua inu¬
tilità ma è fortunatamente amovibile e
dovrebbe consentirvi di bloccare dove
volete il comando remoto appena de¬
scritto.
Il filo sembra di buona consistenza,
non è lucido come quelli scarsi ma non
presenta fastidiosi grip addosso né sem¬
bra aver risentito del confezionamento
m spira ad otto, srotolandosi solo legger¬
mente ondulato ma non tendendo ad
assumere fastidiose sagome.
I diffusori sono su due piatti separati
e basculanti rispetto alla cuffia. Neri.
Ci piace abbastanza, ha un aspetto
troppo "plasticoso" ma non è fragile e
l’accoppiamento dei materiali è buono. Il
microfono è un po' troppo grande e la
sua asta non sufficientemente lunga per
i barbuti che si vedono continuamente
solleticare, oltre a risultare questo solle¬
tico come frusci! di sottofondo.
Non guardarmi
non ti sento
Allora siamo all'inizio!
Sentiamo un po’ di radio (= chiacchie¬
re), un bel CD audio (= musica) e gio¬
chiamo con un gioco arcade, dove gli ef¬
fetti d'ambiente do¬
vrebbero essere valu¬
tabili. Se per provare
il microfono non ho
chattato, non l’ho mai
fatto sinora e non co¬
mincio certo oggi.
Anzi il microfono lo
proviamo registrando
la nostra voce e ria¬
scoltandola con la
stessa cuffia: risulta¬
to, un po' cupa la vo¬
ce, contenuto il fru¬
scio, i fischi non man¬
dano facilmente il mi¬
crofono in auto-redu¬
ce della sensibilità.
La radio si ascolta
con piacere, la voce è
chiara, non presenta
particolari variazioni se si incontrano voci
note, scopriamo perfino piacevolmente
che alcune sigle sono stereo ma non lo
si era apprezzato. Per l'ascolto vocale la
cuffia si rivela buona,
Per l'audio ho scelto un CD di Pat
Metheny, "Imaginary Day", che oltre ad
essere uno dei più curati in arrangia¬
mento. ha uno spettro artistico che va
dal pop all'heavy interpretata con la fre¬
quenza da telefonino delle dita dell'arti¬
sta.
Ovviamente il volume della cuffia al
massimo e le regolazioni solo dalla sor¬
gente.
Con questo la cuffia si è comportata
meglio di quanto immaginassimo, reg¬
gendo benissimo il confronto con un ge¬
nere difficile e rivelando solo una certa
piattezza nei pezzi con molti strumenti
ed un'omogeneizzazione eccessiva delle
frequenze medie, compensata però da
una resa eccellente sui bassi e con per¬
dite di definizione relative sugli acuti; so¬
lo alcuni di questi ultimi si sono trasfor¬
mati in beep.
Comunque un ottimo oggetto qualitati¬
vamente migliore nella resa sonora di
quanto si fosse immaginato guardandolo.
L'ultima impressione, il gioco, confer¬
ma che la rappresentazione 3D (voluta-
mente prevalente rispetto alla gamma in
questo tipo d'intrattenimento) cosi cari¬
caturale viene egregiamente resa dal
prodotto, che invece per sua natura ten¬
derebbe a riprodurre malamente (il sur¬
round si basa sulla diversa disposizione
delle sorgenti sonore e per quanto pos¬
sa essere emulato con i ritardi su un si¬
stema a due diffusori come una cuffia, è
quello che meno si presta a questa ri¬
produzione).
Niente di hi-fi, per carità, ma se ci
passate il gioco ci-fi (ci fai) un sacco di
cose sempre con una buona qualità.
Finita la prova ho rimesso il CD e l’ho
riascoltato più volte prestando attenzio¬
ne ai vari strumenti, un gioco che mi di¬
vertiva da bambino con la cuffia da ven¬
toso chili data in dotazione col giradischi
della Selezione, con i suoi bei sette ma-
nopolom davanti e che ha caratterizzato
l'infanzia o l'adolescenza di molti di noi.
Noi non l'avevamo, in realtà, era l'attra¬
zione principale di casa di zio.
La compro?
Il prezzo non è da gioco, non è da
chat (per la quale va bene anche una
cuffia da Walkman da diecimila, anche
come microfono), è da hi-fi di basso pro¬
filo.
La resa è ottima nel gioco e
nell'ascolto del parlato, e sorprendente
nell'ascolto musicale, dove però il mi¬
crofono non serve e men che mai il vo¬
lume sulle cuffie.
Potrebbe interessare coloro che fan¬
no uso intensivo della voce per la rela¬
zione col computer (pensiamo anche a
persone con limiti motori) e vogliono go¬
dere di un'ottima musica.
Ammettiamo tuttavia eccessivo il
prezzo del prodotto, che per quello che
costa ha troppi concorrenti specializzati
nelle sue singole caratteristiche. ^
95
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
OverView
di Raffaello De Masi
KEN!
AVM KEN!
Quante volte ci è capitato di guardare
un treno semivuoto passare e pensare
alle risorse sprecate che questo porta
con sé. Quante volte guardiamo con
raccapriccio il buffet di un ricevimento
pensando a quanta grazia di Dio buttata
nella spazzatura, quante volte girelliamo
in Internet e pensiamo che la nostra
connessione potrebbe essere sfruttata
agevolmente, nei nostri momenti di inu-
AVM KEN!
Produttore
AVM CompuierSysleme
Vertnebs GMBH & Co, KG
ALT-Moablt 95
D-l 0559 Berlin
Distributore
Sidin Srl
Via Orbetello 48
10149 Torino
Tel. 800.709212
Prezzo al pubblico (IVA esclusa)
I AVM KEN! Lit 400.000
tilizzo, da qualche altro
utente, magari facente
parte del nostro stes¬
so ufficio?
E , per questo ulti¬
mo esempio, non sa¬
rebbe ancora di più
giustificata la consi¬
derazione se abbia¬
mo a disposizione
una brillante con¬
nessione ISDN?
Immaginiamo un
[ network, con una
serie di computer
tutti abbisognanti
di collegamento a
Internet. Come
L fare? Adottare la
soluzione di un
router, costosa
e impegnativa,
o cercare di
per
quanto è pos-
’ sitile una sola
connessione di¬
retta, facendoci "ospitare" dal
PC che incorpora la scheda ISDN?
KEN! è la soluzione a questo proble¬
ma, soluzione diretta, economica (senza
costi aggiuntivi, per intenderci, anzi ri¬
sparmiando su quelli di connessione),
"intelligente". Soluzione rappresentata
dal farci "ospitare" dal PC che ha la
connessione diretta, sfruttando la sua
connessione a Internet. Semplice, non
vi pare?
KEN!
tutti per uno,
uno per tutti!
L'accesso a Internet attraverso
ISDN, specie ora che la Telecom sta
mettendo a disposizione tale tipo di col-
legamento a un costo praticamente vir¬
tuale, sta diventando sempre più impor¬
tante per le piccole compagnie. E l'ave¬
re a disposizione, su una workstation ,
tale tipo di collegamento rappresenta
un immenso passo in avanti grazie alle
caratteristiche di elevata velocità, eccel¬
lente qualità, affidabilità di questo tipo
di collegamento diretto rispetto a un
tradizionale PSTN.
Attraverso KEN! AVM ha reso possi¬
bile collegare i computer di un network,
non importa quanto grande esso sia, a
Internet attraverso ISDN in modo sem¬
plice ed economico, senza, per buona
giunta, richiedere all'utente alcuna co¬
noscenza tecnica né particolari installa¬
zioni. Solo l'inserimento della scheda
ISDN, la creazione di uno script di logm,
la configurazione del network, e il gioco
è fatto!
Attraverso un solo controller ISDN ,
come, ad esempio la scheda FritzICard
utilizzata per il test o un controller AVM
B1, KEN! mette a disposizione tutti i
servizi ISDN (fax, terminale dati, colle¬
gamento Internet, segreteria telefonica
e servizi minori) a tutti i componenti del
network, consentendo l'accesso da par¬
te di tutti i compo¬
«NI Vatoon1Q21519»»24
Data *104000 17 «9
Sifp
«W
w.
■/ini'
Or.
Atbva
t/MMUnSaram
Or
Acirva
■Si (ni w
Or
Adiva
»T«NI<MIPS..»
D*»d*a)ad
✓ «NI POP! S«N»
Deacftvafad
■S «NI PSON S«v»
Or
Ad** WaAnii 3129
•S «NI SOCIS S«v«
0*.
Attiva toc**»)» 1090
3«NIDHCP S..»
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V «ENI DNS
Dead* afed
•S «NI ISDN CcmacON.
0»
a d*a camadiaitoiraainaia<'*-0»**«t*t*i'*«J «i004$30»ìe4330
</ «NI IW«.« ISCHI
or
Ad** iPaMaii 132 168 113 66 lecewad »io»n in*— i p<ov*J"
l/RENI PPPov» ISDN
0«
Ad** DNS lavati 1921£8113 8 and0000iece**d tic** Infame* pn/<«1et
V DNS r ito (dame*
0»
Ad** tt&A* *o 192 168114 2S2 to awn de iftom 192 166113 7
✓ SUTPIN. IN»
Daactomd
V POP? Servai orbine.
Dead* a* ed
«/P*GA Satvainctol*
Deaewefed
il
C'tmyou, ISDN wa CAP S»*kw 0« trimt « 0« and DtACTfVATEO
Fa lutto) riomaOon iato io «ha awn* |«f Ni Spetto » E vanii)
nenti, alla stessa li¬
nea. Ogni compu¬
ter. in altre parole,
funzionerà come
se avesse un suo
controller ISDN in¬
serito.
Giusto per citare
e tenere a mente i
principali servizi
che tale combina¬
zione di software
(KEN!) e hardware
(Scheda Fritz! o al-
/ servizi resi disponibili
da Ken ai componenti
del network.
96
MCmlcrocomputer n. 211 - novembre 2000
KEN!
ISDN and Internet for Small Networks
AVM KEN!
^ CAPI Senesi
*
WdcomloKD#
st-ssaa
ftxfedtaOTte-
A&i
^ Covi
tro controller) rendono 139 s ‘*“*
disponibili, eccoli di se¬
guito presentati:
Fritzldata: consente
di trasferire file e di
configurare il computer
come guest per accet¬
tare file proveniente da
altre destinazioni, I di¬
ritti di accesso, inoltre,
possono essere stabili¬
ti per ogni utente individualmente, e il
protocollo di compressione V.24 bis
può essere usato da ambedue i capi
della connessione per la relativa ottimiz¬
zazione
Fritzlfax software: ricezione e invio di
fax direttamente da un'applicazione alla
velocità di 14.400 bps, in accordo allo
standard fax "Gruppo 3". E' possibile ri¬
cevere fax e utilizzare Fritz!Fax come
polling server , o come sistema per il
forward e il redirecting
FritzIFon calls: si tratta di un sistema
facilitato di chiamata telefonica attraver¬
so il computer, purché dotato di scheda
audio adatta La scheda e il software
permettono anche la chiamata a tre!
FritzIVox: trasforma il computer in
una perfetta segreteria telefonica, con
possibilità di selezione di risposte in ba¬
se alle esigenze orarie e su riconosci¬
mento del chiamante. E' possibile inter¬
facciare i servizi di FritzIVox e FritzIFon
, cosi da reinstradare una chiamata te¬
lefonica al servizio di segreteria e vice¬
versa
Infine Fritz! incor¬
pora un information
manager, capace di
gestire informazioni
comuni ai diversi
moduli, e disponibi¬
le congiuntamente
e concorrentemen¬
te per tutti i moduli
finora descritti.
Ancora, ogni Ken
user può accedere,
come già detto di¬
verse volte, a Inter-
net, ma la cosa piu
interessante è che
ogni utente gestirà,
attraverso il suo
Client di posta preferito, la propria corri¬
spondenza, senza alcuna interferenza e
senza possibilità di scambio o di reci¬
proca lettura. In altre parole, ognuno
con la sua connessione
Una serie di servizi
Quanto finora descritto è la serie di
prodotti concorrenti nella struttura prin-
Si
sXSON
UNI «Min»
DwgnlataoralMl
ISONIanjMon
I diversi ambienti
di KEN tutti egual¬
mente condivisibili
dai membri della
rete locale
“T
3J3|>£n-
s
‘Zi
bdB swd
KEN!
Ih* Sotv» ^ «gannì 9
9SP1 Accanp
•rtaffdrtv Storpi
■hrM
l «t* tutto toidduk
Parlare di più di
questo prodotto è pra¬
ticamente inutile. Seb¬
bene il manuale sia
ben realizzato e di ol¬
tre un centinaio di pa¬
gine, dilungarci in que¬
sta, che è una presen¬
tazione del prodotto,
non avrebbe alcun
senso. Se si deve pro¬
prio esprimere un giu¬
dizio su questo prodot¬
to, credo che il più lu¬
singhiero sia "traspa-
cipale del pacchetto, che è il KEN! Ser¬
vice. Si tratta di una vera e propria cen¬
trale di servizi, disponibile attraverso il
network per chiunque ne abbia diritto (il
pacchetto contiene il numero di licenze
necessario per i componenti della rete
stessa) . Una volta installato, questo
centro servizi diviene la centrale postale
e telefonica della rete locale, cosi da
rappresentare il punto d'uscita e di en¬
trata del traffico del network verso
l'esterno.
E
KEN!
ISDN and Inlernet (or Small Networks
Ito Wìcand tol j«u •> Mflng UN»
Hm UN' mtv«m c«n b* or o« »td
Un tw U*on» TtaT la tmxm, t» al Ito Wuad
«I rwl be *qu tovv* •» Urf omgt o» Ito Wc«d b* cfcirg
•wTnrfTbi
To4*c«d4n~.M«n 0 i a- Ito Wud b, dkto«g Xmc*
Il wizard disponibile in
linea, che facilità anco¬
ra di più le fasi di con¬
figurazione
KEN!
CAPI Services
ttW -CAPI Sotck- •» SOM •
btMdkaVniMcavM'intan
ISONrafcsMre
P *W«-CAP15«V»,-
rente". In altre parole , dopo l'installa¬
zione. ogni macchina avrà il suo bravo
collegamento telefonico-fax-dati-lnter-
net con l'esterno, pur usando una sola
scheda.
Occorreva poi provare sul campo la
qualità del servizio; lo abbiamo fatto con
il nostro modesto network casalingo di
2 PC, cui abbiamo aggiunto per l'occa¬
sione un portatile.
Viaggiando tutti e
tre su Internet (uti¬
lizzando un solo ca¬
nale), la perdita di
efficienza non è
stata apprezzabile,
e perfino scarican¬
do file in FTP da
Tucows non abbia¬
mo rilevato alcun
rallentamento (ov¬
viamente ripartendo
i 64k di flusso tra le
tre macchine!) E
questo, consideran¬
do che si tratta pur
sempre di un colle¬
gamento condiviso
da un network, è
già un bel risultato!
E
■ ft Ito notoafc *o Ih* * c«n
A wwd-l-fRlTScp^to.
< intatto | &vato » | Arnia |
MS
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
97
GEE9 Windows 'le
di Aldo Ascenti
Windows Millennium Edition
Un PC sempre più comodo
Dopo quasi vent'anni di sistemi ope¬
rativi Microsoft, che si susseguono a di¬
stanza di due o tre anni, siamo abituati
a distinguere tra grandi svolte e piccole
correzioni di rotta.
La Millennium Edition, com'è stata
denominata, senza troppa fantasia, la
nuova release, appartiene a questa se¬
conda categoria. Le innovazioni che in¬
troduce sono la conseguenza da un lato
delle attuali tendenze del mercato dei
PC domestici, che cambia nelle esigen¬
ze degli utenti e nella multiforme evolu¬
zione delle tecnologie, e dall'altro della
politica Microsoft che vuole l'unificazio¬
ne delle sue due linee di sviluppo di si¬
stemi operativi: quella consumer e quel¬
la professionale, ora rappresentata da
Windows 2000.
Come già avvenuto con l'erede di
NT, anche in questo caso il motto degli
sviluppatori è stato "semplificare e inte¬
grare" Si ritroveranno, cosi, tra le fun¬
zioni del nuovo sistema operativo molte
caratteristiche che prima si ottenevano
solo con programmi di utilità aggiuntivi.
Un esempio per tutti è costituito
dall'integrazione di algoritmi di com¬
pressione e decompressione dei singoli
file, realizzato attraverso la creazione di
cartelle compresse semplicissime da
gestire e perfettamente coerenti con
l'interfaccia.
Per il resto il nuovo sistema si disco¬
sta poco dalle ultime edizioni di Win¬
dows 98, rispetto al quale, però, si ma¬
nifesta con un'apparenza più ordinata,
eliminando quell'impressione di mine¬
strone composto da molte parti piu o
meno slegate tra loro.
Si accentuano, com'è ovvio, le affi¬
nità con Windows 2000, soprattutto
nell'aspetto del desktop, ed il sistema
si arricchisce di strumenti per la connet¬
tività avanzata di periferiche di acquisi¬
zione digitale, PDA e computer palmari,
oltre ad un'ulteriore semplificazione dei
meccanismi di gestione delle reti dome¬
stiche.
Nulla di sconvolgente, quindi, a parte
un paio di grosse novità che non salta-
98
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Windows FK? @9
Con MediaPlayer 7 0 lutti i file multimediali posso
no essere letti e archiviati da un unico strumento
no subito all'occhio. La prima è che il si¬
stema è diventato meno attaccabile da
software poco aggiornato, grazie a
meccanismi che impediscono la sosti¬
tuzione dei file di sistema con versioni
più vecchie o prive di certificazione Mi¬
crosoft. La seconda è che dopo anni di
onorato servizio se n’è andato del tutto
il vecchio MS-DOS, che sparisce dalle
fasi di boot e rimane solo come prompt
in modalità virtuale.
Se ne va, cosi, un pezzo di storia
dell'Informatica, ma non conviene rattri¬
starsi: nella maggior parte dei sistemi la
sua dipartita non avrà altra conseguen¬
za che qualche secondo in meno di at¬
tesa ad ogni startup.
Un’interfaccia
alla moda
La diffusione dei sistemi operativi
Microsoft è tale che il loro aspetto, i
suoni e i colori che ritroviamo ogni gior¬
no davanti al computer diventano, in
qualche modo, parte del costume, del
gusto della nostra epoca. Viceversa,
l'uscita di una nuova release è sicura¬
mente influenzata, almeno negli aspetti
più appariscenti, dalle tendenze e dalle
aspettative del momento.
Cosi il nuovo Windows si presenta
con una veste, a nostro avviso, più so¬
bria ed elegante delle versioni che lo
hanno preceduto (ricordate l'uscita di
Windows 95 con il pacchetto Plus!, tut¬
to pieno di animazioni ed effetti specia¬
li?). Le icone sono quelle stilizzate di
Windows 2000, mentre il menù "Start"
cambia solo per l'adozione degli smart
menù (adattano le voci visualizzate alle
abitudini dell'utente) come nell'ultima
versione del pacchetto Office
Esplora risorse non è più un pro¬
gramma specifico, bensì soltanto un
I meno esperti trarranno
grande vantaggio dagli
innumerevoli fumetti e
riquadri di spiegazione
che compaiono qua e là.
disseminati per l'inter¬
faccia Naturalmente si
tratta di una funzione fa¬
cilmente disattivabile
Fine della sessione di lavoio
«OH
m
Scegkwo una date legnanti opocn
Iamena la temone e aliava I lutarne m modo tela
da coniente rinominone deTeèmeni a»!» ionia
fòchi
0K
Annulla
La dialog box di chiusura è coerente con quella di
Windows 2000, come molti altri elementi dell'in¬
terfaccia
modo di visualizzare i contenuti di una
cartella, mostrando sulla sinistra l'albe¬
ro delle risorse. Vi si potrà accedere
cliccando su un apposito pulsante nella
barra degli strumenti di una qualsiasi
cartella aperta. In linea con Windows
2000 anche il nuovo comando "trova",
eia semplificata
con cui cercare fi¬
le, contatti, com¬
puter o attivare la
pagina HTML che
permette l'uso dei
principali motori di
ricerca sul Web
per dare la caccia alle risorse desidera¬
te. Tra le piccole comodità del nuovo
meccanismo di ricerca segnaliamo la
possibilità, a lungo desiderata, di aprire
con un clic del mouse la cartella di origi¬
ne di un elemento trovato, rendendo
più semplici operazioni di copia o spo¬
stamento.
Altre quasi-novità si incontrano cer¬
cando la cartella "immagini" dentro
"documenti", che ora mostra i file gra¬
fici (sono supportati quasi tutti i formati
più diffusi) come thumbnails che ne
rappresentano il contenuto. Da qui è
possibile vederli singolarmente come
anteprima, eventualmente applicando
zoom e rotazioni, o avviare una presen¬
tazione a tutto schermo che scorre le
immagini presenti nella cartella, ren¬
dendo, di fatto, superfluo procurarsi un
software di visualizzazione e archivia¬
zione.
accessibile dalla toolbar delle cartelle.
Cuccandoci sopra si apre un’interfac-
^ Cwea IJ«i o («tri*
|aUtaa*„.votane Ol
Altra importantissima novità è legata
all'interfaccia di gestione delle associa¬
zioni tra tipi di file e
relativi eseguibili:
dai tempi di Win¬
dows 95 per poter
maneggiare questa
caratteristica era
spesso necessario
operare diretta-
mente sul registro
di configurazione, a
causa di una proce¬
dura di gestione
tutt'altro che sem¬
plice e senza errori.
Ora, finalmente,
t 't>«o—.Itata
Citta.
Citta.
Cercare file, contatti o
informazioni, in locale o
in Internet, non è mai
stato cosi facile.
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
99
Windows
r- M gs&
in linea e supporto tecnico
uttftoe Oi B«ninno <onft*ur«*»o«* di inuma por annullar* I* modifichi apportata noi computar
cambiare queste associazioni è alla por¬
tata di tutti: basta scegliere "opzioni"
dal menù "strumenti" di ogni cartella
per visualizzare i tipi di file registrati (in
ordine alfabetico!) e operare le modifi¬
che desiderate. Si potranno cambiare le
associazioni anche visualizzando le pro¬
prietà di un documento e facendo clic
su un apposito pulsante.
Complessivamente Windows Millen¬
nium Edition è molto più facile da confi¬
gurare dei suoi predecessori basati sul
kernel di Windows
II nuovo help è più chia¬
ro. leggibile e completo
Molte voci conducono
all Help Center sul Web.
dove reperire le infor¬
mazioni più aggiornate
La cartella 'immagini " 6
il luogo m cui il sistema
consiglia di posizionare i
nostri file grafici Gli og¬
getti in essa contenuti
appariranno come
thumbnails di facile rico¬
noscimento
95. Nei suoi mean¬
dri sono stati ag¬
giunti decine di
nuovi wizard per
accedere in modo
semplice anche al¬
le più complesse
caratteristiche del
SO.
Inoltre, molti
tool e utilità di si¬
stema sono stati ri¬
visti e aggiornati,
come ScanDisk e
Defrag che ora
supportano dischi
di dimensioni supe¬
riori
Bollo delle rtupfcci/ioni e menu di avvio II EJ
SmW AvanMI*
Menjdi
fe
rrm -
E ponfcfe
P*i onoknae t menu ó
ovvio «giungendo 0
"muovendo oggetti
|
Bmuo*. |
**«*■• |
n
P« «movete • record ó
ÓOGjrmii. program e Mb
KXftm Cjncab
L_ .1
M d ma t (Ma Una WAe Kftcmjn
-3
0 Visual zzò dncometpone
0 Vnuatoa E top*
□ V.uataa PWM
-1
«
Un aiuto
davvero efficace
Il nuovo help è più chiaro completo e
semplice: racchiude in una sola fine¬
stra, impostata come una pagina Web,
ricerca, sommario, riferimenti e conte¬
nuti. In verità quanto appare in locale
non è che una porzione di una struttura
più ampia, denominata Help Center,
che trova in Internet una naturale
estensione, senza soluzione di conti¬
nuità. Qui si potranno trovare aggiunte
dell'ultimo minuto, informazioni curate
da terze parti sul funzionamento delle
periferiche e. se necessario, inviare ri¬
chieste specifiche al supporto tecnico.
Un unico luogo, dunque tra casa e
Internet dove trovare tutto il necessario
per ottenere il massimo dal nuovo SO.
Infine, non mancano le procedure
guidate, che conducono alla risoluzione
di un problema attraverso sequenze di
domande poste all’utente
Cosa fare senza il DOS
Come abbiamo già accennato il vec¬
chio DOS è andato in pensione Win¬
dows ME si avvia direttamente in mo¬
dalità grafica, e tutto ciò che si può fare
è scegliere di partire in modalità provvi¬
soria o con conferma passo passo te¬
nendo premuto CTRL durante il riawio.
Che fine hanno fatto, dunque, le va¬
riabili d'ambiente e le tabelle codici ne¬
cessarie all'esecuzione dei vecchi pro¬
grammi?
La questione, beninteso, è solo per
nostalgici e collezionisti: nessuno oggi
avrebbe motivi razionali per mettere in
piedi una macchina con ME per farci gi¬
rare antichi applicativi in modo carattere.
In Windows ME ogni cosa può essere personaliz¬
zata con semplicità
Comunque, non tutto è perduto, vi¬
sto che l'utility "msconfig" è stata ag¬
giornata per gestire, oltre ai pur vecchi
Win ini e System.ini anche le variabili
d'ambiente.
Più interessante è la possibilità, con
la medesima utility, di escludere dall'av¬
vio uno o più driver VxD statici, aiutan¬
do a isolare eventuali problemi partico¬
larmente spinosi.
Anche il pif edi¬
tor non c'è più,
ma le impostazioni
di esecuzione per i
programmi DOS
possono essere
inserite diretta-
mente nella fine¬
stra di dialogo
"proprietà" di cia¬
scun eseguibile.
Rimane possibi-
All'interno di una qual¬
siasi cartella può appari¬
re la ramificazione delle
risorse, consentendo ri¬
cerche e spostamenti
più rapidi
100
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
Piopuctà bcck asl
Windows W\r «Aia
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jbec» ò’J
TpoòNe Tte awfc/vwteoV/ndowi Meda
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D (Tensioni 400 KB |491 520 b»
Ili osco
Data cignone poved 26 tettar*»'
Ulima modica gioveò 8 pugno 20
Uleno accesso Ogp 3 oftctue 2000
portamenti di molti utenti, anche su
computer da lavoro, rasentano l'inco¬
scienza, e non è
U«J
«abiti
r sot. Min. r
La gestione delle asso¬
ciazioni tra documenti
ed eseguibili e molto mi¬
gliorata Ora è possibile
cambiare direttamente
dalla finestra proprietà di
un documento qualsiasi
le, nei casi più disperati, effettuare il
boot da un dischetto MS-DOS, sempre
che il vostro PC disponga ancora del re¬
lativo lettore di floppy.
E se, malgrado questo, l'assenza del
vecchio sistema rimane per voi un osta¬
colo insormontabile vuol dire che vi tro¬
vate nel decennio sbagliato,
Sicurezza e stabilità
Se non avete mai rinunciato ad in¬
stallare un programma per timore di far
danno alla stabilità del vostro sistema,
probabilmente le prestazioni del vostro
computer sono ormai irrimediabilmente
compromesse. In effetti, da sempre i
peggiori nemici di Windows sono i pro¬
grammi che non rispettano le regole.
D'altronde il mestiere del programma¬
tore sarebbe davvero difficile se anche
per realizzare, che so, un solitario con
le carte in Visual Basic fosse necessa¬
rio studiarsi alla
perfezione tutte le
cose che il vostro
software non deve
fare per non dan-
neggiare il più deli- *«—
cato sistema ope¬
rativo del mondo.
Detto questo è pu¬
re vero che i com-
raro vedere sullo
stesso hard disk
più strumenti che
svolgono analoghe
funzioni, sharewa¬
re scaduti che
mendicano regi¬
strazioni, e pro¬
grammi il cui ulti¬
mo impiego risale
a cinque anni fa.
Con Windows
Millennium Edition
si è cercato di por¬
re rimedio a que¬
sto genere di pro¬
blemi lavorando su
più fronti. Dal pun¬
to di vista
dell'utente è stata
integrata nel sistema un'efficace utility
di ripristino delle configurazioni prece¬
denti, simile a quanto già realizzato da
terze parti, come Acer con la sua Time
Machine.
Sarà quindi possibile creare specifici
punti di ripristino, magari prima di un'in¬
stallazione a rischio, e recuperare il si¬
stema in caso di problemi, oppure affi¬
darsi alla pianificazione di punti a inter¬
valli regolari. Altri punti potranno essere
inseriti dai programmi di installazione di
nuovi pacchetti software o dal sistema
operativo stesso.
La procedura è semplicissima: basta
selezionare su un calendario una delle
date in cui è stato aggiunto un punto e
avviare l'operazione, che potrà anche
essere annullata, Gli unici elementi non
coinvolti nel processo di recupero sono
quelli inseriti nella cartella documenti e
quelli chiaramente individuabili come
prodotti dall'utente (come ad esempio i
file con estensione doc e xls). Il punto
^ni«j
Wrvr» | FtoVA
é rarm di in tmtbtt tf ertami* p* •
mi Ime de ui d e
La gestione dell'avvio, in
mancanza del config.sys
e dell'autoexec.bat è ora
affidata esclusivamente
all’utility msconlig, in cui
si potranno impostare le
variabili d'ambiente e
perfino disattivere i VxD
statici
Spanto il pii editor, la configurazione dei program¬
mi DOS avviene ora dalla finestra di dialogo "pro¬
prietà',
critico di questo procedimento è l'asse¬
gnazione dello spazio per i file da ripri¬
stinare. La dimensione minima su disco
da assegnare alla funzione è 200 MB,
ma le richieste possono crescere a di¬
smisura con l'aumentare dei punti di ri¬
pristino.
Inoltre, per prevenire le disattenzioni
degli utenti sono stati resi invisibili e
inaccessibili (a meno di non farli appari¬
re volontariamente) tutti i luoghi e gli
elementi in cui è meglio non mettere le
mani, rendendo II sistema a prova di
neofita.
Dal lato del sistema, invece, è diven¬
tato impossibile per le applicazioni so¬
stituire quell'ottantina di file critici che
costituiscono il nucleo fondamentale di
Windows. Gli aggiornamenti potranno
venire solo con elementi certificati e re¬
canti una data più recente di quelli in
uso. Questo meccanismo è identificato
con la sigla SFP (System File Protec-
tion) e dovrebbe arginare i pericoli più
gravi.
E' partito, inoltre, un programma di
certificazione dei driver, frutto del lavo¬
ro svolto dal Windows Development
Team e da molti produttori di hardware.
L'uso esclusivo di driver certificati por¬
terà, secondo i tecnici Microsoft, ad un
notevole aumento della stabilità del si¬
stema. C'è solo da sperare che il pro¬
gramma di certificazione non avvantag¬
gi nessuno a scapito di altri e consenta
un rapido adeguamento di tutti i produt¬
tori di hardware alle specifiche richie¬
ste.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
101
«ffl» Windows ile
La connettività del nuovo
Millennium
Con ME comunicazioni più facili e sfruttabili,
dentro e fuori le mura domestiche
Se le strutture, l'hardware e il
software per trarre il massimo dalle
nuove vie di comunicazione ci sono
da tempo, è altrettanto vero che,
specie in Italia e in ambiti non pro¬
fessionali, i vantaggi di Internet e
delle connessioni tra strumenti
elettronici in genere non sono an¬
cora ben chiari, o appaiono troppo
complicati o costosi da ottenere.
A fare qualche passo verso quel¬
la che potremmo definire "alfabe¬
tizzazione telematica” concorre an¬
che Windows ME, che mette a di¬
sposizione dei suoi utenti strumenti
in grado di sfruttare con semplicità
quanto di meglio possono offrire In¬
ternet e le tecnologie di rete.
Aggiornamenti
automatici
L'AutoUpdate, già presente nel¬
le edizioni precedenti, è in grado di
operare in modo trasparente, tra¬
sferendo gli aggiornamenti nei mo¬
menti di inattività della connessio¬
ne a Internet e notificando all'uten¬
te quando un pacchetto è pronto
per l'installazione. Tra l'altro, il mec¬
canismo di scaricamento degli ag¬
giornamenti consente di interrom¬
pere e riprendere piu volte il pro¬
cesso senza perdita di dati, cosi si
potranno scaricare anche file di di¬
mensioni notevoli a più riprese,
senza mai intasare la larghezza di
banda del collegamento Chi desi¬
derasse effettuare gli aggiorna¬
menti manualmente, potrà comun¬
que disabilitare la funzione dal pan¬
nello di controllo o richiedere che
venga notificato anche lo scarica¬
mento.
La funzione di AutoUpdate permeile di scancare automaticamen¬
te gli aggiornamenti mentre si è connessi ad Internet, in modo
trasparente e senza manifesti rallentamenti al collegamento
0vatUE»ca4«>»J>Mlalac*al(»cc*i»><i»ubacnt P« ortnjmt
Il 110— * I wt
1 fràv1 *" a *
Tra le nuove utility legate ad Internet, con MSN Messenger Ser¬
vice si potranno scambiare messaggi immediati con altn utenti
iscntv al sevizio
Internet più
divertente
ME si rivela una miniera di idee
per sfruttare in modi sempre nuovi
la Rete delle Reti.
Si potranno sfidare avversari
sempre nuovi a Dama. Blackgam-
mon o Spades tramite l'accesso a
MSN Gaming Zone: basterà avvia¬
re uno di questi giochi, forniti in¬
sieme ai più classici Pmball,
Hearts e Minehunt (sostituito con
un più politicamente corretto "Pra¬
to Fiorito”), per avviare la ricerca
di altri giocatori disponibili. Dopo
pochi secondi ecco un misterioso
avversario, quasi sempre molto
più allenato, pronto a raccogliere il
guanto di sfida attraverso migliaia
di chilometri di cavi telefonici. E se
è un trucco e si tratta solo di un
banale algoritmo di IA, beh, è mol¬
to ben riuscito.
Il supporto per i giochi via rete
non si limita a questo: con Direct-
Play Voice si potranno lanciare veri
improperi agli avversari, e la nostra
voce, seppure alterata dallo spirito
competitivo, viaggerà insieme ai
dati, larghezza di banda permetten¬
do.
Ma non è tutto, i miglioramenti
a Net Meeting consentono, più co¬
modamente che in passato, la vi¬
deo conferenza e l'Internet phone,
mentre con MSN Messenger Ser¬
vice si potranno scegliere degli in¬
terlocutori sulla rete per chat e
messaggi in tempo reale.
Naturalmente Win ME integra
Internet Explorer 5.5 e Media-
Player 7. Il primo, tra l'altro, con¬
sente il salvataggio di pagine Web
complete come file unici, mentre il
102
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Windows He ISS
MHIcnmum
Ectltion
Chiunque possegga due
o più computer ha pensato,
almeno una volta, di metterli
in rete per condividerne le
risorse. Windows ME è de¬
dicato a tutti quelli che han¬
no rinunciato per paura di
scontrarsi con difficoltà tecniche e
conflitti.
La soluzione Microsoft per le reti
domestiche si basa su tre fondamen¬
tali migliorie, giunte al massimo svi¬
luppo con Win ME: la condivisione
della connessione ad Internet, un po¬
tente wizard per la configurazione ul¬
tra semplificata della peer-to-peer ca¬
salinga ed un evoluzione del TCP/IP
integrato,
In realtà la scoperta della possibilità
di mettere efficacemente in rete mol¬
ta ferraglia, rimasta da tempo a pren¬
dere polvere su uno scaffale, comin¬
cia con l'help, che su questo argo¬
mento è così esauriente, chiaro e leg¬
gibile da poter sostituire, per qualche
tempo, i soliti romanzi gialli.
La configurazione guidata di rete, in¬
vece, va usata dopo aver connesso fi¬
sicamente i PC, e permette, con pochi
e semplici passaggi, di sce¬
gliere un identificativo per la murimi.!
macchina da collegare, di in¬
dividuare le risorse da condi¬
videre, eventualmente im¬
postando le password relati¬
ve, e di decidere se il PC in
uso dovrà essere diretta-
mente connesso in Internet
o avvalersi della connessio¬
ne presente su un altro si¬
stema. Il wizard creerà poi
un dischetto per configurare
le macchine che adottano
Win 9x ed il gioco è fatto.
Se tutto va bene, indeci¬
sioni dell'utente a parte, ba¬
stano pochi minuti per com¬
pletare la procedura e co¬
minciare a sfruttare tutti i
vantaggi deU'home net¬
working.
Coorte!mone »
I corrcM«r possono «cedere a Ir
contatta ó «ri alto corro*» dela tele
«erte o ufànate la connetticine
C peufcfe accadete a Interne* da «Mito corre»*»?
r Una cornatatene ad un alio ct»r<<J» dela reto che cornante raccatto dretto al
otovvi» ti nrvUi lrt»nrt PS*>1
ptovxJet d lavo Internet {ISPl
(• Una c o rr)« n one drerta al provd» d t
fiorfaréa
Ho quatto ccmpuret non dtpone d ina cometttne a Internet
« Indetto | Averti > ] Amia
Il wizard di configurazione di una rete domestica è cosi rapido e
semplice da attirare anche i meno esperti.
secondo permette di acqui¬
stare musica attraverso In¬
ternet organizzando anche le
licenze d'uso, di gestire flus¬
si di dati multimediali prove¬
nienti da più fonti, di ascolta¬
re la radio attraverso siti
Web e di trovare i titoli dei
CD audio eseguiti in locale.
L'evoluzione del supporto per
TCP/IP, basata su quanto fatto per
Windows 2000, consente maggiore
rapidità di avvio, più sicurezza, affida¬
bilità ed efficienza nelle connessioni,
oltre a supportare vettori quali l'IEEE
1394 (sempre più standard per le con¬
nessioni a strumenti di acquisizione
digitale), l'HomePNA, che consente di
collegare i PC in rete locale usando le
linee telefoniche
preesistenti, ma
senza interferire
col traffico norma¬
le, ed il PLC
(Power Line Car¬
rier) che funziona
in modo analogo
ma impiega i co¬
muni cavi elettrici
Il supporto per i giochi
via rete è garantito da
nuove funzionalità
Win ME viene distribui¬
to con una sene di
classici con cui sfidare
altre persone connet¬
tendosi a MSN Camìng
Zone
La rete in casa
Nuove
frontiere di
connettività
Windows ME è
pensato per fare
del PC il centro di
smistamento, ela¬
borazione e archi¬
viazione di dati pro¬
venienti dalle fonti
più diverse. Non
stupisce, quindi,
che sia previsto e
facilitato il collega¬
mento di dispositi¬
vi quali macchine
fotografiche, scan¬
ner e videocamere
digitali, molti dei quali già inclusi
nell'elenco dei driver.
In particolare, le periferiche che si
uniformeranno allo standard WIA (Win¬
dows Image Acquisition) consentiran¬
no al sistema di leggere direttamente i
contenuti della loro memoria, come ad
esempio la Compact Flash di una foto¬
camera digitale, e visualizzare, editare
o condividere le informazioni senza
nemmeno doverle trasferire sul PC.
Parlando di connettività avanzata, va
detto che Windows Millenniun Edition
supporta l'Universal Plug and Play, ov¬
vero uno standard che consentirà il
collegamento di una nuova generazio¬
ne di elettrodomestici intelligenti, che
trasformeranno il computer nel cuore
gestionale della casa di domani, così
piena dì elettronica da far impallidire i
più arditi scrittori di fantascienza.
BJcetce di ni a*ro giocatolo Principiante Dama m corso...
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
103
@9 Windows Ifle
Prima e dopo l'upgrade
Vantaggi, svantaggi e prestazioni di Win ME
Per valutare a fondo
l'efficacia e l'efficienza
del nuovo sistema opera¬
tivo Microsoft, lo abbia¬
mo installato su tre mac¬
chine diverse, di età va¬
riabile da due anni a po¬
chi giorni, tutte dotate di
configurazioni piuttosto
complesse e ricche di
periferiche aggiuntive.
Non abbiamo fatto tenta¬
tivi con macchine più
vecchie perché ci è sem¬
brato evidente che Win¬
dows ME non è adatto
ad aggiornare PC molto
datati, non foss'altro per
il costo del pacchetto,
che va dalle 289.000 lire
iva compresa, per la ver¬
sione di aggiornamento
da Win 9x. alle 529 000
lire per quella completa,
destinata a PC senza
Windows. Questo a me¬
no di non usufruire
dell'offerta di lancio che
prevede, per chi decide
di passare esclusivamente da Win 98 a
Win ME entro dicembre, un prezzo
"politico" di 139.000 lire tutto compre¬
so. Comunque sia, anche i requisiti di
sistema scoraggiano l'uso su computer
d’annata; il minimo per far funzionare il
tutto è un Pentiun 150 con 32MB di
RAM, valori da raddoppiare per ottene¬
re buone prestazioni, mentre, per quan¬
to riguarda l’occupazione del disco fis¬
so, un'installazione completa si aggira
intorno ai 400 MB. più altri 200 per il
System Recovery, senza contare le ne¬
cessità del cestino e del file di swap
Senza voler fornire valutazioni quanti¬
tative, eccovi il resoconto delle impres¬
sioni che ne abbiamo ricavato.
Il vecchio,
il nuovo e il difficile
La prima macchina su cui abbiamo
installato Win ME è uno stagionato Ce¬
leron 333, montato su
scheda madre Asus con
64 MB di RAM e la grafi¬
ca affidata ad una Matrox
G200 su AGP
Il setup è stato effet¬
tuato sopra un Win 98
messo in difficoltà da nu¬
merosi programmi instal¬
lati, tra cui un paio di an¬
tivirus ancora in esecu¬
zione all'avvio della pro¬
cedura di upgrade e, co¬
me se non bastasse, il
sistema era connesso in
Intranet attraverso un
server NT.
Dopo l'installazione,
piuttosto lunga (circa 40
minuti) e laboriosa per il
sistema, a causa dei nu¬
merosi riavii, l'aggiorna¬
mento è andato perfetta¬
mente a buon fine, senza
alcuna perdita di dati, col-
legamenti, account Inter¬
net e cosi via.
Durante tutto il setup
è stato necessario ope¬
rare manualmente solo per deci¬
dere se riservare 170 MB al
mantenimento dei vecchi file del
sistema precedente, cosi da po¬
ter tornare sui propri passi se in¬
soddisfatti dei risultati, per im¬
mettere il codice di identificazio¬
ne del prodotto e inserire un
floppy da impiegare come disco
di ripristino.
Dai numerosi benchmark che
abbiamo fatto girare sul sistema,
prima e dopo l'installazione di
ME, non abbiamo riscontrato va¬
riazioni significative nelle presta¬
zioni complessive; il computer è
apparso più scattante in fase di
avvio e di lancio dei programmi e
più lento nella gestione della vi¬
sualizzazione delle finestre e degli
altri elementi grafici.
Se si è scello di manienere i vecchi file di
sistema. Windows ME può essere disin-
stallato come un comune applicativo.
E' tutto in questo CD, reso unico dall'ologramma a colon, il nuovo sistema operativo Micro¬
soft Anche se poi la superficie "olografica " si era già vista con la Second Edition di Win¬
dows 98
Piopoetà • Irulafla/rone dpphcanoni
ln*jfa/Rnjm | Inrf/fca» d Wnlom | Doeod
Pei r*f«Aae iste ruova «fca aw da àteo floppy o
da CO ROM teee^ere IretaAa
te tepjerb aBfcaaon postone estere
a^omahcamrie mone de Wndo*; Sdeaerare
fefdenco facpècaoone che a fenderà t muovei e e
Agoons^/Rmjovt
l 3 DMark 99
1 Adobe Acrobei Readei 3 01
H Adobe Pherfothop 5 5
areazPOPUP
DorwJalazion^^en^F^hoioSfnar^lOOC^^
Elnva dati feruialaaone dWndowi Miervman
Fnd Eiaser & Quei Sfai»
InoaiafdT Personal Edbc«
MadOreon com/3DMart2000
I Matrox PowerOesl 4 24 013 _
104
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Windows" «gpn%
Millennium
Edllion
Windows Millenium Edition
Produttore e distributore:
Microsoft S.p.A.
Centro direzionale S Felice
Via Rivoltana. 13
20090 S. Fellce-Segrate (MI)
Tel 02 70398398
Prezzo liva inclusa)
Windows ME aggiornamento da Win 98 (of¬
ferta valida fino a dicembre) L 139 000
Windows ME aggiornamento da Win 9*
L 289.000
Windows ME per PC senza Windows:
L. 529.000
Il secondo PC usato per la nostra
prova è stato assemblato a partire da
una scheda madre QDI, basata sul chi-
pset Apollo KT-133, e un AMD Athlon
Thunderbird a 700 MHz su Socket A,
La configurazione prevedeva due di¬
schi UDMA-66 a 7200rpm, un lettore
DVD e un masterizzatore. entrambi El-
DE, 128 MB di RAM ed una scheda vi¬
deo AGP basata sul chip TNT di nVidia.
In questo caso l'installazione del SO è
stata effettuata a partire da un hard di¬
sk non formattato.
A tal fine, con la versione completa
di Windows ME viene fornito un floppy
contenente i programmi di supporto ne¬
cessari ad avviare la macchina, ricono¬
scere il lettore CD-ROM ed eseguire il
setup dal CD di installazione.
Dopo l'installazione, al PC sono state
aggiunte gradualmente una scheda di
rete, riconosciuta dal sistema dopo al¬
cuni riavvii ed una vecchia SoundBla¬
ster AWE 64, che ha cominciato a fun¬
zionare regolarmente solo dopo che i
driver forniti con ME sono stati sostitui¬
ti da quelli vecchi per Win 98.
Per il resto il sistema si è rivelato
sufficientemente stabile, andando in
crisi solo quando abbiamo tentato di in¬
stallarvi una enciclopedia multimediale
del '95, che ha provocato un crash irri¬
mediabile, risoltosi al successivo riavvio
senza apparenti conseguenze (anche
l’enciclopedia ha poi funzionato regolar¬
mente).
Unica stranezza: Win ME ha inizial¬
mente disattivato su tutti i dischi l'im¬
postazione "usa DMA" riducendone
drasticamente le prestazioni. Il proble¬
ma è stato risolto riattivando la funzio¬
nalità manualmente.
Il terzo sistema era quello che pre¬
sentava le caratteristiche di maggior
complessità: basato su un Pentium II a
450 MHz e dotato di schede di rete, di
Al temine dell'installazio¬
ne Windows ME si pre¬
senta con una colorata
sequenza animata.
acquisizione video
e di un pericoloso
cocktail di memo¬
rie di massa IDE e
crei
Qui Win ME
non ne ha voluto
sapere di funziona¬
re correttamente,
con una continua
serie di paralisi del
sistema e riavvii,
malgrado l'uso di
driver aggiornati e
la sperimentata si¬
curezza di un cor¬
retto funzionamen¬
to dell'hardware.
Un sistema
troppo completo
Complessivamente, lavorare e gioca¬
re con Windows ME ci è piaciuto. Si
tratta di un sistema che sa mettere a
proprio agio, ricco di ciò che mancava ai
suoi predecessori in termini di versatilità,
razionalità ed efficienza. Gli aiuti agli
utenti meno esperti sono molti, ma pos¬
sono essere disabilitati senza difficoltà
per non dare fastidio a chi ha già una
certa esperienza. Eliminare il DOS è sta¬
to come infrangere un blocco psicologi¬
co, che impediva a Microsoft di rinnova¬
re meccanismi che, malgrado la com¬
plessità raggiunta, facevano ancora bale¬
nare l'immagine di Windows come una
semplice interfaccia grafica posta come
un velo su di un sistema operativo sotto¬
stante vecchio di vent'anni.
Paradossalmente, il maggior difetto
di Windows ME è proprio la sua ricchez¬
za di funzionalità, che lascia sempre me¬
no spazio ai produttori di software con¬
correnti e ci restituisce sistemi operativi
mastodontici ed autosufficienti, limitan¬
do, di fatto, la libertà di scelta. Ad esem¬
pio, ci si potrebbe chiedere che senso
ha che in Win ME
sia incluso Movie
Maker, ovvero un
completo software
di editing video
che. al pari del Me¬
dia Player 7.0, non
può essere disin¬
stallato nemmeno
dal pannello di con¬
trollo. Certo, l'ac¬
quirente non può
che vedere queste
iniziative come gra¬
diti regali, ma sotto
sotto sembra es¬
serci la solita politi¬
ca aggressiva, mi¬
rata a conquistare
sempre nuovi set¬
tori di mercato,
usando come arma
la diffusione dei si¬
stemi operativi.
Movie Maker è un completo programma per l'editing video amatoriale Grazio¬
so e utile, ha il difetto di non poter essere disinstallato a meno di non ricorrere
ad utility di terze parti.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
105
di Franco Paiamaro
Matrox Millennium G450
Il nuovo chip grafico Matrox si chia¬
ma G450, ed è alla base di una comple¬
ta famiglia di prodotti. Non sostituisce
la precedente generazione di chipset (il
G400). ma ne è naturale complemento
ed evoluzione: a differenza del G400,
infatti, la destinazione d'uso è il Corpo¬
rate e il General computing Business &
Home, con un occhio per il mercato
SOHO (Small Office, Home Office).
La Matrox Millennium G450 è una
scheda grafica dotata di funzioni
DualHead avanzate: due uscite video
separate, con il risultato finale parago¬
nabile a quello ottenibile acquistando
due schede separate.
Matrox vuole introdurre questo con¬
cetto nel mercato business, nel quale
la quantità di informazioni contempora¬
neamente disponibile contribuisce in
buona misura al rendimento e al suc¬
cesso di un'azienda; la visualizzazione
di una grande mole di dati è però diffici¬
le da gestire e il DualHead potrebbe
rappresentare un vero e proprio "uovo
di Colombo"
Le versioni disponibili dalla fine di
settembre sono:
Millennium G450 con 16 MByte di
SDRAM, Millennium G450 con 16
MByte RAM DDR, Millennium G450
con 32 MByte RAM DDR, tutte per l'in¬
tegrazione da parte OEM; per il retali,
sarà disponibile la Millennium G450
con 32 MByte RAM DDR con cavetto
di conversione TV (VHS e S-VHS) e am¬
pia dotazione software.
Per la prova, abbiamo ricevuto pro¬
prio quest'ultima versione della scheda
grafica
In bundle, oltre al cavetto di interfac¬
cia per il televisore con un'uscita S-
VHS e una videocomposito RCA, i
software Micrografx Picture Publisher
8 e Simply 3d 3, il software di riprodu¬
zione DVD Matrox, e alcune demo di
giochi che supportano le funzioni DH e
EMBM; oltre a questo, il CD-Rom dei
driver e un succinto manualetto in ita¬
liano.
Tecnologia
Il chip G450 rappresenta un'evolu¬
zione. dal punto di vista tecnologico, ri¬
spetto al chipset G400: il chip è realiz¬
zato con cinque strati di metallizzazione
e tecnologia da 0,18 micron.
Il maggior numero di transistor cau¬
sati dall'integrazione del secondo chip
(il TVO), dal RAMDAC secondano (da
230 MHz anziché 125) e dalla circuita-
106
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Matrox Millennium G450
nitor.
Come
va
Abbiamo
provato la
G450 con di-
versi
software ap¬
plicativi, tra
cui program¬
mi di produt¬
tività perso¬
nale, softwa¬
re di grafica,
fotoritocco e
progettazio¬
ne CAD meccanica, oltre ovviamente
alla suite personale di giochi 3D, come
Quake III Arena, GP 3 di Microprose, il
classico Half-life e il benchmark
3Dmark2000 di MadOnion.
La piattaforma di riferimento è un
Particolare del dissipatore di ca¬
lore del processore gralico: il
cavetto arancione serve per
collegare a massa il dissipatore
stesso, per ridurre i disturbi da
radiofrequenza
apposito cavetto di conversione,
sull'uscita VGA secondaria è possibile
avere un segnale S-Video oppure Vi¬
deocomposito (connettore RCA); ac¬
quistando la versione DVI della scheda
è poi possibile anche pilotare monitor a
schermo piatto digitali TFT.
Le prestazioni del secondo monitor
sono solo marginalmente limitate dalla
inferiore frequenza di funzionamento
del RAMDAC secondario integrato
(360 MHz contro 230 MHz), arrivando
a ben 1600 x 1200 pixel (la G400 DH è
limitata a 1024 x 768).
Le nuove funzioni Dual-Head il DH
Zoom consente di memorizzare quante
aree di zoom si desideri, passando fa¬
cilmente dall'una all'altra; il DH DVD-
Max consente di riprodurre automati¬
camente il video intercettato (AVI,
MPEG) a pieno schermo non solo sul
TV ma anche sul secondo monitor; il
DH ScreenGrab permette di seleziona¬
re ogni area del desktop catturandola
come clipboard o salvandola diretta-
mente come file.
Tra le altre funzioni troviamo anche il
Concurrent modes, che consente di
abilitare contemporaneamente più fun¬
zioni DH, e
MaxView,
che permet¬
te di massi¬
mizzare una
finestra su
un solo mo¬
nitor, men¬
tre si lavora
in multimo-
zione per il pilotaggio di pannelli piatti
digitali ("feature" disponibile alla fine
dell'anno con la disponibilità della ver¬
sione DVI della G450) non ha consenti¬
to una diminuzione apprezzabile della
superficie del die di silicio.
Il RAMDAC primario del chip G450 è
a 360 MHz, come nella versione Max
della G400, e consente di raggiungere
la notevole risoluzione di 2048 x 1536
a 85 Hz.
La frequenza operativa della memo¬
ria non è stata dichiarata, ma dovrebbe
essere ancora sui 166 MHz. L'architet¬
tura interna è ancora DualBus a 256 bit
(due bus separati da 128 bit), ma il bus
verso la memoria è stato ridotto a 64
bit; nella versione Retail, l’adozione di
Lato componenti del nuovo acceleratore grafico Matrox Millenium G450 a destra e sopra del processore
Isormontato da un generoso dissipatoreI le memorie DDR, utilizziate da Matrox per la prima volta
Il cavetto di interfacciamento a corredo della sche¬
da grafica, pressoché identico a quello della serie
G400 DH: consente di pilotare periferiche di visua¬
lizzazione S-VHS o Videocomposito
memoria DDR (Doublé Data Rate) rie¬
sce a ridurre il gap di prestazioni man¬
tenendolo all'incirca allo stesso livello
della G400 DH.
Il chip G450 supporta fino a 32 Mby¬
te di memoria SDRAM o DDR ad alta
velocità ed è compatibile con i bus a
larga banda AGP 2X e 4X.
La qualità video è ottimizzata dalla
funzione di rendering Matrox VCQ2 (Vi-
brant Color Quality 2), con gestione dei
dati a 32 bit e "ultrasharp DAC".
Al pari degli acceleratori grafici
della serie G400, la funzione
DualHead implementata sulla
nuova G450 non è limitata sola¬
mente a due monitor CRT per
uso informatico: utilizzando un
Matrox Millennium G450
Produttore:
Matrox Graphics Ine.
www.mairox.corr i
Prezzo (IVA inclusa):
L 449.000 (prezzo suggerito)
Distributore:
Agenzia Italiana di Matrox Graphics
3G Electronics srl
Via Boncompagm 3b
20139 Milano
Tel. 02 6253095
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
107
Matrox Millennium G450
3OH.nK2U0U (Ivri.ill Scoir
3DMark2000
*3 &«C«cf*tan
classicissimo Pentium II a 350 MHz,
con 64 MByte di RAM e M/B con chi-
pset BX; abbiamo anche effettuato una
prova con un processore Celeron a 600
MHz (core "Coppermine") e 128 MBy¬
te di RAM.
I monitor usati per le prove sono
stati un CRT Eizo T67S da 20 pollici di
diagonale e un LCD a matrice attiva
Compaq TFT7000 da 17 pollici reali
(corrisponde ad un 19 pollici CRT). Il
monitor LCD è stato pilotato con un
Congrtf
Ycubave iux«ssl^wthèberctonart Y<x»scorett
1349 3D marks
V*r« voi# r*»J «Mate wth tr» Crini
t
S^rqt
J
Or*» Reiult*t>wTef ateo you rfernetron on
Iha beat t^gr «de c Utcm ter «w ay^em
Risultalo del test
3Dmark2000 di Mad
Onion, relativo alla risolu¬
zione di 800x600 alleluia¬
to su di un PC con PII a
350 MHz
M .Ilo. Pn. Ipr >k
Driver Matrox PonerDesk. finestra di scella rapida; la funzione di Zoom selettiva, che consente di mgrandne una porzione qualsiasi
dello schermo Iselezionabile anche con i tasti cursore, oltre che col mousel
Successivamente, è possibile salvare l'immagine ingrandita con la funzione di cattura in un file.
i Marvel G450 eTV in arrivo
Una scheda grafica multifunzione, basata sul chipset 450 e destinata al segmento PC
| consumer e SOHO, sarà disponibile quest'autunno, ad un prezzo indicativo di circa
679.000 lire IVA inclusa,
I La scheda grafica è dotata di 32 MByte di RAM DDR, un sintonizzatore TV integrato,
■ entrate ed uscite S-VHS e Video composito, RAMDAC primario a 360 MHz. riproduzione
1 DVD. cattura e montaggio video in formato
| MPEG 2 e, ovviamente, il supporto
DH a doppio schermo.
I Una delle caratteristiche più inte-
■ ressanti è il cosiddetto "timeshifting",
1 in altre parole la possibilità di visualiz-
| zazione In differita della TV sul PC. E'
possibile utilizzare il PC come un vero
I e proprio videoregistratore, registrando
■ sul disco rigido la trasmissione televisi-
' va qualora la visione fosse interrotta da
| imprevisti come telefonate.
Un’altra caratteristica interessantissi-
I ma è la possibilità di realizzare spezzoni
video ottimizzati per il Web, salvando i
filmati nel formato ASF (Advanced Strea-
| ming Format), QuickTime o RealVideo
tramite il software Ulead Video Studio in
I dotazione.
Potremo dirvi di più appena avremo in
redazione un esemplare di questa interes-
| sante scheda video multifunzione.
> «
segnale analogico,
perché non era di¬
sponibile la versione
DVI della G450.
Non essendo di¬
sponibili, al momen¬
to della stesura
dell'articolo, driver
definitivi, le presta¬
zioni ottenute con i
vari benchmark van¬
no ovviamente con¬
siderati come provvi¬
sori; abbiamo utiliz¬
zato la versione
6.10.005 Beta del
driver per Windows
98
Con Adobe lllu-
strator e Photoshop
le prestazioni veloci-
stiche (pur di livello
assoluto) passano
quasi in secondo pia¬
no, giacché la qualità,
sia dei colori, sia
dell'immagine, dimo¬
strata dalla scheda è
eccezionale.
Pur non essendo progettata per l'en-
tertainment casalingo e la progettazio¬
ne CAD, la G450 si è comunque com¬
portata in modo egregio, quasi egua¬
gliando le prestazioni in 3D della G400
DH classica (si fanno sentire i 64 bit
del bus della memoria contro i 128 del¬
la G400).
Alla risoluzione di 800 x 600 pixel, il
benchmark 3Dmark2000 riporta, sul
Pentium II a 350, 1323 3Dmarks; con il
Celeron 600, 1652 3Dmarks.
La differenza di punteggio a 1024 x
768 pixel è minima: 1349 3Dmarks su
PII 350 e 1648 su Celeron 600.
E' evidente come la potenza elabo¬
rati del processore consenta un'otti¬
ma crescita scalare delle prestazioni
della G450: tra l'altro, essendo ormai
oggi il Celeron a 600 MHz considerato
tra le CPU di base, è comunque logico
aspettarsi una gamma di frequenze
operative tra i 700 e i 900 MHz per i
processori implementati nei personal
computer di fascia medio/alta azien¬
dale (non dimentichiamoci il target
dichiarato di Matrox per la G450).
Possiamo definire "granitica"
la stabilità dell'immagine, grazie ai
108
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
M.i'in* MtBcniwom IÌ4MI llualUrad ll.ih.wio
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Driver Matrox, lumiere Multi Desktop con Questa
funzione è possibile estendere il desktop di Win¬
dows su due schermi separati, gestendo il OH attraverso una sene di scorciatoie da tastiera, tramite fine¬
stre di dialogo o direttamente con il driver video Matrox nella finestra proprietà dello schermo di Windows
Matrox Millennium G450
definizione delle linee e dei particolari,
come nella nitidezza e qualità dei colori
nel caso della G450, sono nettamente
superiori.
Conclusioni
Come sempre, Matrox non delude le
aspettative: sebbene la scheda non sia
destinata principalmente ad un utilizzo
consumer e sia invece pensata per
l'uso "corporate & business compu¬
ting", la G450 risulta ragionevolmente
veloce e dotata di una qualità di visua¬
lizzazione as-
360 MHz del RAMDAC: a qualsiasi ri¬
soluzione, il limite è la capacità o meno
del monitor ad "agganciare" la fre¬
quenza dei sincronismi (quanti monitor
arrivano a 2048 x 1536 a 85 Hz...
Abbiamo confrontato la qualità di vi¬
sualizzazione della G450 a parità di ri¬
soluzione e monitor, impostando lo
stesso numero di colori e lo stesso re-
fresh verticale con una scheda grafica
della stessa fascia di mercato, compa¬
rabile come prestazioni dichiarate.
Utilizzando il software Nokiatest (uti¬
lizzato anche per la valutazione dei mo¬
nitor CRT nello speciale di Maggio) per
la creazione di un pattern, abbiamo poi
fotografato la superficie dello schermo:
i risultati sono abbastanza evidenti, la
Fotografia effettuata sulla
superficie dello schermo
lun monitor CRT Eizo
T67SI alla risoluzione di
1280x1024 pixel, con 75
Hz di relresh e impostan¬
do la profondità di colore
a 32 bpp, la prima utiliz¬
zando una scheda grafica
"avversaria ", la seconda
la Millenium 450 la dille-
renza dì qualità, sia del
colore, sia di nitidezza, e
sorprendente
Macrofotografia della superfi¬
cie dello schermo, utilizzando
il programma Nokiatest, man¬
tenendo le impostazioni pre¬
cedenti Ila fotografia 6 stata
ripresa esattamente al centro
del monitori la differenza di
definizione è notevole, la
nuova Millenium 450 è anco¬
ra tra le interfacce grafiche
con la migliore Qualità visiva
in commercio.
solutamente eccellente.
Una nota per quanto riguarda il prez¬
zo, a prima vista piuttosto alto è a cau¬
sa del dollaro a quota ben oltre 2200 li¬
re al momento in cui scriviamo (il prez¬
zo suggerito negli Stati Uniti è di 179
dollari, perfettamente in linea, ed in al¬
cuni casi addirittura inferiore, ai diretti
concorrenti): nelle prossime settimane
si può ipotizzare un generale aumento
di prezzo di alcune periferiche per PC,
proprio a causa del cattivo andamento
dell'Euro.
109
di Andrea Montesi
Mobile Quality
Akura Folio 20
In tutta sincerità, a volte dover parlare
di determinati prodotti può essere
un'esperienza tutt'altro che piacevole.
Vedersi assegnato, ad esempio, il solito
portatile su cui dover scrivere l'ennesi¬
mo articolo di "quasi routine" può an¬
che rovinare l’umore di un poveruomo
per tutto un fine settimana: provate a
pensare di dover spendere tempo e pa¬
role su una macchina che non abbia as¬
solutamente nulla di originale, nessuna
caratteristica particolarmente interes¬
sante e nel frattempo il foglio immacola¬
to del word processor continui ad alter¬
narsi sul vostro monitor con le monoto¬
ne animazioni di uno screen saver qua¬
lunque, mentre voi vorreste essere su
una spiaggia a godervi gli ultimi "caldi dì
fine stagione". Bene, decisamente non
è questo il caso!
Capita infatti (raramente) che il dovere
possa divenire anche un piacere e che ad
esempio il notebook in questione possa
risultare, oltre che un vero gioiello in ter¬
mini di configurazione e maneggevolez¬
za, anche un oggetto indubbiamente bel¬
lo a vedersi. È il caso della macchina che
ho ora il piacere di presentarvi, il Folio 20,
l'ultimo prodotto di Mobile Quality per la
serie Akura, un ultra sottile di grande ele¬
ganza, giuntoci in prova accompagnato
dalla relativa docking station.
Il Mobile Quality Akura Folio 20 si ba¬
sa su processore Intel Pentium III 700
MHz SpeedStep e chipset Intel 440BX-
100; la memoria SDRAM in dotazione
ammonta a 64 MB ed è ampliabile fino
ad un massimo di 320 MB mentre il di¬
sco rigido ha una capacità di 12 GB; il di¬
splay a matrice attiva è un eccellente
13,3". Floppy Disk Drive e lettore CD¬
ROM 24x sono esterni e collegabili se¬
paratamente con cavo proprietario oppu¬
re utilizzabili con l'Ultra Base Docking
Station. Completano le caratteristiche il
controller grafico ATI Rage Mobility AGP
2x con 8 MB di RAM, controller audio
PCI stereo 16 bit con microfono e 2 alto-
110
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Mobile Quality Akura Folio 20
Mobile Quality Akura Folio 20
Produttore e distributore:
Mobile Quality Srl
Via Amman, 2
Z I Chiavomicco
33084 Cordenons |PN).
Tel 0434 536000
www.akura.it
Prezzi UVA inclusa)
Mobile Quality Akura Folio 20, Pentium III
SpeedStep 700 MHz; 64 MB SDRAM; HD 12
GB; CD+FDD esterni; TFT 13,3"; Batteria Li-
lon, modem 56 Kbps, adatt. Ethernet; adatt Vi¬
deo ATI Rage AGP 2x - 2 MB RAM Video;
scheda audio SoundBlaster compst.; Win 2000
L. 6.200.000
Ultra Bay Docking Station
L. 500.000
È di profilo che si può notare veramente la compattezza e l'eleganza delle forme dell’Altura Folio 20 Sul la
to anteriore sono visibili 1 1 vano per il disco rigido, i led di staro ed i connettori di ingresso e uscita audio,
non sistemati certamente nella posizione più felice. Sul retro trovano posto l'attacco per blocco Kensmg-
ton, le porte parallela, seriale. Super-VCA, IrDA ed una delle due prese d'aria per il vano della CPU
parlanti integrati, uno slot PCMCIA di ti¬
po II, batteria agli ioni di litio da 2.5 ore
massimo di autonomia, modem 56 Kb¬
ps e adattatore Ethernet 10/100.
Forma
e sostanza insieme
Da dove cominciare per parlare di
"un altro" computer portatile? Questa
volta partiamo dall'Inizio, da quando cioè
il redattore di turno si trova per la prima
volta ad osservare la macchina appena
uscita dall'imballo, senza avere ancora
idea di che genere di prodotto si tratti.
Questo notebook proposto dall'azienda
di Pordenone colpisce immediatamente
per la semplicità e l’eleganza delle for¬
me, grazie anche al bellissimo punto di
grigio-azzurro del mobile. Ma è tra le
mani che il Folio 20 fa subito valere le
sue qualità principali: è veramente leg¬
gero, ancor più di quanto le sue pur ri¬
dotte dimensioni non farebbero pensare
a prima vista. L'ingombro del PC è infat¬
ti di 30,8 x 24,1 x 2,53 cm per soli 1,9
kg di peso. È questo certamente uno
dei fattori determinanti a far pendere la
scelta verso un ultrasottile come l'Akura
Folio 20 al momento dell’acquisto di un
notebook, piuttosto che verso un siste¬
ma portatile all-in-one, che pur consenta
di avere sempre a disposizione tutti i
drive removibili. Ma in questo caso, in
cosi poco spazio ed in così poco peso,
si nasconde anche lo stato dell’arte in
fatto di personal computer. Basta aprire
il Folio 20 e dare un'occhiata al display
TFT per rendersi conto di come l'acqui¬
sto di una macchina di questa categoria
non debba affatto comportare compro¬
messi in termini di efficacia e comodità
complessiva. I 13,3" di diagonale dello
schermo a matrice attiva si rivelano in¬
fatti in grado dì offrire una nitidezza di
immagini di livello assoluto, con un an¬
golo visivo più che soddisfacente, candi¬
dando il portatile anche ad un suo utiliz¬
zo di sicuro effetto nel campo delle pre¬
sentazioni, La tastiera è una 85 tasti ben
disegnata, non molto grande ma como¬
da e piacevole al tatto, ed il touch-pad
abbastanza ampio presenta una doppia
coppia di pulsanti, sopra e sotto l'area di
puntamento, offrendo all'utente la mas¬
sima versatilità d'uso. Ai lati dello chàs¬
sis, sempre sulla superficie superiore
del notebook, sono situati gli altoparlanti
integrati, mentre il microfono è in una
posizione non molto indovinata, anche
se spesso utilizzata nei sistemi portatili:
al centro, poco al di sotto del touch-pad.
Praticamente inutilizzabile quindi in con¬
temporanea al dispositivo di puntamen¬
to stesso o alla tastiera se non al prezzo
di acrobatiche contorsioni dei polsi, vol¬
te a non coprire con questi il piccolo mi¬
crofono.
Il Folio 20 non ha un display di stato
ma è dotato di sette led indicatori: quat¬
tro al di sopra della tastiera - a rivelare il
bloccaggio dei tasti funzione - e tre sul¬
lo spigolo anteriore, atti a segnalare l’ac¬
cesso alle unità dischi, l'accensione e lo
stato di carica della batteria. Sotto que¬
sti ultimi, sul lato frontale, sono posizio-
Ultraportatile si, ma senza rinunciare a tutte le caratteristiche di connettività ed espansione possibili II Fo¬
lio 20 presenta sul lato sinistro il connettore a 68 ptn per il collegamento di uno tra FDD e lettore CD-ROM
come unità esterna. Accanto a questo sono visibili le prese USB. RJ-45 dell'adattatore di rete 10/100 Ba-
se-T e RJ-11 del iax/modem 56 Kbps. Sul lato destro sono invece integrati il connettore PS/2, lo zoccolo
per PCMCIA tipo II, il pulsante d'accensione e la presa per l'alimentazione
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
111
Mobile Quality Akura Folio 20
nate le due prese mini-jack per ingresso
e uscita audio. La posizione anche in
questo caso non è delle migliori, soprat¬
tutto per l'eventuale collegamento di al¬
toparlanti esterni, ma a quanto pare i di¬
spositivi di I/O audio sono destinati ad
essere i più sacrificati in questo note¬
book.
Ma bisogna proprio essere pignoli
per voler cercare difetti in questa mac¬
china. Un’altra occhiata intorno al mobi¬
II touch-pad e anche sufficien¬
temente ampio e comodo, è
molto sensibile al "tapping
ed i Quattro tasti consentono
la massima versatilità d'uso,
peccalo che durante il suo
uso il microfono incorporato,
situato anteriormente proprio
al centro dello spigolo supe¬
riore. finisca per essere siste
mancamente coperto dal pol¬
so dell'utente
L'Ultra Bay Docking Sta¬
ti on dell'Akura permette
di trasformare il Folio 20
in un vero e proprio ait¬
inone di altissimo livel¬
lo. con un ingombro fi¬
nale paragonabile a quel¬
lo di un notebook multi¬
mediale La docking sta¬
tion aggiunge a! siste¬
ma, oltre alle due bay
per drive floppy e CD lo
unità equivalenti!, un ul¬
teriore connettore PS/2,
una porta USB. un'usci¬
rà S/PDIF per speaker,
una coppia di connettori
IEEE 1394 nei due for¬
mati supportati ed un
vano batteria Grazie in¬
fatti all 'ingresso per I'ali¬
mentazione presente sul
retro. l'Ultra Bay puO an¬
che funzionare da canoa batteria di riserva quando
le e la presenza di un paio di connettori
ci rivela infatti subito altri interessanti
caratteristiche: sul fianco sinistro, ac¬
canto alla porta a 68 pin per il collega¬
mento del floppy drive o del lettore CD¬
ROM tramite cavo proprietario in dota¬
zione, una porta RJ-45 ed una RJ-11
fanno capire che il Folio 20 integra an¬
che un adattatore di rete e un modem.
Poco più in là una porta USB, assoluta-
mente immancabile ormai per qualsiasi
PC indipendentemente dalle sue dimen¬
sioni, ed una delle due prese d'aria del
vano processore La seconda griglia di
aerazione è situata sul lato posteriore,
dove sono anche posizionati come di
consueto - ma senza alcuno sportello di
protezione - la porta a infrarossi, il con¬
nettore SVGA a 15 pin, la porta seriale,
quella parallela e l'attacco per il Ken-
smgton lock. Proseguendo il giro, trovia¬
mo sul fianco destro la presa per il tra¬
sformatore, il nottolino a molla per l'ac¬
censione, uno slot PCMCIA di tipo II e,
a completare le caratteristiche di con¬
nettività, una porta PS/2 per mouse o
tastiera esterni
Nella botte piccola...
Piccolo si ma anche estremamente
robusto: il Folio 20 ha infatti un mobile
non collegata al notebook Una leva sul lato destro
consente di sganciare il notebook
in grado di fornire una sensazione di
estrema solidità in uno spessore pur ri¬
dottissimo Il display, in particolare, è
saldamente incernierato in tre punti. Ma
è mutile dilungarsi troppo sulla fin trop¬
po evidente comodità d'uso e di tra¬
sporto di questo notebook Quello che
invece è bene sottolineare è il livello
delle sue prestazioni, decisamente para¬
gonabili a quelle di un apparecchio desk¬
top di alto livello II Folio 20 si rivela in¬
fatti in grado di soste-
gurazione e probabilmente poca, anche
considerando il sistema operativo Win¬
dows 2000 utilizzato. Ci sono però ampi
margini di espansione. Il disco rigido, un
Hitachi da 12 GB, assicura ampia capa¬
cità di immagazzinamento dati e velo¬
cità negli accessi; il drive dell'hard disk,
piccolo ed estremamente leggero, può
essere facilmente estratto e sostituito
previa rimozione di una coppia di viti po¬
sta sul lato inferiore del mobile Tutti i
vani interni del computer sono in effetti
accessibili in questo modo: l'area del
processore, lo slot per l'espansione del¬
la memoria ed un vano per adattatori
mini-PCI.
nere qualsiasi carico di
lavoro anche con appli¬
cativi "pesanti", anche
se la memoria in dota¬
zione su questa confi¬
le operazioni di aggancio e
sgancio della docking station
sono di una semplicità estre¬
ma e possono essere effet¬
tuate anche a caldo II siste¬
ma operativo Windows 2000
rileva automaticamente la
nuova configurazione met¬
tendo subito a disposizione
dell'utente le unita installate
nell'Ultra 8ay La sconnessio¬
ne deve invece avvenire pn
ma via software, utilizzando il
tasto presente nella docking
station accanto alla leva di
sgancio o l'apposito coman¬
do proposto da Windows
2000 nel menu avvio
Fa eccezione la batteria agli ioni di li¬
tio in dotazione, voluminosa ma
anch'essa abbastanza leggera, che può
essere estratta semplicemente agendo
su un nottolino scorrevole con blocco di
sicurezza. Integrato su di essa anche un
rivelatore di carica a led, un sistema cer¬
tamente piu rapido per verificare il livel¬
lo della batteria stessa rispetto all’ac¬
censione del portatile. Restando sulla
faccia inferiore del mobile possiamo ve¬
dere l'intelligente sistema proprietario di
connessione alla docking station, uno
zoccolo a scomparsa protetto da un
doppio sportello. L'Akura Folio 20 inte¬
gra come visto un modem/fax V90 ed
un adattatore LAN 10/100 Base-T basa¬
to su chip Intel, unendo quindi alla mas¬
sima libertà di movimento la piu com¬
pleta capacità di connessione. Questi ul-
112
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
A livello di accessibilità
dei componenti il ridotto
spessore del Folio 20
non comporta alcun sa¬
crificio Sul lato inferiore
del notebook trovano co¬
modamente posto, oltre
al pratico roccolo proprie¬
tario a scomparsa per la
docking station, gli spor¬
tellini per l'accesso alla
CPU ed alla RAM. lo slot
per l'inserimento di una
card mmi-PCI e i vani del
disco rigido rimovibile e
della batteria.
timi due dispositivi, integrati in questa
configurazione, dovrebbero essere in
realtà opzionali nella versione base.
Il sistema di accelerazione grafica ba¬
sato su chip ATI Rage Mobility con 8
MB di memoria assicura buone presta¬
zioni e consente di ottenere risultati più
che soddisfacenti anche nei giochi;
l'eventuale sostituzione del drive CD
con il lettore DVD opzionale, considera¬
ta la buona resa del display anche a
1024 x 768 pixel e la soddisfacente qua¬
lità dell'uscita audio, permetterebbe di
utilizzare il Folio 20 sicuramente con ot¬
timi risultati anche per la visione di qual¬
che bel film nei momenti di pausa. In-
somma, massima versatilità in minimo
ingombro.
Da Ultraslim
a Desktop Replacement
Abbiamo finora visto il portatile nella
sua configurazione originale ma, come
già detto, l'Akura Folio 20 in prova è an¬
che dotato di una pratica docking sta¬
tion in grado di ampliarne notevolmente
le capacità. L'Ultra Bay - questo il nome
proprietario della docking station Akura -
è anch'essa molto leggera e di spesso¬
re contenuto (308 x 251 x 21 mm per 1
kg circa), mantenendo quindi l'ingombro
ed il peso del sistema piacevolmente
molto limitati. Si può dire che il Folio 20,
una volta innestato nell'Ultra Bay, fini¬
sce per somigliare ad un portatile all-in-
one non tra i più ingombranti.
Lo slot proprietario a 192 pin per
l'espansione è situato come visto sul la¬
to inferiore del notebook, protetto da un
doppio sportellino che viene automati¬
camente aperto in fase di aggancio, an¬
dando quindi ad innestarsi nel connetto¬
re maschio situato sull’Ultra Bay. L'ope¬
razione è veramente di estrema sempli¬
cità: è sufficiente appoggiare il retro del
notebook contro gli appositi ganci situati
all'estremità posteriore della docking
station ed abbassare il computer. Un
"click” segnalerà l'avvenuto aggancio. Il
sistema viene automaticamente predi¬
sposto per funzionare con una doppia
configurazione hardware, con o senza
cioè i dispositivi della docking station:
una volta stabilita la connessione, Win¬
dows 2000 riconosce automaticamente
l'Ultra Bay e le unità in essa integrate
passando quindi al profilo hardware rela¬
tivo. Ma è anche possibile tornare al
profilo originale senza bisogno di sepa¬
rare le due unità.
L'operazione di distacco, infatti, ri¬
chiede una preventiva sconnessione via
software, che può avvenire tramite il co¬
mando apposito di Windows 2000 (pre¬
sente sul menu di avvio dal momento
dell'aggancio) o tramite un pulsante in¬
tegrato sulla docking station Un mes¬
saggio a video con segnale acustico se¬
gnalerà quindi l’avvenuta separazione lo¬
gica tra le due unità. Da questo punto in
poi si può continuare tranquillamente a
lavorare con il Folio 20 in configurazione
standard o procedere all'effettivo sgan¬
ciamento delle due parti, agendo
sull'apposita leva presente sul fianco
destro dell'unità di espansione.
L'Ultra Bay integra due vani per l’in-
i»
Fa ancora un certo effetto guardare un parallelepi¬
pedo di pochissimi centimetri come questo disco
rigido Hitachi installato nell'Akura Folio 20 e pensa¬
re che sia in grado di immagazzinare ben 12 Gi¬
gabyte di dati! Ma in un notebook di questa cate¬
goria ingombro e peso ridotti sono caratteristiche
fondamentali: la stessa batteria agli ioni di litio si fa
notare per la leggerezza, oltre che per un pratico ri¬
velatore di carica a led .
Mobile Quality Akura Folio 20
serimento di altrettante unità di massa
(il drive floppy e il lettore CD a corredo o
due unità equivalenti per dimensioni),
due ulteriori connettori PS/2 e USB ed
una porta FireWire con i due connettori
di entrambe le dimensioni standard pre¬
viste, trasformando cos) il Folio 20 in un
vero sistema completo di altissimo livel¬
lo, adatto a qualsiasi genere di esigenza
professionale.
Sono inoltre presenti sull'Ultra Bay
un vano batteria, nel quale eventual¬
mente ricaricare la seconda batteria nel
notebook quando la docking station è
scollegata dal PC; uscita stereo S/PDIF,
blocco Kensington, led di stato e presa
d'alimentazione.
La docking station è anche fornita di
un proprio manuale d'uso, ben fatto ma
purtroppo interamente in lingua inglese,
come anche peraltro nel caso del ma¬
nuale del notebook, non ancora in ver¬
sione localizzata.
Conclusioni
Il Folio 20 è sicuramente una propo¬
sta eccellente per chiunque abbia esi¬
genze di costante mobilità e necessiti
allo stesso tempo di una configurazione
con grandi potenza di calcolo e capacità
disco; se poi l'estetica ha per voi un'im¬
portanza non secondaria allora questo
potrebbe essere proprio il notebook che
stavate cercando.
Un display ampio, in grado di visualiz¬
zare immagini sempre nitide, una tastie¬
ra comoda con un feedback perfetto ed
il touch-pad maneggevolissimo fanno
del Folio 20 una macchina in grado di
sostituire egregiamente, unitamente al¬
la sua docking station, una postazione
desktop.
La combinazione perfetta per chi
debba avere sempre a portata di mano i
propri file, alternando continuamente il
lavoro alla scrivania - con tutte le possi¬
bili esigenze di connessione, amplia¬
mento e multimedialità - alla massima
portabilità per frequenti spostamenti,
mantenendo comunque la possibilità di
accesso alla rete ed alla linea telefonica.
L'Akura Folio 20 è in vendita al prez¬
zo di 6.200.000 lire IVA compresa con
due anni di garanzia. Il sistema operati¬
vo precaricato in dotazione è Windows
2000 e gli accessori di serie compren¬
dono un'ampia borsa da trasporto nera,
cavo per bay esterna, alimentatore, ma¬
nuale d'uso e CD-ROM dei driver. In
bundle vengono inoltre forniti i software
Copernic 2000 per le ricerche Web e
Turbo Note, la sempre pratica utility di
post-it elettronici. Kg
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
113
di Aldo Ascenti
Philips 140S
Non essendo riusciti, per motivi di
tempo, ad aggiungere anche un display
Philips allo speciale TFT di ottobre, fac¬
ciamo ammenda proponendovi questo
140S, che, per la sua posizione nella fa¬
scia bassa del mercato, potrebbe esse¬
re preso in considerazione, in alternati¬
va ad un più economico CRT da 15”.
nell’acquisto di un nuovo PC domesti¬
co.
Di sicuro questo 140S spopolerà ne¬
gli uffici, dove le nuove normative sulla
salvaguardia di chi passa molte ore al
computer renderanno l'investimento sui
matrice attiva una scelta pressoché ob¬
bligata.
Ecco giustificato, quindi, l'interesse
del colosso olandese per questa cate¬
goria di prodotti, nella quale ogni ritocco
dei prezzi verso il basso conquista nuovi
acquirenti, mentre la sfida tecnologica
si fa sempre più serrata per ottimizzare
i processi produttivi, ancora molto di¬
spendiosi.
In prima linea, a sfidare la concorren¬
za. c'è proprio il 140S, con i suoi 14 pol¬
lici di diagonale interamente sfruttabile,
una risoluzione massima di 1024x768
pixel ed un accettabile MTBF di 50.000
ore (tempo medio di funzionamento pri¬
ma di incappare in qualche guasto), per
resistere agli strapazzi di un'incessante
attività quotidiana, il tutto ad un prezzo
inferiore alla soglia psicologica dei due
milioni di lire, che potrebbe allettare an¬
che l'utenza consumer
Piccolo e leggero
Abituati agli ingombri ed al peso dei
tubi catodici, il 140S sembra fin troppo
leggero, come se il sottile piedistallo
non fosse sufficiente a tener fermo
l'apparecchio al sopraggiungere di una
folata di vento.
In realtà la stabilità del sottile display
Philips non è in discussione, come pu¬
re l’integrazione con gli altri soprammo¬
bili della scrivania, coi quali si confonde
tanto da sembrare un leggio o un por-
taf oto
In effetti il design si caratterizza per
le forme discrete e arrotondate, che
danno all'insieme un aspetto piacevol¬
mente amichevole Le regolazioni di ro¬
tazione e inclinazione mostrano un'ec¬
cellente escursione, anche se manca la
possibilità di portare lo schermo del
140S in posizione completamente oriz¬
zontale Sarà, quindi, facile trovare una
corretta posizione, tranne che per il pie¬
distallo un po' corto, che consiglia
114
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Philips 140S
| Philips 1 40S |
Produttore
PhiliDS Spa
Via G Casari. 23/25
20052 Monza IMI)
Tel 039 203.1
Numero Venie 800/820026
www philips.it
Prezzo (IVA esclusali
L 1.870 000
all'uso di un rialzo per portare il display
ad altezza occhi, come richiesto da una
posizione ergonomicamente corretta.
La connessione al PC è assicurata
da una comune D-sub analogica, men¬
tre dell’alimentazione si occupa un
compatto trasformatore, di incongruen¬
te color nero, che eroga 18 Vcc e 2.5
A, fornendo i 27 W necessari al funzio¬
namento.
Entrambi i connettori sono posti sul
pannello vero e proprio, mentre l'inter¬
no cavo del piedistallo funziona da ca-
naletta per convogliare i cavi nella par¬
te inferiore della base. In questo modo
è possibile prevedere un montaggio
del pannello a parete o su un braccio
sospeso, smontando completamente
la base d'appoggio.
Visione rilassante
L'area visiva del 140S è ben protetta
da urti e riflessi fastidiosi ed è difficile
Caratteristiche tecniche
Tipo schermo: LCD a matrice attiva TFT
Diagonale schermo: 14 1 pollici
Area di visualizzazione effettiva
285.7x214.3 mm
Dot pitch 0.279x0.279 mm
Luminosità: 200 cd/m2
Rapporto di contrasto: 200.1
Colori: 16,7 milioni
Angolo di visuale: superiore 30°. inferio¬
re 55°, sinistro 63°, destro 63°
Tipo di ingresso: Analogico (connettore
D-Subl
Risoluzione massima: 1024x768
Menu a schermo: Sì
Supporto Plug and Play: Si
Frequenza di rigenerazione verticale:
56-75 Hz
Frequenza orizzontale: 31 kHz: 60 kHz
Peso: 4.6 kg
Altezza: 343 mm
Larghezza: 36) mm
Profondità: 165 mm (incluso il piedistallo)
colorati visibili su fondo bianco. Il pro¬
blema sparisce optando per un'impo¬
stazione intermedia, anche se non è fa¬
cile, con questo LCD, ottenere colori
perfettamente rispondenti alla realtà.
Quanto ai livelli di luminosità e contra¬
sto, pur inferiori, sulla carta, a quelli dei
modelli più costosi, si mantengono ade¬
guati ad impiegare il 140S anche in pie¬
no sole. Migliorabili, invece, l'angolo vi¬
suale verticale e il tempo di risposta in¬
torno ai 50 ms.
Quest'ultimo valore, se è sufficiente
per misurarsi con le comuni e un po'
statiche operazioni di office automa-
tion, può creare qualche effetto scia
con giochi d'azione e filmati.
Come già detto, il 140S lavora a
1024x768, mentre un algoritmo effet¬
tua gli adattamenti necessari a operare
alle risoluzioni inferiori. In questo caso i
risultati sono discreti, anche se le scrit¬
te appaiono un po' confuse, specie a
640x480.
Con uno spessore
inferiore ai 1 7 cm
tutto compreso, il
I40S è tra gli scher¬
mi meno ingombran¬
ti della categoria
Alle connessioni si
arriva rimuovendo
una copertura in pla¬
stica. che rivela la
struttura metallica
per il montaggio a
parete o su un brac¬
cio mobile
provocare distorsioni alle immagini an¬
che premendo sulla cornice o sul pan¬
nello stesso. Le regolazioni si effettua¬
no agendo su quattro tasti cursore e
uno di conferma, che operano su un
OSD semplice, chiaro e dotato di mes¬
saggi in italiano corretto, cosa quanto
mai rara anche nei display di blasonati
concorrenti.
Alternativamente si potrà usare il ta¬
sto auto per lasciare alla logica di ge¬
stione il compito di ottimizzare tutti i
parametri visivi, anche se i risultati ci
sono apparsi, in molti casi, inferiori a
quelli ottenibili manualmente.
Tra le impostazioni segnaliamo la re¬
golazione della temperatura del colore
fino a 9300K, anche se questa scelta ha
reso evidenti alcune disomogeneità di
cromatiche, sotto forma di tenui aloni
Lavoratore
in cerca di casa
Per le sue caratteristiche, questo
Philips nasce come strumento da uffi¬
cio, perfetto da usare con le suite di offi¬
ce automation, ma poco indicato per
l'elaborazione di immagini professionale.
Per l'impiego fra le mura domestiche,
il 140S coi suo prezzo competitivo (ma
ci saremmo forse aspettati qualcosa di
meno) farà gola a chi aveva già messo in
bilancio l'acquisto di un notebook per
problemi di spazio, che potrà, allo stesso
prezzo, rivolgersi ad un più potente ed
espandibile desktop, mantenendo co¬
munque la scrivania libera di riempirsi,
come accade al sottoscrino, di fogli vo¬
lanti, libri e riviste spiegazzate. ^
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
115
di Aldo Ascenti
NAAC PC Feeling
Siete disposti a spendere cinque mi¬
lioni per un PC da tenere in casa? Se la
risposta è no potreste ricredervi valutan¬
do il peso economico di tutti quegli ac¬
cessori, praticamente indispensabili, che
spesso non compaiono nelle configura¬
zioni più a basso profilo, Per esempio,
sarebbe triste acquistare un computer
modernissimo, con prestazioni da gran
premio, e non includere un masterizza-
tore, un modem e magari un lettore
DVD Per cimentarsi nell'editing video,
poi, conviene procurarsi una scheda Fi¬
reWire, che consente di collegare al
computer molti dei dispositivi di acquisi¬
zione più in voga del momento.
E come resistere alla voglia di giocare
con una minuscola WebCam, anche so¬
lo per spedire via e-mail qualche video¬
messaggio agli amici? Per non parlare di
cuffie, microfoni e altoparlanti, che le
nuove schede audio con effetti surround
e le sofisticate colonne sonore dei DVD
esigono di qualità non confrontabile con
le minuscole cassettine a batteria che
equipaggiavano i primi PC "sonorizzati".
Insomma, oggi meno che mai i siste¬
mi domestici andrebbero valutati come
somma di processore, RAM e memoria
di massa, Cosi NAAC propone una con¬
figurazione "tutto compreso", dove di
accessori ce ne sono veramente tanti, e
tutti con caratteristiche interessanti e
innovative. Insomma l'idea di NAAC è
di spendere un po' di più del necessa¬
rio, ma di fare subito del PC il punto di
riferimento del tempo libero di tutta la
famiglia.
A sottolineare le velleità ludiche di
questa configurazione, l'elemento
senz'altro più importante di tutto l'insie¬
me non è la pur efficace CPU Pentium
III a 667 MHz, né il disco Maxtor da 20
Gbyte sul controller UDMA/100, ma il
nuovissimo acceleratore grafico Elsa
Gladiac, con i suoi 32 Mbyte di memoria
DDR ed il processore GeForce 2 GTS di
nVidia che ha ben pochi rivali nel 3D.
Ma le particolarità della proposta di
NAAC non finiscono qui e meritano di
essere valutate con calma.
116
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
NAAC PC Feeling
NAAC PC Feeling
Produttore e distributore:
Naac Tachnology S.p.A
Via dell’artigianaio, 474
45030 Callo IRÒ)
Tel 0425/804411
www. naac . 11 ;
Prezzo (iva inclusa):
PC Feeling Pili 667, 128MB, HDD 20GB, Elsa
Gladiac, CD-RW 8/4/32x, DVD !6/40x, Terra-
Cam USB, Creative CSW 100, Monitor Elsa
ECOMO 320 17",
L. 4 800.000
L’aspetto e
l’assemblaggio
Il case destinato ad ospitare tanta
grazia è un mini-tower alto e stretto,
che eredita la sobria eleganza degli altri
sistemi della società veneta. La robusta
struttura integra il floppy e dispone di
due soli vani per periferiche da 5.25
pollici, completamente occupati dal let¬
tore DVD Pioneer 16x/40x e dal maste-
rizzatore LG 8/4/32x. Impossibile, quin¬
di, aggiungere un LS-120 o un drive Zip
internamente. La qualità esterna è co¬
munque tangibile, e si fanno apprezzare
la qualità dei materiali e la cura nel
montaggio. L'apertura del¬
lo chassis è una procedura
immediata: basta svitare
con le dita un singolo fer¬
mo posteriore e far scorre¬
re all'indietro la lamiera del
lato alto del case per sco¬
prire due maniglie pieghe¬
voli che permettono la ri¬
mozione dei relativi pan¬
nelli laterali dopo aver tolto
due viti per parte. All'inter¬
no, si apprezza l'ottima
schermatura della struttu¬
ra e l'ampio spazio a di¬
sposizione per manovrare,
anche se di possibilità di
espansione ce ne sono ve¬
ramente poche: si potreb¬
be al massimo aggiungere
un secondo hard disk ed
una singola scheda PCI,
poiché tutti gli altri vani so¬
no già occupati. Questo
malgrado la scheda madre
Asus CUSL2 non sia certo
La tastiera Logitech iTouch 6 bella,
comoda e funzionale .
Completano la dotazione un gamepad Creative ed una compatta webcam prodotta da Terratec
carente in termini di espansibilità, po¬
tendo disporre di ben 6 connettori PCI
e un AGP Pro.
Il case alto consente all'alimentatore
da 235W, montato orizzontalmente, di
non sovrapporsi alla scheda madre
ATX, lasciando tutto lo spazio per mon¬
tare dissipatori anche molto generosi
sulla CPU Socket 370. Ovunque è stato
fatto il massimo ordine, specie per
quanto riguarda la posizione dei cavi:
raccolti in fascette quelli di alimentazio¬
ne e incastrati con perizia gli uni dentro
gli altri quelli che portano i dati da e ver¬
so i dischi.
Pentium III
e chipset 815:
una scelta affidabile e
aggiornata
Come già accennato, la CPU scelta è
un Pentium III Coppermine a 667MHz
con FSB al33 MHz che trasferisce dati
a 128 MB di RAM montati su un singo¬
lo modulo DIMM, il che ne lascia altri
due a disposizione per future espansio¬
ni, La scheda madre è la nuovissima
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
117
NAAC PC Feeling
L'accesso all’interno del Naac e facilitato dalle maniglie che permettono di
asportare indipendentemente le paratie laterali
Il lettore DVD e il mastenziatore occupano tutti i vani disponibili sul frontale Si
tratta di unità molto veloci
CUSL2 di Asus, tra le piu avan¬
zate in commercio per il mer¬
cato consumer. Basata sul
nuovo chipset Intel 815 Cami¬
no supporta l’AGP 4x/2x e Pro.
Oltre ai connettori AGP e PCI,
la CUSL2 dispone di due CNR
(Communication & Networking
Riser) e di un controller con
supporto fino a quattro periferi¬
che EIDE UltraDMA/100, ovve¬
ro il massimo per dischi EIDE.
Quanto alle comunicazioni
col mondo esterno, la CUSL2
fornisce le classiche connes¬
sioni ATX più una seconda por¬
ta seriale e 5 ulteriori USB, per
un totale di 7. Queste "aggiun¬
te" sono però ricavate occu¬
pando due slot PCI, che po¬
tranno essere liberati se in ca¬
so di necessità.
Si può ben capire come la
scelta di NAAC sia ricaduta
proprio su questa accoppiata
motherboard e CPU: il 667 è
tra i processori Intel di fascia
alta col miglior rapporto prezzo
prestazioni. La sua potenza di
elaborazione non fa rimpiange¬
re nulla dei modelli più veloci e
costosi e garantisce di poter
accettare qualsiasi sfida venga
lanciata dal software più mo¬
derno. D'altra parte l’815, pur
essendo un chipset "economi¬
co", sotto sotto è l’aggiona-
mento di quel 440BX che. nella
generazione precedente, ha
fatto rilevare le migliori presta¬
zioni (su piattaforma Intel) ed il
più alto indice di affidabilità.
Le connessioni non fanno difetto al PC Feeling, che dispone di ben 7 porte
USB e 3 FireWire
Inoltre ci si potrebbe dilun¬
gare parecchio sulle altre carat¬
teristiche della Cusl2, come il
sofisticato BIOS che permette
di momtorare il voltaggio della
CPU, il funzionamento delle
ventole o la temperatura inter¬
na; la funzione Suspend To
Ram, che congela il sistema e
ne consente il risveglio in po¬
chi secondi o l'accensione del
computer che può avvenire tra¬
mite mouse, tastiera, modem
e adattatore di rete (non com¬
preso nell’offerta NAAC).
La grafica
Il sottosistema grafico è affi¬
dato ad un'accoppiata di pro¬
dotti Elsa, che di queste cose
se ne intende per la lunga
esperienza nel mondo della
grafica professionale. Il moni¬
tor proposto è l’Elsa Ecomo
320, un CRT a schermo piatto
da 17 pollici Diamondtron, pra¬
ticamente senza limiti in fatto
di risoluzione e frequenze di re-
fresh, potendo raggiungere i
1600x1200 (decisamente trop¬
po per un 17 pollici). Si tratta di
un display ottimo, con solo
qualche limite in termini di cali¬
brazione del colore (le tonalità
sono più accese della realtà) e
un'intrinseca sensibilità ai cam¬
pi magnetici, che provoca subi¬
to aloni e deformazioni quando
si pone, ad esempio, il
subwoofer Creative in dotazio-
118
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
NAAC PC Feeling
Anche la dotazione audio non fa sfigurare l’offerta bundle. Si noti l'uscita ottica della scheda Terratec
ne a meno di 50 cm dallo schermo. Per
il resto l'accoppiata con la Gladiac è
ben azzeccata, e permette fluidi cambi
di risoluzione e una nitidezza davvero
invidiabile.
Quanto alle prestazioni, forse baste¬
ranno un po’ di dati sul chip GeForce 2
GTS: il processore grafico lavora a
200MHz, mentre i 32MB di memoria
DDR operano a 333. La sigla GTS (Giga
Texel Shading) sta ad indicare che il nu¬
mero di pixel, comprensivi dei dati di
texture ed eventuali effetti, che la sche¬
da è in grado di elaborare in un secon¬
do supera (di gran lunga) il miliardo, bat¬
tendo quasi tutti i concorrenti che non
adottano lo stesso processore, oltre ad
essere quasi tre volte più veloce del
suo predecessore, basato su GeForce
256.
Della scheda, cosi recente da essere
marchiata nell'esemplare in nostro pos¬
sesso come prototipo fuori commercio,
si apprezzano, inoltre, la stabilità e com¬
pletezza dei driver e la piena compatibi¬
lità con tutti i giochi più attuali, ai quali
la Gladiac darà nuova vita, mostrandoli
come non li avete mai visti. Quanto alla
riproduzione di filmati e DVD si potrà
contare su un eccellente supporto alla
gestione dell'Mpeg 1 e 2, che garanti¬
sce una visione senza incertezze.
L’audio
L'acustica del PC Feeling è assicura¬
ta da un'ottima Terratec DMX Xfire che
si avvale di un sintetizzatore wavetable
che gestisce fino a 1024 voci e usa font
sonori di alta qualità da 8 MB. Le con¬
nessioni dorate, comprendono una por¬
ta midi/joystick, 2 line-out con jack da
3.5 mm stereo (per consentire il colle¬
gamento di 4 altoparlanti, un ingresso
microfono e un uscita digitale, ottica a
48KHz Internamente la scheda dispo¬
ne di un ingresso digitale, due per l'au¬
dio CD ed un ulteriore ingresso ausilia¬
rio. Infine, un connettore a pettine com¬
patibile SoundBlaster consente di
espandere la wavetable.
Il sistema di altoparlanti che Naac of¬
fre come parte del bundle è il Creative
Cambridge SoundWorks 100 nella ver¬
sione con subwoofer e due satelliti. Si
tratta di un sistema sperimentato e otti¬
mo, in grado di offrire una pressione
sonora adeguata in ogni occasione e
dei bei bassi corposi che, se non hanno
nulla a che vedere con l'alta fedeltà, di
sicuro non sfigureranno davanti ad alcu¬
ni sistemi audio compatti di marche
ben note.
Completano la dotazione audio una
cuffia-microfono della Terratec, simile a
quelle usate nei laboratori linguistici,
utile per dettare al computer o usando
l'Internet phone.
La connettività
Abbiamo parlato di quanto sia utile
poter disporre di connessioni facili ed
efficienti in un modo di dati in transito
sempre più numerosi e veloci. Il PC
Feeling si collega ad Internet attraverso
un soft modem prodotto da Elsa in pe¬
no standard V.90 e, all'occorrenza, K56
Flex. Per chi non lo sapesse i soft-mo-
dem demandano al processore molte
operazioni legate alle operazioni di tra¬
smissione, e necessitano, quindi, di
una circuitazione, e relativi costi di pro¬
duzione, ultra ridotta. Se la cosa fino a
poco tempo fa avrebbe comportato una
riduzione di efficienza del sistema, oggi
con frequenze nell'ordine di 700 MFIz
ed apposite istruzioni integrate nel Pen¬
tium III, è praticamente impossibile no¬
tare la differenza.
Altro utilissimo dispositivo di connes¬
sione di cui è dotato il Naac è una sche¬
dina PCI che mette a disposizione due
FireWire da 6 pin e una da 4. I dispositi¬
vi connessi a queste porte potranno
contare su una straordinaria larghezza
di banda, che garantisce trasferimenti
Le notevoli possibilità di connessione rendono questo Naac adatto a diventare in cuore di un sofisticato si¬
stema audio/video
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
119
NAAC PC Feeling
raggiungere i 30 fps nella modalità a ri¬
soluzione inferiore.
Usandola se ne apprezzano nitidezza
e risposta cromatica, ma soprattutto la
dotazione software, che comprende
perfino un'utility per trasformare il pc in
un vero sistema di allarme: la telecame¬
ra può essere programmata per coglie¬
re un fotogramma ogni tanto e verifica-
re se qualcosa è cambiato, rilevando
cosi la presenza di un intruso. A questo
punto, oltre a cogliere l'immagine, il
software provvede a compiere un'azio¬
ne programmata come suonare un al¬
larme o spedire via mail un messaggio
di avvertimento.
Non potevano mancare i dispositivi
di input, ovvero mouse, tastiera e joy¬
stick, tutti di buona marca ed eccellen¬
te qualità. La tastiera è la nuova Logite¬
ch iTouch che si riconosce per l'angolo
in plastica azzurra trasparente e per i
numerosi tastini in gomma che coman¬
dano altrettante funzioni legate alla na¬
vigazione in Internet, alla riproduzione
di CD e file multimediali ed al passag¬
gio alla modalità di sospensione del si¬
stema.
Collegabile via USB o PS/2, grazie ad
un adattatore fornito, la iTouch di Logi¬
tech si rivela precisa e piacevole da
usare anche nella sua funzione più
"normale", grazie all'ampio poggiapolsi
e ai tasti a basso profilo.
Anche il mouse fornito è marcato Lo¬
gitech. Si tratta di un dispositivo tradi¬
zionale, dotato della comoda rotella si
scorrimento. Quanto al joystick, trovia¬
mo un gamepad Creative Cobra USB,
con una efficace impugnatura e molti
comandi pensati per padroneggiare i
giochi in stile Playstation.
Infine il software: col PC Feeling,
compresi nel prezzo, vengono forniti
Windows 98 II ed. in versione completa
(per PC senza SO), Symantec Norton
Antivirus 5.0, Lotus Smart Suite ultima
edizione e quattro giochi non particolar¬
mente emozionanti, oltre ad un set
completissimo di utility driver, manuali
e cablaggi, che sarebbe troppo lungo ci¬
tare.
Un giro di prova
Usando il Naac ci si rende conto che
la configurazione è stata scelta anche in
funzione della stabilità del sistema. E'
raro, infatti, trovare un PC così pieno di
periferiche senza che il sistema operati¬
vo cominci a manifestare segni di squi¬
librio. In effetti il PC Feeling sembra
funzionare a meraviglia, consentendo
giochi coinvolgenti e pieni di dettagli vi-
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
La cura certosina dei dettagli si vede anche nella tecnica di blocco dei cavi, che ne limita l'ingombro senza
tagliarli o danneggiarli .
efficienti anche quando si tratta di volu¬
minosi filmati digitali.
Gli accessori
L'incredibile dotazione dell'offerta
Naac prosegue con una efficace Web¬
Cam USB, prodotta, ancora una volta,
da Terratec. Si tratta di un classico di¬
spositivo. compatto ed ergonomico, do¬
tato di una base d'appoggio che può
essere sostituita da una clip di fissag¬
gio. Il sensore di cui è dotata le consen¬
te una risoluzione di 352x288 pixel a 24
bit di colore mentre il frame rate può
La scheda Elsa Gladiac GeForce 2 GTS è tra le più veloci in commercio L'esemplare pervenutoci per la
prova e cosi recente da essere marchiato come " prototipo "
120
NAAC PC Feeling
L'hard disk scelto è
un buon Maxtor da
20GB a 7200rpm
che. slruttando l'UD-
MA/100. sloggia no¬
tevoli prestazioni.
sivi e sonori.
Il disco fisso
è veloce e suffi¬
cientemente ca¬
piente per gli
usi più comuni,
anche se un
adattamento del
sistema verso l'editing video, potrebbe
richiedere l'acquisto di una seconda
unità da dedicare esclusivamente a
quello scopo.
Il monitor Elsa non stanca e non in¬
gombra troppo, garantendo un’area vi¬
siva adeguata alle necessità di un siste¬
ma domestico. Inoltre l'uso dell'USB
consente una più razionale disposizione
dei cablaggi (ma come sarebbe bello se
fosse tutto "senza fili").
Le prestazioni sono comunque molto
elevate, e si fanno apprezzare anche le
velocità del DVD-ROM e del CD-RW.
Lotus SmartSuite vola sulle ali dei
667MHz e dell'UDMA/100, che malgra¬
do le polemiche fa sentire una certa dif¬
ferenza di prestazioni rispetto alla ver¬
sione a 66. Forse la CPU non è la più
veloce sul mercato, ma è più che suffi¬
ciente per tutti gli usi, e il Socket 370
garantisce ancora buone possibilità di
futuri upgrade.
In sostanza, ciò che più si apprezza
di questa configurazione è l’equilibrio,
ovvero il fatto che nulla è sotto tono e
la qualità si tocca ogni momento.
Facciamo
un po’ di conti
Che dire di questo Naac? Sembra
proprio che non gli manchi nulla. A dire
il vero, però, un po' di espandibilità in
più non sarebbe guastata, anche solo
per consentire di aggiungere una sche¬
da di rete e una per l’acquisizione vi¬
deo.
D'altronde questa configurazione la¬
scia ben poco all'arbitrio dell’acquiren¬
te, che compra fidandosi, a ragion ve¬
duta, dell’esperienza degli assemblato-
ri, ricavandone un buon risparmio. Ma
quant'è questo risparmio? Abbiamo fat¬
to un po' di conti, deducendone che
per mettere insieme una
macchina così avremmo
speso poco meno di un
milione in più, rinuncian¬
do però alla garanzia di
tre anni e alla cura nell'as¬
semblaggio dei tecnici
Naac.
Niente male davvero.
Resta il fatto che se la
necessità è Solo quella di
avere un PC nuovo, e per
gli accessori se ne parla
in un secondo momento,
si può optare per un
esborso decisamente più
contenuto.
Non c'è dubbio, col PC
Feeling si può fare di tut¬
to, anche lavorare, per¬
ché offre quella qualità
ed affidabilità in più che
mette al sicuro anche dati
più preziosi delle ricette
di cucina. Si tratta altresi
di un sistema longevo e
proiettato al futuro, grazie
a componenti molto ag¬
giornati e alle indubbie
possibilità di connessione
offerte da USB e FireWi¬
re. Una macchina per chi
non ama gironzolare nei
negozi di computer alla ri¬
cerca dell'ultima novità,
ma per chi vuole tutto e
subito. Tra l'altro, cosa ra¬
ra, perfettamente funzio¬
nante!
L'interno è spazioso e ordinato, ma le possibilità di ulteriori espansioni sono molto limitate.
MS
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
121
di Pierfrancesco Fravoliri
PC Laris Editing Audio
Dopo l'overview pubblicata sul nu¬
mero scorso di MC ecco la prova com¬
pleta del sistema dedicato all'editing au¬
dio e MIDI , che Computer Discount
propone con il marchio Laris.
Si tratta di una macchina basata su
un processore Pentium III coppermine
con clock ad 800 MHz, quanto di più ve¬
loce e performante esiste attualmente
nella famiglia dei processori Intel. La
scheda madre utilizzata è una ASUS
CUV4X, basata sul chipset VIA Apollo
Pro 133Z, e la memoria RAM installata
è di ben 128 megabyte, PC 100. In ag¬
giunta il processore incorpora una ca¬
che di 256 kbyte. Una tale potenza del
processore, unita ad un'alta velocità di
trasferimento del disco rigido consente
da un lato di raggiungere prestazioni
elevatissime quando la macchina sia oc¬
cupata in pesanti elaborazioni audio,
dall'altro consente di registrare audio
multicanale con molte tracce a disposi¬
zione, sfruttando al massimo quindi sia
la scheda Terratec, che ha 10 ingressi e
10 uscite utilizzabili contemporanea¬
mente, sia il software di sequencing
MIDI e registrazione multitraccia Cuba-
se VST, come vedremo n seguito. In
questo caso l'hard disk è una unità da
ben 10 gigabyte, EIDE Ultra DMA 100.
Questo consente elevatissimi transfer
rate a tutto vantaggio della immediatez¬
za d'uso del computer, anche in fase di
boot e di caricamento dei programmi.
Sulla macchina sono montati anche un
lettore CD Nec, fino a 40x, e un maste-
rizzatore Panasonic, entrembi SCSI. Co¬
me controller è stata utilizzata una
scheda ACARD Ultra SCSI-3. Si sareb¬
bero potute installare anche delle unità
IDE, al posto delle SCSI, ma data la
classe di appartenenza della machina,
destinata ad un uso semiprofessionale,
si è pensato, giustamente che una cate¬
na SCSI fosse più affidabile di una solo
IDE. In effetti lo SCSI presenta diversi
vantaggi, il primo dei quali l'occupazio-
122
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
PC Laris Editing Audio
PC Laris Editing Audio
Produttore e distributore:
Computer Discount
Via Tosco Romagnola 61/63
50012 Tornacene (PI)
tei 0587/2882
www.cdcpoint it
Prezzo L. 5.129.000 Iva inclusa
La scheda Terratec
Per chi non avesse letto la pre¬
sentazione sul numero scorso,
c’è da dire che questo computer
è stato concepito sostanzialmen¬
te per un'utilizzazione come
workstation audio e MIDI Per
questo la scheda audio utilizzata
non è la solita schedina stereo
L'interno è piuttosto ordinato, caratteristica che si riscontra di solito nei computer Laris Da notare il collegamento
interno tra la scheda EWS88 e il box di mgresso/uscita audio, posto sul frontale
ne minima dei tempi di elaborazione del
processore. Questo consentirebbe di
masterizzare un CD tranquillamente
mentre il processore è impegnato in
elaborazioni anche gravose ad esempio
di file audio. Un altro vantaggio non se¬
condario è la possibilità di collegare al
controller SCSI un notevole numero di
periferiche, ben oltre le 4 dell’IDE. In
questo modo sarà possibile in un se¬
condo tempo upgradare la macchina
con un hard disk ancora più veloce, op¬
pure con un sistema rimovibile, come
uno ZIP 250 Mega o ancora meglio un
Jaz, che viene utilizzato moltissimo an¬
che in studi di registrazioni pro¬
fessionali per l’interscambio di fi¬
le di grandi dimensioni. Intanto,
per sopperire alla mancanza di di¬
spositivi rimovibili il computer uti¬
lizza due hard disk: uno fisso e
uno montato su un cassettino
che lo rende asportabile.
La macchina può essere ripri¬
stinata nella sua configurazione
iniziale, cioè con il sistema opera¬
tivo i driver ecc. utilizzando il di¬
sco che si trova a corredo. Che
non è un vero e proprio disco di
installazione di Windows ma un
CD di recovery, un CD quindi che
riporta il computer al suo stato
iniziale, con il software preinstal¬
lato.
Completano la dotazione
hardware una scheda grafica ATI
ed un modem interno V.90 con
funzioni Voice.
Nel computer Laris lo scatolotto contenente gli in¬
gressi e et uscite della scheda Terratec è montato
sul frontale Questa disposizione facilita sicura¬
mente le connessioni temporanee, quelle fatte "al
volo"
Posteriormente troviamo in più. oltre le normali
uscite del computer, anche la coppia di prese del
modem interno V.90 e il connettore sulla EWS88
per montare la scatola degli ingressi esternamen¬
te al computer
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
123
PC Laris Editing Audio
Cubase - La barra dei trasporli è molto simile al
controllo di trasporto di un registratore a nastro Pi¬
giando sui tasti Play. Stop ecc. si la avanzare o si
riavvolge il "nastro ~ del nostro registratore virtuale.
full duplex, ma un completo sistema
multitraccia per la registrazione e la ri-
produzione contemporanea di ben 16
tracce monofoniche distinte, otto in in¬
gresso e otto in uscita. La scheda, che
è una Terratec EWS 88MT presenta in¬
fatti otto ingressi ed otto uscite analogi¬
che, alle quali bisogna aggiungere un
i/o digitale in standard S/PDIF.
I convertitori A/D e D/A utilizzati han¬
no una risoluzione massima di 24 bit e
una frequenza di campionamento mas¬
sima di 96 kHz. Con questa scheda
sarò possibile fare registrazioni audio di
elevatissima qualità, che seguono addi¬
rittura lo standard audio degli attuali
DVD video (44,1 - 48 - 92 kHz 16 - 24
bit). Gli stessi convertitori consentono
di raggiungere una gamma dinamica
Cubase - Nell'Arrange¬
ment si registrano e as¬
semblano le "song ",
cioè i brani musicali. In
verticale. l'Arrangement
è diviso in tracce Si può
utilizzare una traccia per
la voce, un'altra per il
basso, una terza per ì
cori, una quarta per la
batteria, eie. La parte destra dell'Arrangement è chiamata “display delle parti" Ogni registrazione effet-
tuata appare nel display delle parti come un rettangolo, chiamato "parte " Nella parte è possibile vedere
una rappresentazione visiva della registrazione La posizione verticale della parte indica su quale traccia si
trova La larghezza del rettangolo indica la lunghezza della registrazione
Cubase - Questo è il
mixer di Cubase, dove
è possibile mixare le
varie tracce audio, cioè
ne regolare i livelli, la
posizione stereofonica
III pan), gli effetti ecc
L'uscita finale viene re¬
golata nella finestra
Master,
Cubase - Per ciascun canale audio in Cubase VST
è possibile avere a disposizione un equalizzatore
paramedico a quattro bande. Inoltre, ciascun cana¬
le ha quattro mandate effetto, che è possibile as¬
segnare a quattro "processori effetto " interni per
aggiungere riverbero, chorus ed altri effetti. Ci so¬
no anche quattro effetti master, che sono inseriti
nel bus di uscita del mixer.
Assieme alla chiave hardware per far funzionare Cubase. vengono forniti anche numerosi cavi audio più
quelli della scheda video e del modem.
superiore a 100 dB. Questo si traduce
in un vantaggio elevatissimo in fase di
editing rispetto alle soluzioni basate su
schede a "soli" 16 bit. Il maggiore nu¬
mero di bit infatti permette di avere una
dinamica di registrazione così elevata
che sarà possibile registrare ad esem¬
pio concerti dal vivo tenendo il livello di
ingresso ad un volume moderato, al ri¬
paro da clipping e sovraccarichi, e con¬
servando tuttavia un rapporto segnale
rumore intrinseco della macchina co¬
munque elevato. L'i/o digitale in stan¬
dard S/PDIF, che supporta anch'esso i
24bit/96kHz, consente inoltre di utilizza¬
re convertitori esterni (ad esempio si¬
stemi di altissima qualità per la registra¬
zione delle voci) o acquisire registrazio¬
ni da DAT direttamente in digitale, sen¬
za l’obbligo di conversioni e riconversio-
124
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
PC Laris Editing Audio
ni. All'interno della
scheda è inoltre pre¬
sente un mixer digitale
a 20 canali, che con¬
sente di utilizzare il
computer come un ve¬
ro e proprio registrato-
re multitraccia. La ri¬
soluzione interna di
questo mixer è di ben
32 bit e questo mette
al riparo da eventuali
problemi di clipping di¬
gitale.
La scheda Terratec
utilizza per le connes¬
sioni audio uno scato-
lotto esterno, collegato
alla scheda tramite un
apposito cavetto. Da
notare che i convertito¬
ri non sono montati
sulla scheda ma diret¬
tamente nello scatolot-
to. Questo consente di
tenerli lontano dal
computer, a ridosso degli ingressi e
delle uscite, per una maggiore qualità
sonora. Nel computer Laris questo sca-
tolotto è montato sul frontale, dato che
è studiato per occupare il posto di un
unità CD-ROM.
Questa disposizione è possibile e
prevista dalla scheda, che infatti incor¬
pora un altro connettore interno con un
apposito cavo. Il fatto di avere tutti gli
ingressi e le uscite audio sul frontale fa¬
cilita sicuramente le connessioni tem¬
poranee, quelle fatte "al volo" in realtà
è consigliabile, a mio avviso, staccare lo
scatolotto dal computer e installarlo vi¬
cino al mixer o ai preamplificatori utiliz¬
zati per pretattare il segnale audio pri-
Cubase - Nell'editor
GM/GS/XG è possibile
regolare i livelli, il pan-
ning ed altri parametri
per i suoni creati dal sin¬
tetizzatore MIDI Se si
usano strumenti MIDI
compatibili con uno de¬
gli standard GM, GS o
XG, sarà possibile usate
questo editor anche per
selezionare i suoni per
ciascun Canale MIDI
Cubase - Nella finestra
Pool sono elencate tutte
le registrazioni audio.
Questa finestra viene
anche usata per impor¬
tare in Cubase VST file
audio creati in altri pro¬
grammi.
I Brass wav
- Recò wov
i StrmoTheme wav
vStnngEnMmWe wov
41 EnsemMe 1
> Synlhs wav
D
*
p Loops wav
D
®
*
p Vox wov
D:
0
*
p Bass wav
D
0
*
p Gufarsi wav
D
®
¥
p KicKdrum wov
D
0
p Snares wav
D
0
p Gulars2 wav
0
®
¥
p Scrolches wav
D
0
*
p Rhodes wav
0
®
*
p DtvefseSampIcs wav
D
«
p IndanAlmosphcre wav
0
®
p HiHatCymtoTamDPerc wov
D:
®
♦*
p Starerò* wov
t» Clona wav
D:
D
0
0
*
¥
Cubase - Key Edil consi¬
ste in una "griglia " con
le note indicate come
rettangolim. L'intonazio¬
ne di una nota è indicata
dalla posizione verticale,
e la lunghezza della nota
è indicata dalla larghezza
del rettangolino. Questo
è l'editor da usare quan¬
do si vuole un editing
grafico veloce di note e
controller continui, tipo
modulation e volume.
ma della registrazione. In questo modo
si minimizza la lunghezza delle connes¬
sioni analogiche (utilizzando cavi audio
corti) e nello stesso tempo si evita di
avere un "ammasso" di cavi che esce
dal frontale del computer e che ne ren¬
derebbe quasi impossibile lo sposta¬
mento.
Cubase - Il Drum Edit è simile a Key Edit, ma è stato realizzato espressamente
per editare tracce di batteria e percussioni. Ciascun Drum Sound ha la sua riga
ed impostazione, semplificando la creazione e modifica di pattern ritmici
Cubase - In List Edit tutte le note MIDI, controller ed altri eventi sono mostrati
in una lista. E'possibile spostare.
inserire e cancellare eventi MIDI nella lista ed eseguire un editing dettagliato
di tutti i valori List Edit è comodo quando si vuole un controllo completo su
valori e posizioni.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
125
PC Laris Editing Audio
Cubase - Nello Score
Edil le noie MIDI vengo¬
no rappresentate sotto
forma di partitura musi¬
cale E' possibile usare
Score Edit per stampare
musica, o semplicemen¬
te se si è abituati a lavo¬
rare con la notazione
musicale
Cubase VST
Per sfruttare al meglio le strabilianti
doti velocistiche di questo computer è
necessario disporre di un software di
qualità elevatissima. Nella dotazione ba¬
se troviamo Cubase VST. nella ultima
versione. Cubase è un programma di
sequencing e registrazione multitraccia
che viene utilizzato anche negli studi di
registrazione, almeno in quelli semipro-
fessionali. Con questo programma è
possibile miscelare assieme, in uno
stesso brano, tracce MIDI e tracce au¬
dio, ed applicare ad ogni traccia uno o
più effetti. Tutto
questo grazie alla
tecnologia VST,
studiata dalla
Steimberg, che uti¬
lizza la CPU come
un DSP, cioè un
processore per il
trattamento dei se¬
gnali audio, e con¬
sente di avere gli
effetti più strabilian¬
ti in tempo reale,
mentre si sta regi¬
strando o mentre si
sta riproducendo la
traccia. La possibi¬
lità di lavorare in
tempo reale è una
caratteristica che
consente di ridurre di molto i tempi ne¬
cessari per la produzione di un brano.
La caratteristica che fa di solito preferi¬
re Cubase ad altri software di sequen¬
cing MIDI e registrazione audio è che il
programma viene offerto in diverse ver¬
sioni e per diversi tipi di computer, ad
esempio sia PC che Mac. il computer
principe degli studi di registrazione pro¬
fessionali. In questo modo è sempre
possibile scambiare facilmente i dati tra
macchine Mac e PC. senza problemi di
conversione Inoltre la crescita della pre¬
stazioni dei computer ha consentito di
affiancare alla normale funzione di edi¬
ting MIDI (che poteva essere svolta
In realtà il vero e proprio
mixer interno della sche¬
da si maneggia tramite
questa applicazione che
consente di avere un
controllo completo su di
esso, con indicazioni pre¬
cisi sullo staro di ogni in¬
gresso
Tramite il pannello di
controllo della scheda
EWS88 è possibile modi¬
ficarne la configurazione
interna
Il mixer di Windows, relativo alla EWS88 è molto
semplice Si tratta in realtà solo del controllo
dell'unica uscita posta direttamente sulla scheda,
denominata ”uscita monitor" Da questa uscita
possono essere emessi i suoni corrispondenti al
canale "wave " i tipici suoni di Windows, per inten¬
derci, e i segnali provenienti da due ingressi inter¬
ni. destinati all'uso con il CD-ROM e il mastenzza-
tore eventualmente presenti
tranquillamente anche dai vecchi Atari)
anche la registrazione e la riproduzione
di tracce audio, dove "Audio" in questo
caso è sinonimo di analogico, cioè una
fonte sonora collegata all'ingresso au¬
dio del PC. ad esempio microfoni, chi¬
tarre acustiche ed elettriche ecc. Cuba¬
se VST registra questi dati "analogici"
sull'hard disk del PC e li riproduce insie¬
me alle tracce MIDI.
IN questo modo è possibile mescola¬
re in un singolo brano strumenti digitali
(quelli MIDI) a strumenti analogici, pro¬
prio come avviene negli studi di regi¬
strazione. Il fatto che il suono analogico
viene convertito in numeri consente
enormi possibilità in quanto a manipola¬
zione delle registrazioni: ad esempio è
possibile applicare un eco o un riverbe¬
ro digitali al suono di una chitarra acu¬
stica o di un flauto, cosi come è possi¬
bile applicarlo anche ad uno strumento
MIDI. Ricordo che il MIDI è un tipo di
informazioni di controllo utilizzato con i
sintetizzatori.
Una traccia MIDI si registra sempli¬
cemente suonando sulla tastiera le va¬
rie parti (con la tastiera collegata al
computer naturalmente). Il computer
registra tutti gli "eventi" MIDI, cioè le
note suonate, la loro durata, la velocità
di pressione dei tasti ecc. In riproduzio¬
ne tutti questi eventi vengono inviati al
sintetizzatore che li utilizza per "suona¬
re" e creare il suono.
Uno dei vantaggi di questa tecnica è
che una registrazione effettuata con, ad
esempio, un suono di pianoforte, può
essere eseguita con un suono diverso,
ad esempio di un clavicembalo, sempli¬
cemente modificando le impostazioni
del sintetizzatore.
126
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
PC Laris Editing Audio
«HHI.H xlJji-UI U o|
.v.ì»n7iviv ' ’
Da notare che la scheda Terra-
tee non dispone di un sintetizzato¬
re MIDI interno, cosa che invece
avviene nella maggioranza delle
schede audio per computer. Per
suonare brani MIDI sarà quindi ne¬
cessario dotarsi di uno o più ex-
pander MIDI esterni, ma questo non è
un problema per il musicista. Tra l'altro
negli expander professionale la qualità
dei suoni MIDI è enormemente mag¬
giore che nelle normali schede per
computer, anche di quelle migliori.
Software aggiuntivo
Oltre a Cubase VST in dotazione so¬
no presenti gli altri programmi disponibi¬
li sul CD-ROM della scheda EWS88MT.
In particolare segnalo la presenza di due
software si sequencing audio meno so¬
fisticati di Cubase ma che potrebbe es¬
sere comodo installare per facilitare l'in¬
terscambio dei file audio/MIDI con Cu¬
ro dotazione troviamo inoltre due
software si sequencing audio
meno solleticati di Cubase Si
tratta di Sekd Smplitude Basic e
di E magic Microiogic, una ver¬
sione ridotta dì Logic Audio
J ri'JriU sa hUm -i-JTl-J d
J
base. Si tratta di Sekd Samplitude Ba¬
sic, un programma che nella versione
rosi studi di registrazione
Cubase - La finestra Au¬
dio Editor viene utilizzata
per l'editing dettagliato
delle registrazioni audio
originale è piutto¬
sto potente, e di
Emagic MicroLo-
gic, una versione ri¬
dotta di Logic Au¬
dio, un programma
che nella versione
estesa è davvero
potente e viene uti¬
lizzato, al pari di
Cubase, in nume-
Conclusioni
Il computer in prova è rivolto ai pro¬
fessionisti e agli amatori evoluti dell’edi¬
ting audio: si tratta di una macchina ve¬
locissima, estremamente performante,
che non avrà problemi a trattare anche i
progetti più complessi. Grazie agli otto
mgressi/uscite analogiche e all'i/o digita¬
le della scheda Terratec, sarà possibile
inserire facilmente questo "registratore
multitraccia digitale computerizzato" in
uno studio di registrazione audio preesi¬
stente. I 24 bit/96 kHz della scheda di
acquisizione, permetteranno di registra¬
re e riprodurre audio alla massima qua¬
lità. Il masterizzatore incorporato per¬
metterà di produrre dei master da porta¬
re in studio. Da aggiungere sicuramente
in un secondo momento un'unità di me¬
morizzazione rimovibile di alta capacità.
Il prezzo, pur alto, è assolutamente ade¬
guato alla macchina da acquistare, an¬
che considerando la dotazione hardware
La dotazione di base del computer e fornitissima e comprende anche Cubase VST e Software di altissimo livello. MS
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
127
di Franco Paiamaro
Eizo FlexScan F730
Dopo tanti display a pannello piatto
LCD, proviamo un bel monitor tradizio¬
nale CRT, con diagonale dichiarata di 19
pollici, prodotto da Eizo: il FlexScan
F730.
Il target dichiarato per questo prodot¬
to è il Desk Top Publishing, la grafica
2D e CAD/CAM, nonché le applicazioni
testuali "business", come la visualizza¬
zione di dati aziendali e di grandi fogli
elettronici.
Il FlexScan F730 è esteticamente so¬
brio ed elegante, forse un poco sparta¬
no; per quanto riguarda le dimensioni,
questo monitor è leggermente più mas¬
siccio e pesante della media, soprattut¬
to per quanto riguarda la profondità.
Tipico del "look" Eizo (immutato da
diversi anni), il posizionamento dei co¬
mandi su di una fascia ondulata di sotto
alla cornice dello schermo: sebbene
esteticamente valida, potrebbe rivelarsi
poco gradibile al tocco.
I comandi disponibili sono solo tre: il
pulsante d'accensione, il pulsante
QuickSet (un comando a cinque contatti
simile ad un joystick per navigare nelle
opzioni dell'OSD, On Screen Display) e
il pulsante AutoSize per l'impostazioni
geometriche automatiche. Sul pannello
posteriore troviamo la connessione alla
rete elettrica e il collegamento alla
scheda grafica del computer.
L'uso dei comandi consente, se¬
guendo le indicazioni dell'OSD, di rego¬
lare manualmente tutti i parametri di vi¬
sualizzazione.
All'interno dell'imballo troviamo il
monitor, un manuale (piuttosto comple¬
to e ben fatto), i cavi di alimentazione e
di collegamento al computer (quest'ulti¬
mo di qualità eccellente) e un dischetto
contenente i driver per Windows 95/98.
Il peso del monitor è notevole, oltre
22 chilogrammi: è necessario prestare
attenzione al momento di estrarlo
dall'imballo: meglio essere in due!
Interessante la filosofia tecnologica
adottata da Eizo: il tubo catodico imple¬
mentato nei monitor di questo produt¬
tore è di tecnologia tradizionale (per in¬
tenderci, "a collo corto"), poiché Eizo
non considera ancora matura la tecnolo¬
gia per ridurre la profondità del tubo
128
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Eizo FlexScan F730
Eizo FlexScan F730
Produttore
EIZO
www.eizo.it
Distributore
RK Oislribution s.r.l
Milano
Tel. 02-8800961
Prezzo (IVA esclusa)
Lire: 1 450.000
Il pannello posteriore del
monitor, con il connetto¬
re D-Sub a 15 poli e l'in¬
gresso per le rete elettri¬
ca.
Particolare del piccolo
/oystick tdenominato
QuickSetl che comanda
Il programma di impo¬
stazione ScreenMana-
ger.
Particolare ingrandito della superitele dello
schermo, utilizzando il programma Nokiatest
alla risoluzione di 1280*1024
CRT perché non garantisce la
stessa qualità visiva. La diagonale
reale misurata dello schermo è di
453 mm, corrispondenti a 17.8
pollici. Abbiamo provato il Flex¬
Scan F730 con una scheda grafica
Matrox su di un PC con Windows
98; il software che abbiamo utiliz¬
zato per saggiarne la resa è l'ec¬
cellente programma Nokiatest.
Complessivamente, la qualità
dimostrata dal monitor è eccellen¬
te; la nitidezza è veramente otti¬
ma, aiutata da una frequenza di refresh
che arriva a ben 107 Hz a 1280x1024,
per immagini "scolpite nel granito"...
La purezza del colore è veramente
buona, come ottime sono anche le doti
di qualità e omogeneità del bianco, an¬
che grazie alla particolare circuitazione
Caratteristiche tecniche
Tipo schermo CRT
Diagonale schermo: 19 pollici
Diagonale reale 17.8 pollici (453 mm)
Dot pitch 0 26 mm
Tecnologia tubo catodico invar Shadow
Mask, 90° deflessione
Tipo di ingresso: Analogico (connettore D-
Sub 15 poli)
Risoluzione massima 1600x1200, a 92
Hz
Risoluzione consigliata 1280x1024, a
107 Hz
Menu a schermo Si
Supporto Plug and Play: Si
Frequenza di rigenerazione verticale: 50
- 160 Hz
Frequenza orizzontale 30 kHz -115 kHz
Consumo 120 Watt
Peso: 22.8 Kg
Altezza: 455mm
Larghezza 452 mm
Profondità 478 mm (incluso il piedistallo).
di compensazione del campo magneti¬
co terrestre (impostabile manualmente).
Sorprende la qualità del nero, vera¬
mente impenetrabile (il livello di contra¬
sto è tra i migliori in assoluto per i mo¬
nitor commerciali); è possibile effettua¬
re calibrazioni di ottimo livello, utilizzan¬
do il software Gamma di Photoshop.
Tanto che, a nostro avviso, il monitor
è da raccomandare anche per il fotori¬
tocco professionale.
La risoluzione massima è di
1600x1200 a 92 Hz, ma a questa risolu-
< • »
zione il monitor perde nitidezza e le di¬
mensioni dei caratteri a schermo sono
troppo piccoli.
Veramente completo e facile da usa¬
re il menu per impostare le regolazioni
dello schermo.
Conclusioni
Il menu del programma OSO lOn Screen DisplayI
ScreenManager
Un monitor veramente ottimo, sotto
tutti i punti di vista. La qualità visiva di
questo Eizo è ai vertici della sua cate¬
goria; i pochi punti deboli, come l'as¬
senza di un secondo ingresso VGA
(davvero utile, in apparecchi di questa
classe), di dispositivi audio di serie e le
notevoli dimensioni si fanno subito per¬
donare appena lo si accende.
Per chi volesse a tutti i costi avere
un monitor multimediale, sono previsti,
come opzioni, una coppia di altoparlanti
con microfono integrato (Eizo l-sound)
da installare sotto alla cornice anteriore
del mobile, alimentati direttamente dal
monitor, per circa 165.000 iva esclusa.
Il prezzo è commisurato alla qualità
del prodotto, visti anche i tre anni di ga¬
ranzia "on site"; inoltre, il prezzo su
strada potrebbe essere inferiore, au¬
mentando il già buono rapporto qua¬
lità/prezzo. «e
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
129
di Pierfrancesco Fravolini
Canopus EZ Easy DV
Chi possiede già o volesse acquistare
una videocamera, oggi come mai può
orientarsi verso un apparecchio digitale.
Rispetto ai sistemi analogici, un camcor-
der digitale possiede numerosi vantaggi,
che ne giustificano ampiamente il prezzo
di solito superiore. Innanzitutto la qualità,
ben maggiore di quella dei migliori cam-
corder analogici, anche S-VHS o Video 8
Hi band, poi la certezza che questa qua¬
lità rimarrà immutata per lunghi periodi (il
segnale digitale, proprio per sua natura,
è meno sensibile al degrado delle presta¬
zioni del supporto sul quale è registrato);
dulcis in fundo, la grande facilità con la
quale sarà possibile riutilizzare il materia¬
le girato per la realizzazione di filmati
complessi. Innanzitutto, anche non di¬
sponendo di un computer, la copia tra
due camcorder digitali mantiene inaltera¬
ta la qualità del programma originale -
questo perché il trasferimento dei dati e
la memorizzazione sul nastro copia av¬
vengono nel dominio digitale -, poi, utiliz¬
zando un computer per il montaggio dei
propri film, si ha la certezza che la qualità
sarà la massima possibile.
EZDV è una scheda di interfaccia DV
che consente al computer di scambiare
dati con una telecamera o un videoregi¬
stratore digitale. Il trasferimento è di tipo
bidirezionale, perciò, disponendo di una
telecamera con il DV-in abilitato, sarà
possibile riversare i nostri lavori di nuovo
su nastro digitale, per poi farne delle co¬
pie anche analogiche alla massima qua¬
lità. Con EZDV è possibile trasferire pìc¬
cole clip o intere videocassette in un uni¬
co passaggio, grazie ai programmi con i
quali la scheda viene fornita. Inoltre, un
semplice programma di editing consente
di montare le clip acquisite in maniera ra¬
pida aggiungendo effetti, transizioni, titoli
o una particolare colonna sonora.
La cattura
E' il programma che si occupa di
catturare i filmati e registrarli sul disco
Assieme ad EZNavi è la vera chicca del
130
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
Canopus EZ Easy DV
Canopus EZ Easy DV
Cflpiuir
Produttore
Canopus Coipoiation, 711 Charcol Ave, San
José (CA), Stati Uniti
Distributore
Rekeo S.r I. Via Monte Sabotino 69, -11100
Modena - Tel 059 415641 - Fa* 059.416630 -
www.rGKeo.il
Prezzo (IVA esclusa) L 690.000
sistema. Oltre alla cattura manuale,
quella in cui si posiziona il nastro e si
attiva la registrazione, è possibile inol¬
tre utilizzare la cattura in batch.
In questa modalità è possibile regi¬
strare su hard disk varie clip presenti
sul nastro con pochissimi interventi da
parte dell'utilizzatore. ma raggiungen¬
do un'ottima precisione. In prati¬
ca si scorre il nastro e si segnano
i punti di inizio e fine delle parti
da catturare, poi si attiva la regi¬
strazione. Il computer riavvolge il
nastro e, spostandosi da un pun¬
to di inìzio all'altro, incomincia a
trasferire su hard disk i vari spez¬
zoni di film. Questo è possibile
perché, tra le altre cose, il colle¬
gamento DV consente di trasferi¬
re non solo i dati audio e video,
ma anche i comandi di trasporto
del nastro.
Un’altra modalità di cattura dei
dati video, davvero comoda da
usare, è quella prevista da EZNa-
vi. Quest'ultimo è un programma
che scorre tutto il nastro alla ri¬
cerca delle varie clip registrate.
Con EZNavi il computer si accor¬
ge delle varie transizioni e consente di
acquisire il filmato non come program¬
ma unico, ma come un insieme di vi¬
deoclip, una per ogni inquadratura.
Questa opzione è comodissima qualo¬
ra si voglia realizzare un montaggio ac¬
curato delle varie parti del film senza
dover impazzire nella scelta dell'inizio
e della fine.
Grazie alia cattura dei
filmati in batch, sarà
possibile registrare
su hard disk varie clip
presenti sul nastro
con pochissimi inter¬
venti da parte dell'uti-
lizzatore, ma raggiun¬
gendo un'ottima pre¬
cisione.
E' comunque possibi¬
le anche la cattura
manuale: in questo
caso l'utilizzatore
sceglie il punto di ini¬
zio e fa partire la regi¬
strazione.
L’editing
Assieme alla scheda viene fornito
anche un semplice programma per rea¬
lizzare il montaggio dei nostri filmati. Il
software, denominato EZVideo, per¬
mette di realizzare un montaggio sem¬
plice e senza tanti fronzoli, pur dispo¬
nendo di funzioni limitate.
Data la classe della
scheda, e l'ottima qualità
dei filmati acquisiti, in for¬
mato DV nativo, sarebbe
opportuno però utilizzare
un programma più evolu¬
to, come Adobe Premiere
o Ulead Media Studio Pro.
L’utilizzazione del for¬
mato DV nativo consente
di acquisire ed elaborare il
video mantenendo la mas¬
sima qualità possibile. In¬
fatti. dato che i dati che
transitano attraverso la
connessione DV (o firewi-
re) sono già digitali, com¬
pressi 5:1, il programma
video non subisce ulteriori
conversioni analogico/digi-
La dotazione hardware consiste, oltre che nella scheda, anche in un
cavo di collegamento DV per la telecamera digitale.
tale. Anche il montaggio avvie¬
ne mantenendo inalterato il
formato. In questo modo il se¬
gnale video, già digitale, subi¬
sce la minore alterazione pos¬
sibile e mantiene intatta la
qualità dell'originale.
EZAudio
EZDV consente inoltre di
catturare clip audio da nastri
DV già registrati, trasformando
la propria videocamera in un re¬
gistratore digitale di altissima
qualità.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
131
Canopus EZ Easy DV
cplur.}
Il MiMiOOlO»
MIMI i’i»1
l'M I I 1
Il formato DV Audio prevede infatti la
possibilità di acquisire uno stream ste¬
reofonico campionato a 48 kHz con una
risoluzione di 16 bit, oppure due stream
stereofonici (non registrabili contempo¬
raneamente) nel formato PCM 32 kHz
12 bit. Con EZAudio oltre al sonoro del¬
le tracce principali, in genere quelle ri¬
prese dal microfono della videocamera,
è possibile acquisire anche la seconda
traccia stereo.
Sulla destra del pro¬
gramma di acquisizione
troviamo una lista di
clip, o playlist che pos¬
sono essere eseguite in
sequenza dal software
La playlist è utile per or¬
dinare in senso tempo¬
rale le vane clip, prima
di importarle nel pro¬
gramma di editing
H
a?
Assieme alla scheda viene fornito anche un semplice programma per realizzare
il montaggio dei nostri filmati EZVideo permette di realizzare un montaggio
semplice e senza tanti fronzoli, pur disponendo di funzioni limitate
Con EZAudio è possibi¬
le catturare brani audio
presenti nel nastro Ol¬
tre al sonoro delle trac¬
ce principali, in genere
quelle riprese dal mi¬
crofono della videoca¬
mera. è possibile ac¬
quisire anche la secon¬
da traccia stereo pre¬
sente in un nastro DV
che sia stato registrato
con una frequenza di
campionamento di 32
kHz con una risoluzio¬
ne di 12 bit
Il programma mette a disposizione
dell'utilizzatore degli indicatori di livello
molto accurati e facili da leggere, e con¬
sente di acquisire l’audio con un'accu¬
ratezza maggiore di quella che si avreb¬
be attraverso la scheda audio del PC.
Gli effetti
Oltre alle semplici transizioni con dis¬
solvenza incrociata, messe a disposizio¬
ne del programma di editing EVEdit,
Con EZNavi e possibile invece sansiona-
re tutto il nastro alla ricerca delle vane
clip m esso presenti II computer si ac¬
corge delle vane transizioni e consente
di acquisire il filmato non come program¬
ma unico, ma come un insieme di clip,
una per ogni inquadratura. Questa opzio¬
ne è comodissima qualora si voglia rea¬
lizzare un montaggio accurato delle vane
parti del film senza dover impazzire nella
scelta dell'inizio e della fine
viene fornita in bundle con
la scheda una fornitissima
libreria di effetti 2D e 3D
per le transizioni, denomi¬
nata SoftXplode.
Questa libreria dispone
di centinaia di effetti, tutti
customizzabili, ed è inter-
facciabile anche con Ado-
132
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Canopus EZ Easy DV
La scheda è una semplice PCI, sulla
staffetta posteriore, quella che si af¬
faccia sul retro del computer, trovia¬
mo l'unica presa presente, una pic¬
cola presa m standard DV.
be Premiere e Ulead Media
Studio Pro.
Conclusioni
Questa scheda di acquisi¬
zione DV Canopus è davvero
facile e comoda da usare,
specialmente quando si usa¬
no feature come la cattura
batch e la scansione auto¬
matica delle clip presenti sul
nastro. Per quanto riguarda il
programma di editing fornito
insieme alla scheda, se da
un lato consente di lavorare
in maniera piuttosto accurata
sui filmati, dall’altro non ap¬
pare, a mio avviso, particolar¬
mente intuitivo.
La EZDV va in ogni caso
abbinata ad un programma
di editing più potente,
F 3n® bouree (toni top
Dne elette bouree (toni le/t
Thiee bouree* back le/t
Uvee bouree* back nghl
T*o borea* back mrtde
r imo borea* back righi
T wo elette bouree* back le/t
f wo elette bouree* back midde
Viene fornita in bundle con la scheda una
fornitissima libreria di effetti 2D e 3D per
le transizioni, SoftXplode interfacciabile
anche con Adobe Premiere e Ulead Me¬
dia Studio Pro Centinaia gli effetti dispo¬
nibili. dei quali vediamo sono qualche
esempio
MCmicrocomputer n. 211 - novembre
come Adobe Premie¬
re e Ulead Media Stu¬
dio Pro. Il prezzo non
è basso in assoluto,
ma è perfettamente
adeguato alle qualità
dell’hardware e del
software. c®
a cura di Luigi tozzi
BUENA VISTA
SOCIAL CLUB
Ry Cooder, noto anche per le
numerose colonne sonore com¬
poste ("Paris, Texas". "Long
Riders"), ha compiuto un autenti¬
co miracolo nel riportare alla ribalta
dei riflettori un manipolo di anziani
e straordinari musicisti cubani che
avevano smarrito l'afflato con la
grande ribalta ed erano stati emar¬
ginati agli occhi del mondo dal du¬
ro embargo comminato all'isola di
Fidel Castro dagli Usa circa 40 an¬
ni fa. Cooder in effetti non ha fatto
altro che compiere il gesto che
ognuno di noi, fruitori di musica,
dovrebbe fare: indagare con la cu¬
riosità audiofila alla ricerca delle
forme di mu¬
sica più ge¬
nuine. e non
'subire 1 quel¬
lo che i 'me¬
dia' ci propi¬
nano a tam-
bur battente.
"Buena Vista
Social Club"
- il documentario ò stato realizzato
da Wim Wender - fa bene al cuo¬
re, è un tuffo in una realtà musica¬
le quanto mai composita e vario¬
pinta, nella quale l'”esprit" artisti¬
co fluisce naturale come l'acqua
scorre nei fiumi. Il DVD si distin¬
gue per la sua qualità sonora e per
la copiosa ricchezza di extra-bonus
inclusi.
007 DALLA RUSSIA
CON AMORE
"Dalla Russia con amore" è
la seconda pellicola della saga
(ad oggi ben 19 film) dedicata
all'agente segreto di Sua maestà
Britannica, James Bond, ovvero
007, con licenza di uccidere. Ed
è anche il film che, oltre a consa¬
crare definitivamente il perso¬
naggio ed il suo interprete Sean
Connery dopo l'iniziale "Licenza
di uccidere" passato quasi inos¬
servato (e recuperato alla gloria
solo più tardi), rimane a detta di
molti il migliore di tutti. Una sto¬
ria di spionaggio allo stato puro
nella quale si susseguono i colpi
di scena di un’azione sempre
serrata ed i
momenti di
affascinante
relax che
Bond sa
concedersi
tra le bellis¬
sime donne
che lo cir¬
condano, II
celebre tema musicale creato da
John Barry, Bond che si toglie la
muta da subaqueo e sfoggia un
impeccabile smoking, il duello
rusticano tra due bellissime zin¬
gare e lo scontro finale con un
biondissimo Robert Shaw, spie¬
tato agente della Spectre, sono
momenti appassionanti ed im¬
perdibili del film.
GENERE : DOCUM./MUSICALE
COODER
TITOLO ORIGINALE: BUENA VI
DURATA: 101 m.
STA SOCIAL CLUB (1998)
DISTRIBUZIONE: Elle U
REGIA: WIM WENDERS
Multimedia
CAST: IBRAHIM FERRER,
FORMATO: WIDESCREEN
C0MPAY SEGUND0, RUBEN
1.77:1 (44 capitoli)
G0NZALES, ELIADES 0CH0A,
SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
OMARA P0RTU0ND0, RY
LIRE: 44.900
mandilo © © @ ©
O (D © © ©
©> © ® ©
©
©
GENERE : SPY STORY
TITOLO ORIGINALE: FROM
RUSSIA WITH LOVE (1963)
REGIA: TERENCE YOUNG
CAST: SEAN CONNERY, DA
NIELA BIANCHI, ROBERT
SHAW, PEDRO ARMANDERIZ
DURATA: 115 m.
DISTRIBUZIONE: MGM
DVD/20th CENTURY FOX VIDEO
FORMATO: WIDESCREEN
2.35:1 (30 capitoli)
SONORO: MONO
LIRE: 54.900
CONTENUTI SPECIALI:
Extra DVD accesso diretto alle
scene suddivise per Canzoni, Artisti,
Storie; 2 videoclip ("Candela -
Amsterdam", "Cientuegos tiene su
guagnancò - Egrem Studios"), ritrat¬
to di Cuba Istoria, generi musicali, cu¬
cina, cocktail, personaggi), 7 canzoni
cubane in tormato audio
Extra CD-ROM Che Guevara (vi¬
deo, musica, foto e testi)
CONTENUTI SPECIALI:
Opzione commento audio del re¬
gista Terence Young, degli attori e
degli operatori, Il 'Dietro le quinte',
Intervista al produttore Harry
Saltzman. Galleria Fotografica, Spot
TV e radiofonici originali. Trailer
Cinematografico originale, Opuscolo
dettagliato di 8 pagine da collezione.
DVD NASTRI COMPACT DISC FILMS CD ROCK ANNI 60-7 0 RARITÀ' DVD FILMS
co
fantasy music
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DVD NASTRI COMPACT DISC FILMS CD ROCK ANNI 60-7 0 RARITÀ' DVD FILMS
134
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
MISSION:
IMPOSSIBLE
"Missioni Impossible" è la
trasposizione cinematografica di
un serial televisivo di successo
negli anni Sessanta e Settanta
che vedeva protagonista l'agente
Ethan Hunt. Sul grande schermo
a dargli volto è Tom Cruise, e
mentre viene pubblicato in DVD
il primo episodio diretto nel 1996
dal 'maestro della suspense'
Brian De Palma nei cinema
trionfa il capitolo due, sempre
con Cruise <al momento uno dei
massimi divi hollywoodiani) diret¬
to dal 'maestro dell'action-movie'
John Woo. Il primo film, che è
stato un campione d'incassi al
n
box-office,
ha potuto |
contare sul
carisma del
protagonista
e sull'abilità
alla regia di
De Palma,
quale ci ha
offerto una
serie di sequenze d'azione moz¬
zafiato ad alto livello high-tech
Bellissima la scena ricca di su¬
spense (ma d'altra parte non è
forse De Palma un 'mago del th¬
riller?) in cui Cruise cerca di im¬
possessarsi di un floppy-disc con
Informazioni vitali calandosi dal
soffitto in una sala di sicurezza
nel quartier generale della CIA.
PEACETOUR -
EURYTHMICS
Dietro il marchio di fabbrica
Eurythmics ci sono i nomi di Dave
Stewart ed Annie Lennox. Un duo
canoro e compositivo di grande
'appeal' presso il pubblico. Essi
hanno dominato la scena inglese
'New Rock' degli Ottanta, scalan¬
do ripetutamente le classifiche,
per poi sciogliersi, con grande di¬
sappunto dei fan, all'inizio dei '90
e tentare poco fortunate carriere
soliste. Dave ed Annie sono di
nuovo insieme ’on thè road’ ed a
testimoniare la loro 'reunion' c’è
questo magnifico concerto tenuto
alla Docklands Arena di Londra il
6 Dicembre 1999 con un reperto¬
rio di vecchi
'hit' e di nuo¬
vi brani dal
loro recente
album. Una
qualità sono¬
ra eccellente
contraddi¬
stingue que¬
sto DVD che
si fa notare anche per la ricchezza
degli extra e delle funzionalità
presenti (c'è anche il tanto decan¬
tato multiangolo). offrendo il sen¬
so compiuto di quello che do¬
vrebbe essere, in questo conte¬
sto, lo standard per il pubblico de¬
gli appassionati, il susseguirsi dei
brani è un piacere per l'occhio e
per l'udito.
, GENERE : THRILLER D AZIONE NESSA REDGRAVE.
, TITOLO ORIGINALE: MISSION: i DURATA: 105 m.
IMPOSSIBLE (1996) . DISTRIBUZIONE: PARAMOUNT
, REGIA: BRIAN DE PALMA HOME ENTERTAINMENT
r CAST: TOM CRUISE, EMMA . FORMATO: WIDESCREEN
NUELLE BEART, JON VOIGHT, 2.35:1 (13 capitoli)
JEAN RENO, VING RHAMES, i SONORO: DOLBY DIGITAL 5.1
KRISTIN SCOTT THOMAS, VA r LIRE: 49.900
, GENERE : MUSICALE STEREO/5.1 SURROUND
, DURATA: 96 m. (concerto) + 60 SOUND
m. (intervista & prove) r LIRE: 54.900
r DISTRIBUZIONE: BMG HOME
VIDEO
, FORMATO: WIDESCREEN
1.33:1
r SONORO: DOLBY DIGITAL
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UlSE&'iO ©~ © ® © “© © © © ©
fi© © © ®~ © H) 0 © © 1 ©
CONTENUTI SPECIALI:
Trailer cinematografico.
CONTENUTI SPECIALI: P ud acced ere direttamente al corri¬
spondente ‘in concert'; la grafica di
Documentario "Peace Talk" sulla presentazione di ognuno degli album
preparazione del tour, Multiangolo permette di ascoltare un brano diver-
(due diverse angolazioni ciascuno) su so per ogni disco), Liriche di tutti i
due brani, "Sweet Dreams" e "17 brani eseguiti nel concerto e relativo
Again", Galleria fotografica di imma- accesso immediato alla fruizione del-
gmi recenti, Discografia (dai brani si lo stesso, Traccia per il CD-Rom
f * h l a s y
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MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
135
GIOCHI
Star Trek Voyager Elite Force
Diario di bordo del capi¬
tano, Data stellare
53854.7. Rispondendo ad
un urgente segnale di peri¬
colo, la Voyager è caduta
inesorabilmente in una
trappola tesa da una forma
aliena non ben identificata.
Dopo l'attacco subito dal
nemico con una sfera co¬
stituita da una materia di
energia sconosciuta, la na¬
ve della Flotta Stellare e il
suo equipaggio sono stati
trasportati in una regione
inesplorata dello spazio.
Ora, per proteggere la
Voyager da possibili insidie,
il Comandante Janaway ha
autorizzato al Tenete Tu-
vok. responsabile della sicurezza, di attivare la migliore
squadra d'assalto al suo comando. Denominata appunto
Elite Force.
Questa introduzione è in realtà la presentazione iniziale
del videogioco, tratto dalla quarta serie televisiva dell'infi¬
nita saga di Star Trek, infatti, i nostri sventurati si ritrovano
alla modesta distanza di 70.000 anni luce dagli spazi fede¬
rali, in una regione della galassia (il quadrante delta), popo¬
lata da numerose razze
sconosciute e probabil¬
mente poco ospitali.
L'unica possibilità, di un
eventuale ritorno a casa,
risiede nell’esplorare il
nuovo spazio che ci ac¬
compagnerà verso l'amata
Terra, per incontrare le appro¬
priate tecnologie, oppure con
un po' di fortuna, per imbat¬
tersi in anomalie come i tun¬
nel spaziali.
Il giocatore impersonerà i
panni del guardiamarina
Alexander o Alexandria Mun-
ro, opzione configurabile
all'inizio dell'avventura, vice¬
comandante della squadra
d'assalto Alfa, che accompa¬
gnato talvolta da alcuni com¬
pagni, poco interattivi, si tro¬
verà coinvolto in oltre 30 mis¬
sioni, strutturate in uno o più
obiettivi. Grazie al fantastico
motore di Quake III Arena, da
cui trae ogni beneficio l’incre¬
dibile grafica, il gioco riesce a immergere l'utente comple¬
tamente nell'atmosfera offerta dai telefilm, riproducendo
in modo quasi maniacale i minimi particolari degli interni
dell'astronave, dei nemici e delle varie ambientazioni ripro¬
dotte o talvolta liberamente tratte direttamente dalla serie
televisiva. Tra le numerose forze aliene che il nostro eroe
dovrà affrontare, spicca¬
no sicuramente i temibili
Borg, capaci di assimilare
intere razze inglobandole
nella coscienza della loro
collettività, oppure i fa¬
mosi guerrieri Klingon,
esseri orgogliosi rivolti al
puro combattimento.
Saranno presenti altri
nuovi nemici, almeno per
coloro che non hanno vi¬
sto l'intera serie in ingle¬
se, come al esempio: gli
categorie dipendenti
dal tipo di energia uti¬
lizzata:
il notissimo Phaser,
arma gialla, alimentato
da una batteria interna
in grado di ricaricarlo
autonomamente; il fu¬
cile a compressione
Phaser, arma blu mol¬
to efficace se utilizza¬
ta in modalità cecchi¬
no; il modulatore infi-
Etheriani,
creature
che utilizza¬
no la tecno¬
logia bio-
meccanica
per alimen¬
tare le pro¬
prie astrona¬
vi viventi, ri¬
sultano par¬
ticolarmente
abili nell'uso
di potenti
teletraspor¬
ti; i Malon e gli Hirogeni, insaziabili pirati spaziali, oppure
gli Harvester, gruppo di alieni particolarmente interessato
al recupero di tecnologie nemiche. Il gioco, come avrete
già intuito, è un classico shooter in prima persona che ri¬
calca perfettamente la giocabilità e la velocità d'azione tipi¬
ca di Quake III, capace di offrire una vera trama coinvol¬
gente e una semplice iterazione con i componenti
dell'equipaggio. Anche l’audio risulta fedele alla serie origi¬
nale, grazie agli effetti sonori rilasciati direttamente dalla
Paramount e dalle voci originali di tutti gli attori dei tele¬
film. Per contrastare i numerosi seccatori, Munro potrà uti¬
lizzare e ricaricare tramite appositi distributori una serie di
armi energetiche, divise in tre diverse
nito l-Mod, ottimo
per contrastare la
razza Borg e lo Sca-
vanger, la prima ar¬
ma a devastazione
che si potrà sottrar¬
re ai nemici che in¬
contrerà il "nostro"
intrepido.
Per gli amanti del
multiplayer, esisterà
una adeguata sezio¬
ne Holomatch dove
poter "blastare" in
una serie di arene, i
vari bot governati
dal PC o avversari in
carne e bit. in un
perfetto deathmat-
ch in stile Quake,
sia in Lan che in In¬
ternet. Star Trek Eli¬
te Force è stato
provato su un per¬
sonal con Pentium
Il e Voodoo III alla
risoluzione di 800 x
600 senza manife¬
stare alcun proble¬
ma di frame rate,
ma per coloro che
desiderano risolu¬
zioni più alte al
massimo del detta¬
glio è consigliato
vivamente almeno
un Pentium III a
500 MHz con una
scheda acceleratri-
ce video di ultima
generazione.
Massimiliano Cimelli
KB
STAR TREK
VOYAGER ELITE FORCE
Produttore:
Activision - Raven Software
Distributore:
Leadoi Spa
Prezzo al pubblico (IVA inclusal Lire 99.900
RICHIESTE DI SISTEMA
Pentium II 233 MHz 1350 raccomandati)
64 MB di RAM 1128 raccomandatil
650 MB di spazio su hard disk
scheda video accelerata 3D che supporti pie¬
namente le OpenGL.
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
137
GIOCHI
Dracula (la risurrezione)
•«*"1
nc/ex
2%'* Telecom
La figura del conte Dracu¬
la, il vampiro assetato di
sangue umano, in bilico tra
Bene e Male, tra Morte ed
Immortalità e che, soddi-
sfando la sua sete di san¬
gue, placa anche il suo ap¬
petito sessuale e il desi¬
derio di dominio sugli al¬
tri, ha conquistato un po¬
sto di riguardo nell'imma-
ginario collettivo.
Complici i numerosi
trattamenti cinemato¬
grafici realizzati ispiran¬
dosi al celebre romanzo
scritto in forma episto¬
lare dall'irlandese
Bram Stoker nel 1897.
In realtà Stoker si ispi¬
rava alla figura storica
di Vlad Dracul, detto
l'Impalatore, baluar- 1
do insormontabile __
della Cristianità per i turchi invasori
nel quindicesimo secolo.
Il mondo dei video-giochi, che di quello cinematogra¬
fico è una naturale appendice, non poteva trascurare la
figura del vampiro dalle connotazioni romantiche, e co¬
si sugli scaffali dei negozi spe¬
cializzati è possibile trovare que¬
sto "Dracula (la risurrezione)" -
'drac' in rumeno significa sia
'drago' che 'diavolo' ma ancor
più efficace è il nome che ven¬
ne utilizzato nella prima traspo¬
sizione cinematografica dì Mur-
nau del 1922, "Nosferatu". in
rumeno 'non morto’ - realizzato
in Francia dalla 'joint' formata da
France Telecom Multimedia e
Canal+ Multimedia. "Dracula” è
il classico gioco d'avventura, nel
quale i giocatori perlustrano sce¬
nari misteriosi alla ricerca di in¬
dizi per la soluzione del puzzle
proposto.
Il CD-Rom è ricco di scenogra¬
fie tridimensionali, paesaggi im¬
pervi, e di una visione in sogget¬
tiva a 360°. che si ricollegano,
Macula
[a "surnzion
C **Al+
Dracula (la risurrezione)
Distributore:
Leader Distribuzione S.p.A
Prezzo UVA Inclusa) 99900 (2 CD)
Contigurazione minima:
Pentium 166 lè preferibile un Pentium 2001
16 MB di RAM (32 MB se si usa Windows 981
Scheda video a migliaia di colori
Scheda audio da 16 bit
Lettore CD-Rom 4* (e prefenbile 8x1
Windows 95 o Windows 98
Disponibile anche per Mac
N.B. Ulteriori informazioni riguardanti il gioco Dracula so¬
no disponibili su Internet all'indirizzo:
httpV/www draculagame.com
" almeno nella stilizzazione
I dei personaggi, al film di
I Francis Ford Coppola del
1993 che è oramai uno dei
capisaldi del genere horror;
solo che l'inizio dell'avven¬
tura si colloca come ’se-
quel' della storia universal¬
mente conosciuta: siamo a
Londra nel 1904, sette anni
dopo che Jonathan Harker ha
annientato Dracula.
Tutto sembra essere torna¬
to alla normalità quando im¬
prevedibilmente Mina, la mo¬
glie di Jonathan comincia a su¬
bire nuovamente l'influsso ma¬
lefico di Dracula e parte per la
Transilvania...
II gioco è inoltre adeguata-
mente attrezzato con musiche
ed effetti sonori, 40 diverse 'lo¬
cation' e 13 personaggi con cui è
possibile interagire, che trasfor¬
mano questo video-gioco in un
godibilissimo mini-film interattivo.
Offre inoltre la possibilità di sal¬
vare una partita già iniziata per riprenderla in un secon¬
do tempo.
Una serie di icone cliccabili (al
centro dello schermo compare
un puntatore che assume forme
diverse indicando se è possibile
compiere un'azione, la direzione
da prendere, un oggetto da in¬
serire o da prendere in un inven¬
tario, un'azione automatica, una
zoomata sui particolari etc.) so¬
no gli strumenti che potrete uti¬
lizzare per dare la caccia allo
spettrale personaggio.
Quando si seleziona un ogget¬
to (che deve essere utilizzato
nel modo giusto e nel momento
più opportuno) dall'inventario se
questi è circondato da un cer¬
chio verde significa che si è
operata una buona scelta e inse¬
rendolo nel gioco si sblocca la
situazione.
Luigi tozzi
\
li >nt\
138
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
GIOCHI
lecensiòrfe
Star Trek - Conquest On Line
La saga di "Star Trek" rappresen¬
ta uno dei successi televisivi di mag¬
gior rilievo da oltre 30 anni a questa
parte, capace di coagulare intorno a
sé le attenzioni di milioni e milioni di
appassionati ad ogni angolo della
terra. Un fenomeno di tali propor¬
zioni non poteva lasciare indiffe¬
rente il cinema che ha dato
all'astronave Enterprise e al suo
equipaggio il dovuto rilievo; poi le
avventure del capitano Picard so¬
no inevitabilmente diventate og¬
getto anche di un cospicua sene
di CD-Rom. Ricordiamo "Star
Trek: Elite Force" e "Star Trek:
Hidden Evil".
Il recentissimo "Conquest
On Line” si distingue dai pre¬
cedenti giochi posti in com¬
mercio per essere il primo del¬
la serie a possedere le carat¬
teristiche di 'multiplayer & In¬
ternet oriented 1 assecondan¬
do il 'trend' attuale che vuole
oramai i contendenti sfidarsi
ai quattro angoli del mondo
restando comodamente se¬
duti a casa propria ed utiliz¬
zando la grande rete di In¬
ternet per le dispute più ar¬
dite. Ci saranno quindi le classiche
sfide uno contro uno oppure clan contro clan che de¬
termineranno le posizioni nelle varie classifiche. Facile
prevedere, alla luce dell'enorme numero di 'trekkiani'
sparsi per tutti i continenti, che questo possa diventare
uno dei giochi di punta del settore. Utilizzando il grande
dispiego di armi (phaser, battleths), astronavi (U.S.S.
Enterprise, Borg Cube), e personaggi (Picard. Riker)
della celebre serie TV gli 'Inter-
net-player' potranno sfidarsi in
uno scenario galattico ben curato
dal punto di vista grafico. Il gioco
appartiene alla categoria (molto
'in' in questo momento) degli
'strategici' nei quali a turno si 'in¬
dossano’ i panni dei protagonisti
principali. Ad esempio quelli di
'Q' (che deve sconfiggere e sot¬
tomettere gli altri 'Q' in quel mo¬
mento connessi con la partita
che si sta giocando). Il giocatore
assume il ruolo di 'Q'. un essere
che vuole diventare il più potente
ed intelligente fra i suoi simili.
Ogni battaglia dura al massimo
20 minuti per mantenere l'azione
sempre viva. Quando il tempo
scade, il Q che ha realizzato il
Star Trek - Conquest On Line
Distributore
Leader Distribuzione S.p.A.
Prezzo (IVA Inclusa! L. 99900
Configurazione minima:
Windows 95, Windows 98 o Windows 2000
Risoluzione 800X600, 256 coloni
Pentium 75 o superiore
8 MB di RAM
connessione ad Internet 28.8 verso un provider IISPI o
verso una rete
memora libera di 50 MB più altri 20 MB per l'installazione
Lettore CD-Rom 4x o superiore
Mouse e drive compatibili con Microsoft al 100%
maggior numero di punti, vince la partita. Per l'inizio del
gioco solitamente avviene pescando a ca¬
saccio tra una corposa
schiera di personaggi
con armi ed astronavi
annessi (diverso è so¬
lo il valore singolo di
ognuno di essi che
determineranno supre¬
mazie o strategie di
combattimento). Ed è
combinando i pezzi a di¬
sposizione che si crea¬
no le soluzioni più mici¬
diali per annientare l'av¬
versario cogliendolo di
sorpresa oppure indebo¬
lendone le forze armate
schierate. La strategia più
scontata da applicare è
quella di cercare di conqui¬
stare un numero sempre
maggiore di pianeti e allo
stesso tempo indebolire le
difese nemiche.
La vittoria giunge quando
il capitano avversario viene
catturato oppure l'assedio at¬
tuato nei confronti del nemi¬
co supera un determinato li¬
mite di tempo e la vittoria vie¬
ne assegnata ai punti. "Star
Trek: Conquest On Line” è un
tipico 'card game' trasportato
nel mondo virtuale di internet;
e come in ogni card game, per scalare le classifiche e
vincere sarà necessario prima o poi acquistare dei pezzi
aggiuntivi. Infatti una ulteriore variante offerta dal gioco
futurista è costituito dalla possibilità di acquistare da In¬
ternet una serie di pezzi utili al
conseguimento dell'obiettivo pre¬
fissato oppure di scambiare gli
stessi con altri giocatori.
Una caratteristica assoluta-
mente originale introdotta in que¬
sta occasione è che i pezzi (mi¬
niature che hanno caratteristiche
simili ai vari set di scacchi usciti
col marchio Star Trek e quindi
molto appetibile per i fans) sono
collezionabili ed assumono un ve¬
ro e proprio valore di mercato ga¬
rantito dal sistema di sicurezza (il
Collectible Bits) messo a punto
appositamente dai Genetic Ano-
malies già ideatori di Car Game
Chron X e responsabili della crea¬
zione dei gioco.
Luigi tozzi
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
139
TOY STORY 2 - ACTION GAME
Nel secondo episodio cinematografico di "Toy Story"
Buzz Lightyear diventa il protagonista principale, sulle trac¬
ce di Woody rapito da un collezionista di giocattoli. Buzz, lo
Space Ranger che nel primo film
aveva conquistato alla fine le simpa¬
tie dei piccoli spettatori dopo un av¬
vio che lo penalizzava eccessiva¬
mente, lui giocattolo moderno, e lo
rendeva antipatico per la sua riva¬
lità con Woody, diventa cosi per¬
sonaggio positivo e anche prota¬
gonista di questo 'Action Game’
pubblicato dalla Disney e dedica¬
to ai fortunati personaggi del film
diretto da John Lasseter per con¬
to della PIXAR. Nel gioco Buzz,
come sanno bene tutti coloro
che hanno ammirato il film al ci¬
nema (è imminente la sua pub¬
blicazione su VHS e DVD,
N.d.R.), deve salvare l'amico
Woody e per far ciò è obbliga¬
to a superare gli ostacoli che
si frappongono sulla sua stra¬
da utilizzando i super acces¬
sori di cui è dotato. D'altro
canto Buzz è uno Space
Ranger perfettamente adde¬
strato a fronteggiare le diffi¬
coltà.
Utilizzando i comandi a
disposizione della tastiera
(o della console) potrete farlo cor¬
rere (con i tasti di direzione), salta¬
re (con la barra spaziatrice o tasto
'A' della console), e ancora plana¬
re. arrampicarsi, aggrapparsi, spa¬
rare con il laser, agganciare un
bersaglio o addirittura permettergli
di operare un attacco rotante che
è un'azione del suo repertorio di
combattimento. Premendo il tasto
'Tab' (o 'X') si passa in modalità vi¬
suale in prima persona, si segue
cioè l’azione con l'occhio dello
Space Ranger. A sostenere ed in¬
coraggiare Buzz sono proprio tutti
quei giocattoli che lo avevano in¬
vece accolto con scetticismo
all'inizio della prima avventura. Il
gioco si sviluppa per fasi successi¬
ve in tre diverse ambientazioni: la
casa dei giocattoli, la zona del vici¬
nato ed infine la grande metropoli
che si estende al di là del quartie¬
re in cui vive Andy, il piccolo pro¬
prietario dei giocattoli, e soprattut¬
to nel negozio e nell'appartamen¬
to del collezionista senza scrupoli
che tiene prigioniero Woody, Lo scenario più importante di¬
venta quello dell'appartamento nel quale Buzz deve riuscire
ad introdursi senza farsi scorgere per liberare e riportare a
casa Woody. Il gioco prende l'avvio nella cameretta di Andy
e si progredisce con la raccolta dei gettoni di Pizza Pla-
net, che si ottengono dopo aver supe¬
rato cinque compiti differenti
presenti in ogni successivo
livello: portare monete a
Hamm, recuperare oggetti, ri¬
solvere un puzzle, vincere una
gara e sconfiggere un boss.
Mano mano che si accumula¬
no gettoni si può passare ad
un livello successivo.
In tutto ci sono 15 livelli (che
devono essere tutti portati a
termine per salvare Woody) nel
corso dei quali a Buzz è conces¬
so di utilizzare tutte le risorse
speciali a sua disposizione (cintu¬
ra con gancio, lanciadischi, stivali
antigravità, stivali a reazione, scu¬
do cosmico). Il ruolo degli altri gio¬
cattoli è solo parzialmente margi¬
nale; infatti ognuno di essi può of¬
frire il suo piccolo contributo alla
salvezza di Woody, essi attendono
solo di essere chiamati in causa ed
utilizzati. Mr. Potato sblocca gli ac¬
cessori per Buzz, Hamm il maiali¬
no scambia gettoni di Pizza Planet
con monete, Slinky il bassotto ha
in serbo difficili sfide per Buzz,
Rex il brontosauro è un esperto di
videogiochi e può fornire utili con¬
sigli, la tenera Bo Peep, innamora¬
ta di Woody, cerca le pecorelle
smarrite ed ha bisogno di aiuto,
Jessie invece cerca I suoi cuccioli
e la sua band sul set di un film
western (anche lei ha bisogno del
vostro aiuto) ed il sergente del
marines non trova più i suoi solda¬
ti dati per dispersi. Insomma ce
n'è abbastanza per consentire ai
vostri bambini un sano diverti¬
mento con i personaggi di "Toy
Story 2 - Woody e Buzz alla ri¬
scossa". Ricordate come sia ac¬
centuata la capacità dei vostri pic¬
coli di assimilare nozioni in quan¬
tità sempre crescente e come, in
fondo, sia propedeutico alla loro
educazione prescolastica iniziare a
muoversi con il mouse tra le figu¬
re ed i giochi dei personaggi di Di¬
sney a loro familiari.
Luigi Lazzi
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Leader Distribuzione S p A,
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Configurazione minima:
Windows 95/98
Processore Pentium 166 MHz
(consigliato processore a 200 MHz MMX o supenorel
32 MB di RAM
memoria libera di 60 MB
Lettore CD-Rom 4x o superiore
Scheda video da 4 MB compatibile con DirectX (consi¬
gliata scheda 3D)
Scheda audio compatibile con DlrectSound
Supporta lovstick compatibile con Windows
Supporta scheda 3D compatibile con DirectX e Gildo
Configurazione consigliata di sistema:
Processore Pentium a 200 MHz o superiore
64 MB di RAM
memoria libera di 180 MB per installazione completa
Scheda video da 8 MB o superiore con acceleratore gra¬
fico 3D compatibile con DirectX
Lettore CD-Rom 8x o superiore
140
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
CD-ROM (LjeLOJxL l E o&)
Kids! English
«2S2S2,
'»S2lm
■ssar*
Il settore 'educational' dei
prodotti distribuiti in CD-Rom
dedica ampio spazio a quelli
dedicati al pubblico dei più pic¬
cini, pubblico munito
dell'enorme capacità di assi¬
milare le stimolanti innovazio¬
ni adottate in fatto di inse¬
gnamento multimediale.
E tra le materie che noto¬
riamente tutti i pedagoghi
individuano come essenziali
da approcciare subito in età
prescolastica c'è la lingua
inglese. "Kids!
English" si pone l'ob-
biettivo di fornire al picco¬
lo cybernauta (di età com¬
presa tra i tra i cinque e i |
dieci anni) un percorso di
apprendimento dell'ingle¬
se simulando una sorta
di 'Full Immersion' che
però non risulti mai
noiosa.
E d'altra parte come
si potrebbe mai chiede¬
re ad un bambino di
applicarsi seriosamen-
te nello studio di una
lingua se non viene ri¬
spettata la sua natu¬
rale predisposizione al gioco?
Appare ovvio che se il processo di insegnamento
viene condotto attraverso il gio¬
co tutto diventa più gradevole
semplice, efficace e coinvol
gente.
L'approccio agli argoment
proposti viene sviluppato in ma¬
niera del tutto intuitiva senza
che vengano applicate regole
né che vengano suggerite stra¬
de precostituite; bensì si lascia
libertà al bambino di procedere
in avanti per successive scoper¬
te. quelle che risultino a lui più
congeniali.
Si va avanti stimolando la
tendenza dei bambini ad ap¬
prendere le nozioni per struttu-
c s *^u, Bug ,
* • ' -to
5-Ip A fì IV/
••‘•c:: \ L*n
’SSszsir m
•sssss-’n
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Computer IBM o compatibile
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Scheda grafica SVGA e monitor (risoluzione 649X480,
256 colorii
Scheda audio da 16 bit
Altoparlanti o cuffia stereo
Microfono (consigliato)
Disponibile anche per Mac
re imitative con cin¬
que livelli di difficoltà
crescente (per mezzo
dei quali acquisire di
volta in volta la cono¬
scenza di sostantivi,
numeri, congiunzioni,
aggettivi e cosi via) da
attivare congruamente
ai progressi compiuti.
Al livello più basso (è
consigliabile che all'inizio
il genitore stia vicino ai
bambini più piccoli per
permettergli di rompere il
ghiaccio, questi poi an¬
dranno avanti spediti da
soli) si insegnano sostanti¬
vi, aggettivi e numeri (si
conta da 1 a 10) utilizzando
colori, frutti, forme diverse,
una fattoria di animali, il vol¬
to umano; a quello più alto si
impara a definire la propria
famiglia, il giorno della setti¬
mana, l’ora, ed altre espres¬
sioni di uso quotidiano.
Si clicca su un oggetto che
compare in qualsiasi scherma¬
ta e si sente come si chiama in
inglese.
Dopo aver appreso un buon
numero di parole si può 'entra¬
re' nel gioco (sempre diverso e
variegato) che darà rilievo alle
parole imparate.
Ad esempio viene chiesto di
trovare un oggetto e se questo
viene individuato correttamente
si ottiene una risposta positiva.
Si registrano (per mezzo di
un microfono che si rende indi¬
spensabile) e si riascoltano le
parole imparate e le si confron¬
tano con le stesse pronunciate
in lingua madre.
Un prodotto, in definitiva, ol¬
tremodo interessante per l'in¬
fanzia.
Luigi tozzi
Kg
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
141
Il computer a dieta
Riprendiamo il discorso della compressione lasciato a metà il numero scorso.
Ricordate, avevamo discusso della tecnica di compressione senza perdita di dati.
Passiamo adesso alla tecnica alternativa, quella con compressione con perdita di dati,
individuando quando e in che modo questa tecnica può essere gestita con vantaggio
in realizzazioni e applicazioni particolari.
Forse è proprio al Web che si deve il maggior successo di tale tecnica, in parte
contraddicendo quello che si era detto la volta scorsa. Contraddizione solo apparente, in
quanto tale sistema non è adottabile durante le operazioni di FTP o, comunque, di
downloading e uploading di file archivio, ma solo nella gestione di pagine e siti.
Seconda parte
di Raffaello De Masi
Chiunque abbia qualche volta tenta¬
to di realizzare una pagina WWW con¬
tenente immagini, suono o. comun¬
que, materiale multimediale, si sarà
reso conto che, nell'includere materia¬
le nella pagina o durante l'operazione
di uploading, alcune parti subivano una
modifica del loro formato (ad esempio
le immagini UFF, o bitmap, o PCX ve¬
nivano convertite in .GIF o. JPG).
Questo avviene per questioni di otti¬
mizzazione del materiale, con com¬
pressione dello stesso anche se a co¬
sto di perdita di parte del suo contenu¬
to.
Queste tecniche sfruttano le limita¬
zioni intrinseche dei sensi umani, es¬
senzialmente vista e udito; in altri ter¬
mini le tecniche "lossy" creano un file
che apparentemente è identico all'ori¬
ginale, sebbene i due file siano diffe¬
renti a livello di bit. Il vantaggio sta nel
fatto che un'immagine "sfrondata" e
una "intera" appaiono praticamente
eguali ai nostri occhi.
Le tecniche con perdita di dati pos¬
sono essere adottate, ovviamente, so¬
lo su file che tollerano . appunto, la
perdita; ad esempio è del tutto illogico
che esse possano essere utilizzate su
un file di wp o su un programma. I file
multimediali, di grafica, di suono, inve¬
ce. sono i candidati ideali per questa
tecnica, e, in base alla bontà dell'algo¬
ritmo usato, le perdite apparenti pos¬
sono essere tanto ridotte e talmente
ben distribuite da passare quasi inos¬
servate.
Dicevamo bontà degli algoritmi per¬
ché, con il miglioramento di questi, ta¬
le tecnica si sta sempre più espanden¬
do verso nuovi orizzonti applicativi, co¬
me ricevitori satellitari, riproduttori
DVD e musicali portatili.
Al contrario degli algoritmi senza
perdita di dati, quelli "lossy" non han¬
no alcuna base comune. Al contrario,
ogni algoritmo è specializzato a secon¬
da del mezzo da utilizzare e dell'infor¬
mazione da trattare. A questo punto
molti gruppi di studio hanno realizzato
standard, destinati a trattare certo ge¬
nere di compressione, assegnando re¬
gole e strutture comportamentali.
Un cenno
agli standard
Certamente uno di più importanti
algoritmi di base è quello messo a
punto dal Moving Pictures Expert
Group, che ha sviluppato l’algoritmo
MPEG-1, destinato a supportare la
compressione "lossy" di video e au¬
dio. Grazie alla sua efficienza, lo stan¬
dard si è rapidamente imposto, non
solo nell'ambito informatico, ma gene¬
ralmente in tutta l'area dell'electromc
consumer. Tanto che lo standard si è
evoluto in diverse separate incarnazio¬
ni, ognuna ottimizzata per media di¬
versi. MPEG-1 è il capostipite della fa¬
miglia MPEG, e, nelle ultime imple¬
mentazioni, riesce a leggere dati audio
e video, da un CD-ROM, alla rispetta¬
bile velocità di oltre un megabit al se¬
condo. Esso usa un complesso algorit¬
mo di eliminazione dei dati superflui
durante la compressione, ed è capace
di predire con buona approssimazione
i dati perduti analizzando fotogrammi
142
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
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FAQ
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u* to. i *1*4 i*i«MMat.on o» «yui «rf-o «ru» l«o E iUfc-in*<in 1980. in* «h»* »•«» MELil !*•
-1.< i.-i» «n »toch «i|«B |Mniiu- tt •• Via».. I li $fiil Mf-'ì «a ti.i.-l Iha Mandarli :« «rt»«h »ocfc*oto*li u Ci-jit.i
TcImwni «al lop Do.a» «Od DVD aia liai«d and MPt.-l . Ih» (landa* in» uuMmadia on ma «ab rn* «gitani tornii «« MF £±1
‘MgRimatfia C uid.H D»ari«luwi Martai»’ Wi-i a* to. »».- vurdard MP£Q2I “Muliotadia FiwiwMMfe" ha» W art ad m tona
Mài • ,l»xl*«H ha** iiaalad m< nWVtlit nuito emiliana Mai MP t'j »tandato can ba paKteMd direitlj Unni
SO feffinflbtb iti) «• finn, a Na 1 «wal tlwt»
In a mitld ••i»i* iivfcimialmn la- Vimini . «nwi-a «Meiio—.. ami IttotOnanumc almo produci* m« twporWB -nc tr*»*)$i
oi.m.l» Mail lai hnnlo^at and Ut» —.d in limai, ..«laMa Oanda.d» .1 ai ilinnp a> awa. MPf *• pnmdai a prman macKamiin
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MPf-0 II a cowvrrtfa» A (SOrtE*: IM •* op*" lo ..parli -tot) atcr.***il bi an appiattala National r -ian1a»i»* Bod» •> a»f»Qa
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•Uba <n d»|Hal «odio ttdan and mulltniadia On <>wiarj. mota ll-an Jì (mnilin** ••» top.aiantod
/ siti ufficiali dei gruppi di interesse che hanno standardizzato formati di compressione
per video e audio.
Welcome to JPEG
W.ktm. io Uh W!V»rt irm Sc«ttp*f« Tfea laada l. Mfca to JPIUi catMaa — 1~>1 a«aa. «a a»« aa aUwagaaM taunaa eimtomam 1 dltN»
ma ir rogali. Mania, orata ir M COMI» (aaa V* lo ,oat /PB7- and pm ma», la «nix ita pirata Wat Ma. pHaaa <Vk on to. Wkaad
Inrtion un Om UH
fPIVJ m alimi ri.lh. laM E^nU <W THj *aa(aaMaj a^oiap oTapidi ty naMnal rtaiManta tpW»
aa^i«maalaiftMkU|M*Ma .lmda.d. fra «antangag. lana Ma*. ra4«t TI- 'H«f r.fta. lata alaku aaa «awMaa an talk BOaMITt!
T (lanitalda Tha oHUuT lilla c/Ih. «omMui u Biffi: 1TC1 9Z» Woabn« Okk*. I. and - laapmaMa (W beth BUI «4 IffiO rtandarda
The tati Inm a Ita ITM - BIWI». I «TU T T ■!>, Mad. - U- Mai a pM. part M aaM«4. fer mfl .«(Ma. A taM
«anaan Jih. May rtrtmaa «/Ite* Manda.* « tta ma Mati «Mh . Ita fbamal plaaadMai 1 lv prt*. Iaw>V,CCuU jrn’i a. Mal
•oft paopl. Ulto* ad aa /W< '
H^.OtOy O,,
|. Vto.f.d*ortn/U-lMO«OMMia.
Itftota ni unitoti: 04rt*j IMirUi Uvn -i Qt—J • WMÉm*bJ
biklMiei
presenti e futuri di una
proiezione, per ricreare le
porzioni perdute.
Il decompressore
MPEG (il gruppo ha defi¬
nito esattamente le tecni¬
che e gli standard per
ambedue le operazioni)
parte da un fotogramma
e utilizza un'area di infor¬
mazioni, fornite e create
dall'encoder durante la
compressione, per ricrea¬
re i fotogrammi intermedi
tra due presenti nel file
compresso. MPEG-l può
comprimere perfettamen¬
te anche tracce audio. Se
queste tracce fanno parte
di un video, lo stesso
standard riesce a sincronizzare i due
mezzi in maniera precisa. Ovviamente
l'MPEG-1 può essere usato anche su
audio senza video e viceversa.
L'algoritmo di compressione audio
MPEG-1 rimuove ogni frazione sonora
che l’orecchio umano non è capace di
percepire; esso stabilisce tre livelli
crescenti di efficienza, detti anche
layer , ognuno con complessità ed ef¬
ficienza crescente. Il layer 1 esegue
un controllo di base del file e crea un
formato leggermente compresso; il
layer 2 ha una tecnica di attacco mi¬
gliore, eliminando buona parte delle
informazioni inutili e comprimendo in
maniera evidente il file. Infine il layer 3
fornisce il più alto livello di compres¬
sione possibile, ma richiede l'uso di al¬
goritmi complessi e potenza di calcolo
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
143
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SP
COMPUTING AS COMPRESSION:
THE SP THEORY AND THE SP SYSTEM
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fliophtc» dapali moni al APS Fwn corpo» al* lofio* «nd lochmc al arumationa lo *wtual *Ma ,
and ch***cl#» aramaiio''. APS la Ih# placa lo go fc' 30
Chi» 30 dapa'tmanl prwanly uh Maya and bfiMwava fot ou»
*o»k Ow 30 arti*!* ara abla lo produca tafih quaMy woik utiftfi
IH# Ialati hifiH-apaad cualom NT wortr»lalron« w* can al
any ia«oM»on up lo Um To anaur* quaMy and tp#ad. ou>
*o*w»ra can tarmi om Randarf arm o< IO procatao**. a» wao •*
• •Ita tyalam» wa can Hong onlma « a pmch Ow oulpul can *a*y
Irom BMaSP and DifiiBaia lo MOCAM
andHO-W Wtataohw# ^
adeguata (il livello 3 ha incontrato una
crescente popolarità con l’espansione,
a macchia d’olio, sul mercato,
dell’MP3, che si basa proprio su di es¬
so).
Microsoft Media Player, di cui ab¬
biamo vista l’ultima release nel neona¬
to WME, è capace di interpretare file
MPEG e anche MP3; l’ultima versione,
oltre che presente nel sistema operati¬
vo, è scaricarle direttamente dal sito
Microsoft (http://www.microsoft.
com/windows/mediaplayer) .
Ovviamente si possono adottare al¬
tri player MPEG-1, come VMPEG
(ftp://ftp.aoets.ru/pub/mpeg) e, ovvia¬
mente una lunga serie di player per fi¬
le MP3, primo tra tutti il leggendario
WinAmp l|http://www winamp. comi
MPEG-2 è uno standard di broadca¬
sting video ottimizzato tra i 4 e i 9
Mbps, come velocità di trasferimento.
I fornitori video via satellite adottano
questo standard e la gestione DVD dei
video si basa altresì su di esso Una
versione leggermente modificata è
stata adottata per la gestione della TV
ad alta definizione.
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e 2000 SOI
Lati Ut»MH ' Awgusi 7TD
Compressione
delle immagini,
una scelta difficile!
La limitazione di banda, intrinseca
di Internet, rende questo ambiente più
adatto alla gestione della grafica che
dell’audio-video.
Come risultato, la compressione
dell'immagine è l'obiettivo cui sono ri¬
volti gli interessi dei produttori di ap¬
plicazioni grafiche.
Risultato di questo interesse, volto
a compensare rapidità di gestione e
qualità dell'immagine, è stata la crea¬
zione e il miglioramento degli standard
dì alcuni formati, ognuno teso a bilan¬
ciare le differenti esigenze.
144
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
Il
Il GIF (Graphical
Interchange Format) è il
più importante tipo di
compressione grafica sen¬
za perdita di dati. Basato
sull'algoritmo LZW, ha
raggiunto grande succes¬
so. anche se gli imple-
mentatori abbisognano di
licenza d'uso da parte
dell'Unisys, detentrice
dell'algoritmo. I file GIF
godono della invidiabile
caratteristica di poter
ospitare più di una imma¬
gine in un singolo
file, cosa che, facile
giungere alla con¬
clusione, permette
la creazione di ani¬
mazioni (quelle che
si vedono comune¬
mente sul Web);
inoltre permette an¬
che la creazione di
fondi trasparenti.
Alternativa a GIF
può essere consi¬
derata PNG. I file
Ping sono anch'es-
si "lossless", ma.
invece di usare l'algoritmo
LZW, usano una variante
dell'LZ77, non coperto da
obbligo di licenza d’uso,
procedimento (e i risultati)
della compressione è lo
stesso del GIF ma, invece
di indicizzare le stringhe
ridondanti in un dizionario,
PNG usa puntatori a una
precedente individuazione
della stessa stringa.
Sebbene PNG supporti
immagini in alta qualità,
non permette immagini
multiple e . quindi, anima¬
zioni,
La risposta della controripa, in ter¬
mini di compressione con perdita di
dati è il formato JPEG (Joint
Photographic Expert Group) , Sotto
molti punti di vista e per molti usi,
JPEG ha rimpiazzato il GIF come stan¬
dard nelle pagine Web, e questo per¬
ché esso può gestire con facilità im¬
magini a 24 bit (16 milioni di colori)
contro i GIF che sono limitati agli 8 bit
(256 colori).
Essendo un algoritmo con perdita,
le immagini JPEG non sono perfetta¬
mente identiche agli originali ma, nella
maggior parte dei casi, le variazioni
non possono essere percepite da oc¬
chio umano. Proprio per consentire un
Una immagine
in formato
JPEG, con rap¬
porti di com¬
pressione varia¬
bili dal 100%
Inessuna perdi¬
ta di datiI al
10% Iriduzione
della qualità ele¬
vata, pixellatu-
ra molto evi¬
dente! Notare
la sempre più ri¬
dotta qualità
della figura.
adeguato compromesso tra qualità e
ingombro del file, lo standard JPEG
permette all'utente di scegliere il livel¬
lo di compressione desiderato.
Per la precisione, JPEG non è un
formato, ma una famiglia di formati.
La maggior parte si rifanno all'algorit¬
mo principale, ma interessanti sono il
"progressive JPEG”, che riposiziona i
dati all'interno del file in base alla fre¬
quenza delle ripetizioni.
Ancora più nuovo è il JPEG-LS, che
è un JPEG lossless (di qui il nome),
sorto per risolvere le esigenze di ap¬
plicazioni che non tollerano la perdita
di dati.
Sebbene i file JPEG siano quelli
che garantiscono i migliori rapporti di
compressione , non
possono rimpiazzare il
GIF quando qualità e
integrità dei dat deve
essere salvaguardata;
inoltre JPEG non sup¬
porta sfondi traspa¬
renti. Ciononostante
JPEG è divenuto il più
popolare formato su
WWW, grazie all'alto
rapporto di compres¬
sione, e alle non ecce¬
zionali esigenze impo¬
ste dall'am-
biente.
Infine resta
il TIFF (Tagged
Image File
Format), svi¬
luppato dalla
Aldus per abbi¬
nare vantaggi
diversi di diffe¬
renti algoritmi,
sia con perdita
che senza per¬
dita di dati.
Sfortu nata¬
mente non tut¬
ti gli standard
TIFF, sviluppati da di¬
versi implementatori
di lettori di immagine,
sono compatibili tra
loro, tanto che, talvol¬
ta, una immagine TIFF
scritta da un pacchet¬
to non riesce a essere
letta da un'altra (mes¬
saggio "unimplemen-
ted TIFF format").
Una occasione parzial¬
mente mancata.
Conclusioni
Le tecniche di compressione sono
divenute da tempo la via diretta di tra¬
smissione e distribuzione di materiale,
sia via rete che su supporto magneti¬
co e ottico (immaginate cosa sarebbe
il mondo dell'open source senza la
compressione) . Il mondo Web, con le
sue connessioni talora recalcitranti e
talora lente come lumache, sarebbe
come un casello autostradale alla fine
dell’estate se non potesse disporre
dell’overboost della compressione.
Si dice spesso che WWW stia per
World Wide Wait, ma cosa sarebbe,
senza la compressione? Un WWD,
World Wait Dead!
«g
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
145
PROVE & PRODOTTI ° cura di Andrea de Prisco
Macrofotografia digitale
Come fotografare con le Nikon CoolPix 950/990 e il flash anulare
di Franco Paiamaro
Ad ulteriore di¬
mostrazione del
fatto che la foto¬
grafia digitale non
conosce limiti,
iniziano ad arriva¬
re sul mercato
numerosi acces¬
sori per far fronte
a qualsiasi tipo di
esigenza. Il pro¬
dotto in prova in
queste pagine è
un particolare kit
di interfacciamen¬
to sviluppato e
prodotto da Nital,
distributore uffi¬
ciale italiano dei
prodotti Nikon.
Grazie a que¬
sto è cosi possi¬
bile utilizzare il
flash anulare per
la macrofotogra¬
fia Nikon SB-29
in congiunzione
con le fotocame¬
re digitali CoolPix 990 e 950. Il kit è for¬
mato dal dispositivo di interfacciamento
vero e proprio, realizzato in un materiale
plastico molto resistente, un filtro Neu-
tral Density 2 grigio e una lente addizio¬
nale macro da 4 diottrie, un anello adat¬
tatore da 28 a 37 mm e una pratica bor¬
setta a portafoglio per contenere il tut¬
to.
Sia il progetto, sia la realizzazione del
dispositivo di interfacciamento, sono to¬
talmente italiane; come tale, si tratta di
un vero e proprio piccolo capolavoro di
ingegno e semplicità.
Essenzialmente, il dispositivo con¬
sente l'accoppiamento del flash anulare
al corpo macchina della CoolPix tramite
un anello di raccordo che svolge la du¬
plice funzione di sistema di fissaggio e
di portafiltri standard da 37 mm per uso
Utilizzo
Configurare la CoolPix 990 per l’uso
con il flash anulare è abbastanza sem¬
plice. La prima cosa da fare è montare il
dispositivo di accoppiamento al corpo
macchina della fotocamera, avendo l'ac¬
cortezza di ruotare di 90 gradi il gruppo
ottico prima del montaggio; successiva¬
mente, montato il corpo del flash anula¬
re sulla staffa e collegato il cavetto alla
macchina fotografica, si fissa quest'ulti-
ma sulla staffa e si installa il gruppo pa-
video.
Utilizzando la
fotocamera
Coolpix 950 im¬
postata con la
priorità ai dia¬
frammi "Apertu¬
re Mode" e con
il diaframma più
chiuso disponi¬
bile, è possibile
selezionare sul
dispositivo due
impostazioni di
compensazione
flash, grazie al
sistema di sele¬
zione incorpora¬
to.
Utilizzando la
Coolpix 990, il
sistema di sele¬
zione è normal¬
mente escluso
(posizione 0)
per sfruttare il
sistema di mi¬
surazione stan¬
dard della fotocamera digitale; occasio¬
nalmente, è possibile utilizzare la prima
posizione, abbinata ad una compensa¬
zione negativa (sezionabile tra diversi
valori) impostata sulla fotocamera.
Kit per macrofotografia _
Produttore e distributore:
Nital S.p.A
via Tabacchi, 33
10132 Tot ino
Tel, 011/899880<t
www.nital.il
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kil Nilal por niacrolotogtalia digitale
Lire: 250 000
Flash anulare Nikon SB-29
Lire: 1.080.000
Stalla di supporlo per llash SK-E900
e adattatore AS-E900
Lire: 225.000
146
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Il kit dell'adattatoro, fornito assieme alla pratica borsetta dì trasporto morbida. Comprende l'adattatore vero
Grey ND 2 e un anello di raccordo 28-37 mm
rabole del flash sul dispositivo.
Nel libretto di istruzioni è consigliato
di utilizzare sempre II filtro Close UP 4D
a corredo del kit, in quanto aumenta il
potere di ingrandimento e riduce la di¬
stanza minima di messa a fuoco
dell'obiettivo di serie, mentre il filtro
Grey ND 2 dovrebbe essere impiegato
per correggere situazioni caratterizzate
da sovraesposizioni indesiderate.
E' necessario escludere il flash inter¬
no della 990 selezionando "Int Flash
Off” dal menu "Speedlight Cntrl" e se¬
lezionare la modalità Macro; da notare
che le distanze indicate dalla fotocame¬
ra, utilizzando la lente addizionale da 4
diottrie, non corrispondono più a quefle
effettive.
Le distanze minime di messa a fuoco
variano in base alla distanza focale im¬
postata: con l'obiettivo impostato con
focale grandangolo, la distanza è di cir-
e proprio, una lente aggiuntiva da A diottrie, un filtro
ca due centimetri; con focale tele, si ar¬
riva a circa venti centimetri. Utilizzando
la lente addizionale, le varie distanze si
dimezzano circa.
Per ottenere buoni risultati di messa
a fuoco, contemporaneamente ad una
buona profondità di campo, bisogna
scegliere il diaframma più chiuso dispo¬
nibile; in caso di esposizioni non soddi¬
sfacenti, è possibile variare la compen¬
sazione del flash tra +2 e -2 diaframmi
In alto, il dispositivo adattatore: realizzato in materiale plastico
speciale, è compatibile con le fotocamere digitali Nikon CoolPix
950 e 990
A lato, la fotocamera Nikon CoolPix 990 con l'adattatore corretta-
mente montato sull'obiettivo e fissato con l'anello di raccordo
portalenti aggiuntive.
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
147
con una serie di passi intermedi.
Con la fotocamera Nikon CoolPix 990
si possono utilizzare anche gli obiettivi
addizionali macro 4x (con il quale si può
arrivare a 1 cm di distanza di messa a
fuoco minima) e tele 1,8x di produzione
Rainox.
Particolare dei selettore delle compen¬
sazioni presente sull'adattato'e
L adattatore è assolutamente indispen¬
sabile per utilizzare il flash anulare
Nikon SB-29 con la fotocamera CoolPix
990, la staffa di supporto per flash SK-
E900 e l'adattatore per flash AS-E900
che può essere facilmente eliminata in¬
tervenendo sui livelli in sede di fotori¬
tocco o regolando manualmente il bilan¬
ciamento del bianco.
I risultati cominciano ad essere inte¬
ressanti dopo diverse sessioni d'uso,
quando si comincia a prendere la mano
con il sistema; bisogna dire che le im¬
magini ottenute non risultano essere
particolarmente "belle" sotto il profilo
strettamente estetico, essendo un po'
piatte, anche utilizzando la possibilità di
modificare la potenza emessa da cia¬
scuna parabola del flash per 'modellare"
la luce.
Infatti, la destinazione d'uso di que¬
sto apparecchio è prettamente profes¬
sionale. volta alla documentazione di
particolari, piuttosto che alla fotografia
artistica; ciononostante, una volta riusci¬
ti a padroneggiare le particolari caratteri¬
stiche dell'accoppiata fotocamera digi¬
tale-flash anulare, l'uso di queste imma¬
gini in modo creativo diventa comunque
possibile.
Concludendo
Il costo della soluzione completa (fo¬
tocamera, flash, staffa e kit di interfac¬
ciamento) sfiora i quattro milioni; una
cifra non bassa, ma da rapportare alla
qualità ottenibile (molto alta) e alla de¬
stinazione d'uso: nelle intenzioni di Ni¬
tal. questo sistema si rivolge agli ap¬
passionati evoluti (la fascia cosiddetta
"prosumer") e all'utenza professionale
molto "verticale": dentisti, orafi, medi¬
ci legali e dermatologi, ottici e tutti
quei professionisti che devono utilizza¬
re un flash anulare per macrofotografia
con costi di gestione ridotti. In altre pa¬
role, la possibilità di sfruttare l'ottima
risoluzione ottenibile con una fotoca¬
mera da tre megapixel con i vantaggi
del costo zero per i rullini e il successi¬
vo sviluppo.
Impressioni d’uso
L'insieme fotocamera-flash-staffa è
piuttosto ingombrante e difficile da ma¬
neggiare a mano libera; l'uso di un ca¬
valletto è fortemente consigliabile.
Abbiamo provato la fotocamera ri¬
prendendo una serie di oggetti molto
piccoli, come chiavi, penne, gioielli e cir¬
cuiti elettronici, ottenendo sempre buo¬
ni risultati.
Le immagini tendono ad essere ca¬
ratterizzate da un dominante fredda.
Alcuni esempi di immagini ottenute con
il sistema di ripresa digitale Nikon
Tutte le immagini sono state riprese
con le seguenti impostazioni
Misurazione esposimetrica matrix,
tempo. 1/119 sec: diaframma F 9,8 -
11 0; compensazione: * 1 - 0 . 0 , lunghezza
focale . 23.4 mm, più lente addizionale
da 4 diottrie Isolo per le immagini della
meccanico di un disco rigido e i micro-
chipl, impostazioni della fotocamera per
sensibilità, punto del bianco, dettaglio
su Auto, definizione' Full Fine
148
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Web e Internet
C©rso seminari
• Internet base
• FrontPage 2000
• Java
• HTML e basi per lo sviluppo di siti Web
• WSM - Web Site Manager
• Sviluppo e gestione di siti Internet
• Sviluppo e gestione di siti Intranet ^
• PHP Workshop
• REBOL WfKS
• Dreamweaver
• Flash
• UltraDev
• Fireworlcs
• Internet nella famiglia e nella scuola: vantaggi
e pericoli del mezzo (per genitori e docenti)
In collaborazione con
Sede dei corsi: MCmicrocomputer School - Viale Ettore Franceschi™. 73 - Roma
tei.06 43219.312 - Fax 06 43219.301 - e-mail: corsi@pluricom.it
Segreteria didattica: da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 13.00
Il ritorno di
"Computer & Video on thè Web"
L’idea ci ronzava da tempo in testa: fare di CVweb un piccolo portale del freeware audiovisivo e,
per chi ne avesse bisogno, il posto dove trovare tutorial e FAQ online. Tutto questo senza
dimenticarsi di altre rubriche, snelle e pratiche al massimo, da dedicare al Web multimediale -
Java Applet, JavaScript e HTML dinamico -, al monitoraggio dei siti dei produttori e a progetti
di varia natura multimediale.
Vediamo se, dalle intenzioni, sono finalmente scaturiti i fatti!
di Bruno Rosati
Quando dalla nuova Home Page di
MCmicrocomputer si clicca su CVweb
e si carica la pagina, appare subito evi¬
dente la novità.
Il Layout deH'Home Page è lo stesso
di quello dell'edicola sul Web di MC,
mentre cambia il colore della cornice e,
ovviamente, la specificità delle rubriche:
Freeware multimediale, CVguide, Ap¬
plet, Progetti, Links e ActiveX. Tutto per
il multimedia, insomma, dal Desktop Vi¬
deo - servito dal freeware, parte dei
progetti e dai Link - al Web multimedia¬
le, con Applet per generare effetti non¬
ché titolazioni e progetti in JavaScript. A
margine le guide di C&V, con tutorial e
FAQ Online su tecniche di programma¬
zione e domande/risposte per l'uso de¬
gli applicativi più diffusi.
Tutto, fatto salvo qualche splendida
eccezione, rigorosamente gratuito! Né
demo, né trial, né shareware: quanto si
potrà trovare su CVweb avrà solo il co¬
sto degli scatti telefonici.
Non solo questo, però! Altra preroga¬
tiva del nuovo CVweb sarà quella di pre¬
sentarsi costantemente aggiornato nei
contenuti. Upgrade degli applicativi,
nuove Applet e "chicche" in JavaScript
cercate, trovate, provate e riproposte
per voi: appena le beccheremo, verran¬
no subito messe in linea e annunciate.
Dove? Ottima domanda: sulla Home
Page di CVweb che, per far fronte a ciò,
sarà dotata:
• di un text-scrolling (un'Applet che
scorre in alto, su sfondo rosso) dove ap¬
pariranno le
"news” che. ov¬
viamente, saranno
linkate con la pagi¬
na che le presen¬
terà in dettaglio:
• di uno Slide-
Show che lista le
immagini-strillo
delle novità
nell'ambito del
Freeware;
• di un primo pia¬
no per quanto ri¬
guarda le guide
ipermediali.
€ m RVt < rr8M,tf eo
rr gratuito CVtJmpip «ampie ai misurazione progetti • Appipt ipprmpdial
L'Home Page di
CVweb incastonata
all'interno del trame
di MC la sua volta
dentro a quello della
Plurtcoml
150
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Dalle parole ai primi fatti: guardate la
figura 1 e capirete meglio - magari ap¬
prezzandolo pure nella funzionalità
dell'interfaccia - come tutto ciò si tradu¬
ca nella Home Page di CVweb.
In una presentazione che si rispetti
adesso dovremmo descrivere in detta¬
glio come, al loro interno, sono organiz¬
zate le singole rubriche. Per non proce¬
Un click sui bottoni del
Freeware ed eccoci
entrare nella pagina-
strillo. sulla quale ven¬
gono pubblicizzati il
programma più impor¬
tante tra quelli più
nuovi e. accanto sulla
destra, l'elenco degli
ultimi upgrade inseriti:
Un altro click ed entria¬
mo nella pagina dedica¬
ta agli applicativi di più
recente inserimento II
link per scaricare subito
l'applicativo, la breve
descrizione e, se dispo¬
nibile. la lettura dell'arti¬
colo di presentazione,
CVweb, quanto sotto elencheremo è
una miscellanea tra I migliori freeware
che avevamo già messo in lista e una
serie di novità più o meno recenti. Per
quanto riguarda tutti gli applicativi, vec¬
chi e nuovi, sono aggiornati all'ultimo ri¬
lascio disponibile. Per festeggiare il bat¬
tesimo del nuovo CVweb, tutto il
freeware più sotto elencato sarà Isolo
dere con una
noiosa elencazio¬
ne di dati e carat¬
teristiche, che tra
l'altro esulerebbe¬
ro dal contesto di
questa rubrica, ab¬
biamo pensato di
farlo provvedendo
a descriverne i
contenuti in rela¬
zione alle novità
che stiamo propo¬
nendo proprio per
questo mese:
Ed eccolo l'articolo di
presentazione di un
freeware. Nello specifi¬
co della schermata ò
quello della pagina di
ABC Video Roll che,
prendendo spunto dalle
note descrittive di que¬
sto stesso articolo, vie¬
ne completata con i da¬
ti identificativi - nome
del programma, peso in
Mbyte, software house
Icon ovvio link di navi¬
gazione! e l'eventuale
disponibilità di una
schermata in full-
screen.
• Freeware-novità: ABC Video Roll, un
piccolo Premiere assolutamente gratui¬
to. Roba da non credere, ma per farlo
sul serio basta leggere la presentazione
che segue e correre a scaricarlo!
• Freeware-aggiornamenti: la lista
completa dei primi, venti applicativi "a
gratis" messi in catalogo. Tutti aggior¬
nati e tutti funzionanti, nonché utili alla
causa multimediale!
• Applet: un terzetto di "spicchi di me¬
la" ottimi per la gestione dinamica di
presentazioni, singole immagini effettiz-
zate e testi di titolazione.
A tale elenco, per completare il di¬
scorso del Web, aggiungeremo anche
le "conferme" di applicativi e utility che
già erano presenti nella vecchia versio¬
ne di CVweb e indicheremo anche
script, Applet e quant'altro che, nel cor¬
so dei mesi, sono stati pubblicati sul
CD di MC e che riteniamo giusto ed uti¬
le, sempre nell'ottica del freeware, in¬
serire anche in linea. CVweb così diven¬
ta l'archivio delle pubblicazioni elettroni¬
che che mese dopo mese si succede¬
ranno sul CD allegato alla rivista.
Freeware Upgrade!
Rispetto alla vecchia versione di
per questo meseII
a disposizione al
download anche
dal CD allegato alla
rivista!
Scratch (383
Kb). Scratch (383
Kbyte) Vecchia co¬
noscenza -nel sen¬
so che già viveva
sulla vecchia
CVweb, Scratch di
AnalogX è un'utility
in grado di agire
temporalmente sul¬
le componenti so¬
nore inserendo ef¬
fetti in loop, sia uti¬
lizzando la stessa
che una seconda
componente sonora e quindi procedere
al remixing e al salvataggio della nuova
componente sonora.
RunFirst (12 Kb). RunFirst è un pro¬
gramma in grado di realizzare file ese¬
guibili per l'autorun di specifici file
HTML. La modalità d’utilizzo è estre¬
mamente semplificata. Una volta deci¬
so il nome del file HTML che si vuole
abilitare all'autorun, evidenziare e rino¬
minare il file "runfirst.exe' con lo stes¬
so nome del file HTML da far avviare in
automatico.
CDex (975 Kb). CD Ripper polifunzio-
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
151
CVweb non é solo
freeware! Eccoci dilani
a pubblicizzare il ramo
delle CVguide, con luto-
rial, lips, FAQ online e
quanl'altro sia rintraccia¬
bile nel mare infinito di
Internet in latto di guide
all'apprendimento di
programmi e tecniche di
programmazione ipet-
medialel
G m Po^8MM«°
CVweb il mlnlportal del freeware multimediale!
Q
(XlATtar
GUIDA INTERATTIVA ilIVto degli attribuì* di EMBEODING in QuickTime Pleyer
Ueo del Reel Pleyer in Embeddmg JevePlug e ActiveX Control
Dal sommario di CVgui-
de alla pagina di uno
dei tutoriaI Tutto il ma¬
teriale che pubblichere¬
mo su CVguide nasce
soprattutto da pagine
prodotte dalle stesse
software house o siti
satelliti attrezzati con
mailing hst Cosi come
le rintracciamo, queste
pagine le ripubblichia¬
mo cercando anche di
tradurle
iniziali e finali che spesso caratterizzano
le sintesi digitali. Togliendo tali spazi di
silenzio, si risparmiano gruzzoli di byte
e si hanno start/end precisi al millise¬
condo. In pratica il file risponde meglio
ai requisiti di precisione ed immediatez¬
za al click!
Sound Control Plus (197 Kb). Una
vera e propria ‘chicca"! Sound Control
Plus è in grado di aggiungere a Win¬
dows i controlli da tastiera (spesso gli
inutilizzati tasti-funzione) per dosare i li¬
velli d'ascolto dell'uscita mixer della
scheda audio.
naie in quanto, oltre a poter estrarre
tracce CD, è in grado di poter salvare le
stesse in vari formati (WAV, WMA e
MP3), operare a conversioni successive
e quindi comporre database musicali in
standard CDDB.
WaveSplitter (738 Kb). WaveSplitter
è una piccola utility capace di estrarre
un campione sonoro da un file wave
preesistente, individuandone i punti di
Start e End (riferimenti in millesimi di
secondo) per mezzo di due marcatori,
creando loop e autoplay ed infine sal¬
vando la parte del file splittata in un
nuovo file wave.
Wave Corrector (1,18 Mb). Wave
Corrector è un correttore di forme d'on¬
da -prevalentemente generate dall'ac¬
quisizione di materiale analogico - capa¬
ce di rimuovere i segnali di disturbo
(click, tick e plop) presenti sui solchi di
vecchi dischi in vinile o il rombare di
musicassette scadenti e comunque da¬
tate.
TrueTech FreeVOD (180 Kb). Picco¬
la, grande Java Applet per mezzo della
quale è possibile controllare la riprodu¬
zione da pagine Web di ogni genere di
video clip. Una volta fatto l'upload del
materiale video, ogni visitatore che si
porterà sulla nostra pagina dedicata al
Video On Demand, grazie all'Applet
Figura 6 - . cuccando
sul link verso il sito del¬
la software house ecco
apparire l'Home Page
di guest'ultima.
OCltlt
Incorporamento del pleyer e multreelezione di (Ile
FreeVOD, sarà in grado di richiamare e
visualizzare qualsiasi file a richiesta,
senza il benché minimo intervento di
applicazioni via server.
FMV Extractor (193 Kb). Cosi come
recita il nome, FMV Extractor è proget¬
tato per effettuare l'estrazione di singoli
frame, come spezzoni di scene (inter¬
vallo di frame che l'autore definisce
"clipframe") da qualsiasi genere di trac¬
cia video, filmati in formato AVI e di ani¬
mazione: InterPlay, Bink e Smacker.
Standard questi che fanno parte del
mondo dei videogame.
WavTrim (164 Kb). Ecco subito un
classico esempio di cosa può essere un
freeware: WavTrim è una piccola utility
in grado di leggere ogni clip audio (in
formato .Wav) e, su indicazione dell'uti-
lizzatore, rimuovere le zone di silenzio
MPEG Audio Scissors (588 Kb). Ap¬
plicativo in grado di tagliare e congiun¬
gere più file Mp3 con la precisione del
singolo frame.
WebMedia (687 Kb). WebMedia è un
tool a più moduli capace di acquisire
componenti audiovisive e quindi di
comprimerle in streaming a partire dal
segnale proveniente da una telecame¬
ra. Completano il kit i due Web Server
relativi per il controllo dei flussi audio e
152
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Londlny Clips and Seti ina In- and Out-Polnts
video.
Shuffler Music Converter (1,68
Mb). Convertitore di file audio nei for¬
mati Mp3, Wave e Windows Media Au¬
dio (WMA). La peculiarità di Shuffler
Music Converter è che questo si inte¬
gra perfettamente nel front-end di Mi¬
crosoft Explorer e permette quindi la
conversione multiformato dall'interno
del modulo di File Manager di sistema.
Tutti i comandi di Shuffler saranno di¬
fatti riportati sul pulldown menu abbina¬
to al click del tasto destro del mouse.
Windows Media Audio (618 Kb).
L'installer del nuovo codec di Microsoft
Windows Media Audio (WMA): il rivale
di Mp3, rispetto al quale garantisce la
stessa qualità sonora a fattori di com¬
pressione maggiori. Lanciandolo s'in¬
stalla automaticamente e rende compa¬
tibile qualsiasi versione del Media
Player si disponga.
BitMorph (1.12 Mb). Image proces¬
sor per generare warpmg e morphing.
Facile, veloce e completo.
Snipltz (505 Kb) Snipltz è in grado
di realizzare slideshow per mezzo di
collezioni di clip o porzioni di file video.
Sono supportati i formati più diffusi, tra
i quali: AVI, MPG, MOV e QT
Anvil Studio (2.83 Mb). Editor multi-
traccia per file di sintesi e in notazione
musicale completo di filtri.
VirtualDub 1.4a (681 Kb). Virtual-
Dub è un programma progettato per il
processo, rapido e facilitato, di file au¬
diovisivi in formato AVI, ASF e MPEG
e, per quanto riguarda gli ultimi due for¬
mati, per la conversione in AVI.
Tra le sue caratteristiche generali,
spiccano la possibilità di desincronizza¬
re l'audio e il video, il supporto di qual¬
siasi codec installato a sistema (da In-
deo quindi fino ad eventuali versioni di
MPEG e MJPEG eventualmente rin¬
tracciati nella lista dei protocolli MCI-
compatibili del PC ospite) e la compati¬
bilità con il nuovo formato di streaming
ASF di Microsoft, Audio Codec
(ACMAA/MA) e MPEG-4 V3 (VCM) com¬
presi.
Spectrogram (167 Kb). Un analizza¬
tore di spettro a due canali con la capa¬
cità di salvare i segnali d'ingresso in for¬
mato .WAV.
Recordlt (2.80 Mb). Il piccolo, effi¬
cientissimo Ripper in Mp2 di Iomega.
Ideale per acquisire ad altissima qualità
da tracce CD Audio e via microfono.
Una volta registrato il materiale, Recor¬
dlt realizza anche una TOC attraverso la
quale è possibile eseguire i brani acqui¬
siti e immagazzinati in apposite direc¬
tory - meglio ancora l'uso ideale di CDR
e Zip Diskl - come da un jukebox multi¬
mediale!
... e come ventesimo, ovviamente,
l’ABC Video Roll, che andiamo subito
a presentarvi!
Freeware-novità:
ABC Video Roll
Prodotto dalla Digital Video Holdings
K http://www.aPc-tv.com )| ABC Video
Roll è un ottimo sistema di video edi¬
ting che, visto il prezzo - ovvero l'asso¬
luta gratuità! - diventa semplicemente
eccezionale. Sinceramente non c'era
mai capitato fino ad oggi di caricare un
applicativo, farlo girare, apprezzarne im¬
postazione, caratteristiche e prestazioni
e poi scoprire che tutto ciò può essere
VirtualDub t Ac: un altro
freeware "categoria
lusso", apprezzato ed
utilizzato da una sem¬
pre crescente schiera di
videomaker E voi. cosa
aspettate? Salite su
CVweb e scaricateloI
ABC Video Roll in
tutto il suo splen¬
dore. Secondo voi,
tutto questo schie¬
ramento di finestre
riposizionabih può
essere realizzato in
un prodotto gratui¬
to ? Incredibile ma
vero può essere,
anzi lo è I
La più recente versione di Anvil Studio disponibile al download dalle pagine
del Freeware di CVweb.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
153
La pagina dei Linksl Con il suo osservatorio permanente - che, udite udite,
proveremo a trasformare anche in un visualizzatore di newsl - sui siti dei
produttori più importanti e la lista dei "consigli di navigazione "
nostro a zero lire!
Perché alla Digital Video Holdings ab¬
biano fatto ciò, è presto detto: per mez¬
zo di ABC Video Roll promuovono tutta
la suite di prodotti per il Desktop Video
che producono, comprese le estensioni
Add-On con le quali lo stesso ABC Vi¬
deo Roll può essere completato profes¬
sionalmente:
• verso il Web, con i datatype per lo
streaming (in Windows Media Video,
Reai Media, ecc.);
• verso il mercato della post-produzio-
ne, con l'assunzione di un kit di effetti
di transizione ed un generatore di
morphing.
Benché le caratteristiche aggiuntive
apportate dagli Add-On lo potenzino ul¬
teriormente, ABC Video Roll è già com¬
pleto nella sua versione di base e pron¬
to perciò a farci togliere le nostre brave
soddisfazioni a livello di montaggio. A
partire dalla fase di acquisizione, che
svolge con un proprio modulo di cattu¬
ra, ABC Video Roll ci mette a disposi¬
zione:
• una timeline, dove sarà possibile sin¬
cronizzare vari contributi audiovisivi
multiformato a tre tracce:
• una sezione d'effetti, che di base
comprende il fading per
l'assolvenza/dissolvenza incrociata e al¬
cune tendine;
• un modulo per la titolazione in so¬
vrimpressione:
• rendering finale sia in formato AVI di
Windows che in Movie di QuickTime.
Per quanto concerne le estensioni, gli
Add-On a! momento disponibili sono i
seguenti:
• AddEffects: set di 8 effetti di transi¬
zione e uno di morphing. Oltre che nel¬
la versione Add-On per ABC Video Roll,
è disponibile anche AddEffect Plugin
(addeffi.exe - 2.82 Mbyte), versione
particolarmente dedicata all'editing
non-lineare negli ambienti di Premiere
5.0 e AfterEffects di Adobe.
• Movie Converter: batch converter
con il quale è possibile automatizzare la
conversione di file mediali in QuickTi¬
me. Protocollo questo che, di fatto, fa
da formato terminale di ABC VideoRoll.
• RealMedia Export Plug-in, con il
quale sarà possibile realizzare lo strea¬
ming per il Web con fase di riproduzio¬
ne via server attraverso il diffusissimo
ReaIPlayer.
Dei primi due abbiamo pensato di met¬
tere sul CD la versione Add-On Demo
(Ae_abc.exe - 4.27 Mbyte) trial a sca¬
denza 15 giorni dall'installazione. Del ter¬
zo, dedicato esclusivamente allo strea¬
ming in formato RealMedia, aspettiamo
la messa in linea della versione beta.
Oltre ad ABC Video Roll, la Digital Vi¬
deo Holdings produce un altro, interes¬
sante freeware: Picture Album
(pa.exe - 2.32 Mbyte), con il quale
sarà possibile realizzare e organizzare
immagini e filmati prelevandoli da qual¬
siasi periferica, scanner, telecamera, fo¬
tocamera, VCR e Web che sia! Tra le
sue caratteristiche, oltre a quella di ac¬
quisire e archiviare in maniera relaziona¬
le i vari contributi multimediali, Picture
Album è anche in grado di realizzare il
classico thumbnail interattivo, con ge¬
nerazione automatica della pagina
HTML.
Applet multimediali
Una miscela di "spicchi" multimediali
che si cala bene nel nuovo contesto di
CVweb. Della lista che appresso ripor¬
tiamo fanno parte Applet dedicate alla
realizzazione di slideshow, all'esecuzio¬
ne di filmati MPEG, controlli audio e
manipolazione di testi e immagini per
fare titolazioni ed effetti. E' la strada più
semplice per rendere multimediale il
nostro Web e trasferire cosi le nostre
passioni daH'Offlìne all'Onlinel
ZeBanner. E' l'Applet che governa il
"serpentone" che scorre sulla fascia
rossa subito sotto il logo di CVweb. Ze¬
Banner, oltre che rapida al caricamento,
rende ottima fluidità al testo che scor¬
re, al quale è in grado di assegnare ve¬
locità, colore del carattere e dell'om¬
breggiatura nonché, dal punto di vista
ìpermediale. la possibilità di linkare ver¬
so specifiche pagine.
Facile da programmare, ZeBanner si
basa sulla compilazione di un file data
(un normale .txt), sul quale vengono de¬
scritti tutti i messaggi da far scorrere
completi del link e delle informazioni
cromatiche.
MPEG JavaPlayer Player sotto for¬
ma di Applet Java con il quale è possi¬
bile vedere filmati in MPEG incorporati
154
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
... consìgli che è infine
possìbile mettere in pra¬
tica caricando la pagina,
ad esempio di PopFlìxl
“ SSESS
r>r.»T- miti b. y«n !ui l
.-«iT» '.«ir» . m., m*m — k .1 —«. «1^
„ , , . —• M VOV1AVI *«. n-~. «.rX'T.TOT » JB-W1-
' IbiMiAgf WAV.
(M * **+•*
■ fMHiMiHn '.w'•/•l'WM»M•(« WT>tM
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np il h .É». —<
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all'interno di pagine Web senza l'uso di
alcun plug-in da scaricare. Facile da pro¬
grammare, MPEG JavaPlayer viene for¬
nito completo di un file video di prova,
.class relative e un help in formato
HTML
Art Gallery. Per mezzo di un seletto¬
re, è possibile scegliere l'immagine che
si desidera dall'elenco a discesa nel
quale sono elencate tutte le immagini
che compongono la galleria.
IsSIideShow (free per usi non com¬
merciali). Una serie di immagini di va¬
rio formato e grandezza, con la possibi¬
lità di inserire un commento testuale
che ne indichi luogo e situazione.
Quindi, dei bottoni per avanzare e ri¬
tornare sulle immagini, allo stesso mo¬
do di come si fa con i carousel delle
diapositive. Facile da programmare, Sli¬
deShow garantisce anche un'ottima re¬
sa visiva.
Progetti: JavaScript,
file-campione e...
Come primo assaggio per quanto ri¬
guarda i progetti per il Web iper media¬
le, abbiamo provveduto ad inserire alcu¬
ni dei migliori script pubblicati prece¬
dentemente anche su MCD-ROM e un
paio di script che viaggiavano in un arti¬
colo elettronico in linea con la vecchia
interfaccia di CVweb. Per la precisione
si tratta di:
• Media Player incorporato, con il ri-
produttore multimediale di Windows
utilizzato per inserire i contributi multi¬
mediali all'interno della pagina. Per inci¬
so; il file HTML preparato per la prova
contiene le istruzioni sia per l'uso in
<embed...> con Navigator che tramite
l'invocazione dell'ActiveX relativo per
lExplorer.
• Reai SlideShow (esempio), il file
SMIL generato dal Reai SlideShow e in¬
globato automaticamente in una pagina
HTML di avvio.
• JukeBox Player, pagina HTML e co¬
dice Jscript con il quale dalla semplice
rappresentazione di un filmato incorpo¬
rato, come una serie di file MIDI o qual¬
siasi altro tipo di media, è possibile pas¬
sare per una lista selezionabile, sfrut¬
tando quindi una sola pagina per più file
mediali da eseguire.
• Pagine Web in Full Screen, vecchio
esempio con codice JavaScript per la
visualizzazione e navigazione delle pagi¬
ne Web riprodotte a tutto schermo,
senza barre di stato, menu, ecc.
ActiveX e
VB-project!
Questa degli Acti¬
veX e dei progetti
per Visual Basic è
un'altra "chicca" Ial¬
meno lo speriamo!)
che potrebbe inte¬
ressare più di un let¬
tore con inclinazione
più o meno marcata alla programmazio¬
ne ipermediale.
Il primo elenco riguardante gli Acti¬
veX è composto di soli 3 titoli:
PlaySound: PlaySound è un controllo
ActiveX con il quale è possibile realizza¬
re facilmente chiamate alla PlaySound
API di Windows (via Visual Basic).
@ctiVideo: vecchia conoscenza dei
nostri lettori, ©ctivideo è un controllo
ActiveX in grado di poter gestire moduli
di acquisizione video governandone
tempi e modalità di cattura.
Freeverb: generatore di realissimi ef¬
fetti di riverbero agendo su qualsiasi ti¬
po di segnale, sia vocale che a livello di
percussioni.
Per quanto riguarda invece i progetti
ipermediali per Visual Basic, la lista con
la quale cominciamo è già abbastanza
nutrita, componendosi sull'avvio di ben
sette progetti di lavoro:
Anirotation: progetto per la realizza¬
zione di un autorun da CD-ROM di file
HTML.
CD-Lanch: programma di test per le
funzioni a disposizione nella CD-Library.
CD-Libray: animatore di immagini. Il
metodo usato da MovePic è basato sul
controllo di un timer per il refresh del
background.
MovePic: generatore di effetti di as-
solvenza/dissolvenza sulle immagini.
PicFade: generatore di effetti di as-
solvenza/dissolvenza sulle immagini.
Scroll: effetto di scorrimento sulle
componenti testuali con programmazio¬
ne completa di direzione, tempo, ecc.
WavePlayer: riproduzione di sintesi
sonore in formato .Wav.
Le pagine dei Links
ed altre idee...
Chiude la lista delle prime novità del
nuovo CVweb la pagina dei Links, in cui
cercheremo di inserire quanti più link
riusciremo a rintracciare verso i siti del
multimedia in generale e del Desktop
Video in particolare. I primi, basta por¬
tarsi via Web sulla pagina, sono già in li¬
nea.
Adobe per Premiere, Ulead per Me¬
dia Studio e Video Studio, Avid per Ci¬
nema e via discorrendo, sono i primi
verso cui navigare. Non bastandoci, ab¬
biamo pensato di inserire, aggiornandoli
mensilmente - magari con un piccolo
memo su questa stessa rubrica - i link
verso altri siti per cosi dire "minori",
ma non per questo inferiori. Siti dove il
multimedia e il DTV sono presentati da
utenti privati, amanti del video in tutte
le sue forme e che spesso, talvolta me¬
glio dei "soliti noti", riescono a mettere
in linea pagine dai contenuti preziosissi¬
mi e rari.
Con un altro click, infine, potrete
sempre portarvi sulla pagina nella quale
abbiamo raccolto gli articoli che, a parti¬
re dal numero di giugno - MC n. 207 -
oltre che in versione cartacea è possibi¬
le leggere elettronicamente anche dal
CD allegato alla rivista. In pratica si trat¬
ta di un mini-archivio, benché non rela¬
zionale, per mezzo del quale sarà possi¬
bile leggere i contenuti di C&V e magari
rintracciare l'argomento oppure l'appli¬
cativo che vi serve.
A quel punto basta portarsi sulla pagi¬
na degli arretrati di MC e chiedere l'in¬
vio della rivista e del CD arretrati. Un
piccolo servizio in più che certo non
guasta.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
155
PRATICA
La mia Home Page
L’indispensabile iscrizione ad un provider, l’assegnazione di una casella di posta elettronica,
l'accesso ad Internet e ovviamente lo spazio Web - quantificabile ormai in decine e decine di
Mbyte messi a nostra disposizione. Ma, mentre per navigare navighiamo e, sparso per il mondo il
nostro indirizzo di posta elettronica, spediamo e riceviamo messaggi a palate... per quanto
riguarda quegli Mbyte, quasi ci dimentichiamo di averli a nostra disposizione.
E già: a che servono? Ovviamente per costruirci la nostra Home Page!
Sfidando pigrizia e paura dell’ignoto, in questo articolo vedremo come, perché e con che cosa è
possibile realizzare questa casa telematica.
di Bruno Rosati
Benché la tendenza è al momento
essenzialmente quella di arrivare ad
avere accesso alla navigazione ed una
propria casella di posta elettronica, nel
pacchetto promozionale che più o me¬
no tutti i provider ci offrono sono sem¬
pre comprese decine e decine di pre¬
uso parz ale di questo serbatoio di byte
online perché non proviamo a riempirlo
con le nostre pagine in HTML?
A qualcuno (forse ai più?) per rispon¬
dere positivamente alla domanda è pro¬
babile che manchino alcune informazio¬
ni di base e, di conseguenza, ripongano
il piccolo, grande sogno nel fatidico cas¬
setto. Ad altri, invece, forse basterebbe
disporre di una panoramica sul softwa¬
re effettivamente necessario. Per veni¬
re incontro all’una e all'altra fetta
d'utenza proviamo allora a rendere, con
l'articolo che segue, sia le informazioni
ziosissimi Mbyte. Questi rimangono
spesso del tutto o quasi inutilizzati.
Spreco consumistico a parte - i provi¬
der rilanciano continuamente le loro of¬
ferte proprio aumentando il quantitativo
di Mbyte e, meno frequentemente, nu¬
mero e qualità dei servizi aggiuntivi... -,
non vogliamo dire tanto, ma almeno un
Figura 1 - Site Designer
LTE 2.0: l'accattivante
pagina di lavoro.
Figura 2 - Site Desi¬
gner LTE 2.0: la scelta
dell'impostazione grafi¬
ca da dare all'Home
Page.
156
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Carnai | Siati* | Biom«i
PJ*ihog SWIngi
HTMLEjlaniion fTmii
Locai PuBkrtiO. pTi
FIPPii4>hD< [wrtsTT
fTP Moli addati
FTP U» nana
FTPEaowooJ
F »®w«l SoHngt
f P®e*v* liarufo»
P Ervobto Fnew«l Accesi
lyp* jlJSER
|w*l :raet :om
Eoit |;i
Uiamama |v •
Pauword |-
quelli applicativi in grado di scrivere le
pagine HTML rispettandone comandi
Itag) e sintassi. Nella rapida evoluzione
che hanno subito nel corso degli ultimi
tempi, i Web Editor stanno diventando
sempre più facili da utilizzare, con wi¬
zard per la realizzazione automatica di
pagine anche complesse che prevedo¬
no l'uso di più cornici contemporanea¬
mente in schermo, tabelle e, soprattut¬
to, la visualizzazione immediata di co¬
me si vedrà dal browser la nostra pagi¬
na ancora in lavorazione. A tale moda¬
lità operativa - detta "Wysiwyg", "ciò
che vedi è ciò che ottieni", e che poi è
quella dei moderni Word Processor - ul¬
timamente s'è aggiunta la tendenza a
inserire sulle pagine di lavoro dei Web
Editor anche funzioni automatiche, che
generano codice aggiuntivo in formato
JavaScript o che pure inseriscono Ap¬
ple t pre-programmate.
Tali codici dinamici non sono indi¬
spensabili, almeno agli inizi, ma il
consiglio è di non trascurarli e pro¬
varne via via resa e utilità realizzan¬
doci delle pagine di prova.
• Site Designer LTE 2.0
(sited20.exe - 8.43 Mbyte)
Aggiunge alle nostre pagine ele¬
menti interattivi
-] semplicemente tra¬
scinando oggetti
come calendario,
orologio, link-menu
a discesa, liste,
scrolling-text, ecc.
Dispone di funzioni
avanzate come pa¬
gine master, temi
dei siti e alberi di
navigazione. Site
Designer LTE 2.0 è
in versione trial a
scadenza 60 giorni.
Figura 3 - Site Desi¬
gner LTE 2.0: nella pa¬
gina dell'Editor comin¬
ciamo a rifinire le ta¬
belle generate auto¬
maticamente.
Web Editor
E' ovviamente la categoria principale
e, insieme agli FTP Manager (che chiu¬
dono questa rassegna), Tunica assolu¬
tamente indispensabile.
Per Web Editor vanno intesi tutti
Figura 4 - Site Desi¬
gner LTE 2.0: il modu¬
lo per TUptoad via FTP
Manager
Figura 5 - Ace HTML
al lavoro. In primo pia¬
no c 'è il wizard Java¬
Script per la genera¬
zione automatica di un
banner.
• AWeb Develo-
per (WEBDevelo-
per.exe - 5.59 Mbtyte)
AWeb Developer è un pacchetto che
dà il meglio di sé nel preparare pagine
con tabelle complicate, cornici e form.
Tra le funzioni più comode va segnalata
la possibilità di suddividere lo schermo
in due finestre. Ad esempio, ponendo il
codice HTML in una finestra e l'antepri¬
ma in un'altra, potremo scrivere il codi¬
ce e verificare all'istante l'efficacia
dell'istruzione digitata. Altra caratteristi¬
ca importante è quella della possibilità
di scrittura guidata e debugger incorpo¬
rato nell'editazione di testi XML e Java¬
Script.
di base che il
software necessa¬
rio.
Nello scorrere
dell'articolo notere¬
te una divisione per
capitoli, nei quali
abbiamo ripartito le
categorie software
e riposto una breve
introduzione su co¬
sa caratterizza ogni
singola categoria e
il livello di utilità dei programmi in essa
descritti. In tal modo speriamo di sche¬
matizzare al meglio e rendere più sem¬
plici tutte le procedure di base che van¬
no eseguite. La fondamentale fase del¬
la creazione delle pagine Web, quindi il
loro arricchimento, dinamico e di forma,
poi l'abbellimento grafico, infine la fase
finale del cosiddetto "upload", ovvero
l'immagazzinamento di tutto il materia¬
le realizzato nella partizione che il ser¬
ver del provider ci assegna online al
momento della registrazione.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
157
• CoffeeCup HTML Editor 8.5 (Cof-
feeHTML85.exe - 7.49 Mbyte)
CoffeeCup HTML Editor è un editor
di caratteristiche avanzate. Dalla funzio¬
ne di thumbnailer -generazione automa¬
tica di pagine HTML dalla lettura e la re¬
sa in lista dei contenuti di una determi¬
nata directory - alla gestione dell'upload
dei file verso il sito di destinazione e del
download come un vero e proprio FTP
Manager!
In questa mini¬
rassegna oltre alla
versione 8 5 prov¬
vediamo ad inseri¬
re anche la versio¬
ne gratuita Coffe-
Cup Free HTML
Editor (Coffee-
Free.exe - 2.21
Mbyte), che pur
non disponendo di
tutte le caratteristi¬
che della versione
maggiore è co¬
munque in condi¬
zione di poterci
aiutare nella stesu¬
ra del codice con
buon livello di im¬
mediatezza e resa.
• Ace HTML 4
Free 4.00.8
(AceHTML4Free.exe -3.71 Mbyte)
Ace HTML è un editor particolarmen¬
te evoluto ed oltre all'elaborazione del
normale codice HTML permette l'utiliz¬
zo di codice JavaScript, Applet, Fogli di
Stile e HTML dinamico. Il tutto sfruttan¬
do dei comodissimi wizard che, eviden¬
ziato il tipo di linguaggio e selezionato
uno dei preset a disposizione - ad
esempio, sotto JavaScript, quello per
realizzare dei banner grafica/testo - fa
apparire un pannello di settaggio. Inse¬
rendo pochi parametri (velocità, testo,
colore, ecc.) sarà il wizard stesso a
svolgere tutto il resto del "lavoro spor¬
co" Ovvero a scrivere per noi, sulla pa¬
gina in lavorazione, anche il codice più
complesso ed articolato. I vantaggi so¬
no evidenti, sia in fatto di risparmio di
tempo che di utilizzo effettivo di rese
dinamiche in linguaggi che non siamo
tenuti a conoscere e che pure finiscono
magicamente con l'animare le nostre
Home Page!
Prima di poter essere effettivamente
utilizzato, Ace HTML 4 Free impone
l'inserimento di una password che si
ottiene, gratuitamente, connettendosi
Figura 7 - CSE HTML Validator Lite mentre, procedendo nel lavoro di control¬
lo, segnala sia l'errore da correggere, che il consiglio su come e perché tarloI
al sito del produttore.
• WWW Publisher 5.5.2
(wpublish5x.exe- 1.19 Mbyte)
Piccolo editor per la realizzazione ve¬
loce e semplificata del codice HTML.
Moduli automatici, i classici "wizard" -
qui definiti con il nome di "constructor"
- sono a disposizione dell'utilizzatore
per la realizzazione di Home Page com¬
plete. Anche la creazione di frame e di
tabelle annidate è pienamente suppor¬
tata. Da non trascurare infine è l'oppor¬
tunità offerta dal piccolo ma efficace
modulo interno per l'upload via connes¬
sione FTP dei file da caricare sul Web.
• CD 2 HTML Icd2html.zip - 701 Kby-
te)
Un Editor particolare è senz'altro CD
2 HTML che già presentammo tempo
fa e che in questa rassegna torniamo a
proporre nella rinnovata versione 3.4.2.
In effetti, non si tratta di un Web Editor
nel senso stretto del termine, bensì di
un generatore automatico di pagine
HTML, che vengono prodotte in base
alla lettura delle directory del nostro
Figura 6 - Dutch's Ca-
scading Style Sheets
con un primo insieme
dei moduli attraverso i
quali si realizzerà il file
css dello stile.
hard disk rilevando
(su nostra selezio¬
ne) clip, icone, im¬
magini, ecc., e ri¬
portando il "report" in HTML completo
della path di collegamento e quindi la
miniatura del file stesso. La pagina
HTML così prodotta e i file mediali che
in essa sono listati e cliccabili possono
essere scaricati nel nostro sito e posti
all'attenzione nonché al click dei visita¬
tori, sia per vederli a dimensioni origina¬
li che per scaricarli.
StyleSheeet
Benché non se ne senta più molto
parlare in giro, esiste una specifica
HTML 4.x detta dei "fogli di stile", che
permette di realizzare impaginati unifor¬
mi senza riscrivere continuamente le
pagine HTML, ma prelevando comandi
e controlli per stabilire caratteristiche di
tabelle, tipo e caratteristiche di format¬
tazione dei font, margini, ecc., da un fo¬
glio di riferimento.
Tale foglio è il foglio di stile. In prati¬
ca. utilizzandone il controllo, il foglio di
stile consente di mantenere un'impagi-
nazione comune a qualsiasi insieme di
dati che vengono aggiornati, ad esem¬
pio. su di un'Home Page. Il vantaggio è
evidente e comprende il risparmio di
tempo e di fatica (ripetitiva tra l'altro e
con ovvie incidenze di errore!) nella ste¬
sura di aggiornamenti continui.
Forse non è una "specializzazione " a
cui pensa un utente personale, ma vale
la pena di provare il paio di programmi
che più sotto presentiamo. Non si sa
mai...
• CoffeeCup StyleSheet Maker 3.0
(Coffeestyle30.exe - 2.02 Mbyte)
Facile da usare e dai buoni risultati, lo
StyleSheet Maker di CoffeeCup mette
a disposizione modelli di stile prepro¬
grammati che facilitano lo sviluppo del
foglio di stile semplificando e velociz¬
zando l'elaborazione di strutture anche
complesse.
• Dutch's Cascading Style Sheets
1.11 (css100.zip -2.41 Mbyte)
158
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Figura 8 - I pannelli di
settaggio di HTML Sh¬
rinker saltando i quali
l'utility correrà ad elimi¬
nare dal tile .htm tutti gli
spazi, le tabulazioni e
quant'altro segnalato
presente sul file HTML
sotto esame. Il rispar¬
mio, tra II 10% e il 30%,
6 sempre assicurato!
Dutch's Cascading Style Sheets, una
volta selezionato il tag di riferimento, e
lanciato il wizard, comincia a visualizza¬
re una serie di pannelli uno successivo
all'altro, all'Interno dei quali dovremo
scegliere tra le varie opzioni e i parame¬
tri da assegnare a font, impaginazione,
colori di sfondo, margini, ecc.
Ottimizzatori
di file HTML
Seconda categoria in lista, quella de¬
gli ottimizzatori di file. Ovvero, applicati¬
vi con il precipuo compito di controllare
il codice descritto nel file HTML, segna-
lando/rimuovendo eventuali errori di
sintassi ("validatori") ed altri, detti forse
impropriamente "compressori", con la
capacità di individuare ed eliminare dal
file htm tutti gli spazi superflui presenti
nelTimpagmazione data al foglio di te¬
sto - tali sono i file .htm!
Lo scopo finale dell'uso di tali applica¬
tivi è quello di avere file HTML perfetta¬
mente leggibili - e da entrambe le cate¬
gorie di browserl - e rapidamente cari¬
cabili.
• CSE HTML Validator Lite
(cselite.exe - 2.21 Mbyte)
La versione gratuita e ridotta del più
famoso tra i "validatori". Veloce e facile
da usare, la versione Lite è l'ideale per
chi scrive Web page personali. Senza
infamia e molte lodi, Lite risponde be¬
nissimo ed evidenzia rapidamente tutti i
tag doppi, misure percentuali eccedenti
il 100% (quante ne scrivono i Web Edi¬
tori) e quant'altro che. a livello di attri¬
buti, è sospetto d’errore.
La correzione è facilitata dalla presen¬
za di una fascia marrone - classica fa¬
scia degli ambienti di debug! - che evi¬
denzia l'istruzione errata e, in basso a
destra, dalla spiegazione dell'errore rile¬
vato e dal consiglio su come provare ad
eliminarlo.
Figura 9 - Dopo la fase di compressione, Shnnker può anche visualizzare il tile
su cui ha lavoralo in modo che si verifichi la visualizzazione.
1.39 Mbyte)
Prezioso tool per l’ottimizzazione dei
file HTML, Shrinker agisce individuando
spazi superflui, comandi di tabulazione,
commenti e quant'altro; in sede di scrit¬
tura della pagina, viene inserito per ren¬
dere più chiara sia la visione che l'inter¬
pretazione del codice digitato.
Di ciò ne sanno qualcosa i Webma-
ster che scrivono "memo" in quantità
industriale e poi si
dimenticano di to¬
glierli, o quantome¬
no di fare una co¬
pia del file sprovvi¬
sta di tutti questi
orpelli, utili in fase
di programmazio¬
ne, ma simili a inu¬
tile zavorra durante
il caricamento in li¬
nea.
Shrinker li can¬
cella tutti e riduce il
size del file .htm.
Nelle nostre picco¬
le prove non c'è
stata pagina che
non è stata mai ri¬
dotta del 10%, di¬
verse addirittura
del 30% ! E ciò, è
evidente, si tradu¬
ce in un più rapido
caricamento della
• TagCheck (tcsetup.exe - 538 Kbyte)
Più semplice e selettivo di CSE, Tag¬
Check controlla la presenza di errori
nella struttura sintattica dei singoli tag
HTML. Il controllo si estende alla verifi¬
ca di etichette male espresse, tag non
chiusi, apici mancanti, ecc. Al termine
del controllo. TagCheck visualizza un re-
pori dettagliato, sul quale sono riportati
tipo di errori - completi della posizione
relativa di riga per individuarli - e even¬
tuali suggerimenti per migliorare ulte¬
riormente la lettura della pagina.
• HTML Renamer! (renaw121.zip -
365 Kbyte)
Piccola quanto preziosa utility in gra¬
do di aiutarci nella resa compatibilità di
desinenze (.htm o html: questo è il di¬
lemma!) e rimandi a directory più ester¬
ne o più interne (quei famigerati "sla-
sh"; come metterli, "pendendo" a de¬
stra oppure a sinistra?) tra le modalità
di indirizzamento tra i diversissimi mon¬
di DOS, Windows. UNIX e Macintosh!
• HTML Shrinker (HTMLShrinker.zip -
pagina una volta sul Web.
GIF animate e
animazione in genere
• BannerShop GIF Animator
(bsga40.exe -1.52 Mbyte)
Grazie ad un praticissimo wizard,
BannerShop, cosi come già dice il no¬
me, è un generatore di Banner in GIF
animate, con link ed effetti. Il tutto,
cioè il file grafico finale e il file HTML
che contiene il codice d'interazione,
viene generato e salvato automatica-
mente.
• CoffeeCup GIF Animator (Ani-
gif40.exe -2.91 Mbyte)
Classico generatore di GIF animate
con la capacità di importare/esportare
anche in formato AVI, imporre effetti di
transizione, fading e temporizzaziom di¬
verse per ogni singolo frame.
• Internet Character Animator 1.0
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
159
Figura IO - GIF anima¬
te? Non bastano più. E
allora? Sotto con le
GIF animate e musicali!
Figura 11 - Immagini
mappate. Restano
sempre un'ottima so¬
luzione per l'interazio¬
ne delle pagine HTML,
soprattutto quando a
realizzarle per noi ci
pensano degli applica¬
tivi tatti ad hocI
(ica.exe -4.29 Mbyte)
ICA è un animatore tridimensionale i
cui rendering 3D sono perfettamente
visionabili dal nostro browser ed utiliz¬
zabili per giochi e presentazioni ad ef¬
fetto A disposizione dell'animatore - il
programma è abbastanza complesso,
comunque - ci sono interi kit di scelta
per forme scheletriche, espressioni, ge¬
stualità e movimenti.
• GypSee (gypsee152.exe - 3.02
Mbyte)
Ci mancava proprio: oltre alle GIF ani¬
mate adesso è possibile realizzare an¬
che le GIF sonore! Eh si, avete letto be¬
ne, GypSee, per mezzo di alcuni artifizi,
tra JavaScript e ActiveX, riesce a musi¬
care GIF animate e non! Cosi, oltre che
un belvedere, ora le GIF diventano an¬
che un bel sentire!
Image Mapper
E' una vecchia specializzazione grafica
mai del tutto in disuso quella delle im¬
magini mappate. Ovvero, delle immagi¬
ni sulle quali sono state ricavate più
aree delimitate e distinte tra di loro e
che, al passaggio del puntatore del
mouse, possono
rendere informazio¬
ni diverse o conte¬
nere link verso pa¬
gine e/o siti diversi
uno dall’altro II tut¬
to sempre e solo
utilizzando un'unica
immagine.
• HappyLad Ima¬
ge Mapper 1.1
(happylad.zip
1,49 Mbyte)
Realizza mappe
Client utilizzando
forme geometri¬
che primitive come
rettangoli, cerchi e
poligoni. Ad ogni
inserimento della forma geometrica
prescelta, tutte le istruzioni (<SHA-
PE ..> vengono copiate nella clipboard.
pronte per essere ricopiate all'interno
del file HTML che ospiterà l'immagine
da mappare.
• CoffeeCup Image Mapper (Coffee-
Map30.exe - 762 Kbytel
Confermando le stesse funzioni prin¬
cipali del precedente, Image Mapper di
CoffeeCup aggiunge di proprio la possi¬
bilità di settare JavaScript di controllo
sugli eventi-mouse (OnMouseOver,
OnMouseOut, ecc.). Per il resto le tec¬
niche di copia/incolla dei tag elaborati
sono le stesse di HappyLad.
FTP Manager,
ovvero...
Prepariamoci
all’upload!
E adesso che abbiamo le nostre bel¬
lissime pagine, che le abbiamo rese
"ricche", con l'inserimento degli stili,
"belle ", con le rifiniture grafico-animate,
e "forti", con l'ottimizzazione del codi¬
ce. . adesso che le abbiamo pronte per
farle vedere al resto del mondo, come
le portiamo su Internet? Abituati da
sempre a fare "download" - di pro¬
grammi, immagini, mp3 e quant’altro la
rete ci regala! -, stavolta dovremo fare il
processo contrario. Ovvero l’upload, an¬
dando cioè noi stessi a immagazzinare
sul server del nostro provider le pagine
HTML, le immagini, i file MIDI, ecc.,
che compongono l’insieme della nostra
Home Page Per farlo dovremo dotarci
di un applicativo della categoria degli
FTP Manager nel quale sarà possibile vi¬
sualizzare sia il contenuto delle directory
del proprio hard disk, che quello della
partizione che il System server ha crea¬
to e assegnato per il nostro account.
Vediamo di spiegare rapidamente,
ma soprattutto chiaramente, ciò che
dobbiamo utilizzare e fare!
Al momento dell'iscrizione, in linea
sul Web del provider, ci appare una pa¬
gina riassuntiva dei dati immessi e dei
parametri o, come molti le chiamano,
delle coordinate assegnate al nostro ac¬
count personale. Dati e informazioni so¬
no strettamente personali e riguardano,
oltre agli indirizzi per navigare, riceve-
re/spedire posta, leggere/scrivere in
mailing list, ecc., anche i dati necessari
per stabilire la connessione di "upload"
con il server del nostro provider. Nella li¬
sta tali dati sono caratterizzati dalla spe¬
cifica FTP (File Transfert Protocol), che
è simile allo standard http scelto per la
navigazione. Nella nostra prova d'iscri¬
zione al Club Interfree - di un certo "Pin-
copallino"... - nel riepilogo dati inseriti, i
parametri di FTP sono stati i seguenti:
Dati sullo spazio Web
L'indirizzo del tuo nuovo sito internet.
Ihttp.y/pincopallino.intertree.fl
L'indirizzo del server ftp: ftp.inter-
free.it
Nome utente ftp da utilizzare: pinco-
pallino
Password: (meglio non
scriverla, vero?)
Elencati in altra forma e con etichette
differenti, per qualsiasi provider si opti,
i parametri per attivare la connessione
FTP saranno sempre e solo questi. L'in¬
dirizzo del nostro sito, quello del server,
il nome utente da utilizzare e la pas¬
sword (da non scordare!).
Bene. Armati di questi dati, dobbia¬
mo ora scegliere il nostro programma
di FTP Manager (di seguito ve ne pro-
160
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Piopiielà - Session
General | Staitup | Advanced | Firewall |
Piotile Nenie | Li mia Home Page
-1
Neg
Host tiame/Addiess | > -
Djlete
Hostlype | Automatic Detect
“3
UseilD: (plncopalimo
l~ énonymous
Easswoid ] .
r Se*ePwd
Ajcount: f
Cammenl 1 Questa è solo unaprowaper LA MIA HOME PAGEI
OK
Annulla
ÈPPbca |
?
Figura 12 - Esempio di
settaggio dì un pronto
per il collegamento via
FTP.
Figura 13 ■ Un FTP
Manager mentre si
prepara a collegarsi
con II sito. Da notare,
sotto al pannello del
profilo, la visualizzazio¬
ne a doppia finestra.
poniamo un terzetto niente male) e in¬
trodurre in esso tali dati, creando un
"profilo" di connessione
Esemplificando l'account del Signor
Pincopallino ed utilizzando il pannello
delle Proprietà di uno dei tre FTP Mana¬
ger (nello specifico si tratta di WS-
FTP95 LE, ma le operazioni sono più o
meno simili per tutti gli applicativi della
categoria), dovremo iniziare dando un
nome identificativo al profilo, e quindi
procedere inserendo:
l'indirizzo del server FTP del nostro
provider (ftp.interfree.it) in corrispon¬
denza della voce Host Name/Address,
che è più o meno la stessa in tutti i pro¬
grammi di FTP Manager;
confermare l'Host Type (scegliete
Automatic Detect" e non vi sbaglie¬
rete);
il nome utente ftp da utilizzare (pin¬
copallino) in corrispondenza della voce
"User ID”;
infine la password.
Fatto ciò, salviamo e proviamo se tut¬
to è okay lanciando il programma di
FTP Manager. Appena in schermo sarà
l’applicativo stesso che avvierà la pro¬
cedura di connessione (la stessa che
s'innesca quando si lancia il browser
oppure il Client di posta) e, una volta
stabilita questa, a mostrarci l'elenco dei
profili disponibili.
Scegliendo il nostro ("La mia Home
Page", così come appare nella figura di
riferimento) e dando l'OK il programma
si collegherà con la partizione a noi as¬
segnata dal provider e l'userà come se
fosse una normale subdirectory del no¬
stro hard disk. Su questa partizione po¬
tremo copiare o incollare, ridenominare
o cancellare file, aprire e aggiungere ul¬
teriori subdirectory. Né più né meno di
come siamo abituati con l'Esplora Ri¬
sorse di Windows, magari con una vi¬
sta a due finestre: quella sinistra per la
visualizzazione del contenuto delle di¬
rectory del nostro hard disk e quella de¬
stra per la visualizzazione del contenuto
della partizione remota. Semplice sarà
allora selezionare sul pannello di sini¬
stra tutti i file che vorremo far copiare
sulla partizione del server, cliccare sul
bottone di trasferimento da/a e, aspet¬
tando il tempo necessario, vedere rea¬
lizzarsi l'upload. Dal nostro hard disk
tutti i file che compongono le pagine
del nostro sito verranno copiate nella
partizione. A lavoro completato - ci
vorrà un bel po’ di tempo calcolando
che la connessione avviene via mo¬
dem, ricordateve-
lo! - potremo chiu¬
dere la sessione di
upload, chiudere il
programma di FTP
Manager e quindi
andare subito a ca¬
ricare il browser
senza ovviamente
chiudere la con¬
nessione in rete.
Digitando il co¬
siddetto URL:
http://pincopalli-
np.interfree.it , co¬
me per magia ve¬
dremo apparire la
nostra Home Pa¬
ge. Accidenti che
emozione ragazzi:
siamo in linea con il mondo! Account,
dati relativi alla connessione via FTP e
infine il programma di gestione delle
connessioni relative.
Per quanto riguarda i programmi di
FTP Manager che svolgono il lavoro di
upload per noi, va semplicemente detto
che tutti agiscono attraverso la metafo¬
ra delle due finestre di lavoro. A sinistra
quella dedicata alle directory dell’hard
disk e a destra quella della partizione
assegnataci dal provider sul server.
Tutto quello che a livello di Gestione
Risorse facciamo - copia, incolla, can¬
cella, rinomina, crea directory, sposta,
ecc. - è possibile a livello remoto. I tre
FTP Manager che abbiamo selezionato
nel circuito del freeware, e che vi pro¬
poniamo anche sul CD allegato, rispon¬
dono alla stessa metafora e quindi non
segnaliamo alcuna preferenza lasciando
pertanto ad ogni singolo lettore la pro¬
pria, soggettiva scelta.
I programmi che vi proponiamo, tutti
freeware, sono i seguenti:
• CoffeeCup Free FTP (freeftp.zip -
720 Kbyte).
• AceFTP (aftp130.exe - 847 Kbyte).
• WS-FTP95 LE (ws_ftple.exe - 691
Kbyte).
E l’account?
A margine di queste argomentazioni,
quella da cui tutto discende. Ovvero:
dove e come reperire le informazioni
relative per l'accensione di un account
e l'attivazione di un accesso remoto sul
nostro PC. Pur avendo dato per sconta¬
ta la condizione d'inizio - il possesso di
un account già in atto - lo stimolo a rea¬
lizzare le nostre bellissime Home Page
non può eludere completamente que-
st'altro, fondamentale argomento. Visto
che oltre che su carta siamo "leggibili"
anche da CD, il consiglio è allora quello,
caricata l'Home Page del nostro MCD-
ROM, di cliccare sul banner di Interfree
posto in alto a destra e interattivare con
l'articolo "Guida alla connessione au¬
tomatica". In questo si dimostra, con
un ottimo step-by-step, come configu¬
rare il nostro sistema operativo, aggiun¬
gendo a questo il programma di con¬
nessione "Accesso remoto" e i proto¬
colli di rete "TCP/IP". «§
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
161
Meglio l'Opera?
di Raffaello De Masi
Magellano!
Invece un picco¬
lo Davide, nato tra i
freddi del Nord Eu¬
ropa, cresceva e si
rafforzava, acqui¬
stando sempre più
dignità e forza. E,
questo, senza
strombazzamenti
vari, senza codici e file di setup spaven¬
tosamente ingombranti, ma semplice-
mente promettendo e mantenendo, in
tempi brevi e con puntualità nordica.
Anche se non gratuitamente!
Cosi, piano piano, Opera è giunto alla
versione 4.0 e, se chi legge è di quelli
che preferisce mettere al polso un oro¬
logio comprato in negozio piuttosto che
quello gratuito trovato nel fustino del
Perdonate, amici lettori, l'infame
gioco di parole, e, se volete, fischi a
volontà! Non mi è venuta battuta mi¬
gliore. Ma, a parte le opinabili spirito¬
saggini del De Masi, cosa c’è di meglio
che poter presentare un Davide che
combatte a viso aperto con uno spa¬
ventoso Golia? Senza indietreggiare e
ribattendo colpo su colpo?
Tutti, in un incontro tra un gigante e
un piccoletto, tifano, più o meno con¬
sciamente, per quest'ultimo.
E’ naturale, è nello spirito dell'uomo,
giocare dalla parte degli indiani, dei
Galli contro Cesare, di Peter Pan con¬
tro Capitan Uncino, di De Masi contro
AdP, di Atripalda contro gli invasori di
Roma! Nella guerra eterna dei browser
c'è stata la grande battaglia tra Netsca¬
pe ed Explorer, conclusa con l'abban¬
dono del campo da parte del primo,
che, rimasto a leccarsi le ferite per più
di un anno, pubblicando release minori
di dubbia utilità, si è ridotto a un opaco
portale e fornitore di web-mail, con
un'oscura appendice, Mozilla, e un
sempre promesso nuovo sogno di ri¬
scatto che, finora, ha solo partorito ri¬
mandi e betarelease più instabili di un
guscio di noce a doppiare lo Stretto di
La gestione delle
finestre multiple In
Opere. Anche con
diverse diecine di
window aperte, la
navigazione non
rallenta In maniera
percettibile.
La pagina di lavoro
pulita ed elegante;
l'ordine rigoroso
nasconde una
infinità di tool e di
possibilità di
personalizzazione.
162
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
detersivo, ebbene
costui è giunto da¬
vanti alla bottega
giusta!
Piccolo
è bello!
Ai tempi in cui
Explorer non gode¬
va dei fasti di oggi
e in cui Netscape
era più ingombran¬
te di un transatlan¬
tico in una vasca
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MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
163
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L'ambiente di e-mail
e di newsgroup,
semplici e certo non
dotati delle par¬
ticolarità proprie dei
grandi Client. Ma
sufficiente per un
gran numero di usi e
funzioni.
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da bagno, gli implementatori di Opera,
all'inizio del progetto, si imposero un
ambiziosissimo traguardo; realizzare un
browser, potente, agile, veloce, intuiti¬
vo, che non avesse nulla da invidiare ai
due fratelli maggiori, e che stesse su
un floppy! un floppy? quando Explorer
pesava a dir poco 10 MB? proprio cosi!
basta volerle, le cose!
Come si poteva realizzare un proget¬
to tanto ambizioso, quando schiere di
programmatori della opposta compagi¬
ne si erano schiantati contro la barriera
di un programma monolitico di dimen¬
sioni gigantesche?
Si parla di codici di cinque milioni di
linee, per Netscape, e, se si considera
che la stessa cifra viene nominata nel
film Jurassic Park per il software che
gestiva il parco stesso (il buon Spiel¬
berg certo non se lo è inventato, que¬
sto numero),
beh, si può im¬
maginare co¬
me l'impresa
avesse del fol¬
le. E invece no!
Attraverso un lavoro di ottimizzazio¬
ne del codice (scritto in linguaggio C)
che ha del mirabile, il beta browser
1.0, già ridotto a 3 MB circa fu succes¬
sivamente passato a 2 e poi, nella ver¬
sione definitiva dell* 1.0 raggiunse l'invi¬
diabile traguardo di 1.1 MB, ben più
brillante del traguardo inizialmente im¬
posto.
L'inizio fu certo faticoso, con un
Netscape che praticamente dominava
tutto il mercato, e un Explorer che fati¬
cava a minare tale supremazia. Poi le
cose cominciarono a cambiare e, con
la versione 2, l'utenza cominciò a inte¬
ressarsi sempre più a questo pigmeo
che andava a rompere le uova nel pa¬
niere ai giganti!
Ed eccoci alla versione 4 che, pur¬
troppo. rompe la barriera del floppy
(beh, non si può pretendere tutto dalla
vita!) per approdare a un pro¬
dotto di grande prestigio e
respiro, del tutto paragonabi¬
le (e magari migliore, in una
certa ottica) ai due grandi,
che, pur rispettando le pro¬
messe iniziali di velocità e
praticità d'uso, ha acquisito
una ricchezza e una dignità
di prerogative che lo hanno
trasformato in una stella di
prima grandezza.
Opera si può scaricare di¬
rettamente dal sito ed è fornito in due
versioni principali, che differiscono tra
loro solo per il supporto Java, inserito o
non (la differenza, in peso di MB è no¬
tevole).
La versione da noi provata è quella
priva di tale supporto, nella considera¬
zione che la principale prerogativa di
questo browser (velocità, scarso in¬
gombro, agilità) verrebbe alterata
dall'aggiunta di quasi dieci MB di mate¬
riale in più. Inoltre non è da dimentica¬
re che il browser gira senza problemi
anche su macchine della classe 486,
senza visibilmente perdere in presta¬
zioni o efficienza. Un uso prolungato su
una vecchia macchina dotata di un
486DX non ha mai dato adito a incon¬
venienti o altro.
La finestra di history, dalla
forma curiosa e non
abituale.
*3
WefeenUjr 09.7 74 »
094841 Ha Mrltaiì’aalUiiwaX
Aboid Onera
Toe.day 09761)0
201606
201543
201526
201357
195715
1957 02
195604
1955 18
194744
ÌL
Hitnfrldnfl taa. ftt Effirml f amara aai m t tu Impaci
fmFlYXMfilTKldWM.1 rnFrmwWY 17»TT> ì o.<V*H7FbW0. foldrrVipfn-ihr'tnirftli
Mulcom
Wckaac b .età im II t >1 dbm wmral
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Mattagli* - W E L . C .Q11E!
Opera Software l’nce:
jcaaatF
zi
164
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Caratteristiche
di tutto pregio
Le versioni precedenti di questo ec¬
cellente browser avevano evidenziato la
caratteristica, piuttosto originale inizial¬
mente, di visualizzare diverse finestre,
permettendo un'agevole navigazione
parallela su diversi siti. Ancora di più, in
questa edizione, tale caratteristica è sta¬
ta potenziata, anche attraverso una più
forte interattività con l'utente. L'interfac¬
cia è stata completamente ridisegnata,
con un look più diretto, pulito e moder¬
no, con in più la possibilità di risistemare
praticamente qualunque oggetto pre¬
sente nelle finestre, secondo le prefe¬
renze. Grande ed efficiente uso è stato
fatto della tecnica delle tabbed Win¬
dows, con una barra di esplorazione del¬
le finestre sovrapposte che risolve molti
problemi legati a questa particolare pro¬
cedura. Il programma ha ora incorporato
un e-mail client integrato con un new¬
sgroup explorer, che, sebbene non effi¬
cienti come programmi dedicati, hanno
pur sempre dignità di pacchetti che, fino
a un paio di anni or sono, sarebbero sta¬
ti all’avanguardia. Con in più il vantaggio
di essere molto, molto veloci.
I progettisti di quest'ultima versione
sono stati molto attenti a supportare
completamente gli standard ufficiali
dell'HTML, e questa versione in partico¬
lare dichiara l'assoluta compatibilità con
L’HTML 4.1, l'XML 1.0, l'XHTML 1.0, il
CSS level 1 e 2 e, ancora, il WML. Non
è detto, comunque, che tutti i siti lavori¬
no con Opera senza problemi, ma que¬
sto non per colpa del nostro. Il program¬
ma è, infatti, estremamente rigoroso
nel rispettare gli standard, come diceva¬
mo, e pagine con codice non perfetto
possono creare errori di gestione e vi¬
sualizzazione. Comunque, nell'ottica del
rispetto funzionale e della compatibilità,
Opera strizza l'occhio ai giganti, con una
finestra in cui si identifica, nella funzio¬
nalità, con Explorer e Netscape (opzione
utile per i siti che fanno operazione di
redirecting in base al browser utilizzato
dal cliente).
Per l'utente abbisognevole di un am¬
biente amichevole, veloce e facile da
usare. Opera è una scelta indiscutibile;
le pagine scorrono in maniera veloce e
si sovrappongono a catasta senza ten¬
tennamenti o impuntature (abbiamo,
usando un Pili 600 con 129 MB di
RAM, aperto 40 pagine diverse in se¬
quenza e sovrapposizione senza notare
alcun rallentamento apparente del siste¬
ma). C'è da notare anche che l'uso di
Opera non intralcia in alcun modo altri
programmi correnti sulla macchina e
/ Plug-m , numerosi e ben realizzali,
disponibili per il browser. Alcuni possono
essere, in certe occasioni, indispensabili.
che esiste un eccellente ambiente
di downloading, con possibilità di
recupero di scaricamenti, interrotti
da perdita di collegamento o inter¬
ruzione da parte dell’utente.
E non basta! Opera incorpora
una caratteristica da lungo tempo
desiderata, utile per la compilazio¬
ne dei form. In una finestra delle
preferenze si può inserire una se¬
rie di dati personali che potranno
essere riversati poi automatica-
mente nei form usando il tasto
destro del mouse. Esiste anche
un buon ambiente di gestione dei
cookie, in cui si possono accetta¬
re e bandire tutti questi invisibili
folletti, o limitarli solo a siti da noi
prescelti (come, ad esempio,
quelli inseriti dai negozi on line o
dai motori di ricerca per le pagine
personalizzate). Inoltre, per coloro
che tengono in modo anche
estremo alla loro privacy, è possi¬
bile escludere la possibilità del co¬
siddetto referred jogging, che fa
riconoscere certe caratteristiche
del nostro collegamento, come ti¬
po di browser usato e luogo di
collegamento.
Conclusioni
Scegliere Opera come browser
personale non significa rinunciare
a nulla di quello che gli altri due gi¬
ganti possono offrire. Certo, il rap¬
porto di forze, in forma di utenza,
è improponibile (le ultime notizie
parlano di uno share dell'80% per
Explorer, circa un 15% per Net¬
scape e i suoi fedelissimi, e solo
di un 1 % circa per il nostro - fon¬
te lnttp://Drowserwatch. internet!
com/browsers.html I ma non c'è
alcun motivo di demerito in que¬
sta nicchia ridotta. L'unico neo re¬
lativo a questo eccezionale pro¬
dotto è dato dal fatto che, al con¬
trario degli altri, va pagato (39$,
nella versione base), ma anche
chi viaggia in Lancia sa che ha pa¬
gato la macchina più di una Fiat o
altra marca di pari classe. La clas¬
se e la distinzione, niente da
obiettare, si paga! E, come se
non bastasse, è disponibile (o lo
sarà tra poco) per Linux, Mac,
Epoc, BEOS.
Kg
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
165
toltone*
AWISI Al NAVIGANTI
Il grigio e il blu
La guerra civile americana
Made in USA è, inutile negarlo, segno e odore di mitico, di impresso nella nostra mente come
romanzo, sogno, punto di riferimento. Gli americani, popolo senza grande storia alle spalle, hanno
saputo creare miti su piccole cose; e poiché di cose da raccontare in quattro secoli di storia, ne
hanno avute poche, hanno saputo trasformare, o hanno tentato di convertire, episodi anche non
proprio brillanti come stelle di prima grandezza nel firmamento dell’onore, in epopee romantiche,
avvolte di leggenda e di eroismo. E’ successo con le guerre indiane, con la schiavitù, e, perfino,
con una guerra civile. Che si è trasformata, neirimmaginario popolare, da conflitto fratricida in
spettacolo di eroismo e storia da raccontare la sera, vicino al
fuoco, da parte di qualche vecchio in un perduto ranch dell’lowa.
di Raffaello De Masi
"Avvisi" ripercorre le fasi di questa
infame guerra, la più grande che abbia
mai coinvolto gli Stati Uniti, e costò tre
milioni di combattenti e 600.000 morti,
la sola guerra combattuta da americani
sul suolo americano. Centinaia di libri,
certo piu autorevoli di quel che è scritto
su queste pagine, sono stati pubblicati.
Questa vetrina serve solo a recuperare
nella memoria le vicende di un dram¬
matico periodo della storia americana,
che cancellò la vergogna della schiavitù
e si concluse, quasi a pagare un prezzo
fatale, con la morte di colui che può es¬
sere considerato, a buon
diritto, l'artefice della mo¬
derna America, progressi¬
sta e tollerante verso tutte
le razze.
azRifftCom 3
IC^cc-i» P'OOunJl
L’inizio
del conflitto
Quando Abramo Lincoln,
nel gennaio del 1861, si
candidò alla presidenza de¬
gli Stati Uniti d'America, la
Alcuni dei sili indicati in Webografia.
come si vede, ricchi di link e rinvii
interessanti.
Ih. lUuvpa»*
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166
MCmicrocomputer n, 211 - novembre 2000
Tkf Hiur fmrl (ìrny
AIIAdvantage.com
Brrn Link'
" sa
Gli stali Contederati d'America; In
WWW si possono trovare copie
del documenti originali delle
dichiarazioni e dei discorsi.
Carolina del Sud, a causa del¬
le ripetute affermazioni del
candidato contro la schiavitù,
si senti minacciata e, richia¬
mando una norma contenuta
nella convenzione di unione
degli States, i delegati del
Congresso votarono l'uscita
dello stato daM'Unione. La
secessione della Carolina del
Sud fu subito imitata da altri
sei stati, Mississippi, Florida,
Alabama, Georgia, Louisiana
e Texas, e altri quattro stati,
Virginia, Arkansas, Nord Ca¬
rolina e Tennessee minaccia¬
rono la defezione, preannun¬
ciando di voler costituire una
nuova nazione, gli Stati Con¬
federati d’America.
Nel febbraio successivo, a
Montgomery, in Alabama,
veniva insediato il nuovo go¬
verno provvisorio dei sette
stati secessionisti, che pro¬
mulgarono la Costituzione
Confederata, documento si¬
mile alla costituzione degli
Stati Uniti, ma che fissava
una molto più ampia autono¬
mia degli stati coinvolti. Jef¬
ferson Davis fu nominato
presidente provvisorio della
neonata Confederazione, in
attesa delle elezioni definiti¬
ve.
La prima vera battaglia si
combattè a Bull Run; il gene¬
rale Scott invase, nel luglio,
la Virginia secessionista, ordi¬
nando al generale Irvin Mc-
Dowel di attaccare le truppe
confederate acquartierate
presso Manassas Junction.
Nonostante un successo ini¬
ziale, le sorti della battaglia
volsero rapidamente a favore
della Confederazione, e le
truppe del Nord ripiegarono,
in rovinosa fuga, verso Wa-
KSS
Bcrni.ink!
The lUut ami firay
Molti siti sono dedicati all’analisi delle
risorse dei due combattenti in campo.
Appare evidente come il Nord, più
industrializzato e ricco, partisse
avvantaggiato nella competizione
bellica Cattiva gestione militare e
grande perizia bellica del generale Lee
contribuirono a prolungare i tempi del
conflitto.
shington. Lincoln sostituì immediata¬
mente McDowel con il generale Geor¬
ge McClennan. Contemporaneamente
l'Unione portò avanti un ardito piano di
potenziamento della marina, che riuscì
a imporre un forte embargo alle nazioni
del sud. Risultato delle operazioni, le
navi unìoniste attaccarono violente¬
mente alcuni poni sudisti e, nel novem-
indietreggiare. Le truppe
dell'Unione erano comun¬
que talmente esauste
che rinunciarono ad inse¬
guire. Sul campo si conta¬
rono circa 25.000 morti.
Segue una lunga guer¬
ra locale, indicata dagli
storici come Campagna
bre, giunsero alla
conquista di Port
Royale e delle Sea
Island del Sud Ca¬
rolina.
La vera
guerra
Fin qui, si era
trattato, comunque,
di scaramucce, senza grande impegno
militare da parte di ambedue gli schie¬
ramenti, Il fatto era che nessuno dei
due contendenti era adeguatamente
pronto e armato per affrontare un con¬
flitto. L'8 marzo successivo Lincoln, irri¬
tato dall'inattività di McClennan, lo ri¬
levò dall'incarico assegnandogli il co¬
mando delle truppe del Potomac e ordi¬
nando l'inizio delle operazioni di campa¬
gna.
Il 6 aprile, presso Shìloh, in Tennes¬
see, si combattè una delle battaglie più
sanguinose dell'intero conflitto; alla fine
della prima giornata le truppe unioniste
erano pressoché battute ma l'arrivo,
durante la notte, di rinforzi ribaltò la si¬
tuazione e già nel pomeriggio del gior¬
no successivo i Confederati, comandati
dal generale Ulysses Grant, decisero di
Peninsulare. Le truppe di McClennan
lasciano il nord Virginia marciando ver¬
so Sud con alterne vicende; l'episodio
più degno di nota è quello indicato co¬
me "Le battaglie dei sette giorni" una
serie di scontri che si susseguirono tra
il 26 giugno e il 2 luglio. E giungiamo al
settembre, quando, il 17, le forze con¬
federate del generale Lee e quelle di
McClennan si scontrarono a Shar-
psburg, in Maryland; in un giorno, tra
morti e feriti, rimasero sul campo più di
24.000 uomini, senza peraltro un vero
vincitore, salvo per il fatto che Lee in¬
dietreggiò verso la Virginia. Neppure
stavolta McClennan si dimostrò tanto
esperto da tentare l'inseguimento, tan¬
to che, nel novembre, Lincoln lo sosti¬
tuì con il maggior generale Ambrose
Burnside. Questi collezionò, in due me¬
si, una lunga serie di piccole
sconfitte che convinse Lin¬
coln a eseguire una nuova so¬
stituzione ai vertici, insedian¬
do il generale George J.
Hooker.
La conquista
della libertà
Nel gennaio del '63, dopo una serie
di vicende interne al Congresso, Lin¬
coln pubblica e firma il proclama di
Emancipazione, dichiarando che tutti gli
schiavi presenti sul territorio dell'Unio¬
ne sono, agli occhi del governo federa¬
le, liberi. Nel frattempo la guerra lan-
gue, tra alterne vicende, fino a che, nel
giugno, il generale Lee lancia la campa¬
gna di Gettysburg, che coincide con le
dimissioni di Hooker, sostituito, al co¬
mando dell’armata del Potomac, dal
generale George Meade. Il primo luglio
del '63 le truppe opposte si scontraro¬
no a Gettysburg, dove Meade ebbe la
meglio, grazie alla migliore posizione e
alla maggiore consistenza delle sue
truppe. Ma la battaglia è importante an-
168
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
sposta dalla Georgia al SudCarolina, di¬
struggendo tutto sul suo passaggio. Il
presidente confederato Jefferson Da¬
vis tenta di inviare delegati di pace al
presidente Lincoln, offrendo ampie ga¬
ranzie di interruzione delle ostilità, ma
chiedendo l'indipendenza del Sud co¬
me prerequisito. Le trattative non ini¬
zieranno mai. Il 25 marzo il generale
Lee, in un ultimo disperato tentativo di
ribaltare le sorti della guerra, attacca
Grant presso Petersbourg, riportando
una grave sconfitta. Attacca di nuovo
ri e, ancora, il 2 aprile, ma senza esito.
Allora abbandona la battaglia e lascia
Richmond, la capitale confederata, nel¬
le mani dell'avversario. Completamen¬
te accerchiato, Lee si arrende a Grant il
9 aprile, ad Appomatox Courthouse.
Tutti i soldati vengono mandati liberi al¬
le loro case sulla parola, i soldati con la
loro divisa e i loro cavalli e gli ufficiali
con le loro armi da fianco.
Il 14 aprile mentre sta assistendo a
una rappresentazione di "Il nostro cugi¬
no americano" al teatro Ford a Wa¬
shington, il presidente Lincoln viene as¬
sassinato da John Wilkes Booth, un at¬
tore del Maryland ossessionato dalla
sconfitta dei Confederati. Lincoln muo¬
re il giorno dopo, Booth fugge in Virgi¬
nia, dove viene individuato, nascosto in
un fienile cui viene dato fuoco. La sua
fuga viene fermata da un unico colpo
mortale di uno sconosciuto soldato.
Nove altre persone vengono accusate
del complotto; quattro sono impiccate,
cinque imprigionate e una rilasciata.
Per la fine di aprile tutte le truppe con¬
federate si sono arrese, e il 10 maggio
il presidente Jefferson Davis è cattura¬
to in Georgia. La guerra è finita! fc
Documenti cartacei e lotografici
recuperati dagli archivi di guerra e da
quelli personali di molti protagonisti.
Alcune foto si riferiscono alla battaglia
di Shiloh e di Gettysbourg.
che perché segnò la fine del
supporto più o meno aperto
delle potenze straniere alla
Confederazione, che presero
le distanze dal conflitto. Pur¬
troppo, la vittoria di Getty-
sburg (il presidente Lincoln
dedicò una porzione del cam¬
po di battaglia a un cimitero
militare, che divenne famoso
come il "Gettysburg ad-
dress"), fu seguita da una pe¬
sante sconfitta a Chickmanau-
ga e dall'inconcludenza di al¬
cune manovre volute da Mea- *
de. A questo punto il generale
Grant assume il comando di¬
retto delle operazioni e decide di attac¬
care Lee in Virginia, dove, presso Wil-
derness, nel maggio dell’84, i due eser¬
citi si scontrano. Lee subisce le minori
perdite, ma si trova in aperte difficoltà,
non potendo disporre, come l’avversa¬
rio, di riserve e rinforzi.
Nel frattempo il generale Juban
Early, per ridurre la pressione di Grant
sulle forze di Lee, marcia verso il Nord
Webografia
Manco a dirlo, WWW pullula di siti dedicati alla Guerra
Civile Americana; quelli che vi indichiamo sono i più ric¬
chi di documentazione, oppure sono interessanti per i
link che ofrono al lettore.
e arriva fino a cinque miglia da
Washington, ma è costretto a in¬
dietreggiare, essendo richiamato
in Virginia. Nel frattempo il gene¬
rale Sherman, che aveva battuto
le truppe del generale confedera¬
to Johnston, decide di attraversa¬
re la Georgia per giungere al ma¬
re e prendere alle spalle Grant.
Per accelerare la sua marcia sta¬
bilisce di rinunciare agli approvvigiona¬
menti, ordinando ai soldati
di sopravvivere con quello
che incontravano sul loro
cammino. Il risultato fu una
fascia di distruzione totale
della lunghezza di 300 mi¬
glia, larga 50 miglia.
|hnp://www.civilwar. corri
http://rs6.loc.gov/ammemAI1 861.htmlù
http://sunsite.utk.edu/civil-war/
ittp://www. historyplace.com/civilwar/inaex.ntml
rttp://www. civiiwararcnive.com!
ittpj/www. mvpanoa.com/cwa.mfrl
E
ittp://homepaqes.dsu.edu/iankei/civilwar/civilwar.ntnj
rttp://www.|ewish-history.com/civilwar.htrr|
La fine della
Confederazione
Ormai la stella della Con¬
federazione sta tramontan¬
do; il generare Sherman si
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
169
Spaccare il capello
Il lavoro dei grafici è senza dubbio un lavoro di precisione. Si potrebbe proprio dire “da
spaccare il capello”. Ma se capita veramente di dover elaborare un’immagine che
rappresenta una chioma con tanti capelli da scontornare, beh!, in questo caso la
precisione impone che non si spacchi nemmeno un capello...
Come fare? Niente paura, MC vi propone la soluzione neN’articolo di questo mese
sul Desktop Publishing.
di Mauro Gandini
La precisione
a KnockOut
KnockOut nasce in una piccola softwa¬
re house di nome Ultimatte: ironia della
sorte questo prodotto inizialmente fu
spinto sul mercato da Adobe, che lo ve¬
deva come un ottimo complemento a
Photoshop. Ora lo ritroviamo in casa Co¬
rel, uno dei maggiori concorrenti di Ado¬
be, che lo ha recentemente acquistato.
Il prodotto è senza dubbio unico nel
suo genere e offre delle prestazioni asso¬
lutamente superiori. Ogni volta che è ne¬
cessario separare un oggetto o una per¬
sona da uno sfondo e inserirla in un altro,
KnockOut risolve il problema in maniera
veloce, superprecisa e pulita.
Come vedremo l'utilizzo di KnockOut
copre tre principali aree di lavoro: lo scon¬
torno di oggetti su fondi omogenei o me¬
no, scontorno di oggetti trasparenti e
mantenimento della trasparenza, scontor¬
no con salvaguardia delle ombre dell’og¬
getto. A queste attività se ne aggiungono
due di supporto per rendere il lavoro più
realistico: l'aggiunta di trasparenza ad al¬
cune parti solide molto sottili e l'omoge¬
neità nei contorni che per qualche ragione
possano sembrare realistici.
La cosa veramente interessante è la
semplicità operativa del programma, che
consente di ottenere dei risultati decisa¬
mente superiori con un gran risparmio di
tempo.
KnockOut, essendo nella scuderia di
Corel da pochi mesi, si presenta con
un'interfaccia leggermente differente ri¬
spetto alle classiche della società canade¬
se. Nel pacchetto troviamo un CD che
può essere indifferentemente utilizzato
sia per la piattaforma Windows, sia per
KnockOut
Questa la videata ini¬
ziale che descrive le
funzionalità del pro¬
gramma
Iessin I
ingenuo Ooi ubimi*
tomi?
Inotàlng Uni Irwioirait UBIMI*
iBiion 3
Prnirvng SitMoiai
imo» 4
inumo [«il
Lessati i
luliwing [ggii
i fhue
Macintosh (la licenza è unica, quindi si
può installare solo una delle due versioni).
Scontorni semplici
e veloci
Iniziamo la nostra prova vedendo come
realizzare lo scontorno di un oggetto. Do¬
po aver fatto partire il programma, si apre
una videata con il fondo grigio; ai lati due
aree con dei pulsanti e delle tavolozze: sul
lato sinistro troviamo gli strumenti che ci
consentono di lavorare con le funzionalità
offerte dal programma, mentre sul lato
destro abbiamo una tavolozza di colori e la
lista degli strumenti che ci consentono di
visualizzare o meno il profilo che abbiamo
tracciato con gli stru¬
menti stessi (sele¬
zionabili e deselezio¬
nabili uno per uno).
Per prima cosa
dobbiamo ovvia¬
mente aprire un file
con l'immagine che
vogliamo scontorna¬
re: a parte i soliti
classici .bmp .tif,
.jpg e psd, troviamo
due formati propri di
KnockOut e quello
di Corel PhotoPaint.
Per dire al pro¬
gramma che cosa
dovrà estrarre dal resto dell'Immagine
sarà necessario, utilizzando i primi due
strumenti a sinistra, selezionare grossola¬
namente l'oggetto da isolare.
L'operazione avviene in due fasi: per
prima cosa si gira intorno alla figura ester¬
namente al profilo da separare dal resto.
Nella seconda fase si ripete la stessa ope¬
razione all'interno del profilo stesso. La fa¬
scia tra le due selezioni indica al program¬
ma l'area dove dovrà operare per separa¬
re l'immagine dal contesto.
Lo scopo di quest'operazione è la rea¬
lizzazione di una fascia dove deve esserci
tutto il contorno da separare. Se per caso
si fanno dei piccoli errori con il mouse,
non c'è problema: il programma consen¬
te, utilizzando il mouse in congiunzione ad
alcuni tasti della tastiera, di modificare la
selezione in modo che la nostra fascia
170
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
4 Hlg EdU View SPlgtfion Wlndowi Help
ffoflun
Ecco l'immagine per¬
fettamente scontor¬
nata
4 m. <flit virw wmim wmaowi i»i p
Ecco come appare
una videata standard
di KnockOut con aper¬
to un file.
contenga perfetta¬
mente tutto il profilo
da scontornare.
Queste operazio¬
ni di modifica servo¬
no anche a rendere
le due selezioni il
più aderenti possibi¬
le all'area interessa¬
ta dallo scontorno:
più precisa risulta
questa area e migliore sarà il risultato, con
un risparmio anche nel tempo di elabora¬
zione. Durante tutte le operazioni possia¬
mo ingrandire le aree su cui lavoriamo at¬
traverso uno zoom: dobbiamo dire, però,
che lo strumento in questione non è mol¬
to preciso, cioè una volta selezionata
un'area da ingrandire, essa viene ingrandi¬
ta molto più di quanto richiesto. Probabil¬
mente ciò è dovuto al fatto che lo stru¬
mento lavora a passi fissi con un raddop¬
pio dell'ingrandimento ad ogni passo (es.
50% > 100% > 200% > 400% > 800%,
ecc.
Una volta esegui¬
te queste operazioni,
possiamo passare al¬
la fase di scontorno
vera e propria. Sotto
gli strumenti trovia¬
mo una finestra con
delle scritte selezio¬
nabili a scorrimento
e un bottone. Per
prima cosa dobbia¬
mo scegliere nella fi¬
nestrella il livello di
complessità: questa
me
i*iit
new
tvmdowi
I tulli
KnnrkOut
BFj
*'6&67%
ami
’KM
'-•H
in,.
Imi
momento chiave: l'elaborazione dell'im¬
magine. Premendo il pulsante in basso a
destra il programma fa partire l'esame
dell'immagine e. agendo nella fascia sele¬
zionata, estrae l'elemento dal contesto in
cui era posizionato. La durata di questo
processo è normalmente piuttosto veloce
ma, come detto in precedenza, varia da
situazione a situazione, a secondo della
complessità dell'immagine.
Una volta eseguita l'operazione è pos¬
sibile scegliere un colore di sfondo per
Windows Help
I Corel KnockOut 1.5
l'immagine stessa, oppure applicare diret¬
tamente uno sfondo. Il programma con¬
sente inoltre di visualizzare il cosiddetto
canale Alpha, in pratica l'area che viene ri¬
tagliata dal resto, con l'area dell’immagine
ritagliata in bianco su fondo nero.
S,'IH, Moli
BB
C.r n.
Attraverso i due stru¬
menti di selezione in¬
terna ed esterna, abbia¬
mo creato una fascia
dentro la quale ci appa¬
re il profilo dell'immagi¬
ne da scontornare
( 2 Jfl
r»
•ISJ
elei
fora
■i
A questo punto fac¬
ciamo partire il pro¬
cesso di creazione
dello scontorno
l'ror « bù.tin.
9.
frocestlno Imaor
[nn« *'i
* |£
> •
r ohm Kno< kOul
Deh
90
»
• V
* Hi
scelta è del tutto
personale e serve al
programma per sta¬
bilire l’algoritmo più
o meno complesso
con cui eseguire il la¬
voro. Le differenze
stanno nell'accura¬
tezza e nei tempi di
esecuzione: se indi¬
chiamo che la com¬
plessità è alta, il pro¬
gramma realizzerà
un lavoro più accura¬
to, ma impiegando
un tempo maggiore.
Siamo giunti al
Oggetti trasparenti
Fino ad oggi era quasi impossibile cam¬
biare lo sfondo ad oggetti trasparenti: con
KnockOut diventa possibile, anche se non
semplicissimo. Le operazioni da svolgere
sono simili alla normale estrazione di
un'immagine: inizialmente si dovrà trac¬
ciare il contorno esterno e correggerlo in
maniera accurata, specialmente nei pas¬
saggi più frastagliati. A questo punto inve¬
ce di eseguire la tracciatura del profilo in¬
terno, si userà lo strumento normalmente
necessario per questo scopo, utilizzando¬
lo come puntatore delle aree da fissare e
che non dovranno essere completamente
trasparenti.
Ora possiamo far partire l'elaborazione
che ci consente di estrarre il nostro ele¬
mento che risulterà trasparente sullo
sfondo che vorremmo adottare. In effetti,
non illudetevi di riuscire ad eseguire l'ope¬
razione al primo colpo... ma, dopo averci
preso la mano, saprete riconoscere le
aree da salvaguardare per rendere al me¬
glio l'effetto trasparenza e in un paio di
tentativi otterrete l'effetto desiderato.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
171
Le ombre
Per preservare le ombre ai nostri og¬
getti, è possibile aggiungerle al lavoro
eseguito di selezione. Dopo aver operato
come sopra indicato per estrarre il nostro
oggetto dal fondo, dovremo fare la stessa
cosa per le ombre. Per prima cosa si vi¬
sualizza il file originale, poi si seleziona la
parte interna e successivamente la parte
esterna dell'ombra, come se fosse un og¬
getto: in caso di più zone di ombra in pun¬
ti differenti, con il tasto shift si possono
aggiungere aree selezionate alla prima.
L'unica differenza di questa operazione
rispetto alla normale estrazione di una
parte dell'immagine sta nel fatto che esi¬
stono due strumenti specifici per la sele¬
zione della parte interna ed esterna delle
ombre.
A questo punto si può far partire l'atti¬
vità di processing che andrà ad aggiunge¬
re l'ombra al canale Alpha e quindi alla no¬
stra immagine con il dovuto livello di tra¬
sparenza, visto che non si tratta di un og¬
getto solido.
La siringa
Come detto all'inizio, il programma
comprende anche due funzioni di utilità: la
prima è la "siringa''. Questo strumento
consente tramite una campionatura di co¬
lori di assegnare ad alcuni elementi pre¬
senti nell'area di scontorno un colore ben
preciso.
Capita, infatti, durante l'elaborazione
che il programma non sappia, nonostante
la complessità degli algoritmi utilizzati, se
un elemento è da considerarsi come un
particolare in foreground o in background.
In questi casi, se il risultato non ci soddi¬
sfa, attraverso le siringhe è possibile dire
al programma che in talune aree un certo
colore è soprattutto sfondo e un altro è in¬
vece effettivamente un elemento da
estrarre dall’Immagine.
Dopo aver eseguito quest'operazione,
potremo essere abbastanza sicuri di aver
recuperato tutti gli elementi, anche i piu fi¬
ni, appartenenti alla parte d'immagine che
vogliamo separare dal fondo.
Il contorni
deirimmagine
La seconda possibilità di rifinitura di
KnockOut è relativa al miglioramento dei
contorni dell'immagine. Quando un'im¬
magine viene scontornata i suoi bordi po¬
trebbero risultare troppo secchi e quindi
l'immagine finale potrebbe avere un
aspetto leggermente irreale.
Il programma permette quindi di sele¬
zionare le aree che possono creare questi
problemi e applicare loro una sfumatura
Premendo il tasto L è
possibile ottenere l'in¬
grandimento della zo¬
na in cui si sta operan¬
do con i vari strumenti.
trasparente, che
consente di rendere
più reale il risultato
finale. Lo strumento
come al solito esiste
in due differenti for¬
me: la prima per le
parti interne rende primario il colore delle
parti interne delle immagini per impostare
la sfumatura, mentre il secondo porta il
colore di sfondo verso l'interno.
: :
Per scontornare oggetti trasparenti, per prima
cosa bisogna selezionare il contorno esterno.
Ecco il nostro oggetto trasparente perfetta¬
mente scontornato per ottenere questo esul¬
tato è bastato selezionare alcune delle zone
appartenenti al bicchiere oltre al contorno
esterno
Altre informazioni
generali
KnockOut lavora utilizzando differenti li¬
velli: il primo è quello dove viene mante¬
nuta la fotografia originale, il secondo con¬
tiene la foto scontornata. C'è poi il canale
Alpha per visualizzare in pratica la ma¬
schera utilizzata. Quando si salva un pro¬
getto KnockOut tutto ciò viene archiviato
dal programma.
Se pensate di avere la mano malferma
durante le selezioni, KnockOut vi aiuta in¬
grandendo la zona dove state lavorando:
è sufficiente premere il tasto L per otte¬
nere l'ingrandimento dell'area dove si po¬
siziona il cursore. Questo consente
all'utente di lavorare in maniera più preci¬
sa e più velocemente durante le operazio¬
ni di selezione.
Tutte le operazioni del programma av¬
vengono in formato RGB: questo proba¬
bilmente perché con tre canali, anziché i
quattro di quadricromia, l'elaborazione è
più veloce: se tentiamo di aprire un file in
CMYK, il programma ci chiede di poter
convertire il tutto in RGB. Il salvataggio
avviene a sua volta in RGB.
Una tavolozza di colori consente di ve¬
dere l'effetto che fa: in vista "oggetto
scontornato ", cliccando sui vari colori si
visualizzerà sul monitor l'immagine con
quello specifico colore di fondo. È anche
possibile applicare l'immagine che dovrà
diventare poi lo sfondo definitivo per con¬
trollarne l'effetto.
Quando si deve aprire un’immagine, il
programma purtroppo non offre un'ante¬
prima in miniatura del contenuto dei file:
bisogna quindi ricordarsi con precisione i
nomi dei file per evitare perdite di tempo.
Le aree selezionate esterne ed interne
possono essere automaticamente espan¬
se o contratte in modo da avvicinarsi
maggiormente al profilo desiderato. È an¬
che possibile chiedere al programma di
creare automaticamente l'area tra le due
172
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
ìtféiik-àu Iffii fritte
Per integrare net no¬
stro scontorno anche
le ombre è necessario
l'apposito strumento: il
suo utilizzo è esatta¬
mente identico a quello
per gli oggetti da scon¬
tornare Premendo il
tasto "Process" le om¬
bre si integreranno con
l’Immagine scontornata
in precedenza, mante¬
nendo la loro traspa¬
renza
In caso vi siano zone
scontornate che il pro¬
gramma non ha inter¬
pretato correttamente,
potremo correggerle
con lo strumento "Si¬
ringa". che va ad inte¬
grare l'eventuale colore
mancante
Corel Knockout 13 1
La funzione di
"Feathering edge"
consente di rende¬
re più realistico il
contorno della no¬
stra immagine rita¬
gliata, grazie all'in¬
troduzione di un
effetto sfumatura
aree dì selezione e ripetere l'azione dì
"process" dell'Immagine dall'inizio.
Sul CD-ROM del prodotto oltre ai file di
programma troviamo anche una descri¬
zione pratica delle varie funzionalità in for¬
mato video (in inglese): ciò aiuta molto
l'utente che lo utilizza per la prima volta.
Esiste anche un tutorial sotto forma di file
HTML, visualizzabile attraverso qualsiasi
browser Internet, che consente agli uten¬
ti di provare tutte le funzionalità del pro¬
gramma, grazie anche ai file di esempio.
selezioni: ovviamente il risultato non sarà
quasi mai perfetto, ma con pochi colpi di
mouse sarà possibile sistemare in manie¬
ra definitiva le selezioni.
La funzione di "undo" in pratica funzio¬
na solo durante le operazioni di selezione
delle aree. Una volta eseguito il process
dell'immagine, non ci risulta sia possibile
tornare indietro: ovviamente si può torna¬
re sull'immagine iniziale, modificare le
Conclusione
Ci capita raramente di poter includere
in un articolo tutte le funzionalità di un
programma: nel caso di KnockOut non ci
risulta esistano altre
, funzioni rispetto a
quelle descritte fin
qui.
Comunque, pur
essendo indubbia¬
mente pratico, ci
sembra ancora un
po' costoso...
Senza dubbio Co¬
rel ha acquistato un
prodotto non molto
noto, ma estrema-
mente valido e in
grado di aiutare pa¬
recchio gli utenti
con problemi di
scontorno di imma¬
gini molto comples¬
se.
Dopo lo scontorno
alcuni pixel creano
un contorno troppo
irreale in questo
punto.
173
MCmlcrocomputer n. 211 - novembre 2000
'ÌÌÌLU2
Come funziona Linux:
Installazione di software
e gestione del software installato rpm
Linux permette di installare nuovi programmi in modo semplice e con il pieno controllo delle
dipendenze fra i diversi pacchetti installati: ogni cosa viene inserita nel sistema in modo logico e
alla fine tutti i pezzi si trovano dove ci si aspetta di trovarli. Una volta che abbiamo un sistema
funzionante dobbiamo ricordarci di fare il backup... vedremo come farlo il mese prossimo.
Ottava parte
di Gi usepp e Zanetti
Mai più dunque decine di li¬
brerie tutte nella stessa direc¬
tory. di cui non è possibile ri¬
costruire la storia in quanto in¬
stallate da programmi che ma¬
gari sono stati tolti dal sistema
da mesi
Il programma di gestione
dei pacchetti rpm, utilizzato or¬
mai da quasi tutte le distribu¬
zioni di Linux, permette infatti
di installare e disinstallare
software in modo assai sem¬
plice, avvertendo e chiedendo
conferma all'utente prima di
effettuare operazioni critiche e
permettendo in ogni momento
di verificare lo stato del
software installato. Anche la
disinstallazione avviene in mo¬
do assai pulito, portandosi via
tutto senza lasciare porcheria
nel filesystem.
Ovviamente l'installazione
di software di sistema in Linux non può essere fatta da
chiunque, ma solamente dal superutente 'roof (ciò non vieta
tuttavia di installarsi una copia personale di ceni programmi
in una propria directory).
Questa potrebbe apparire a prima vista una complicazio¬
ne, ma ci si accorgerà che in realtà è un modo di fare le cose
che alla lunga porta i propri frutti, permettendo di avere un si¬
stema sempre stabile e sicuro, senza il rischio che operazioni
errate compiute da un normale utente possano compromet¬
tere tutto il sistema.
Il sistema RPM
L'avvento di distribuzioni di
Linux contenenti decine, se
non centinaia, di programmi,
ha fatto sentire, alcuni anni or
sono, la necessità di disporre
di un sistema per installare e
rimuovere facilmente dei pac¬
chetti software, verificando
eventuali dipendenze e corre¬
lazioni fra i pacchetti installati.
Inizialmente ogni distribuzione
faceva le cose a modo pro¬
prio: Slackware utilizzava pac¬
chetti in formato tar compres¬
si con gzip, Debian e Red Hat
un proprio formato proprieta¬
rio. E cosi via per le altre distri¬
buzioni minori. Alla fine è pre¬
valso come standard "de fac¬
to" il formato RPM (Red Hat
Package Manager, estesione
dei file: .rpm) di Red Hat, che
ora è utilizzabile, in modo nativo o mediante appositi stru¬
menti di conversione, da quasi tutte le distribuzioni. Ciò non
significa automaticamente che un pacchetto software pensa¬
to per Red Hat possa tranquillamente essere installato in un
sistema Linux di SuSe, o viceversa, in quanto potrebbe di¬
pendere da librerie o altri programmi non installati da questa
distribuzione. Oppure potrebbe anche essere che il pacchet¬
to contenga dei percorsi errati per la distribuzione su cui lo si
tenta di installare, anche se questa eventualità in teoria non
dovrebbe sussistere, in quanto quasi tutte le distribuzioni si
Gli urenti di Gnome possono gestire in modo semplice i pacchetti
RPM usando il programma GnoRPM
174
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
sono adeguate ad uno stesso standard per disposizione dei
file nel filesystem.
Se state utilizzando un sistema Red Hat, i pacchetti in for¬
mato RPM contenenti il software distribuito di serie si trova¬
no nel CD di installazione all'interno della directory
RedHat/RPMS.
Per gestire il database del software installato si utilizza il
comando rpm. Esso ha le seguenti funzioni principali:
✓ installazione ed upgrade di un pacchetto rpm
✓ rimozione di un pacchetto installato
✓ gestione delle dipendenza fra pacchetti
✓ gestione del database dei pacchetti
(/var/lib/rpm/packa ges.rpm)
✓ creazione di pacchetti
Ulteriori informazioni su RPM si possono trovare nel ma¬
nuale in linea oppure nel sito |http://www.rpm.org/l
Installazione
di un pacchetto usando RPM
Installare un nuovo software disponibile in formato RPM
è veramente semplice Ovviamente per compiere l'operazio¬
ne occorrono i permessi di root.
# rpm —instali /RedHat/RPMS/apache-1.3.9-
4.i386.rpm
Il pacchetto da installare può risiedere all'interno del filesy¬
stem della macchina oppure su un server HTTP o FTP remo¬
to. In questo caso il percorso da specificare deve iniziare con
http:// oppure ftp://, seguendo la convenzione tipica degli
URL. In questi casi rpm si occupa automaticamente di colle¬
garsi al sito richiesto e di scaricare il pacchetto. Nel caso si
fosse nascosti dietro un proxy, è possibile istruire opportuna¬
mente rpm mediante le opzioni -ftpproxy e -httpproxy (tali
configurazioni possono essere salvate una volta per tutte nel
file/etc/rpmrc).
# rpm —ftpproxy proxy.profuso.com —instali
ftp://ftp.redhat.eom//pub/contrib/libc6/i586/w
3m-l-l.i586.rpm
Nel caso il pacchetto risultasse già installato, si otterrà il
messaggio:
package apache-1.3.9-4 is already installed
Un'altra causa di non installazione di un pacchetto è la di¬
pendenza dello stesso da altri pacchetti non ancora installati
nel sistema:
# rpm —instali /RedHat/RPMS/ucd-snmp-utils-
4.0.1-4.i386.rpm
error: failed dependencies:
ucd-snmp is needed by ucd-snmp-utils-4.0.1-4
libsnmp.so.O is needed by ucd-snmp-utils-4.0.1-4
Per risolvere le dipendenze si possono installare i vari pac¬
chetti mancanti (si usi l'opzione -query -whatprovides per
scoprire da quale pacchetto deriva una determinata dipen¬
denza) e riprovare ad installare il pacchetto che presenta pro¬
blemi:
# rpm —instali /RedHat/RPMS/ucd-snmp-4.0.1-
4.i386.rpm
# rpm —instali /RedHat/RPMS/ucd-snmp-utils-
4.0.1-4.i386.rpm
In alternativa, qualora le dipendenze non siano di troppo
conto, si può forzare l'installazione del pacchetto mediante
l'opzione -nodeps:
# rpm —instali —nodeps /RedHat/RPMS/ucd-snmp-
utils-4.0.1-4.i386.rpm
In quest'ultimo caso è però possibile che il programma in¬
stallato non funzioni correttamente quando si tenta di avviarlo
Elenco del software installato
Per ottenere la lista dei pacchetti installati si utilizza l'op¬
zione -query -a di rpm:
# rpm —query -a
setup-2.0.5-1
filesystem-1.3.5-1
basesystem-6.0-4
wine-20000821-1
ucd-snmp-utils-4.0.1-4
La stessa opzione, usata con lo switch -I, permette di co¬
noscere il contenuto di un pacchetto installato (si noti che in
questo caso si indica il nome del pacchetto e non il percorso
del file .rpm):
# rpm —query -1 xcdroast-0.96ex-l
/usr/bin/xcdroast
/usr/doc/xcdroast-0.96ex
/usr/doc/xcdroast-0.96ex/COPYING
/usr/doc/xcdroast-0.96ex/Changes
/usr/doc/xcdroast-0.96ex/README.ATAPI
Nel caso si desideri invece conoscere il contenuto di un
pacchetto non ancora installato bisogna specificare il percor¬
so e aggiungere l'opzione -p:
# rpm —query -1 -p /RedHat/RPMS/xsysinfo-1.7-
1.i386.rpm
Analisi delle caratteristiche di un
pacchetto
La funzione -query ha altre opzioni interessanti: permette
ad esempio di conoscere le caratteristiche di un pacchetto,
come nome dell'autore, licenza, descrizione, ...
# rpm —query -i apache-1.3.9-4
Name : apache Relocations: (not relocateable)
Version : 1.3.9 Vendor: Red Hat Software
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
175
Release: 4 Build Date: Tue 1 Sep 1999
Instali date:(not installed) Build Host:
porky.devel.redhat.com
Group : System Daemons Source RPM: apache-1.3.9-
4.src.rpm
Size : 2439994 License: Freely distributable
Packager: Red Hat Software
Summary : The most widely used Web server on thè
Internet.
Description :
Apache is a powerful, full-featured, efficient and
freely-available Web server. Apache is also thè
most popular
Web server on thè Internet.
Instali thè apache package if you need a Web
server.
Se il pacchetto non è ancora installato bisogna, al solito,
usare l'opzione -p seguita dal nome del file.
# rpm —query -i -p /RedHat/RPMS/apache-1.3.9-
4.i386.rpm
Ulteriori opzioni di rpm permettono di conoscere da quali
componenti dipende il pacchetto:
# rpm —query —requires -p apache-1.3.9-
4.i386.rpm
/etc/mime.types
/sbin/chkconfig
/bin/mktemp
/bin/rm
/bin/sh
/usr/bin/perl
libc.so.6(GLIBC_2.0)
e quali esso fornisce
# rpm —query —provides -p apache-1.3.9-
4.i386.rpm
Webserver
libproxy.so
modaccess.so
mod vhost alias.so
U IÌH0
DUb...
u«..
i*2«
leu
1013
Uiopj* •©**>.
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o •: • •
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0 77-0
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12*52-
7*0-4 1
1 2*5 2-12
Per l'ambiente KDE è invece disponibile l'interfaccia grafica Kpackage.
Upgrade di un pacchetto
E possibile eseguire l'aggioramento di un pacchetto me¬
diante la funzione -U:
# rpm -U /cdrom/RedHat/RPMS/apache-1.3.9-
4.i386.rpm
Questo comando funziona in modo analogo a -instali, con
la differenza che rimuove l'eventuale vecchia versione del
pacchetto qualora esso risultasse già installato. Ciò significa
la perdita dei file di configurazione. L'analoga opzione -fre-
shen invece rispetta i pacchetti già presenti:
# rpm —freshen /cdrom/RedHat/RPMS/apache-1.3.9-
4.i386.rpm
Eventuali file di configurazione derivanti da versioni prece¬
denti vengono salvati col suffisso .rpmsave, in modo da non
perdere le modifiche eventualmente effettuate
Anche in questo caso è possibile prelevare direttamente il
pacchetto da installare mediante FTP o HTTP.
Controllo di integrità
Nel caso di "incidenti" alla propria installazione di Linux, è
possibile controllare l'integrità del software installato me¬
diante l'opzione -verify (abbreviabile in -V):
# rm /usr/XllR6/man/manl/xmessage.lx
# rpm —verify XllR6-contrib-3.3.2-6
missing /usr/XHR6/man/manl/xmessage. lx
La verifica di integrità non si limita solamente alla lista di
file contenuti nel pacchetti, ai loro permessi ed alla loro lun¬
ghezza, ma utilizza tecniche di firma crittografica (MD5) per
essere sicuri al 100% che il pacchetto non sia stato modifi¬
cato.
Alcuni pacchetti risultano firmati mediante PGP (lo stesso
software usato per la firma dei messaggi di e-mail), il che
permette di certificarne la provenienza e l’integrità. Mediante
rpm è possibile verificare tale firma:
# rpm —checksig apache-1.3.9-4.1386.rpm
apache-1.3.9-4.Ì386.rpm: md5 GPG NOT OK
Rimozione di un pacchetto
Per eliminare un pacchetto si utilizza la funzione -erase di
rpm. Anche in questo caso si è soggetti al controllo delle di¬
pendenze (forse a maggior ragione, in quanto serve ad evita¬
re di avere un sistema con componenti mancanti):
# rpm —erase ucd-snmp-4.0.1-4
error: removing these packages would break de-
pendencies:
ucd-snmp is needed by ucd-snmp-utils-4.0.1-4
libsnmp.so.O is needed by ucd-snmp-utils-
4.0.1-4
Per eliminare il pacchetto bisogna prima eliminare quelli
176
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
I vari passi della ricerca di un pacchetto con rpmfind
che gli causano problemi, operando in senso contrario alle di¬
pendenze.
# rpm —erase ucd-snmp-utils-4.0.1-4
# rpm —erase ucd-snmp-4.0.1-4
Compilazione di un programma
a partire dal codice sorgente
Dopo aver descritto il funzionamento e la potenza di RPM,
vediamo anche come è possibile installare programmi diret¬
tamente a partire dal codice sorgente. Non tutti i programmi
infatti sono disponibili come file RPM e comunque può es¬
serci la necessità di ricompilare un software, ad esempio per
abilitare particolari funzioni non disponibili di serie.
L'operazione di compilazione di un programma è comun¬
que facilitata, rispetto al passato, dalla presenza in Linux di
una serie di ottimi tool, frutto del progetto GNU, che permet¬
tono di automatizzarla. Tali strumenti sono tuttavia d’aiuto
solamente se il programmatore si è preso la briga di utilizzarli
nel proprio lavoro.
Essendo nella maggior parte dei casi i programmi pensati
per essere utilizzati su vari dialetti di UNIX (o release o instal¬
lazioni dello stesso sistema contenenti librerie diverse o più
o meno aggiornate), tradizionalmente la compilazione di un
programma richiedeva la lettura accurata dei file README in¬
clusi con i sorgenti e la "customizzazione" del Makefile in ba¬
se alle caratteristiche presenti nel proprio particolare siste¬
ma.
Makefile è il file di configurazione utilizzato dal programma
make per descrivere i file necessari per compilare un partico¬
lare programma. Generalmente esso contiene una lista di di-
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
177
pendendze che descrivono in quale ordine compilare i file
Ciò permette di evitare di ricompilare ogni volta anche i sor¬
genti che non sono stati modificati. Il seguente semplice
esempio di Makefile permette di capire meglio il funziona¬
mento di make;
CC=gcc
CFLAGS=-Static -DDEBUG
INSTDIR=/usr/locai
BINDIR=/usr/local/bin
MANDIR=/usr/locai/man
all: pippo
pippo: pippo.o util.o now.o arpa_date.o
S(CC) -o pippo pippo.o util.o now.o
reg.o -lcrypt
pippo.o: pippo.c pippo.h upload.o libmulti.o
$(CC) -o pippo.o upload.o libmulti.o
%.o : %.c config.h
$(CC) S(CLAFGS) -c $< -o $@ $(INCLUDE)
Si noti che la spaziatura
all'interno del Makefile av¬
viene utilizzando il carattere
di tabulazione TAB.
Le macro CC e CFLAGS
definiscono rispettivamen¬
te il nome del compilatore
C da utilizzare (molti dei
programmi per UNIX e
Linux sono scritti in questo
linguaggio) e le eventuali
opzioni con cui richiamarlo.
Queste macro, se non defi¬
nite dall'utente, prendono
dei valori di default dipen¬
denti dal sistema che si sta
usando (nel caso di Linux
spesso CC contiene il valo¬
re "gcc", che indica di utiliz¬
zare il compilatore GNU C).
INSTDIR, BINDIR e MAN-
DIR, che ci serviranno do¬
po, sono delle macro defi¬
nite dal programmatore
che indicano dove installa¬
re i vari componenti del programma.
La prima riga successiva alle definizioni indica l'operazione
di default da compiere quando make viene richiamato senza
parametri (etichetta all), in questo caso la generazione del file
pippo. In base alle regole elencate di seguito, esso dipende
dai file pippo.o util.o now.o arpa_date.o e il comando per ot¬
tenerlo è
$(CC) -o pippo pippo.o util.o now.o reg.o -
lcrypt
il quale, una volta sostituite le macro, diventa:
gcc -static -DDEBUG -o pippo pippo.o util.o
now.o reg.o -lcrypt
A questo punto make si accorge che manca il file pippo.o
e lo tenta di generare in base alle dipendenze ed al comando
relativi:
$(CC) -o pippo.o upload.o libmulti.o
Lo stesso accade per gli altri file mancanti. L'ultima riga
definisce una regola di default da usare per creare un file .0 a
partire dal suo sorgente (file .c).
Il funzionamento di make dipende dalla data dei vari file. In
questo modo se nessuno dei file da cui dipende pippo è sta¬
to modificato più recentemente di pippo stesso, il program¬
ma viene considerato aggiornato (’up to date') e non viene ri¬
compilato.
In questo modo non occorre ricompilare tutto ogni volta
che si apporta una modifica, ma solo quelli che dipendono
dal file modificato. Nel caso occorresse aggiornare la data di
un file si potrà usare il comando touch:
# touch pippo.c
Volendo fare le cose per bene, è possibile definire delle
sezioni di Makefile che automatizzino l’installazione del pro¬
gramma e la pulizia della directory contenente 1 sorgenti da
eventuali file generati dal compilatore:
instali: pippo pippo.1
instali —mode=755 pippo $(INSTDIR)
instali —mode=755 pippo.1 $(MANDIR)
clean:
rm -f *.0 *.bak
rm -f pippo
Automatizzare la customizzazione
dei Makefile con configure
E frequente trovare, all'interno dei sorgenti C di program¬
mi compilabili sotto diverse versioni di UNIX, parecchie righe
che indicano al compilatore di includere 0 meno certe parti
del codice a seconda che si stia utilizzando un certo sistema
operativo o si abbiano installate certe librerie piuttosto che
altre:
#ifdef LINUX
parte del codice specifica per Linux
#endif
#ifdef SOLARIS
parte del codice specifica per Solaris
#endif
#ifdef HAVE_STRCMP
codice compilato solo se si dispone
della funzione strcmp()
#else
codice compilato solo se non si dispone
Nonostante la quantità di dati gestiti ed
il numero di visitatori, rpmlind.net è ge
stilo da un normalissimo PC con Red
Hat Linux
178
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
della funzione strcmp()
#endif
Generalmente le macro LINUX, SOLARIS,
HAVE_STRCMP vengono definite automaticamente dal com¬
pilatore oppure 'a mano' all'Interno del Makefile, come opzio¬
ni di tipo CFLAGS (es: -DHAVE_STRCMP), tuttavia nel caso il
programma sia complesso e dipenda da parecchie librerie,
tale operazione diventa abbastanza complessa.
Per questo, nell'ambito del progetto GNU, è stato scritto
il tool configure, il quale si occupa di fare un inventario delle
caratteristiche del sistema e delle librerie installate e di crea¬
re automaticamente il Makefile. Nei programmi, sempre più
diffusi, che fanno uso di questo strumento, la compilazione
diventa un'operazione molto semplice, in quanto è sufficien¬
te eseguire lo script configure presente nella direcotry cor¬
rente (perciò lo si esegue in modo relativo ad essa: ,/configu¬
re) e nell'avviare make. Nel caso di programmi complessi
con diverse opzioni di compilazione, è possibile scegliere co¬
sa includere nel risultato finale specificandolo nella linea di
comando di configure.
# cd php-3.0.16
# ./configure —with-mysql
loading cache ./config.cache
checking for bison... (cached) bison -y
checking bison version... 1.28 (ok)
checking for gcc... (cached) gcc
checking whether thè C compiler (gcc ) works...
yes
checking whether thè C compiler (gcc ) is a
cross-compiler... no
checking whether we are using GNU C... (cached)
yes
checking whether gcc accepts -02... (cached) yes
checking
checking
checking
checking
for fcntl.h... (cached) yes
for unistd.h... (cached) yes
for crypt.h... (cached) yes
for sys/file.h... (cached) yes
r — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — — —
rpmfind.net
I Se non volete cimentarvi nella ricompilazione di un programma e nella
I sua homepage non riuscite a trovare il pacchetto rpm corrisponden-
I te, non disperate, ma provate a collegarvi al sito http://www.rpm-
I find.net/ o ad uno dei suoi mirrar.
I Si tratta di un vastissimo database di titoli di programmi disponibili in
. formato RPM. Nel momento in cui scrivo (Settembre 2000), l'archivio
! comprende oltre 67000 titoli. Non si tratta, purtroppo, di un database,
1 bensì di una serie di pagine statiche HTML generate mediante il pro-
1 gramma rpm2html. La lista è navigabile alfabeticamente, per piattafor-
1 ma (x86, alpha, ...) oppure per origine del file (dalle maggiori distribu-
I zioni o dai loro 'contrib'). Infine i programmi sono distinti per il fatto
I che facciano uso della Iibc5 o della più recente glibc6. Per ogni pro-
I gramma vengono listati tutti i dati ottenibili mediante le diverse opzio-
I ni della funzione -query di rpm, in modo che si sappia prima di instal-
I lare il programma cosa verrà caricato sul disco e dì quali file o pac-
l chetti aggiuntivi ci sarà bisogno. Un semplice click col tasto destro del
mouse sarà poi sufficiente per scaricare il pacchetto .rpm desiderato
1 nel proprio PC.
1 Per chi volesse avere la potenza di rpmfind sempre a portata di mano
1 senza doversi ogni volta collegare al sito, ò possibile installare il pro-
I gramma rpmfind. Si tratta di un Client a linea di comando che permet-
I te di ricercare nella lista direttamente dalla propria sessione di lavoro
I usando una parola chiave o una espressione regolare. Ad esempio per
I cercare tutti i pacchetti RPM la cui descrizione contenga la parola
I Borland, si utilizza il comando
1 # rpmfind -apropos borland
I 1: ftp://rpmfind.net/linux/contrib/i386/rhide-1.3-1.i386.rpm
I rhide : Rhide is a very nice IDE exactly hke Borland's
Volendo, è possibile fare in modo che rpmfind cerchi, prelevi ed in-
J stalli in un unico passaggio il programma desiderato:
I # rpmfind xbill
I Arch : Ì586, Os : Linux
I Default distribution : Red Hat Software(Hurricane)
owning 249 of 338 installed packages
Get http://rpmfind.net//linux/RDF/resources/xbill.rdf
Get http://rpmfind.net//linux/RDF/redhat/5.0/i386/xbill-2.0-2.i386.rdf
Installing xbill will requires 183 KBytes
checking for MySQL support... yes
creating ./config.status
creating Makefile
### To Transfer:
ftp://rpmfind.net/lmux/redhat/i386/RedHat/RPMS/xbill-2.0-
2.i386.rpm
Do you want to download these files to /tmp [Y/n/a] ? : y
saving to /tmp/xbill-2.0-2.i386.rpm
Nell'esempio appena visto, ho compilato il linguaggio
PHP3 specificando nella linea di comando di configure che
desideravo il supporto per il database relazionale MySQL.
Per prima cosa lo script ha verificato che nella macchina fos¬
se installato un compilatore C funzionante, trovando il GCC
(GNU C Compiler) e ha cercato quali eventuali parametri fos¬
sero utilizzabili con esso, fra cui -02, il quale è un selettore
che indica il livello di ottimizzazione del codice oggetto gene¬
rato.
In seguito sono stati controllati, uno per uno, i diversi 'in¬
clude file' e librerie necessari alla compilazione del program¬
ma per vedere che fossero tutti presenti nel sistema. I pro¬
grammi ben scritti per quanto riguarda la portabilità fra piat¬
taforme diverse prevedono il supporto di più modi per com¬
piere la stessa opperazione nel caso il sistema target non
# rpm -instali /tmp/xbill-2.0-2.i386.rpm
Nel caso il programma desiderato dipendesse da altri file, rpmfind si
occuperà di prelevarli tutti.
Un altro possibile uso interesante è il prelievo della versione piu ag¬
giornata di un pacchetto:
$ rpmfind -$ rpmfind -q -latest knews
o l'upgrade di un pacchetto:
$ rpmfind -q -upgrade balsa
Rpmfind è disponibile presso il sito imtpv/rpmtina.neyiinux/rprnzntmll
rpmfind.html ed è fornito di serie con le maggiori distribuzioni di
Linux,
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
179
preveda certe librerie o funzioni. Nel caso specifico viene
controllata anche la presenza del database MySQL.
Il risultato di configure sono uno o più Makefile già confi¬
gurati in base alle caratteristiche presenti nel sistema ed alle
richieste dell'utente.
A questo punto per completare l'opera è sufficiente dare
un bel "make" e, dopo una buona tazza di caffè (PHP è un
programma abbastanza complesso), un "make instali’:
# make
gcc -g -02 -I/mysql-3.22.32/include -c
parser.tab.c -o parser.tab.o
# make instali
Esempio: compilazione di PHP3
Ricapitolando, per compilare un programma le operazioni
da compiere sono: innanzitutto la scompattazione dell'archi¬
vio contenente i sorgenti in una directory temporanea.
Nel caso l'archivio sia in formato tar.gz si possono utilizza¬
re in sequenza i comandi ’gzip -d’ (scompatta il file .tar.gz in
un file archivio tar) e ’tar’ per scompattare l'archivio stesso:
# gzip -d php-3.0.16.tar.gz
# tar xvf php-3.0.16.tar
php-3.0.16/
php-3.0.16/acconfig.h
php-3. 0. 16/aclocal.m4
php-3. 0. 16/alloca.c
# cd php-3.0.16
A questo punto, dopo una doverosa lettura dei vari file
informativi (README, INSTALL, ...) si può usare configuro
per creare i Makefile necessari e make per compilare ed in¬
stallare il software, come abbiamo già visto in precedenza
Archiviare file in Linux: Tar,
compress, gzip e bzip2
Parlando di archivi, non possiamo non vedere come fun¬
ziona l'archiviazione di file in Linux, in particolare usando il
comando tar.
Oltre ai sorgenti dei programmi, anche alcuni pacchetti
precompilati vengono forniti come archivi .tar da scompatta¬
re nel proprio sistema. Nella prossima puntata metteremo
inoltre a frutto le nozioni ora imparate anche per gestire il
backup della nostra macchina.
Il programma standard per l'archiviazione di file in UNIX è
'tar', anche se sono disponibili versioni di tutti gli archiviatoti
più famosii (zip, Iha, ...). Tar ha il pregio, rispetto a questi ulti¬
mi. di mantenere integre le informazio¬
ni sulla proprietà e i permessi dei file an¬
che passando l’archivio fra versioni di¬
verse di UNIX.
La versione fornita con Linux deriva,
al solito, dal progetto GNU ed è compa¬
tibile con gli archivi creati dagli altri si¬
stemi UNIX, pur offrendo diverse funzio¬
ni utili aggiuntive, come il supporto per
creare archivi multivolume (ad esempio
su più dischetti o nastri), Al contrario di
programmi come zip, tar esegue solo
l'archiviazione dei file, senza comprime¬
re il risultato. Vedremo che tale funzione
può essere eseguita in seguito usando
sull'archivio creato altri programmi, co¬
me compress, bzip2 o gzip (quest'ulti¬
mo è lo standard sotto Linux).
Per creare un archivio in Linux si uti¬
lizza l'opzione ’-c" di tar, nel seguente
modo:
# tar -c elenco di file o direc¬
tory
In questo caso l'archivio viene creato
nel nastro di sistema, corrispondente al
file speciale /dev/tape. Nel caso non si
disponga di un nastro di backup, e pos¬
sibile specificare, mediante l'opzione
P, il nome di un file in cui inserire l'archi¬
vio.
Nell'esempio che segue si è anche
utilizzato ’V per ottenere una lista sullo
r — — — — — — — — — — — — — — — — — —-— — — --— — — — i
Meeting del Pluto a Terni
I Mi comunicano gli amici del PLUTO. che il tradizionale incontro degli utenti italiani di
I Linux, dopo tre anni tornerà in Umbria, a Terni, dal 9 airi 1 dicembre si terrà il Pluto
I Meeting 2000. una manifestazione dedicata alla diffusione del Software Libero.
I L'evento comprenderà una serie di interventi e lezioni sull'uso del Software Libero nel-
I le aziende e per la produttività individuale, una serie di incontri su temi proposti dai parte-
. cipanti ed una zona di esposizione dove le aziende che investono in questa branca del-
! l'informatica potranno incontrare gli utenti.
Il Centro MultiMediale, dove si svolgerà l'evento, è composto da due strutture, il
1 Videocentro e la Bibliomediateca, distanti 10 minuti a piedi Gli indirizzi sono, rispettiva-
1 mente:
• ✓ Piazzale Bosco (a 5 minuti a piedi, forse meno, dalla stazione ferroviaria e dalla stazione
I degli autobus)
I ✓ Piazza della Repubblica 1 (a 10/15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria)
All'evento prenderanno pane
personalità del calibro di Andrea
Arcangeli, sviluppatore del
Kernel per la SuSE, Wichert
Akkerman leader della distribu¬
zione Debian e Carlo Daffara,
membro del Gruppo di lavoro sul
Software Libero dell' Information
Society Directorate General della
Comunità Europea.
Ulteriori informazioni possono
essere reperite nel sito
rtto //meeting. ot uto.linux.it/.
180
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
schermo dei file mano a mano che essi vengono inseriti nel¬
l'archivio.
# tar -cvf nomefile.tar elenco di file o direc¬
tory
Nel caso vengano specificate delle directory, vengono in¬
seriti in archivio tutti i file in esse contenuti, in modo ricorsi¬
vo.
Tar è l'unico programma in cui, per ragioni storiche, è op¬
zionale l'utilizzo del simbolo - per indicare le opzioni. La linea
precedente può perciò anche essere tranquillamente riscritta
come:
# tar cvf nomefile.tar elenco di file o direc¬
tory
Una volta creato l'archivio, si può vederne il contenuto
usando l'opzione -t.
do uno dei compressori disponibili
Programma esten sione per comprimerà par decomprimere
compress 2 compress nomefile compress -d nomefile
gzip gz oppure .z gzip nomefile gzip -d nomefile
bzip2 ,bz2 bzip2 nomefile bzip2 -d nomefile
In ordine di efficienza il migliore è bzip2, seguito da gzip.
Quello standard nei sistemi Linux è gzip (esso non è disponi¬
bile di serie in tutte le versioni di UNIX, perciò per scambiare
file con esse conviene usare compress),
Gzip è in grado di decomprimere senza problemi file creati
usando compress, mentre, ovviamente, non vale il vicever¬
sa. Bzip2 è un programma relativamente nuovo e perciò an¬
cora poco utilizzato, nonostante le sue capacità.
Tornando al nostro file .tar, le operazioni da compiere so¬
no le seguenti (l’opzione -9 di tar crea un archivio più com¬
patto, a costo di una maggior lentezza nella codifica):
# tar -tf nomefile.tar
etc/
etc/exports
etc/group
In questo caso se si aggiunge anche -v, il risultato viene
fornito in modo più dettagliato, simile a "Is -I":
# tar -tvf nomefile.tar
drwxr-xr-x root/root
0
2000-09-04
18:58:15 etc/
-rw-r—r— root/root
389
2000-05-01
17:59:53 etc/exports
-rw-r—r— root/root
591
2000-07-31
10:44:06 etc/group
# tar -cf nomefile.tar lista di file
# gzip -9 nomefile.tar
Per scomprimere l’archivio si usa invece:
# gzip -d nomefile.tar.gz
# tar -xvf nomefile.tar
La versione di tar fornita con Linux (GNU tar) permette di
creare o leggere in modo automatico archivi compressi con
gzip, senza dover compiere separatamente le due operazio¬
ni, specificando Lozione -z,
# tar -xzf archivio.tar.gz
Opzioni analoghe permettono di lavorare per gli archivi in
formato compress (-Z) e bzip2 (-1):
Per recuperare l'archivio ci si posiziona nella directory da
cui lo si vuole recuperare e si utilizza l'opzione -x:
# tar -xf nomefile.tar
anche in questo caso può essere usato il -v per vedere co¬
sa sta facendo tar.
I percorsi dei file vengono salvati in un archivio in formato
tar in modo relativo alla directory corrente (es: etc/passwd,
sanza la / iniziale), in modo da minimizzare il pericolo di rovi¬
nare file di sistema estraendoci sopra un archivio e per per¬
mettere di recuperare un archivio in qualunque posizione del
filesystem, ad esempio sotto /tmp:
# cd /tmp
# mkdir miobackup
# cd miobackup
# tar xvf /cdrom/backup.20000812.tar
Archivi compressi
Generalmente per ottenere un archivio compresso si par¬
te dall'archivio con estensione .tar e lo si comprime utilizzan-
# tar -xlf archivio.tar.bz2
Le funzioni possibili in tar non si limitano certamente solo
a quelle appena viste. Vedremo nelle prossime puntate che
esso è uno strumento completo e potente, che permette di
creare in modo semplice archivi e copie di backup del proprio
sistema, anche in modo automatico o incrementale.
Conclusioni
In questa puntata abbiamo incontrato molti aspetti interes¬
santi di Linux. Nonostante installare software usando una in¬
terfaccia grafica possa sembrare più semplice, in realtà ab¬
biamo visto che per fare le cose per bene si tratta solamente
di digitare un'unica semplice riga di comando.
Alcune distribuzioni di Linux forniscono all'utente dei me¬
todi grafici per installare il software, che in realtà sono dei
frontend sopra rpm.
Esiste anche un modulo di Lmuxconf (vedere MC di
Settembre) che consente di installare e gestire pacchetti
RPM. Nel caso si fosse interessati, si può trovare la lista di
tali software su |http://www. rpm.org/software.htmil
Kg
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
181
J£ÙL.
PD-SOFTWARE
Warpstock Europe 2000
Si è tenuto a Karlsruhe in Germania dal 13 al 15 ottobre, per maggiori notizie [www.warpstock.de
Inoltre consigliamo l’installazione del Fixpak giunto alla versione 13 in italiano scaricabile
gratuitamente dal sito dell’IBM.
a cura del Team OS/2 Italia
SLRN 0.9.6.2
• Genere: Licenza pubblica GNU
• File: slrn0962.zip, 355kb
• Autore: John E. Davis
<davis@space.mit.edu>
• Reperibilità: Internet http://villa-
ge flashnet.it/-rm03703/pro-
grams/slrn/ - BBS NoWayOut,
06-66152114,2:335/381 Fidonet
• Autore recensione: Francesco
Cipriam ||t cipriani'»'tlashnet.if|
Ero alla ricerca di un
clieni news veloce, affidabile, flessibile,
senza troppi fronzoli, possibilmente gratui¬
to, e ho trovato tutto quello che cercavo in
SLRN: un lettore news testo originariamen¬
te scritto per sistemi Unix, capace di funzio¬
nare on-line e off-line, con un numero illimi¬
tato di server news.
Il pacchetto SLRN è composto da due
programmi SLRN, il client vero e proprio,
che permette di leggere e scrivere i mes¬
saggi, e SLRNPull, che come si può intuire
si occupa del download e dell'invio delle
news. Chiaramente SLRNPull è utilizzato
da chi vuole leggere le news off-line, men¬
tre chi non ha problemi con la bolletta, o chi
ha installato un server news locale, può
usare solo SLRN.
L'installazione di SLRN, pur essendo
manuale, non è complicata, e consiste
semplicemente nel decomprimere il pac¬
chetto che contiene il programma e la
documentazione, modificare con un editor il
file testo di configurazione slrn.rc, e impo¬
stare alcune variabili di ambiente tipiche dei
sistemi Unix, come la HOME e la TERM.
Finita l’installazione possiamo finalmen¬
te lanciare il nostro nuovo Client news, tro¬
vandoci nella lista dei gruppi di discussione,
uno degli ambienti di SLRN che insieme
alla lista messaggi e alla visualizzazione dei
singoli messaggi costituiscono l'intera inter¬
faccia del programma.
Nella modalità lista è possibile vedere i
nuovi gruppi creati sul server dall'ultima
volta che si è chiuso SLRN e la lista dei
gruppi già agganciati. Per visualizzare la
lista dei messaggi di un gruppo, ci si sposta
con le frecce cursore sulla riga corrispon¬
dente e si preme Invio, ritrovandosi nel
secondo ambiente, la lista dei messaggi.
SLRN pur essendo un lettore news
testo non fa rimpiangere assolutamente un
lettore grafico, infatti è anch'esso in grado
di mostrare la dipendenza gerarchica tra i
messaggi di un thread mediante una strut¬
tura ad albero creata con caratteri semigra-
fici. I campi mostrati nella lista messaggi
sono quelli tradizionali, come mittente, tito¬
lo, numero di linee e flag di letto/non letto,
ma ne troviamo uno particolare, che è lo
"score", cioè il punteggio del messaggio.
Questo attributo è una delle cose che
rende SLRN particolarmente potente nel¬
l'ordinamento dei messaggi.
Lo score viene assegnato da SLRN
attraverso delle indicazioni che l'utente può
scrivere nello scorefile e si può paragonare
lo scoring a un sistema di filtri molto poten¬
te: si possono definire infiniti filtri applicabili
a un gruppo news, a più gruppi o a tutti,
che assegnano un certo punteggio negati¬
vo o positivo a un messaggio dipendente-
mente dal fatto che l'header rispetti le
caratteristiche richieste dal filtro. Se un
messaggio soddisfa i criteri di più filtri il
punteggio si somma algebricamente, asse¬
gnando cosi un punteggio molto preciso e
differenziato: ad
esempio, se due fil¬
tri cercano rispetti¬
vamente "scoring"
e "slrn" nel titolo,
assegnando 10
punti il primo e 15 il
secondo, e c'è un
messaggio con tito¬
lo "slrn e lo sco¬
ring", il punteggio
totale sarà 25, men¬
tre un messaggio
dove compare solo
"slrn" avrà 15 punti.
I messaggi vengono ordinati, oltre che con
i soliti metodi (per thread, per data, eccete¬
ra) per punteggio, dal più alto al più basso.
Lo scoring viene applicato anche da
SLRNPull, e se l'intestazione di un messag¬
gio riporta uno score minore di zero non
viene scaricato il relativo corpo, facendo
diventare cosi lo scorefile un utilissimo killfi-
le, indispensabile al giorno d'oggi per
risparmiare sulla bolletta, evitando di rima¬
nere on-line per scaricare messaggi che
non ci interesserebbero.
Dalla lista messaggi, premendo Invio su
un messaggio, appare un'area dove viene
visualizzato il messaggio scelto, ma è
comunque sempre attiva sullo sfondo
anche la finestra della lista, rendendo possi¬
bile lo scorrimento nella lista messaggi
anche mentre se ne sta leggendo uno.
Visualizzando il messaggio si può vedere,
oltre al testo, anche l'intestazione, con la
possibilità di scegliere quali campi vengono
mostrati. Per rispondere a un certo mes¬
saggio o inviarne uno nuovo SLRN si
appoggia su un qualsiasi editor testo sia
esso grafico o testo anch'esso.
Oltre allo scoring, SLRN possiede un
eccezionale asso nella manica, che lo
rende unico tra i news reader: offre un lin¬
guaggio interno di programmazione, grazie
alla libreria chiamata S-LANG (SLRN signifi¬
ca infatti S-Lang Read News), attraverso il
quale si possono definire delle macro asse¬
gnabili a tasti a piacere o che vengono ese¬
guite quando scattano certi eventi.
182
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
Come si sarà già capito l'ergonomia di
SLRN è ottima, poiché, oltre alle caratteri¬
stiche già elencate sono ridefinibili tutti i
colori di tutte le modalità e tutti i tasti usati
per le varie funzioni, e si può anche modifi¬
care l’help in modo molto semplice,
SLRN gestisce la decodifica uuencode,
permettendo di selezionare i messaggi
codificati anche se non sono in ordine o se
hanno titolo diverso: l'ordine sarà quello in
cui l'utente li seleziona, e il programma,
é Tyra /2 1.91 e
• Genere: editor per Config.sys,
shareware
(19 US$ - 49US$)
• File: TYRA191E.zip (800 kB)
• Autore: O. Poggensee, Joerg
Sievers KiogKg'warpsite.dej
• Reperibilità: http:/hobbes.
nmsu.edu/pub/os2
• Autore recensione: Mentore
Siesto (mentore.siesto@studen-
ti.ing.unipi.it)
Tutti noi sappiamo
che in OS/2 il file CONFIG.SYS è di impor¬
tanza centrale per il comportamento del
sistema. Tutto ciò che viene specificato in
CONFIG.SYS carica i driver, imposta le
connessioni di rete, caratterizza il compor¬
tamento del multimedia e dei driver video,
carica gli IFS (Installatile File Systems, una
delle maggiori caratteristiche di OS/2), la
shell di sistema (che come noto può non
essere la WPS) e fa molte altre cose.
Insomma CONFIG.SYS rappresenta il
cuore della configurazione di OS/2, per cui
è necessario che sia scritto correttamente:
driver caricati in eccesso o con opzioni
errate possono quanto meno compromet¬
tere il funzionamento ottimale del sistema.
Inoltre, come molti di noi sanno, l’ordine
con cui si specifica il caricamento dei pro¬
grammi e dei driver influenza seriamente il
tempo di caricamento e può, in casi estre¬
mi, rendere impossibile il bootstrap del
sistema, costringendo cosi alla pressione
di Alt-Fi all'avvio e a un certosino lavoro di
correzione manuale di CONFIG.SYS, cosa
non sempre elementare.
Tyra fi è un programma dedito apposi¬
tamente a questo lavoro, e permette di
configurare in maniera efficiente e raffinata
il file CONFIG.SYS, cosi da poter verificare
l'esattezza delle impostazioni e correggere
eventuali errori.
Il programma viene installato tramite
un'apposita utility, per cui il processo è
pressoché, immediato: dopo l'installazione
apparirà un'icona sulla scrivania di OS/2
corrispondente al programma.
Tyra /2 si presenta come il classico
dopo aver richiamato l’uudecode esterno,
depositerà il file risultante nella dir definita
nella configurazione. Sono disponibili inoltre
il carbon copy, la ricerca per autore, titolo o
stringa contenuta in un messaggio, la
stampa, l'eliminazione automatica del quo-
ting, la decodifica MIME, la gestione di una
firma personalizzata (con possibilità di aver¬
ne una specifica per ogni gruppo, mediante
macro S-lang), e molto altro.
Per quanto riguarda SLRNPull, esso si
occupa dell’invio dei messaggi che SLRN
mette nella coda di attesa e scarica i nuovi
messaggi, permettendo l'uso di un numero
qualsiasi di server news ritrovando poi
comodamente tutti i gruppi news insieme
una volta all'interno di SLRN.
In definitiva, considerando anche che il
programma è distribuito gratuitamente,
essendo sotto licenza GPL, non si può che
lodare il suo autore, John E. Davis, per aver
creato veramente un piccolo gioiellino.
mirili.. m i !«i«air*»i dii mi. n. aur
notebook control, tipico di
OS/2, con varie pagine che
mostrano tutte le direttive di
CONFIG.SYS organizzate
secondo criteri logici: a partire
dagli IFS fondamentali (HPFS,
FAT, CDFS) e dagli altri even¬
tualmente presenti (come
FEXT2FS per partizioni Unix),
per proseguire con i Base devi-
ce drivers (BASEDEV) e con le
impostazioni dei percorsi di
ricerca PATH, LIBPATH e
DPATH: le altre impostazioni
riguardano l'ambiente DOS, le
variabili di sistema (molto
numerose in sistemi come il
mio, dove sono installati EMX,
EmTeX, XFree86/2, GIMP.
Pine, Emacs e altro), i program¬
mi da lanciare all’avvio (caratte¬
rizzati dalla direttiva RUN), le
chiamate (CALLI ad altri programmi ed
eventuali altre direttive non comprese
nelle precedenti. Questa suddivisione ope¬
rata da Tyra/2 permette di intervenire solo
sulle parti più interessanti oltre che su
tutto il CONFIG.SYS, e questo (per esem¬
pio) è molto utile se si vuole isolare un
errore o ottimizzare il file CONFIG.SYS.
Come giunta, Tyra/2 permette di vede¬
re la configurazione caricata e fornisce
informazioni sul sistema interfacciandosi
con il programma RMVIEW.EXE
(Resource Manager), corrispondente (ma a
mio parere con maggior completezza)
all'Flardware Manager presente in Warp 4
ma le caratteristiche di Tyra/2 sono solo
all'inizio.
Tyra/2 permette infatti di analizzare
CONFIG SYS, isolando tutte le direttive
errate o i riferimenti a files o directories
non presenti nel sistema: la cosa si è rive¬
lata utile già diverse volte, per esempio per
correggere due direttive del VisualAge
C++ 3 inserite dal programma di installa¬
zione, oppure una directory del MMOS2
cancellata dopo il cambio di scheda audio
(da una Sound Blaster AWE 64 a una
Crystal).
SI possono controllare inoltre tutti i per¬
corsi specificati nel file, inserire commenti,
e infine ordinare CONFIG.SYS per tentare
di velocizzare il caricamento di OS/2: biso¬
gna fare attenzione, comunque, in questa
operazione, dato che un errore nell'ordine
di caricamento può compromettere l'avvio
del sistema o portare a risultati indesiderati
(per esempio, per caricare correttamente i
driver della AWE 64 PnP bisogna che que¬
sti precedano tutti i driver di comunicazio¬
ne. lo sapevate?).
Ancora: Tyra/2 fornisce un elenco dei
cambiamenti effettuati, che può essere
registrato direttamente in CONFIG.SYS, e
contiene un esauriente help in linea com¬
prendente la descrizione di ben 470 diretti¬
ve: infine fornisce il numero di versione di
OS/2 e il livello di fixpack installato, mostra
le informazioni contenute nei device driver
caricati da CONFIG.SYS (se questi driver
contengono le informazioni richieste), e
tanto per finire scrive una copia di backup
di CONFIG.SYS per sicurezza, cosi che tor¬
nare indietro sia questione di un Alt-Fi.
Ritengo Tyra/2 un ottimo editor, anche
paragonato ad altri programmi specializzati
per la modifica di CONFIG.SYS un po' ele¬
vato forse il prezzo richiesto dall'autore per
una licenza perenne (49 USS), mentre
quello per una licenza per singola versione
di 19 US$ è sicuramente più abbordabile.
Tenendo conto però che la licenza perenne
permette di accedere a tutti gli aggiorna¬
menti del programma, direi che la scelta è
quasi obbligata: inoltre va tenuto presente
che l'autore garantisce supporto tecnico a
qualsiasi richiesta (comprese quelle prove¬
nienti da utenti non registrati).
£3S
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
183
DiskLock
di Raffaello De Masi
Man mano che la tecnologia avanza,
con i suoi passi da gigante, aumentano
sempre più i pericoli che un Grande
Fratello sia alle nostre spalle per guardare
le nostre cose Sicurezza dei dati, prote¬
zione della privacy, sicurezza nello scam¬
bio delle informazioni, SSL, criptatura, co¬
dici d'accesso, sono tutte parole che or¬
mai sono entrate a far parte della nostra
routine quotidiana. E più i nostri sistemi di
comunicazione e di scambio dati divengo¬
no importanti, più gli attacchi ai nostri dati
divengono frequenti e portati senza ri¬
sparmio di colpi, più i combattenti della ri¬
va opposta fanno di tutto per creare am¬
bienti sempre più sicuri, ben difesi, e
inaccessibili agli occhi degli estranei.
DiskLock è una guardia del corpo dei
nostri dati dotata di muscoli d’acciaio e di
nervi pronti. Esso è capace di costruire,
attorno al nostro computer, un sistema di
protezione avanzata tanto efficiente da
meritarsi, negli USA, primati di vendita
che, almeno per la piattaforma Mac, rag¬
giunge cifre certo inusuali. Comprare
DiskLock, quando il nostro Mac può es¬
sere "letto" in un ambiente di lavoro non
riservato, è il sistema migliore per dormi¬
re tra due guanciali!
Una porta blindata
contro gli intrusi
Più che una sola funzione, possiamo
pensare a DiskLock come a una suite di
utility che cooperano per la creazione di
un sistema di protezione che fascia il no¬
stro computer con diversi livelli di sicurez¬
za. DiskLock è ben più del semplice pro¬
gramma di cifratura dei dati, ma esegue,
DiskLock
Produttore:
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DISKLOCK
Una lase dell'installa¬
zione di DiskLock
L'ambiente generale
di lavoro, con le
Quattro aree princi¬
pali d'intervento
in maniera combina¬
ta e automatica, le
seguenti operazioni:
• protegge automa¬
ticamente gli HD a
intervalli e in mo¬
menti specifici
•esegue un conti¬
nuo monitoraggio
delle attività sul no¬
stro computer, per
prevenire possibili
problemi
•crea un ambiente
di protezione tramite
password, e ne per¬
mette la manuten¬
zione
•chiude e sblocca
cartelle
•esegue la crittazione dei file in diversa
forma
•configura uno screen Saver, il DiskLock
Screen Saver che rende inaccessibile
schermo e hard disk quando il nostro
Mac resta incustodito.
Accanto a queste funzionalità ce ne
sono molte altre, e anche quelle descritte
possono presentarsi in più di una forma.
Ad esempio, DropEncript e DropDecript
possono essere usati come applicazioni
d&d, permettendo di cifrare e decifrare fi¬
le giusto come avviene all'Interno di
un'applicazione. Molta attenzione è stata
dedicata al super-user, o amministratore
che dir si voglia, che oggi ha a disposizio¬
ne due differenti metodi per attivare l'un-
lock di emergenza, che rimuove la prote¬
zione di DiskLock dai dischi danneggiati
per permetterne il recupero (questa op¬
zione era stata a gran voce richiesta dagli
utenti che, in caso di disk failure, si trova¬
vano a non poter usare i normali program¬
mi di recupero sui file inaccessibili). La co¬
sa oggi può avvenire in due modi, legati
alla possibilità di accesso al sistema: usa¬
re il menu riservato al SuperUser, o diret¬
tamente attraverso l'applicazione di
184
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
L‘ambiente di protezione del di¬
sco; come si vede vengono
supportati anche gli IDE
è la categoria utente (che
può essere creata solo da
un superuser). L'utente
può avere accesso all'inte¬
ra macchina, o a file e car¬
telle che gli sono state
messe a disposizione dal
superuser. L'utente non
può modificare i suoi privi¬
legi, né cambiare la propria
password.
Infine, al gradino più
basso della scala, c'è il
guest, l'ospite, che non ha
password né privilegi e
può accedere solo a quello
che un superutente ha stabilito essere ac¬
cessibile. In pratica un lettore di aree non
riservate. Ovviamente non c'è più di un
solo guest per macchina, anzi, per essere
precisi, una sola tipologia di accesso di
questo tipo per ogni Mac.
Il primo utente che installa il pacchetto
diviene un superuser privilegiato, che ge¬
stirà poi tutte le prerogative degli altri
ospiti, altri superuser compresi. Esso as¬
segna una password che sarà la chiave
principale d'accesso al sistema, e potrà
proteggere o sproteggere ogni gerarchia
delle sue memorie di massa; potrà stabili¬
re se altri utenti possano accedere alla
macchina solo dopo la sua disconnessio¬
ne e fissa un limite di tempo oltre il quale
una mancanza di attività di qualsivoglia
genere sulla macchina viene considerata
come abbandono del posto di lavoro e fa
scattare automaticamente la protezione.
Il superuser stabilisce il numero massimo
di tentativi da parte di un utente per il Io-
gin. Quando si supera il prestabilito nu¬
mero di tentativi senza buon esito, il si¬
stema disabilita l'account e la password,
e l'user dovrà rivolgersi alfamministratore
perché gliene sia assegnata un'altra. In
ogni caso al superuser è assegnata anche
la gestione delfEmergency Unlock, che
distrugge tutti i sistemi di protezione di fi¬
le, cartelle e dischi comunque assegnati
A proposito di dischi, DiskLock funzio¬
na su tutti gli hard disk SCSI, connessi at¬
traverso lo standard SCSI Apple e format¬
tati con grandezza dei blocchi di 512 byte.
DiskLock supporta, inoltre, i Powerbook
in modo SCSI disk, e macchine adottanti
dischi IDE operanti con drive approvati
dalla Apple. Inoltre il programma permet¬
te il backup di cartelle e file, chiusi o aper¬
ti, su un network. Inoltre DiskLock per¬
mette di criptare file anche passando at¬
traverso alias, secondo la tecnica della ri¬
soluzione degli alias stessi.
DiskLock durante l’uso
Nella maggior parte dei casi, DiskLock
ha una gestione e un funzionamento
I setup del superuser.
degli utenti normali
dei guest.
La fase di cifratura di un
file, protetto da pas¬
sword
Il programma si installa, come al solito,
con la consueta procedura. Durante l'in¬
stallazione DiskLock verifica la qualità e la
consistenza dei dati e avvisa di possibili fi¬
le corrotti. Una volta installato, è opportu¬
no creare immediatamente le tre catego¬
rie di utenza, in altri termini l'interfaccia
del pacchetto nei confronti del mondo
esterno.
Ci sono tre tipi principali di utenti capa¬
ci di attraversare le porte di DiskLock; il
SuperUser è il più alto livello di utenza del
prodotto, e può essere creato solo da un
altro superuser. Costui ha facoltà di crea¬
re ogni tipo di utente, assegnare, leggere
e modificare i suoi privilegi, cambiandone
eventualmente anche la password. La so¬
la informazione che
un superutente non
può vedere è la pas¬
sword precedente
specificata da un altro
membro, o i dati con¬
servati in file criptati
da un altro utente.
Inoltre solo un supe¬
ruser può proteggere
o sproteggere un di¬
sco, o, attraverso
l'uso di una pas¬
sword, installare o ri¬
muovere DiskLock.
Il livello successivo
Il pacchetto
e le sue funzioni
Unlock di emerger
za. Come dovrebbe
essere un vero pro¬
dotto di sicurezza,
DiskLock richiede
l'introduzione di un
nome di superuser c
di un utente al mo¬
mento dell'accesso, con le relative pas¬
sword, per accedere ai dati protetti, na¬
scosti o crittografati; non esistono altre
possibilità. I cosiddetti "backdoors" di altri
programmi del genere, che poi si rivelano
il vero tallone d'Achille del sistema, qui
non esistono.
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
185
DUMOIKAJ)
I log di registrazione delle attività, relativi a tutti gli utenti del gruppo, si notino
le numerose opzioni tracciabili
pressoché trasparenti. Subito dopo l'in¬
stallazione. il primo utente viene automa¬
ticamente riconosciuto come superuser,
con tutte le sue prerogative. Questi co¬
struirà poi il suo ambiente di lavoro e ge¬
stione, assegnando privilegi e ruoli Da
questo momento l'accesso alle aree ri¬
servate sarà gestito da un login, che rico¬
noscerà successivamente le categorie e i
privilegi delle utenze collegate.
Interessante, sotto questo punto di vista,
ricordare come il pacchetto preveda an¬
che situazioni particolari d'uso, come, ad
esempio il login senza uso di password, e
l'adozione di un trigger di attivazione, che
riconosce un periodo di inattività della
macchina e presume che l'utente si sia al¬
lontanato. In questo caso la protezione
può scattare automaticamente, ripristi¬
nando la sicurezza dell'ambiente e impo¬
nendo . alla successiva riattivazione, dac¬
capo la procedura di login. La cosa, sim¬
paticamente, può essere abbinata a uno
screen saver che può essere quello cu-
stom, fornito col pacchetto, o quello cor¬
rente già installato sulla macchina.
Un ambiente di protezione è tanto più
valido quanto più articolate sono le sue
possibilità di personalizzazione; questo va¬
le ancora di più con DiskLock , dove le ca¬
tegorie di utenza sono tanto differenti e
caratterizzate nell'uso. Cosi DLock usa sei
diverse icone per individuare cartelle a di-
186
Cancellare le tracce
Molti utenti non sanno e
neppure immaginano che il
sistema operativo e diversi programmi
conservano, in maniera precisa e puntuale,
un diario di numerose attività svolte dalla
nostra macchina, come applicazioni lancia¬
te, documenti usati, siti Web visitati, setup
applicati e molto altro ancora. Cosi chiun-
MacWasher 1.0
di vista più
Quante volte abbiamo usato il computer
e abbiamo desiderato cancellare traccia
della nostra svolta attività? Per carità men¬
te di illegale o di contrario ai dettami rigidi
della moglie, che ci impone la sua onnipre¬
sente e assoluta immagine come specchio
di tutte le virtù e beltà! Solo che ogni tanto
uno ha pure il diritto di sciacquarsi gli occhi
con Naomi in costume adamitico, ed ha
l’altrettanto sacro diritto di evitarsi cicchetti
da una moglie fin troppo spiona delle abitu¬
dini del marito.
Vediamo la cosa da un punto
serio. Possiamo avere l'esi¬
genza, terminata la sessione
di lavoro, di cancellare dal no¬
stro Mac tracce delle attività
svolte durante la giornata, per
evitare occhi non proprio di¬
screti. MacWasher fa al caso
nostro, e non basta solo get¬
tare nel cestino la cronologia
di Netscape o Explorer. C’è
ben altro.
MacWasher 1.0
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O Ite My Screen Saver (il avallatili- )
acommand ■
□ Control
Select (Mtk to »«proferì:
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Mk.24«w 1999,1718
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a Alter (rath
a Alter Sleep (Powerftookt only)
a After Idle (enablet tcreen taver)
Aiwayt atkior pattword aliar Shul Down
Alcune delle preferenze applicabili
alle operazioni di cifratura
logon wtthout reuarfing.
a Oltable an account alter |s ] falled logon»
a VAnlmum pattword length it [3 j c barai ter»
□ nequlre botti upperrate and lowerrate rharartert
□ Aequire at leatl i non-alphabetlc rharartert
3 Complete uter name alter flrtt few tharactert
aAtklor pattword wtien application u launched
verso grado di protezio¬
ne, mentre le tecniche
di cifratura di file singoli
possono essere auto¬
matizzate in diversa mi¬
sura, Ovviamente non
poteva mancare un
Audit Log. con cui
DLock tiene traccia
dell'attività svolta e do¬
cumenta passo passo
tutte le attività svolte
nel suo ambiente (un re¬
cord separato viene te-
que, con un minimo di esperienza, può ve-^
rificare quel che è stato fatto durante il no¬
stro lavoro, con tutte le conseguenze colle¬
gate alla privacy. Senza considerare il fatto
che questo spazio potrebbe essere util¬
mente adottato per altri usil
Ripulire un calcolatore della storia delle
attività svolte può essere un compito lungo
e fastidioso. Se è necessario, inoltre, ga¬
rantire la privacy dell'utente, questa opera¬
zione va eseguita continuamente, ogni vol¬
ta che si utilizza il Mac. MacWasher, la pic¬
cola utility di cui parliamo, svolge per noi il
compito di pulizia della macchina, in pratica
ci segue passo passo nel nostro lavoro, co¬
prendo le nostre tracce con perizia e rego¬
larità, e intervenendo su tutti i settori che
potrebbero ricondurre alla nostra attività,
come registrazioni nelle "Applicazioni e
File recenti", cartelle di file tem¬
poranei, cartelle delle preferenze
e Cestino. Ovviamente interfac-
ciandosi alla perfezione con i
browser più usati. Netscape ed
Explorer. Inoltre, attraverso una
particolare opzione, si può chiede¬
re al programma di "fare pulizia”
solo su certe aree della nostra
macchina.
Il programma, che gira in back¬
ground e occupa poco più di un
centinaio di kappa, può essere ge¬
stito sia in maniera automatica
che solo su richiesta dell'utente.
nuto per ogni disco o partizione di esso).
La tracciatura delle attività interessa le
operazioni di protezione e protezione, ci¬
fratura, cambio delle password, gestione
della risoluzione degli alias.
Conclusioni
Raffaello De Masi
J
Per chi ha problemi di salvaguardia e
protezione della sua stazione di lavoro.
DiskLock offre la migliore copertura oggi
raggiungibile. L'am¬
biente di protezione
e di gestione dei pri¬
vilegi è sufficiente-
mente articolato per
soddisfare esigenze
particolari e, nello
stesso tempo, agile
abbastanza da non
creare difficoltà
all'amministratore
dei sistema (cosa
questa, purtroppo lamentata da altri pac¬
chetti, anche in altri ambienti e su altre
piattaforme).
Interessanti alcune caratteristiche, co¬
me quella del logout automatico dopo un
certo periodo di inattività; buona la possi¬
bilità di sblocco automatico, assegnatala
solo al superuser, in caso di emergenza.
Inoltre abbiamo potuto notare, in un uso
di circa venti giorni, che il pacchetto non
rallenta in alcun modo il sistema, anche in
condizioni critiche. «S
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
187
a cura di Amiga Group Italia
Yet Another Mailer 2.1
L’autore di questo programma, lo svizzero Marcel Beck, è stato fin troppo modesto, quando ha
scelto il nome da dare al suo programma di posta: Yet Another Mailer, “ancora un altro
programma di posta”.
YAM, però, non è semplicemente “un altro” programma. E', su Amiga, IL programma di posta
elettronica, quello più completo di funzioni e più usato dagli utenti.
Oltre a ciò, caratteristica senza dubbio molto apprezzata è il fatto che YAM è totalmente gratuito,
e per il funzionamento non richiede alcun tipo di registrazione.
di Bernardo Innocenti e Daniele Franzo
Installazione e
configurazione
Grazie al consueto installer Amiga,
l'installazione di YAM è molto semplice
e rapida. L'archivio di distribuzione com¬
prende tre diversi set di icone per le
toolbar del programma, che possono
comunque essere personalizzati
dall'utente. Su Aminet sono disponibili
altri set di icone, assieme ad un buon
numero di script ARexx che svolgono le
funzioni più disparate.
Il programma viene fornito in versioni
diverse per ogni processore, dalla base,
68000, fino alla 68060, usata per la pro¬
va. Al termine dell'installazione la cartel¬
la che contiene il programma occupa
poco più di 1 MB di spazio su disco.
Non male, se confrontato ai 10 MB e ol¬
tre che si mangiano celebri programmi
per altre piattaforme, come ad esempio
Outlook ed Eudora.
YAM è un programma molto configu¬
rabile. Le opzioni sono suddivise in ben
quindici gruppi. Per iniziare a usare
Scheda prodotto
YAM 2.1
Produttore: Morrei Betk _
Distribuzione: Disponibile sul silo http://www.yom.cll
Prezzo: Gratuito
YAM è sufficiente aprire (‘editor di con¬
figurazione ed inserire il proprio nome e
indirizzo e-mail, il nome del server dal
quale prelevare la posta e la propria
password. Tutte queste impostazioni
sono state saggiamente raggruppate
nella prima pagina delle opzioni.
Per coloro che dispongono di indirizzi
e-mail multipli, YAM permette di impo¬
stare un qualsiasi numero di server nel¬
la pagina di opzioni TCP/IP. L'unico pro¬
tocollo di comunicazione è il POP3, che
188
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
al momento è in assoluto il più diffuso.
Per difendersi dalle cosiddette "mail
bomb", è possibile selezionare interatti¬
vamente al momento della connessione
quali messaggi scaricare dal server e
quali cancellare. Si possono anche im¬
postare dei limiti sulle dimensioni mas¬
sime dei messaggi.
E’ presente un potente meccanismo
di filtraggio della posta, che permette di
selezionare i messaggi in base al loro
contenuto per poter compiere automati¬
camente su di essi azioni quali la rispo¬
sta automatica, la cancellazione e lo
smistamento in cartelle distinte. Que¬
La finestra di configu¬
razione, sezione "Pri¬
mi passi Con pochi
clic del mouse si pos¬
sono configurare, una
volta per tutte, i dati
fondamentali per ge¬
stire la nostra posta
elettronica nome, in¬
dirizzo email, indirizzo
del server e pas¬
sword Poi. quando lo
si vorrà, Si potrà pas¬
sare alle altre sezioni
avanzate per configu¬
rare il programma in
tutti i suoi aspetti
La finestra di configu¬
razione. sezione
• TCP/IP" Qui si pos¬
sono configurare l'in¬
dirizzo del server di
posta in uscita
ISMTPI e gh eventuali
account multipli Nel¬
la figura ne abbiamo
inseriti due
st'ultima possibilità è molto utilizzata
per la gestione dei messaggi provenien¬
ti dalle mailing list. Le mailing list sono
delle conferenze simili ai newsgroup,
ma veicolate attraverso la posta elettro¬
nica. In pratica un server raccoglie i
messaggi inviati alla mailing list e ne in¬
via una copia a ciascuno dei membri.
Senza un adeguato sistema di smista¬
mento. i messaggi provenienti da diver¬
se mailing list finirebbero per mescolar¬
si assieme alla posta personale, cosa
questa che diviene presto inaccettabile.
YAM è molto flessibile anche nella
gestione dei testi che si aggiungono
convenzionalmente ai messaggi, quali
l'intestazione, la firma, il quoting (cita¬
zione) dei messaggi precedenti e cosi
via.
E' presente inoltre un completo sup¬
porto per la privacy e la sicurezza trami¬
te l'uso del celeberrimo PGP, program¬
ma di crittografia che è ormai diventato
lo standard de-facto per la riservatezza
nella posta elettronica. E' anche possi¬
bile utilizzare i cosiddetti "re-mailer",
server che consentono di inviare mes¬
saggi anonimi.
Anche la gestione dei file attach e
del formato MIME è decisamente buo¬
na. E’ possibile associare un program¬
ma esterno per la visualizzazione di cia¬
scun tipo MIME.
La finestra di configurazione, sezione "Filtri".
YAM dispone di un motore di filtri per la prote¬
zione della posta in armo davero molto potente.
Si possono inserire fino a 100 filtri, per ognuno
dei quali si possono impostare diverse azioni.
Quelle nella foto, in risposta ai messaggi di
spam, sono forse un po' "esagerate " ma a
volte la tentazione di eseguirle davvero è forteI
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
189
Lettura
e composizione
dei messaggi
Al di là di tutte le funzionalità avanza¬
te di cui abbiamo parlato finora, il cuore
di un Client di e-mail resta comunque la
composizione e la visualizzazione dei
messaggi.
La lettura della posta avviene in una
finestra separata, che mostra in alto
l'intestazione (header) del messaggio e
il corpo in basso.
E' possibile spostarsi rapidamente
tra i messaggi utilizzando i pulsanti del¬
la toolbar oppure cliccando sulla lista
dei messaggi
che rimane visi¬
bile nella finestra
principale di
YAM.
Pur lasciando
all'utente la pos¬
sibilità di utilizza¬
re qualsiasi edi¬
tor di testo
esterno, YAM in¬
tegra un ottimo
editor dotato di
funzioni specifiche per la gestione
dell'e-mail. Tra queste spiccano la ge¬
stione degli stili del testo (grassetto,
italico, sottolineato e colorato), il glos¬
sario, il correttore ortografico e la fun¬
zione di undo multiplo.
In genere la lettura della posta e
l'editing delle risposte sono operazioni
che si svolgono off-line. Una volta scrit¬
ti, i messaggi vengono depositati nella
cartella "In uscita", in attesa di essere
inviati al prossimo collegamento In ca¬
so di ripensamenti, è sempre possibile
modificare il testo in un secondo mo¬
mento.
La rubrica
degli indirizzi
In ogni mailer che si rispetti non può
mancare la gestione di una rubrica per
gli indirizzi e-mail delle persone a cui si
scrive di frequente.
Oltre al nome e l'indirizzo e-mail, la
rubrica di YAM consente di memorizza¬
re altre informazioni personali quali l'in¬
dirizzo di posta ordinaria, la chiave PGP,
la data di nascita, una descrizione e
perfino una foto ritratto!
La rubrica è strettamente integrata
con il resto del programma: in tutti i
campi in cui è richiesto l'inserimento di
un indirizzo è possibile richiamare il no¬
me completo e l'e-mail di una persona
scrivendo le prime lettere del nome o
dell'alias.
In alternativa, si può aprire la rubrica
e scegliere una persona dalla lista.
Se con il tempo la rubrica dovesse
crescere fino a diventare ingestibile, è
i propri contatti in
una gerarchia di
gruppi. Per
esempio, si pos¬
sono creare i
gruppi "Amici",
" C o 11 e g h i ".
"Clienti" e "For¬
nitori". E’ pre¬
sente anche una
possibile suddivider
Oltre a poter inserire
più account per utente.
YAM dà anche la possi-
biltà di definire utenti
multipli, fino a un mas¬
simo di 16 II secondo
utente, nell'esempio, ci
basta e avanzai
Il modulo di composi¬
zione messaggi ha tut¬
to quel che serve: un
editor con le funzioni
essenziali Ile classica
taglia, copia e incolla,
gli stili grassetto, itali¬
co. sottolineato e colo¬
rato e, in una sezione a
parte, gli allegati. E'
comumque posibile
usare un qualsiasi edi¬
tor esterno.
190
MCmicrocomputer n. 211 - novembre 2000
comoda funzione di ricerca con parole
chiave, che permette di trovare nella
rubrica una persona di cui si ricorda so¬
lo qualche dettaglio.
Si possono creare anche liste di di¬
stribuzione, che permettono di inviare
automaticamente lo stesso messaggio
a più persone.
Conclusioni
La versione 2.1 di YAM è stata rila¬
sciata nel giugno di quest'anno, ed è
da considerarsi come una versione di
"consolidamento", dopo le grandi no¬
vità apportate dalla precedente 2.0.
Il programma appare adesso davvero
molto stabile: caratteristica, questa, da
non sottovalutare, dal momento che
l'e-mail è spesso il veicolo di informa¬
zioni importanti che non possono esse¬
re affidate ad un programma che può
La guida in linea, pro¬
posta nel consueto
formato AmigaGuide.
è molto completa e
fornisce anche inte¬
ressanti informazioni
sulla posta elettronica
e su Internet in gene¬
rale i protocolli di tra¬
sferimento, il MIME,
PGP e la Netiquette
E' anche nella nostra
lingua: consigliamo a
tutti di leggerla.
-t -n w m*
Horu» Ne»6£t'«.
r
Cenni storici sull’e-mail
I L'attuale standard per la co-
I difica della posta elettronica
I in Internet è addirittura an-
I tecedente alla Rete stessa.
. Un formato pressoché
J identico era impiegato per
1 la posta interna dei primi si-
1 sterni UNIX. I mainframe di
• allora potevano scambiare
I la posta utilizzando delle II-
I nee dedicate ed il protocol-
I lo UUCP (Unix to Unix Copy
Protocol). Lo UUCP soprav¬
visse per qualche anno do¬
po la diffusione di Internet,
soppiantato dai protocolli
che sono tuttora in uso, ov¬
vero l'SMTP (Simple Mail
Transfer Protocol) ed in se¬
guito il POP3 (Post Office
Protocol). Il primo server è
usato per inviare la posta, il
secondo si occupa invece
di riceverla.
TI
Il sito web di YAM . Oltre
all’ultima versione del
programma, disponibile
al download, nel sito è
presente anche una vec¬
chia versione, la 1.3.5.
Molto più povera di fun¬
zioni, ma decisamente
più snella e veloce
nell’esecuzione, tale ver¬
sione risulta molto utile
per gli Amiga piu di vec¬
chia data, che non riusci¬
rebbero a far girare a ve¬
locità accettabile le ver¬
sioni più recenti.
L
andare in crash da un momento all'al¬
tro. Sempre da questo punto di vista, le
complete funzionalità di protezione e
sicurezza, davvero potenti e "profes¬
sionali", sono un indubbio punto a fa¬
vore del programma, che in questo set¬
tore non ha davvero niente da invidiare
a nessuno dei suoi rivali più blasonati
per altre piattaforme,
Una nuova e molto interessante ca¬
ratteristica è il supporto per il server
"NetGeo": un nuovo script Arexx del
programma, "LocateUser.yam", si con¬
nette al server NetGeo e raccoglie
informazioni quali la città e il paese
dell’utente che ha scritto l'email sele¬
zionata, e le mostra in una mappa mon¬
diale!
L'unica caratteristica di cui si sente
veramente la mancanza è la gestione
dei newsgroup. Se intendete leggere le
news di tanto in tanto, potete ovviare
al problema utilizzando un altro pro¬
gramma.
Purtroppo l'uso di due programmi di¬
stinti risulta estremamente scomodo
per un utente che legge e scrive con
regolarità in molti gruppi. Capita di fre¬
quente infatti che si desideri risponde¬
re privatamente all'autore di un articolo
presente su un gruppo di discussione.
Ci auguriamo dunque che la prossima
versione di YAM integri questa impor¬
tante funzionalità.
"Ancora un altro programma di po¬
sta elettronica?", ci chiedevamo all'ini¬
zio della recensione.
Sì, ancora uno... ma, trattandosi del
migliore, lo consigliamo più che volen¬
tieri!
MS
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191
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